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Autore: NightWatcher96    21/05/2021    5 recensioni
Uno strano Villain colpisce Deku facendolo diventare un coniglio. Durante la sua cattura, tuttavia, trovano solo vestiti e polvere, il suo corpo completamente disintegrato. Come riporteranno Deku alla normalità? Fluff e Kacchan x Deku
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: All for One, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolo della Quirkless

Ed eccomi qui con il secondo capitolo. Mi sto veramente divertendo molto a scrivere la storia. Nel primo capitolo ho detto "Chissà da dove l'ho presa?" e volevo dire che chissà da quali meandri oscuri della mia mente era stata partorita l'idea. Voglio ringraziare chi mi segue, legge o recensisce, per me è molto importante! Detto questo, Enjoy! :)



 

No, si sbagliava! E anche di grosso! Mirko era spericolata, fortissima e anche astuta. E lui era troppo teso, lento e perfino fin troppo calcolatore, come spesso gli gridava Kacchan. Erano circa cinque giorni che era il momentaneo kohai di Mirko e già se ne pentiva. 

"Sei troppo lento! Andiamo, sfrutta quelle gambe!" incitò Mirko.

"Mirko-san, superare il divario degli edifici non mi sembra molto consono al mio corpo..!" pronunciò Izuku, che a malapena sapeva saltare in sincronia al suo Quirk. 

"Sciocchezze. Sei tu che ti freni. Lascia scorrere libero il Quirk nel tuo corpo e vediamo di catturare il Villain che ci hanno segnalato, d'accordo?". Mirko-san con un occhiolino si portò poco più avanti e si fermò in piedi su un cornicione di un palazzo tutto di vetro, altissimo e con uno sguardo indagatori. "Ci siamo. Vedo del movimento sinistro ne settore D-8. Guarda tu stesso" indicò a Izuko, che intanto cercava di riprendere fiato.

Gli passò un piccolo visore con capacità incredibili di zoom, probabilmente inventato da Hatsume Mei della sezione Supporto Hero. Dietro alcuni edifici c'era effettivamente un movimento losco; quattro uomini dai volti coperti con inquietanti maschere rosse e nere che richiamavano dragoni della folklore cinese e con lunghi soprabiti grigi stavano facendo da guardia ad altri che caricavano su un autocarro blindato delle scatole grandi quanto quelle di scarpe da donna. Avevano un simbolo sulla faccia superiore: una sorte di pomodoro stilizzato in rosso con un anello attorno che ricordava molto quelli di Saturno e una piccola croce al contrario. 

"Chi sono quelle persone?" si chiese Izuku a bassa voce, riconsegnando il visore a Mirko.

"Dovrebbero avere un legame con il Villain che ti ha conciato in questo modo. Siamo sulle sue tracce perché quelle scatole potrebbero contenere qualche sostanza in grado di farti tornare come prima" spiegò la Rabbit Hero, a braccia conserte, mentre muoveva ritmicamente il visore nella mano destra come se fosse stato un ventaglio.

"Ma dubito che i Pro Hero si muoverebbero solo per riportarmi come prima.. voglio dire, ci sono sicuramente motivazioni più importanti, suppongo" disse Deku, sospirando e muovendo le orecchie. 

Mirko sorrise un po' maliziosamente. "Sei sveglio per essere uno del primo anno, ragazzino! Mi piaci, ma vediamo come te la cavi in azione!".

Si buttarono letteralmente da sopra quell'altissimo edificio, Mirko senza l'ombra di paura, Deku un po' meno convinto ma pronto a usare il suo One for All, per smorzare un impatto decisamente fatale. La Rabbit Hero si catapultò su un'alza-bandiera, con un salto mortale prima saltò su tre insegne, poi sul balcone di un edificio più basso e usò dei fili per stendere il bucato come liana per portarsi a un'altezza moderata per concludere con un salto finale. Si rimise subito in piedi per guardare Deku che brillava di luce propria ma fece qualcosa che la stupì: si mise a correre letteralmente e in verticale sull'edificio a specchio, diventando una saetta luminosissima, fino a raggiungere il suo posto accanto a lei. 

Le sue orecchie gli caddero sul viso e lui se le scostò subito. 

"Sì, non sei tanto male, come mi ha detto All Might" riconfermò, ma poi diventò seria e si fece seguire con un cenno silenzioso dell'indice puntato al vicolo incriminato dov'erano i loschi individui.

Uno di loro stava ricevendo ordini da una trasmittente nell'orecchio e annuiva, dando le spalle ai due Hero che osservavano attenti, attenti ad ogni più piccola mossa o parola.

