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Autore: darkroxas92    29/08/2009    1 recensioni
Ed ecco qui il seguito de "Il vero piano di Xehanort". come il primo capitolo, racconterà le nuove avvanture di Sora, Riku e Kairi. siete rimasti con l'universo che veniva investito da una luce, come finirà?
Genere: Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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ed eccomi di ritorno, con una bella e una brutta notizia:

la bella è che è pronto il nuovo capitolo;

la cattiva è che dopo questo alla fine mancano solo due capitoli (già scritti). quindi la ff si sta avviando verso la fine.

spero che sia stata di vostro gradimento, e con questo, faccio partire l'atto finale.

 

Capitolo 46: Preludio d’apocalisse

“Ascoltatemi bene” disse Sora, rivolto ai due amici. “Finalmente è arrivato il momento della resa dei conti. Ma prima di andare, devo avvertirvi di una cosa. Non dovete mai perdere fiducia nella luce, nemmeno per un secondo, altrimenti lui l’avrà vinta”

“Che cosa vuoi dire?” chiese Kairi.

“Presto verremo messi alla prova. Dobbiamo dimostrare di essere disposti a tutto” rispose Sora.

“Tu sei stato con lui per diversi anni, dovresti sapere a che cosa stiamo andando incontro” disse Riku.

“Lo so, e non lo so. Non mi ha mai rivelato il suo vero potere. I Keyblade stavolta potrebbero non bastare”

“Ma chi è? Chi può essere così potente? Voi due lo avete visto, ma non avete voluto rivelarmi chi è. Si può sapere il perché?” chiese Kairi.

“Non è possibile dirti chi è” rispose Riku.

“L’unico modo che hai per capire chi è, è vederlo” continuò Sora.

In quel momento, lo schermo della Gummyship si illuminò.

“Riku, Kairi!” disse una voce proveniente dall’altra parte”

“Maestà!” risposero i tre amici.

“Sora? Sora, sei veramente tu?” chiese il Re, apparendo finalmente sullo schermo con faccia meravigliata.

“In carne e ossa” rispose lui.

“Ma com’è possibile? Ti abbiamo visto tutti morire”

“Non è così facile eliminarmi. Ricordatevi che sono stato l’unico ad essere ritornato dopo essere diventato un Heartless” disse Sora ridendo.

“Meglio così, in questo modo sarà più facile superare la crisi!”

“La crisi?” chiese Riku

“Non so come mai, ma le stesse hanno ripreso a spegnersi una dietro l’altra, ma con una velocità impressionante. Voi tutti sapete che cosa vuol dire questo, no?”

“Che i mondi stanno scomparendo” rispose piano Sora. “Abbiamo perso troppo tempo, ha già fatto partire il suo piano”

“Di chi stai parlando?” chiese il Re.

“Di colui che ci ha manovrato tutti quanti negli ultimi anni. Il nemico più potente di tutti. Stiamo andando appunto ad affrontarlo. Dobbiamo sconfiggerlo ad ogni costo, altrimenti tutto finirà sono il controllo dell’oscurità”

“Se le cose stanno così, vi raggiungeremo subito”

“No!” disse Sora. “Voi dovete rimanere lì e cercare di proteggere più mondi possibili. Presto tutto avrà fine, non vi preoccupate”

“Che cosa vuoi dire?” chiese il Re, assumendo un espressione che dimostrava che non era riuscito a capire quelle parole. Poi all’improvviso saltò su.

“Aspettate, non starete andando ad affrontare lui, vero?”

“Si maestà. È l’unica cosa da fare” rispose Riku.

“Ma vi rendete conto? Non avete nessuna possibilità contro di lui. Esiste fin dall’inizio dei tempi, e se lo sconfiggete...”

“Non si preoccupi. So come evitare che accada ciò” disse Sora, con una determinazione incredibile.

Il re lo osservò per qualche secondo in silenzio, poi annui.

“Capisco… vedo che siete determinati. Allora non mi resta che augurarvi buona fortuna. Cercate di riuscire lì dove i vostri predecessori hanno fallito” disse il Re.

