Sabrie, regno dei vampiri. Anno 2035.

la giovane dalla lunga chioma bruna cade a terra, colpita violentemente da un ennesimo schiaffo. Di fronte a lei un oceano in tempesta la fissa con furia: l’oceano che si riflette negli occhi di colui che è suo fratello maggiore, Kannon Baskerville: terzo Principe di Sabrie e figlio maggiore di Kazuma e Candela Baskerville. La giovane rimane immobile per qualche interminabile istante: i suoi lunghi capelli sono ricaduti sul suo bellissimo viso ora arrossato da un lato a causa del forte schiaffo, comunque non a causa del quale la bella acconciatura della Principessa è oramai totalmente disfatta. Il suo labbro sanguina, è evidente che a causa dello schiaffo dev’essersi ferita con le sue stesse zanne. Dopo essersi portata una mano al punto dolorante la fanciulla fa per alzarsi da terra, ma con un piede suo fratello la spinge nuovamente a terra mentre lei pare ormai essere esausta. Ma la causa non è certo lo schiaffo: è qualcosa che ha sicuramente a che fare con il suo abito strappato e con gli ematomi ed i graffi presenti sul suo corpo, qualcosa che dev’essere accaduto prima. “ Ferma lì “. le ordina risoluto il giovane dalla chioma bruna. “ Resta a terra, è lì che restano gli animali “. La umilia oltre ogni limite e, mandando al diavolo l’orgoglio la ragazza lascia che i suoi occhi si allaghino di lacrime ed il corpo inizi a tremare.

“ Kannon… “. Sussurra solamente la Principessa mentre lui la guarda gelidamente, quello sguardo che alla ragazza ricorda ogni giorno di più quello di loro padre. Kannon la osserva tremare, compiaciuto del terrore che le ha provocato ancora una volta, di essere riuscito ancora a piegarla alla sua volontà malgrado la sua iniziale resistenza.

“ Oh… non dirmi che ti fa male? “. Chiede, prendendola evidentemente in giro: sa benissimo che sua sorella sta soffrendo e che la causa del suo dolore e della sua paura è solamente lui. “ Beh, pensala così: la colpa è solamente tua “. Sussurra poi il maggiore, inginocchiandosi davanti a lei e posandole entrambe le mani sulle caviglie. “ Se ti fossi concessa a me senza fare tutte quelle storie, allora non sarei stato costretto a prendermi ciò che è mio con la forza “. Il suo tocco terrorizza immediatamente Faye e lui, compiaciuto nel percepire quei sentimenti provenire da lei fa salire il suo tocco sulle gambe della minore, ancora sporche di sangue. Quel sangue dovuto alla perdita così brutale della sua purezza, quel sangue che ancora continua a scorrere e che terrorizza la Principessa: che la brutalità di ciò che ha subito possa essere portatrice di altre e gravi conseguenze? La ragazza inizia nuovamente a singhiozzare, sempre più forte mentre i ricordi di quello stupro tanto brutale non sembrano volersene andare dalla sua mente.

“ Tu non sei così! Tu… tu non puoi essere questo mostro! “. Piange spaventata la ragazza, ma anche di fronte alle sue parole Kannon pare rimanere gelido ed impassibile. Solo dopo un po' decide di rispondere, puntando lo sguardo gelido in quello terrorizzato di lei.

“ Sono solo quello che tu e nostro padre avete fatto di me “. Sentenzia, guardando ora gli evidenti segni dei vari morsi dati alla sorella durante quel terribile atto, quasi come fossero un marchio indelebile. “ Ma non temere, mia piccola Fi… “. Continua, chiamandola con quel soprannome che sin da piccoli lui le diede. “ La prima volta fa male, ma ti abituerai presto “. Le sussurra all’orecchio mentre lei sbianca in volto sconvolta, realizzando che purtroppo il suo tormento è solo agli inizi. A meno che lei non faccia qualcosa per cambiare la situazione: una cosa che da un po' ha in mente ma non ha mai avuto il coraggio di mettere in atto. Ma allo stesso tempo, il solo modo per cambiare questo suo orribile destino e quello di tutti quanti i suoi familiari.