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Autore: lmpaoli94    28/04/2021    3 recensioni
Troppo tempo sono rimasto lontano da voi.
I pericoli e le avversità della mia vita mi hanno allontanato da un destino che credevo che per noi due fosse già scritto.
Ormai giunto di ritorno nella mia terra, attendo ancora una volta di rivedervi per poter coronare quel sogno d’ammore che ci eravamo prefissi quando eravamo soltanto ragazzi.
Non so ancora che cosa succederà quando io vi rivedrò.
Ormai manca poco al mio ritorno.
Sorprese , dolori e ferite si riapriranno senza che io possa fare niente per evitarlo.
Voglio solo essere felice in un mondo che ha saputo regalarmi altre strade sul mio cammino.
Ma dopo essermi voltato indietro per paura di fare altri errori che mi sarebbero costati cari, spero che voi avrete atteso il mio ritorno.
Con affetto
Il vostro cavaliere
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Jackson Hunt, Kate Beckett, Martha Rodgers, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Castello Scaligero di Sirmione

Guardavo quelle facce felici dalla darsena del mio castello.
Mia madre che parlava con Kate come se in passato non gli avesse fatto niente.
La sua irascibilità e i suoi modi maledetti aveva spinto me e la mia amata lontano dal nostro sogno d’amore.
Ed ora quello sguardo compiaciuto che sottolineava di essere riuscita nel suo intento.
E poi c’era mio padre, impegnato a discutere presumo su macchinazioni e sulla protezione di una città tanto ricca quanto magnifica.
Ma quello che davvero mi interessava sapere sul vecchio signore di Scaligero, era se fosse dalla mia parte o dalla parte di mia madre.
E’ sempre stato accondiscendente in ogni sua decisione, cosa che l’aveva sobbalzato via da un potere che custodiva da molti anni.
Era mia madre quella che comandava realmente in queste terre ed io per lei dovevo fare qualsiasi cosa comportava.
“Prima il matrimonio macchinato e adesso questo. Non è possibile che mia madre mi faccia tutto questo.”
Ero arrabbiato e fuori di me.
La mia vita stava cadendo a pezzi ed io non riuscivo a replicare in nessun modo.
Ma avrei combattuto. Fino alla fine.
Intanto, vedendo come la cena stava andando avanti perfettamente anche senza di me, dovette pensarci mia figlia Alexis per cercare di riportarmi dentro.
< Padre, che cosa ci fate qui da solo? È molto freddo. Rischiate di prendervi un malanno. >
< Tanto mai a cosa servirebbe? Mia madre è riuscita nel suo intento di farmi separare da Kate con questo matrimonio e le sue dannate macchinazioni. Non ho nessun motivo di partecipare a quella cena. >
< Va bene, potete anche rimanere in disparte. Ma almeno venite dentro a riscaldarvi. Un buon bicchiere di acquavite proveniente dalle Americhe vi restituirà il buon’umore. >
Alexis sapeva sempre cosa dire al posto giusto ne momento giusto.
Per questo era il mio faro in una vita piena di oscurità e tremende rivelazioni.
< D’accordo, vengo dentro. >
Il mio sguardo lasciava trapelare che la disperazione non doveva prendere assolutamente il sopravvento.
Dovevo cambiare con l’aiuto della mia unica persona che non mi avrebbe mai tradito.
< Sei obbligata a tornare alla cena, Alexis? >
< No, Padre. Prima abbiamo finito da un po’. I grandi stanno parlando di faccende che minimamente non mi riguardano. >
< Ah sì? Pensavo che potessero parlare di matrimonio. >
< Non è un argomento interessante. Per nessuno di loro. >
< Nemmeno per Kate? >
< Kate si sente a disagio in mezzo a quella gente. Vorrebbe tanto scoppiare e liberarsi di loro per tornare al Castello Bonoris. Ma non è così semplice. >
< E certo. Come dargli torto… Il suo fidanzato non la rende felice come vuole lei. L’ho subito capito. Dannato matrimonio d’interessi. >
< Credete davvero che sotto tutto questo… >
< C’è il potere e l’influenza di mia madre > replicai inorridito < E come dargli torto. Ci ha divisi in tutti i modi. Ed è stato molto facile per lei. >
< Ma sono convinto che voi continuerete a combattere con le unghie e con i denti. >
< Ci puoi scommettere. >
Mi sentivo più determinato che mai.
la mia voglia di rivalsa mi avrebbe fatto rinascere da quell’incubo in cui stavo vivendo.
< Quando questa dannata cena sarà finita, dì a mia madre che l’attenderò in biblioteca davanti ad un bel camino acceso. Ho bisogno assolutamente di parlargli. >
< La volete affrontare? Padre, credo che sarebbe meglio… >
< Non succederà niente di spiacevole. Te lo prometto. >
Non volevo il male di mia figlia ma non potevo sopportare che la mia esistenza venisse denigrata ogni minuto che passava.
< Ti voglio bene, Alexis. Spero che tu possa perdonarmi per le assenze di questo periodo. >
< Non è colpa vostra, padre. Voi avete fatto solo il vostro dovere di soldato. >
< Ma ti prometto che non me ne andrò mai più è una promesso. >
E dopo averla abbracciato e sentito il suo calore, mi rinchiusi in biblioteca sorseggiando qualcosa di molto forte, al punto di essere più lucido e audace di fronte a mia madre.


