Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Allen Glassred    23/04/2021    0 recensioni
Questa raccolta è un regalo di compleanno ( un pò in ritardo) ad un'amica, che ha inserito nella serie canonica la sua pg di cui si legegrà in questa storia.
Serena Klyne è la figlia biologica di Raphael e Valentina e figlia scelta di Castiel. Ma come sarebbe stato per lei, avere come padre un altro Arcangelo? Questa raccolta ce lo mostrerà, fino ad arrivare alla fine in cui vedremo i momenti con il " padre scelto " e quello " canonico ". Spero possa piacervi questa nuova raccolta e buona lettura!
Genere: Angst, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Per rivederti
( Castiel )

 

La giovane dalla chioma bionda cade a terra, dopo che un giovane alato le ha sferrato uno schiaffo. Un altro le punta la lama di Cristallo D’Angelo per evitare che si alzi, d’altra parte la ragazzina li guarda severamente. “ Amenadiel, Azrael: vi prego! Devo vederlo “. Sussurra solamente: riconosce quei due Angeli. Sono i figli di Michael ed Anael, bracci destri del Padre e, come li definisce lei, i nuovi “ sceriffi “ del Paradiso. Il ragazzo dalla chioma bionda la guarda sprezzante, chinandosi ed afferrandola per i capelli.

“ Tu sei la figlia del peccato: tuo padre è stato rinchiuso per il suo crimine ed ha affrontato il processo celeste, la sentenza arriverà a breve anche se sicuramente, un bel taglio di ali non glielo toglie nessuno. In quanto a tua madre, in memoria del vecchio amore che sentiva per lei nostro padre ha deciso di risparmiarla e di mandarla sulla Terra. Sii grata di questo “. Sussurra sprezzante il maggiore dei figli della Spada di Dio. A quel punto è Azrael a prendere parola: affonda lievemente il pugnale nel petto di colei che si rivela essere Serena Klyne, senza tuttavia trafiggerla letalmente.

“ In quanto a te, nostro padre è stato chiaro: ha detto che se ti fossi fatta vedere qui, in paradiso, avremmo anche potuto ucciderti senza pietà. Che sei una Nephilim bastarda e che non vali nulla. Quindi… “. A quella frase tuttavia, la bionda non pare spaventarsi. Ride sommessamente per poi prendere parola.

“ Certo. Raccontatevi pure questa storiella, che vostro padre mi vuole uccidere solamente perché sono nata dall’amore incestuoso di mio padre e mia madre. Raccontatevelo, se vi fa piacere: ma la verità è ben altra “. A quella sua affermazione Amenadiel stringe maggiormente la presa sui capelli di lei, furioso.

“ Taci, sgualdrina “. Sibila, ma a quelle parole lei non si intimorisce. Anzi, pare infervorarsi maggiormente ed ora è lei a puntare uno sguardo colmo di disprezzo a coloro che sono i suoi cugini.

“ Michael mi vuole morta solo perché non sono sua figlia! Ecco la verità! È invidioso del fatto che io sia figlia di Castiel, il suo stesso tramite! Ce l’ha a morte con mia madre e, per vendicarsi, ha rinchiuso mio padre e sta usando voi due come due bravi soldatini! Non volete vedere la realtà, ma dovreste svegliarvi e smetterla di farvi usare come due giocattoli! “. Questo è troppo, pensa il biondo: furioso afferra la cugina per il collo, sollevandola e sottraendola così alla lama che stava ancora sul suo petto. Da parte sua Azrael pare invece turbato da ciò che ha sentito: sa benissimo che suo padre ha sempre amato Valentina e sa anche quanto possa essere vendicativo se riceve un rifiuto. Certo, sono sentimenti più umani che divini, ma in fondo nemmeno gli angeli sono perfetti, no? In oltre pensa, anche sua madre ha sempre saputo come stavano le cose e no, non è per la misericordia di Michael se Serena e Valentina si sono salvate: è stata Anael ad intervenire, è stata lei che, di soppiatto, ha sottratto le chiavi della cella della figlia di Dio e l’ha fatta fuggire, sempre lei l’ha aiutata a fuggire sulla Terra, a nascondersi ed a dare alla luce la piccola e, per gratitudine, Valentina l’ha chiamata proprio Serena Anael Klyne. Non ha mai parlato di questo ad Amenadiel, ha sempre cercato di ignorare la realtà ma… il filo dei suoi pensieri viene interrotto.

“ Basta! Amenadiel, cosa stai facendo?! “. Una voce ferma e decisa, una voce femminile precede la comparsa di una donna alata. Ha dei capelli biondo fragola e degli occhi brillanti di blu, osserva i due figli con severità.

“ Mamma! Questa peccatrice… questa figlia del peccato ha osato mettere piede qui, nell’Etenamenki, e pretende anche di vedere Castiel! Non… “. Colei che si rivela essere Anael si avvicina lentamente. Posa una mano su quelle del figlio che ancora stringono il collo della cugina, guardandolo.

“ Lasciala: la condurremo da suo padre, ha tutti i diritti di vederlo. Castiel non è stato certo l’unico peccatore, tutti in questo Paradiso abbiamo commesso dei peccati e siamo stati perdonati. Quindi, per favore figliolo: non costringermi a diventare severa “. Il suo sguardo non ammette repliche. Il figlio non può far altro che obbedire agli ordini materni e, non appena la presa viene annullata Serena cade letteralmente tra le braccia di Anael, che la sorregge finendo a terra in ginocchio. “ Stai bene? “. Chiede premurosa, accarezzandole la chioma con dolcezza e con un fare materno che alla bionda ricorda quello della madre.

