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Autore: Allen Glassred    24/04/2021    1 recensioni
Questa raccolta è un regalo di compleanno ( un pò in ritardo) ad un'amica, che ha inserito nella serie canonica la sua pg di cui si legegrà in questa storia.
Serena Klyne è la figlia biologica di Raphael e Valentina e figlia scelta di Castiel. Ma come sarebbe stato per lei, avere come padre un altro Arcangelo? Questa raccolta ce lo mostrerà, fino ad arrivare alla fine in cui vedremo i momenti con il " padre scelto " e quello " canonico ". Spero possa piacervi questa nuova raccolta e buona lettura!
Genere: Angst, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bloody Sunset '
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Ciò che non vedi
(Lucifero)

 

Serena Klyne giunge nel luogo che, in teoria, dovrebbe essere precluso a tutti gli umani ma anche alle creature angeliche: l’Inferno. Ad accoglierla con sua sorpresa è l’ultima persona che si sarebbe mai aspettata di vedere in quel luogo: Jesus, suo fratello maggiore. “ Ma tu… tu che ci fai qui? Non eri… “. Non finisce la frase. Il giovane Principe Infernale la osserva con uno sguardo così identico a quello del padre che, per un istante alla bionda pare quasi di rivedere Lucifero.

“ Sono qui per impedirti di proseguire oltre: tuo padre è impegnato in un’importante questione e non ha certo tempo da perdere dietro ad una Nephilim come te “. Sentenzia risoluto il figlio dell’ex Arcangelo della Luce. A quella frase Serena stringe i pugni con forza per poi prendere parola di lì a poco.

“ Se sai chi è mio padre, dimmelo! Ti prego, ho il diritto di sapere! “. Fa la fanciulla, riflettendo: gli Arcangeli le hanno detto che è molto meglio per lei non sapere chi sia suo padre biologico, che è meglio che non conosca la storia della propria nascita. Ma lei è decisa: nel bene e nel male vuole sapere come andarono le cose, affrontare colui che l’ha generata ed avere finalmente quelle risposte che a lungo le sono state negate.

“ Proprio non riesci a vederlo, eh? “. Chiede ad un certo punto il giovane dalla chioma corvina, avvicinandosi di alcuni passi fino ad arrivare a pochi millimetri dalla sorella. “ Ciò che non vedi, mia cara ed ingenua sorella, sono le tue somiglianze con il tuo vero padre. E non parlo solo di somiglianze fisiche… “. Si interrompe: qualcun altro fa il proprio ingresso nella sala del trono, qualcuno che fino a quel momento era rimasto in disparte.

“ Ma guarda un po' chi si vede: la piccola Nephilim è giunta fin qui, nelle profondità dell’Inferno. Quale onore “. Fa con ironia lui, le sue maestose ali nere sono dispiegate ed una piuma di esse sfiora il viso dell’altra che, sorpresa, si volge di scatto verso chi ha parlato.

“ Lucifero “. Sentenzia, chiamandolo per nome senza la minima remora. d’altra parte il Re dell’Inferno rimane in silenzio, osservando gelidamente la nuova arrivata mentre Jesus si porta al fianco di suo padre.

“ Mi dispiace, non sono riuscito a cacciarla “. Sussurra dispiaciuto. A quelle parole suo padre si limita a porgli una mano sulla spalla, senza guardarlo o dire null’altro al riguardo. Poi il suo sguardo torna in quello di ghiaccio di lei, i suoi stessi identici occhi.

“ Interessante che tu sia giunta qui in avan scoperta: tuo nonno e tua madre non ti hanno avvertita? Io potrei ucciderti “. Sentenzia l’Arcangelo dalla chioma corvina. La bionda scuote lievemente il capo per poi rispondere a quella frase con altrettanta risolutezza.

“ Se avessi voluto, lo avresti già fatto: no, Lucifero. Stavolta non tenterai di uccidermi, lo so bene. E sai anche perché sono qui, se è vero che puoi leggere la mia mente allora… “. Lui la blocca prima ancora che possa terminare la frase, annuendo lievemente.