Dovetti attendere più di un’ora prima che mia madre potesse raggiungermi in biblioteca.
Ero impaziente di trattenermi da non scolarmi tutta la bottiglia e la solitudine non pagava come credevo.
Appena però la vidi aprire la porta della biblioteca, cercai di rasserenarmi per trovare il coraggio.
< Eccomi qui, figliolo. Alexis mi ha detto che volevi vedermi. >
< Chiudi la porta, per favore. >
Non riusciva a distaccarsi da quel suo sorrisetto compiaciuto, cosa che mi rendeva impossibile mantenere la calma e il sangue freddo.
< Molto brava, madre > comincia a dire < Siete riuscita nel vostro intento di separarmi da Kate per farlo sposare al primo che capita. >
< Il commerciante Kevin Ryan è un uomo rispettato e molto potente. Con le sue influenze, ha saputo rendere la città di Brescia molto forte e rispettata dalle città vicine. Questo matrimonio casca proprio a pennello. Nessuno penserebbe mai di invaderci. >
< Quindi per voi è solo una questione politica? >
< Certo, figliolo. Che cosa pensavi? >
< Credete davvero che io sia uno stupido, madre? Non riuscirete a farmela dimenticare. Mi avete sentito? >
Mia madre non rispose subito alla mia fermezza e tanto meno me ne importava perché non sarei crollato sotto la sua ubbidienza.
< E il modo in cui ci parlavate come se non l’aveste mai fatta soffrire… Chissà cosa poteva pensare nella sua testa. >
< Non me ne importa minimamente quello che pensa Kate > rispose duramente mia madre < Adesso farà parte di noi, Richard. Potrà venire qui al castello quante volte vorrà. Gliel’ho promesso a cena. Naturalmente, accompagnata dal suo promesso sposo. >
< Siete meschina e priva di sentimenti, madre. Ed io… >
< Dipingimi pure come vuoi, figliolo. Ma tutto questo lo farò solo per il tuo bene. Che ti piaccia o no. >
< NO! non mi piacciono le vostre idee! Non mi piacciono le vostre macchinazioni! Siete perfida e dannata da una vita che volete rovinarmi! È questo quello che siete! >
Gridavo inviperito come se fossi fuori di me.
Non potevo sentire quelle parole e la compostezza di mia madre era davvero fuori dal comune.
< Richard, so che puoi sentirti affranto e poco lucido a causa dell’alcol, ma vedrai che domani andrà molto meglio. Te lo prometto… >
< Domani? No, madre. Per me non ci sarà nessun domani in questa casa. >
Volevo andarmene.
Volevo lasciare tutto per non poter mai assistere a quel matrimonio e alla presenza di quell’uomo con la mia amata ogni volta che sarebbero venuti qui al Castello di Sirmione per sventolare ai quattro venti e spiattellarmi in faccia la loro relazione.
< Richard, tu non puoi… >
< Avrei preferito morire in battaglia piuttosto che assistere a tutto questo! E tutto per colpa vostra! >
Ancora ignoravo le parole di mia madre su quel conto.
Non avrei mai pensato che la sua cattiveria potesse giungere anche oltre i confini di questa città.
Prendendo il mio vestito più pesante, uscii dal castello senza sapere quando avrei fatto ritorno.
Ma l’arrivo tempestivo di una mia vecchia conoscenza, mi lasciò sorpreso e bloccò tutti i miei propositi.
< Meredith. Che cosa ci fate qui? >
< Buonasera, Richard. Felice di rivedervi. >