“Non falliremo” disse Kairi. “Una volta messa la parola fine a questa storia, riusciremmo finalmente a vivere in pace”

“Di sicuro non ci saranno più Heartless e Nessuno ad ostacolarci in futuro…” disse Sora triste, per poi avviarsi in una delle cabine della Gummyship. Prima di entrare, disse solo una parola:

“Perdonatemi”.

Quella parola spiazzò i due amici, che non riuscirono a capire il significato di tale parola in quel contesto.

“Vi conviene andare a riposare anche a voi due” disse il Re. “È la vostra ultima possibilità di recuperare le forze. Noi faremo come ci ha detto Sora, proteggeremo i mondi nel limite delle nostre possibilità. E grazie di tutto, amici.” Concluse, chiudendo la comunicazione.

“Qualcosa mi dice che il Re e Sora sanno qualcosa in più di me…” disse Riku, preoccupato per come si era svolta quella conversazione.

 

Re Topolino si alzò dalla postazione dove aveva appena parlato con i tre custodi.

“Maestà, che succede?” chiese Paperino, entrando di corsa dalla porta e notando l’espressione preoccupata del Re.

“Paperino, prepariamoci per partire per Radiant Garden. Presto dovremo usare tutte le nostre forza per l’ultima battaglia” rispose il Re, senza alzare lo sguardo verso l’amico.

“’D’accordo. Ma cos’è successo?” chiese nuovamente il mago di corte.

Il re non rispose. Come avrebbe fatto a dirglielo? Lui stesso era rimasto scosso. Sapeva benissimo che cosa voleva dire Sora, e quali sarebbero state le conseguenze.

Perciò, senza dire niente, uscì dalla sala, per avviarsi nella sala della Gummyship.

“Maestà…” disse preoccupato Paperino. Non lo aveva mai visto così preoccupato. Che cosa aveva appreso in quella comunicazione con Riku e Kairi?

 

Alla torre di Yen Sid la situazione era critica. Tutto intorno c’erano centinaia di Heartless e Nessuno, che continuavano ad aumentare. Yen Sid continuava a lanciare incantesimi che eliminava diversi Heartless ciascuno, ma che continuavano a venire sostituiti.

“La situazione è veramente critica” dissero insieme le tre fatine.

“E purtroppo è così in ogni mondo. I custodi devono sbrigarsi, o presto tutti i mondi cadranno sotto l’oscurità totale. Questo stesso mondo è destinato a cadere di questo passo” disse Yen Sid, senza smettere di lanciare incantesimi.

 

Una spada azzurra trapassò in pieno un Hertless, per poi avventarsi contro un nessuno.

“Forza, dobbiamo difendere l’Isola” disse Tidus, senza smettere di colpire un Heartless dietro l’altro, mentre Wakka faceva lo stesso con il suo fido pallone e Selphie che colpiva continuamente con la sua Nunchaku.

“Ma dove sono Riku e Kairi quando c’è bisogno di loro?” si chiese Tidus.

 

A Crepuscopoli la situazione era piuttosto critica. Seifer, Vivi, Rai, Fuu, Hayner, Pence e Olette erano stati messi alle strette. Le loro armi si erano rivelate completamente inefficaci contro gli Hertless e i Nessuno.

“Dannazione! Non possiamo fare più niente!” disse un infuriato Seifer, lanciando il pezzo che rimaneva della sua spada per terra.

“Questa volta è finita” disse Hayner, coprendosi gli occhi mentre gli Hertless e nessuno li saltavano addosso.

Ma prima che ciò potesse avvenire, si sentirono dei colpi, e l’urto che sarebbe dovuto avvenire tra le creature e i ragazzi non avvenne.

Hayner aprì li occhi, e vide che davanti a loro c’erano due ragazzi, uno maschio e uno femmina, con entrambi in mano il Keyblade. Uno assomigliava a Sora, tranne che per la capigliatura di capelli, mentre la ragazza… aveva qualcosa che ricordava Kairi, ma aveva i capelli neri.

