Un gruppo di cinque uomini ha circondato Katsuki mentre Shoto e Ochako cercano di allontanare il resto della banda.
Lei schiva una scarica elettrica nonostante le sue ferite e vede Shoto in difficoltà.
«Eh, ma porca puttana Shoto! Resta concentrato!»
Lo rimprovera mentre lui cerca di bloccare i villain col suo ghiaccio.
«Non è così facile come sembra!»
I ragazzi sono in difficoltà ed anche Katsuki sembra alle strette.
«Dai una mano a Dynamight che è in difficoltà, soprattutto perché quelli che lo hanno accerchiato hanno le pistole!»
«Lo farei se riuscissi a vederlo!»
Improvvisamente si sente il colpo di uno sparo.
«PORCA PUTTANA!»
Katsuki cade in ginocchio col braccio sinistro sanguinante.
«Non crederete di averla vinta così, viscidi pezzi di merda!»
Non riesco a restare ferma nel vedere tutto questo. Mi precipito da loro bruciando gli ultimi villain di fronte a Shoto ed Ochako mentre, con uno scatto, corro incontro a Katsuki.
Salto di fonte a lui.
Sparo.
Urla.
Rumori di sirene.
Buio.
Quando riapro gli occhi mi trovo in una stanza d’ospedale con varie flebo attaccate.
“Che cosa è successo…? Da quanto tempo sono qui…?”
Mi guardo intorno mettendo bene a fuoco tutto e, guardando sul calendario, mi rendo conto che sono passati circa due mesi dall'accaduto.
“Sono rimasta in coma per tutto questo tempo… davvero…?”
Sono confusa e quasi spaventata, sento un peso sulle gambe e trovo Katsuki addormentato con la testa poggiata.
“Katsuki…” sorrido. “Se è qui significa che è rimasto al mio fianco dal giorno dell’incidente.”
Anche se a fatica mi metto seduta sul letto e lo scuoto un pochino.
«Katsuki… Katsuki sveglia.»
Lo chiamo cercando di fargli aprire gli occhi.
«Andiamo Katsuki, svegliati.»
«Dammi ancora cinque minuti Soojin… non mi stressare...» farfuglia con gli occhi ancora chiusi.
“Mi era davvero mancato da morire stare a stretto contatto con lui senza litigare.” penso trattenendo una risatina per la sua risposta.
«Se non ti svegli non potrai capire che sono sveglia anche io.»
Gli accarezzo i capelli come se gli stessi facendo i grattini come piace a lui e si decide di aprire gli occhi.
«Buongiorno Katsuki.»
Lo saluto col sorriso in volto.
«Sì, sì… buongiorno Soojin...»
Alza la testa e stiracchia la schiena e le braccia.
“Ci vorrà molto prima che capirai che ho aperto gli occhi?”
«Aspetta...»
Si volta lentamente verso di me come se avesse visto un fantasma.
“Finalmente!” sorrido.
«Sono finalmente sveglia.»
Sul suo viso compare un’espressione incredula e si copre la bocca con la mano.
«Tu… tu… tu sei...» farfuglia. «Sei sveglia! Ti sei svegliata dal coma!»
«Credevi ti avrei abbandonata?»
Katsuki sposta la sedia in modo che possa sedersi più vicino a me e mi prende delicatamente per mano.
«Ma com'è possibile? Come facevi ad essere in centro quel giorno? Ti credevamo tutti morta.»
«Be’… in realtà ho voluto fingere la mia morte… almeno la morte di Lexi e del mio passato. Volevo una vita tranquilla e lontana dai guai, così ho fatto rivivere Soojin.»
«Non immagini come sono stato male quando ho visto il servizio del notiziario che annunciava la tua morte! Mi sono sentito come se il mondo mi fosse cascato addosso.»
«Ci sei rimasto male…?»
«Certo Soojin!»
«Ma Kacch- emh… Katsuki tu odi i villain, pensavo che mi odiassi per averti mentito… dopo la nostra litigata non abbiamo più parlato.»
«I sentimenti non spariscono in poche settimane. Dopo che te ne sei andata ho riflettuto parecchio sulla questione e su quanto sia stato ingiusto e superficiale nei tuoi confronti.»
«Katsuki...»
«Aspetta, fammi finire.» stringe la mia mano facendo intrecciare le dita. «È vero, io mi sono innamorato di Soojin, ma non era altri che te stessa. Sono stato così cieco nel pensare che un’etichetta potesse cambiare la mia visione di una persona ma mi sbagliavo. Quando ho visto il telegiornale mi sono sentito inutile, impotente, credevo di averti persa per sempre e non riuscivo a sopportare tutto quel dolore. Quello che hai fatto è sbagliato ma non posso anzi, non riesco ad odiarti, il mio amore è più forte e quando ti ho rivista mentre ti sei fatta colpire con una pistola allo stomaco per me, mi sono sentito nuovamente impotente ed ho fatto tutto quello che ho potuto per salvarti la vita. Non volevo perderti di nuovo perché io ti amo. Ti amo e non posso stare senza di te.»
«Katsuki-...»
«Lo so che sono stato uno stronzo nei tuoi confronti e merito il tuo odio ma-...»
Gli prendo il viso tra le mani e lo zittisco con un bacio a stampo come segno dei sentimenti ricambiati.
«Credevo che fosse Deku quello logorroico ma anche tu quando parti non scherzi.»
Sorrido prendendolo in giro.
«Sei fortunata che sei bloccata in questo letto con le flebo o ti avrei punita.» mi stuzzica col sorriso.
«Vorrei proprio vedere Daddy.» gli faccio l’occhiolino. «A proposito dell’incidente, Shoto e Ochako come stanno?»
«Stanno bene, fortunatamente se la sono cavata anche grazie all’aiuto di Recovery Girl, l’unica grave eri tu.»
«Ora tutta la classe sa che non sono veramente morta...»
«Sì, ma hanno promesso che manterranno il segreto insieme ad Aizawa, quindi non correrai alcun pericolo.»
«Davvero?»
Annuisce e lo stringo a me in un abbraccio.
«Sono felice che tu sia tornata da me.» sussurra al mio orecchio.
«Non sarei riuscita a starti lontana, il mio amore nei tuoi confronti è troppo forte.»
Dopo quel giorno, io e lui siamo diventati ufficialmente una coppia.
Mesi dopo mi hanno dimesso dall'ospedale ed ho ripreso la mia vita di tutti i giorni mentre Katsuki e gli altri riprendevano le lezioni alla U.A. e le ronde.
Ogni weekend li andavo a trovare e ci divertivamo un sacco uscendo tutti insieme, guardando qualche film o giocando ai videogame. Col mio aiuto sono riuscita a far fidanzare Izuku con Ochako e Momo con Shoto ed ancora oggi, che sono passati svariati anni, riusciamo sempre a vederci con i rispettivi bambini come se nulla fosse mai accaduto.
Fine.<3