Izuku aveva il cuore in gola, aveva già avuto situazioni molto complicate come contro Stain lo stermina-eroi, oppure durante la missione del salvataggio di Eri-chan, ma adesso, non conoscendo molto bene il suo nuovo corpo e le relative potenzialità non riusciva a zittire l'ansia che cresceva nel suo petto con un retrogusto acido. Maledizione, si stava lasciando sopraffare da emozioni negative, riportandolo allo stesso Deku delle medie, di quando subiva a causa di Kacchan.

Un piccolo batticuore lo fece tendere appena e drizzare simpaticamente le orecchie. Mirko non se ne era accorta di quel cambio di attenzione, almeno. Perché pensava al rude Kacchan in un momento come questo e il suo cuore batteva forte non più solo per la tensione? Cominciava a percepire perfino un po' di calore alle guance e la gola secca. Erano altri effetti della condizione di quel FlameJolly?

"Tieniti pronto con il tuo Smash, ragazzino. Fra poco si balla" sussurrò Mirko, stringendo un pugno per caricarsi.

Izuku di nuovo si drizzò, spaventato da quel comando improvviso e annuì, riportando l'attenzione sul camion che era stato riempito per bene e due scagnozzi iniziavano a chiudere i portelloni con un lucchetto altamente tecnologico. Uno dei due uomini infilò l'indice in un'intercapedine del lucchetto facendolo momentaneamente brillare di rosso.

Ai due Hero attenti non sfuggirono quel colore, sopratutto a Izuku. Che fosse stato il medesimo Quirk? Forse veramente avrebbe potuto avere una piccola possibilità di tornare normale.

Improvvisamente il suo corpo ebbe un sussulto e una scarica elettrica serpeggiante lo avvolse a spirale, terminando alla punta più estrema delle orecchie. Deku sbatté le palpebre un paio di volte, sbigottito, poi guardò le sue mani guantate e infine Mirko-san, perplessa.

"Che succede, ragazzino?" domandò a voce bassa.

"Non lo so, il mio Quirk si è attivato da solo".

Mirko socchiuse gli occhi, li spostò sullo stesso scagnozzo che aveva chiuso il lucchetto e di nuovo su Deku che tremava un po', mentre i suoi occhi si schiarivano dal verde fino al verde marino intenso. All Might gli aveva raccontato che quel ragazzino era capace di tirar fuori il meglio da se stesso anche se spesso doveva fare attenzione perché corpo e Quirk erano completamente sconnessi. Bisognava tenerlo sempre un po' d'occhio.

D'un tratto, molto a rallentatore, Deku gli si spostò dinanzi, una mano sull'altra caricata per uno dei suoi proiettili-smash che colpirono un lampo rossastro da parte di un grosso energumeno completamente vestito di nero. Si era distratta!

"Mirko-san!" esclamò Deku, scagliandone un secondo con pollice e medio. "Si sono accorti di noi. C'era un cecchino sull'edificio dietro di noi!".

E lei non se ne era accorta? Nonostante tutto, la Rabbit Hero sorrise, afferrò per il collo Deku e lo scaraventò velocissima verso il Villain che stava ancora sparando il suo Quirk. Fu un'azione perfetta: il verdino caricò uno Smash ma anziché di un pugno usò un suo piede e si meravigliò di tanta forza e agilità che prima non aveva. Saltò con una verticale e si catapultò su un secondo che era in procinto di salire e mettere in moto il camion. Lo afferrò per il bavero del soprabito e lo tempestò di tallonate al volto coperto da una maschera, scagliandolo verso dei bidoni di spazzatura, tramortito.

-Fantastico!- pensò Deku, analizzando rapidamente la situazione. -Kirishima-kun aveva ragione.. ci sono veramente dei lati positivi in questa forma da coniglio!-.

Mirko-san teneva tutto sotto controllo a suon di calci e pugni e sembrava non temere un bel niente. Era attenta a non lesionare in alcun modo il carico del camion ora incustodito. Deku, tuttavia notò un brillio proveniente dal cecchino semi-nascosto sul cornicione dell'edificio alle loro spalle. Aveva già sparato e lui poteva fare poco con uno Smash di un pugno. Il suo corpo brillò nuovamente, anzi, si mosse letteralmente da solo!

