D'estate il silenzio
La malinconia mi si appiccicherà addosso, il suo sapore si confonderà a quello del sudore d’estate sulla pelle. Non ci sarai ma ti vedrò lo stesso mentre inciampo nei miei passi falsi, girerò il cucchiaino coi tuoi occhi assonnati di mattina nel caffè amaro. Giocherei nel fango, traccia delle violente piogge d’agosto, forse rischierei di uscirne sporco. Sentirò la tua voce nel vento maledirmi, le tue mani nelle fronde degli alberi che provano a graffiarmi il viso mentre mi arrampico sui rami sfidandoti ancora e ancora. Sarebbe bene tacere invece che aprire bocca e sanguinare il segreto. Ma è meglio parlar male di te e intendere tutto il contrario. |