Castello di Bonoris

La bellissima dimora che Kevin Ryan aveva comprato per lui e la sua promessa sposa, avevano spinto la mia dolce amata sempre di più nella sue braccia.
Ma la sua infelicità e la sua tristezza, non sarebbero passati inosservati a quell’inetto manipolatore che si faceva chiamare commerciante.
< E’ stata una serata davvero molto difficoltosa > esordì l’uomo mentre si preparava a dormire con Kate < Credevo di non essere all’altezza della famiglia Castle. Ma alla fine tutto è andato per il bene. Ma la cosa più importante è che anche voi piacete molto a quella famiglia. >
Kate, che non aveva nessuna intenzione di parlare, si limitò a dire al suo promesso sposo0 che non avrebbero dormito insieme finché non si sarebbe celebrato il loro matrimonio.
< Sul serio, Kate? Volete davvero… >
< Non mi sento pronto, Lord Ryan. So di darvi un dispiacere, ma sarebbe meglio che dormissimo separati. >
Dalle intenzione di Kate, Kevin Ryan aveva capito immediatamente che tra di loro non ci sarebbe stato futuro floreo finché ci fossi stato io in mezzo ai pensieri della mia amata.
Squadrandola malamente e cercando di mantenere il controllo sulla situazione, Kevin si avvicinò minacciosamente a Kate.
< Kate, ho capito perfettamente quello che davvero provate per il vostro vecchio amato Castle, ma se non riuscirete a dimenticarlo una volta per tutte, alzerò così la voce e la mia influenza tanto da rendervi vulnerabile. >
< Non capisco, Lord Ryan. Che intendete dire? >
< Voglio solo dirvi che sono io il vostro presente e futuro, ed è meglio per voi che dimentichiate il vostro passato. >
Ma Kate, sentendosi indispettita da quelle parole, non riuscì a replicare alzando la voce e facendo valere la sua determinazione.
< Ho bisogno solo di rimanere in solitudine questa notte. Non potete dirmi di no. >
< Voi credete. >
Sbattendola contro il muro senza che lei potesse fare resistenza, dovette crollare sotto l’ubbidienza di un uomo tirannico che gli avrebbe potuto fare del male in qualsiasi momento.
< Lasciatemi > fece Kate con tono di disperazione < Vi prego. Voi non siete così. >
< Allora vedete di rispettarmi, altrimenti le conseguenze saranno nefaste. >
< Come potete pensare che io vi possa amare se la vostra irruenza e arroganza è superiore alla vostra lucidità? >
< Io sono molto più lucido di quanto voi possiate credere, Lady Kate. E voi mi amerete in tutto e per tutto. Nel bene e nel male… Cominciando proprio da questa notte. >
La povera Kate non si sentiva più libera in presenza di Kevin Ryan.
Anche se si conoscevano da mesi, il lato oscuro di quell’uomo trovò la sua luce proprio quella sera in cui il mio sguardo e il suo si incrociarono per una volta. Fatale per entrambi.
   
 
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