“Sembra che siamo arrivati in tempo” disse il ragazzo, facendo apparire un secondo Keyblade e facendogli cambiare forma.

“Già” rispose la ragazza. “Neanche il tempo di tornare e subito dobbiamo combattere”

“Beh, dopotutto questa è anche la nostra città. non possiamo abbandonarla”

La ragazza annui. “Allora forza Roxas, diamoci dentro”

“D’accordo Xion!” disse Roxas, per poi lanciarsi insieme all’amica in mezzo ai nemici.

 

Anche il paese delle meraviglie era in subbuglio. Le carte tentavano di proteggere la regina e Alice, che si erano rifugiate all’interno del castello. Avevano messo da parte i loro dissapori quando gli Heartless e i Nessuno avevano attaccato il loro mondo, ma la resistenza della carte soldato non sembrava destinata a durare.

“Che guaio…” disse la voce dello Stragatto, che apparve solo con la testa. “Se i custodi non si sbrigheranno, questo mondo cadrà nelle ombre” disse con la sua solita voce, senza sembrare preoccupato.

“Sora…” disse Alice.

 

Ad Agrabah era lo stesso. Aladin continuava ad eliminare un Heartless e un Nessuno dietro l’altro, ma questi non diminuivano di numero, anzi sembravano aumentare.

Argh, ma non finiscono più?” chiese ad alta voce Aladin, mentre Jasmine assisteva imponente dal palazzo la scena.

“Sora… abbiamo fiducia in te, è tutto nelle tue mani” disse la principessa.

 

Un pugno colpì un Heartless, mentre un colpo di spada colpì un Nessuno, eliminandolo.

“La situazione è veramente critica” disse Hercules.

“Ne ho viste di peggio” rispose Auron, impugnando meglio la sua enorme spada.

“Lo immagino, però tu vieni dall’oltretomba. Non devi temere per la tua vita” disse Hercules, eliminando un altro Heartless.

“Uno dei vantaggi di essere morto. Ora, cerchiamo di mettere la parola fine a questa storia” disse Auron, lanciandosi alla carica contro l’esercito di Heartless che minacciavano l’arena.

 

Il mare era pieno di Hertless, e dal castello sulla scogliera continuavano a venire lanciati colpi di cannone che colpivano un Heartless dietro l’altro, mentre sotto il livello dell’acqua, l’esercito di Re Tritone, armato solo di lance, continuava a eliminare un Heartless dietro l’altro. Fortunatamente lì i Nessuno non erano arrivati.

“Cos’è successo? Questi esseri non sarebbero più dovuto tornare” disse il re, ordinando l’attacco.

 

Un Heartless venne trafitto da un piccolo pugnale e sparì pochi secondi dopo.

“Mamma mia, ma quanti sono?” disse Peter Pan, colpendo un altro Heartless.

Accanto a lui c’era sempre la sua fidata fatina Trilli, che però non poteva fare niente.

All’improvviso dietro Peter spuntò un Heartless, che partì a tutta velocità verso Peter, che se ne accorse solo a pochi secondi di distanza.

Ma per sua fortuna, una palla di cannone colpì l’Heartless, che svanì.

“Lasciate stare Peter Pan. Solo io posso avere il privilegio di farlo fuori” disse Uncino.

“Grazie stoccafisso” ringrazio Peter.

“Sappi che lo faccio solo perché voglio essere io a tagliarti il collo” disse il capitano, ordinando a Spugna di caricare nuovamente il cannone.

 

Simba sbranò un Heartless in pochi secondi, aiutato anche dagli altri leoni che stavano facendo la stessa cosa.

“Forza, dobbiamo scacciarli dalla rupe” urlò agli altri leoni, che continuavano la loro opera.

Anche i fifoni Timon e Pumba si stavano dando da fare per quanto potevano per scacciare quelle creature.

“Ma è possibile che non si può avere un po’ di pace ogni tanto?” si chiese Timon. “Prima Scar, ora questa invasione… cos’abbiamo fatto di male?”

 

Un fulmine colpì in pieno un Nessuno. Poco lontano, una specie di scheletro umano abbassò la mano.