“ Sei qui per sapere di tuo padre, ho indovinato? Il nonnino e la mammina ti hanno negato le risposte che vorresti, così le hai cercate qui “. Sentenzia. A quelle parole lei non può fare altro che annuire: certo ha indovinato, ed era altrettanto al corrente del fatto che Lucifero potesse leggere la sua mente ed i suoi sentimenti. Tuttavia talvolta rimane ancora sorpresa dalla facilità con la quale il signore infernale riesce ad introdursi nella sua mente e che, d’altra parte, lei non opponga mai la minima resistenza. “ Bene: ti dirò come andarono le cose, ti dirò finalmente tutto quello che vuoi sapere “. Sentenzia senza mezzi termini il secondogenito del Creatore. “ Vedi, esattamente diciassette anni fa la battaglia terrestre infuriava: i peccati capitali, i miei figli, erano stati sconfitti dai figli di Dio, le Virtù. Tua madre ed i sopravvissuti di quella guerra si preparavano ad affrontare la battaglia celeste, quella che avrebbe portato al risveglio di mio padre ed al processo contro Michael per i suoi crimini “. Inizia a raccontarle, Serena riflette: ha sentito di questa guerra tempo addietro, quando sua madre le spiegò la differenza tra le Virtù ed i peccati ed i motivi per cui mai si sarebbe dovuta recare all’Inferno. “ Prima di morire, tua madre fu messa sotto incantesimo da Allen, il tramite di Lust. E in quella notte, Valentina credette di aver concepito suo figlio ma si sbagliava: in realtà, quella notte era un Arcangelo ad usare il corpo di Allen come tramite, per poter generare suo figlio. Ma questo, Valentina lo seppe solamente all’inizio della battaglia Celeste, quando Michael le disse che in lei non stava crescendo il figlio di un Peccato, ma di qualcuno di molto, molto più potente “. Serena rimane sconcertata mentre ascolta quella storia, deglutendo un paio di volte mentre, finalmente, Lucifero termina la frase mentre la guarda con una sorta di disprezzo. “ Nove mesi dopo, Valentina ebbe due gemelli. Ma a tuo padre interessava solamente tuo fratello, di te non gli importava nulla, non ti ha mai voluta “. Non gli importa di ferirla, non gli importa delle lacrime che lentamente rigano il viso della ragazzina.

“ Due… gemelli? Vuoi dire che uno di essi…? “. Chiede, trattenendo a stento le lacrime mentre finalmente, lui prende parola nuovamente.

“ Si: uno dei due gemelli eri tu. Ma come ti ho detto, a tuo padre non interessavi: ti disprezzava e ti disprezza ancora, salvo per un dettaglio: la tua presenza gli è indispensabile per riavere il suo potere originale che, con la nascita tua e di tuo fratello, si è diviso tra voi due sottraendone metà a lui. Quindi… “. La ragazzina sgrana gli occhi mentre, in un secondo, quelli di Lucifero divengono rosso incandescente. l’ex Arcangelo della Luce allunga una mano che lentamente stringe a pugno, iniziando di riflesso a far soffrire la bionda.

“ Non è possibile! Allora tu… “. Mormora solamente lei, incapace di difendersi mentre anche i suoi occhi si tingono di un intenso azzurro.

“ Serena Morningstar, figlia di Lucifero e di Giustizia: è tempo che tu restituisca i poteri al legittimo proprietario “. Sentenzia colui che è rimasto in silenzio fino a questo momento.

“ Jesus… “. Sussurra incredula lei, guardando colui che è il suo gemello mentre, di lì a poco, un nuovo ed intenso dolore la costringe a gridare. Ma non è quello, non è il potere di Lucifero a farle male: sono le sue parole crudeli. Non l’ha mai voluta, l’ha sempre disprezzata e considerata un abominio. Fa male: questo fa male se detto dal proprio padre, anche se il proprio padre è il signore delle Tenebre e nemico giurato del resto della famiglia. E fa anche male sapere che il proprio gemello, l’altra metà di sé stessa, è dalla parte di Lucifero e non sta esitando ad aiutarlo a sottrarle la sua Grazia, non gli importa se il prezzo sarà la vita della sua gemella. La bionda si sente perduta: cosa deve fare? Cosa può fare per scappare e salvarsi da questa situazione? Non lo sa: non lo sa, ma ha davvero molta paura e, cosa più importante, il dolore nel sentire il disprezzo di suo padre e suo fratello, quello non ha eguali. E si da della sciocca: come ha fatto in tutto questo tempo, a non vedere? Come ha fatto a non vedere la sua grazia deminiaca a volte sopraffare quella angelica, come ha fatto a non notare quanto i suoi occhi siano uguali a colui che le ha sputato addosso tutto il suo odio ed il suo disprezzo, come ha fatto ad essere così cieca ed a non vedere la realtà? Purtroppo pensa, a questo non c’è più rimedio.

   
 
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