“ S… si: ti ringrazio, per avermi salvata “. Sussurra grata. Anael sorride lievemente e, dopo averla aiutata ad alzarsi la conduce finalmente alla sua meta: la cella dove Castiel è stato rinchiuso.

 

Serena ed Anael arrivano a destinazione. l’angelo osserva qualche momento colei che è la sua protetta, posandole dolcemente una mano sul viso. “ Sei sicura? Potrebbe shoccarti il suo stato: purtroppo, Michael non c’è andato leggero con le torture “. Ammette. Serena deglutisce un paio di volte: non sa cosa l’aspetta, ma per vedere suo padre è disposta a tutto. Si farà coraggio, pensa.

“ Si: è troppo importante per me “. Sentenzia. A quella frase la bionda fragola sorride lievemente, aprendo la cella usufruendo della propria Grazia Angelica.

“ Castiel? Castiel, guarda: hai visite “. Sussurra piano e, nell’udire quella frase il giovane dalla chioma corvina alza lo sguardo: riconosce immediatamente di chi si tratta, il frutto del suo amore con Valentina: loro figlia, Serena.

“ Papà… “. Sussurra atterrita la bionda, notando il pessimo stato in cui il tramite di Michael versa: ha ferite ovunque, ha perduto un’ala che probabilmente gli è stata tagliata senza neppure una sentenza a stabilirlo, il labbro ancora sanguinante è segno che da poco deve aver subito l’ennesima tortura. “ Papà! “. Fa poi la ragazza, entrando nella cella ed aiutandolo a reggersi in piedi. “ Che ti hanno fatto?! “. Inizia a piangere disperata. Da parte sua Castiel cerca di riprendersi un momento, raccogliendo tutte le forze residue per poi parlare.

“ Se… Serena… che ci fai… qui? “. Chiede, tossendo sangue. La ragazzina non può fare a meno di piangere mentre Anael si avvicina, asciugando quel sangue dal labbro di lui.

“ E’ ancora debole, ti aiuto a reggerlo “. Fa premurosa l’angelo, la ragazzina la guarda con gratitudine malgrado le lacrime per poi prendere nuovamente parola.

“ Per vederti, papà: per rivederti sono giunta sin qui, con l’aiuto di Gaby e Rowena. Non è stato facile, ma ora sono qui con te… “. Sussurra e, a quella frase lui la guarda quasi con dolcezza.

“ Mi dispiace… non volevo mi vedessi così, ma… “. A quella frase la ragazzina scuote il capo con enfasi mentre le lacrime continuano a scendere dai suoi occhi senza che lei possa controllarle.

“ Sono io a dovermi scusare: guarda come sei ridotto a causa mia, io… “. Ma lui scuote il capo con determinazione, guardandola intensamente per poi prendere parola di lì a poco.

“ Smettila. Metterti al mondo è stata la cosa più bella che io e tua madre abbiamo mai fatto. E credimi, sopporterei altre mille torture se fosse per il bene del mio tesoro più prezioso: tu “. Fa, commuovendo la stessa Anael e la figlia che non riesce in alcun modo a controllarsi e si sfoga in un pianto liberatorio. Castiel la osserva con un lieve sorriso, accarezzandole il viso con la mano sporca di sangue. A quel tocco Serena si quieta un po', mentre lui le asciuga le lacrime con il dito. “ Hai… hai gli occhi di tua madre, sai? “. Chiede, mentre Anael continua a pulirgli il viso dal sangue.

“ Io dico che sono i tuoi “. Interviene ad un certo punto, per poi proseguire il discorso. “ Sentite: avrei dovuto farlo tanto tempo fa, ma non ho mai potuto. Da sola mi sarebbe stato impossibile, ma ora Serena, ora ci sei tu: vuoi salvare tuo padre? “. Chiede ad un certo punto e spiazzando letteralmente l’altra. Da prima rimane stranita ma, in seguito, annuisce determinata.

“ Si! Ma come faccio? In oltre, metterei nei guai anche te e… “. Anael scuote il capo, ponendole un dito sul labbro.

“ Shhh… non pensare a me, me la caverò: Michael non mi farà nulla. Ma adesso ascoltami bene “. Dalla tasca dell’abito estrae una piuma ed una fiala, che Serena riconosce contenere Grazia Angelica: deve essere senza dubbio quella di Anael. “ Prendi tuo padre ed utilizza questa grazia: è la mia, unita a quella di Michael. Servirà a trasportarvi sani e salvi sulla Terra ed a proteggervi, come uno scudo. Ma fate in fretta! “. Fa semplicemente la donna alata. Serena la osserva stupefatta: come mai Anael ha deciso di aiutarli? Come avesse letto il suo pensiero la bionda fragola le sorride lievemente. “ Un giorno verrò a spiegarti il perché delle mie scelte. Ora vai! Coraggio! “. La incita.

“ G… grazie, Anael “. Sussurra semplicemente la bionda. Anael si limita ad annuire e Serena, di lì a poco le si avvicina per poterle dare un ultimo, almeno per ora, abbraccio. 

" Buona fortuna, tesoro ". Sussurra solamente la donna alata, la Nephilim annuisce ancora lievemente commossa.

" Grazie di tutto.. ". Sussurra, mentre di lì a poco ed in una luce bianca, padre e figlia scompaiono da quel luogo: ora hanno una vita intera da vivere l’uno al fianco dell’altra.

   
 
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