“Avevo in mente qualcosa di speciale per Halloween…” disse Jack, lanciando un altro incantesimo stavolta contro degli Heartless. “Ma non avevo in mente una cosa del genere”.

 

L’esercito cinese era impegnato nella battaglia forse più dura da quanto era stato fondato.

In prima fila c’erano Mulan e il capitano Li, che continuavano a colpire un Heartless e un Nessuno dietro l’altro.

“Forza, dobbiamo difendere il palazzo imperiale” dissero insieme Mulan e Li, per poi partire nuovamente all’attacco.

 

Jack annientò un Heartless con un colpo della sua spada. Era l’ultimo Heartless che vedeva, ma pochi secondi dopo una nuova armata di Heartless e Nessuno arrivò.

“Capisco” disse. “Non mi darete vittoria facile, eh?” per poi partire alla carica contro l’esercito.

 

Il principe quasi rimpiangeva di non avere più la forza che aveva quando era la Bestia. Ora si stava difendendo usando una spada, ma non sembrava efficace contro gli Heartless e i Nessuno.

“Dannazione, non riesco a farli niente in queste condizione” disse arrabbiato, per poi dare l’ennesimo affondo a un Heartless.

 

“Maledizione, ma quanti sono?” chiese Cloud, mentre tagliava a metà due Heartless con le due spade.

“Sono decisamente più numerosi dell’ultimo attacco in massa che hanno fatto” rispose Leon, eliminando anche lui un nessuno con il Gunblade.

Intorno a loro c’erano migliaia, se non milioni, di Heartless e Nessuno, e loro li stavano eliminando uno dietro l’altro, ma senza ottenere successo, perché non appena ne eliminavano uno, ne ricompariva un altro.

“Di questo passo non resisteremo a lungo” disse Yuffie, che era poco più lontana ed era nella stessa situazione dei due amici.

Poco lontano c’erano anche Cid e Merlino, che procedevano anche loro con l’eliminazione continua di Heartless.

Anche nel sistema di sicurezza le cose stavano andando nello stesso modo. Tron era impegnato nell’eliminazione degli Heartless e Nessuno che si erano infiltrati nel sistema.

 

“È terribile” disse Pippo, osservando gli schermi della Gummyship.

“Ogni singolo mondo è stato attaccato dagli Heartless e dai Nessuno” continuò Paperino.

“Non ci resta che avere fiducia in Sora, Riku e Kairi. Sono gli unici che possono mettere fine a tutto ciò” disse il Re. “Se falliscono, sarà la fine per tutti” concluse, mentre la Gummyship atterrava a Radian Garden e i tre andavano ad aiutare i loro amici.

 

“Ci siamo!” disse Sora, osservando lo spazio davanti a loro.

“Chissà perché, ma lo immaginavo” disse Kairi

“E così, finalmente è giunto il momento” disse Riku

Davanti alla Gummyship, c’era un enorme buco nero, che stava aumentando di dimensioni ogni secondo che passava.

“Più aumenta, più mondi sono caduti” disse Sora.

“E vista la velocità con cui aumenta di dimensioni, entro qualche ora sarà tutto finito. Sarà l’apocalisse!” disse Riku.

“Già. Sarà l’apocalisse veramente se non lo fermiamo adesso! Sono sicuro che tutti i nostri amici in questo momento stanno rischiando la vita per proteggere i loro mondi. Non possiamo abbandonarli!” disse Sora.

“Dobbiamo farlo. È il nostro dovere. È questa sarà la nostra ultima missione. La battaglia finale!” continuò. “Non ho idea di come sia diventato lì dentro, ma di sicuro non ci sarà la benché minima luce.”

“Non importa. vorrà dire che saremo noi a portarla” disse Kairi.

Riku e Sora annuirono

“Si, hai perfettamente ragione” confermò Riku.

“Ma ora basta parlare! Il destino dei mondi e nelle nostre mani!” disse Sora, per poi prendere i comandi della Gummyship e dirigendosi verso il buco nero.

   
 
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