Il verdoni si ritrovò a saltellare rapidissimo, con una velocità pressoché assurda e a quattro zampe, ricordando molto come "correva" Tsuyu-chan e mentre lo faceva i suoi capelli si tingevano di una tonalità più chiara di verde e i suoi occhi diventavano quasi bianchi come durante lo scontro con Overhaul. Scalò il muro come nulla fosse, arrivato a metà si catapultò in volo e con il pugno destro afferrò incredibilmente il proiettile, con una capriola nel vuoto si rimise in "piedi" e si scagliò velocissimo contro il cecchino con un sonoro pugno, per giunta un Detroit Smash!

Ci fu una violenta esplosione, un boato assordante a tal punto che Mirko si fermò dallo scazzottare un Villain e guardò l'anello di fumo che si era creato e saliva verso il cielo. Poi lo intravide, in una posa fiera che ricordava quella di All Might, con un pugno in aria in segno di vittoria.

"Sì. E' proprio il tuo pupillo, Yagi" commentò più che convinta la Rabbit Hero.

 

Deku non si era mia spaventato e divertito allo stesso tempo, solo che adesso aveva ancor più male alla gamba che era stata precedentemente fasciata da Recovery Girl. Stranamente aveva notato che le sue ferite, anche le più piccole, ci impiegavano molto a guarire e lui sospettava che era una sorte di contro di questa sua nuova forma. 

Tuttavia per non deludere la fortissima Mirko non aveva detto nulla, probabilmente un po' di pomata avrebbe lenito quel fastidio pungente ma fortunatamente non insistente. Per ora la sua preoccupazione era di capire se quel carico intercettato a quei Villain tutti rinchiusi in prigione potevano aiutarlo a tornare normale. 

Inoltre stava aspettando da quasi un'ora fuori l'aula professori dove si riunivano i Pro Hero insegnanti con il Preside. Li sentiva mormorare ma non era mai riuscito a capirci nulla e cominciava a scocciarsi. Si era tenuto la mente occupata in qualche modo, a tratti riflettendo sulle sensazioni nuove che gli provocava il sol pensiero di Kacchan, ma per evitare di arrossire non aveva voluto incalzare più di tanto. 

Improvvisamente sentì uno scatto alla sua sinistra: la porta si stava aprendo con un sibilo scorrevole. Deku si staccò da vicino al muro, avendo ben cura di non appoggiare il peso del suo corpo sull'arto dolorante. Mirko e All Might gli si avvicinarono ma non con sorrisi confortanti.

"Siamo riusciti a scoprire che l'associazione Villain che trasportava quel carico lavora per un tale che si fa chiamare Hunter-Kane e ha avuto dei contatti con Overhaul. La sua posizione è attualmente sconosciuta così come il nome dell'associazione stessa. Ciò che trasportavano in quelle settantacinque scatole erano queste" raccontò Mirko, porgendogli una fiala di cristallo completamente chiusa, alta sì e no dieci centimetri contenente un liquido trasparente. "La sostanza non è identificabile".

"Vuol dire che non si può scomporre e analizzare?" domandò Deku, guardandoli. 

"Esatto, ragazzino. I migliori Pro Hero non sono riusciti a capire che razza di intruglio ci sia in queste fiale" sospirò la Rabbit Hero.

D'un tratto il giocane Deku sentì un pizzicore nel corpo, qualcosa di scoppiettante, come se migliaia di formiche gli avessero assaltato il corpo in tutte le direzioni possibili. Il suo cuore prese a galoppare furioso, una scarica elettrica si levò ad anello intorno al suo corpo e sia i capelli sia gli occhi gli si accesero di un brillio quasi candido. 

"Midoriya Shonen!" esclamò All Might, incredulo. 

Mirko fu più rapida, afferrò la provetta e la scaraventò nella sala professori dove Cementos l'afferrò immediatamente. Quella sorte di trasformazione si fermò all'istante e Deku si ritrovò ad ansimare pericolosamente, con l'One for All visibilmente scarlatto a creare linee sul suo corpo. 

"Stavi usando il cento per cento del tuo potere…" commentò stupito All Might, inginocchiandoglisi dinanzi per aiutarlo. Odiava la sua forma scheletrica, se fosse stato ancora nella Muscle Form avrebbe lavorato diversamente. "Quella provetta ha un qualche legame con te, quindi".

"Mmh, anche durante la ronda ha avuto un momento simile" sottolineò perplessa Mirko, lisciandosi il mento.

Deku, debole e stordito, si tirò all'indietro le orecchie. Guardò la sua mano, ora il potere era diminuito, in qualche modo la situazione si era calmata.

"Dovremmo farti un prelievo di sangue. Se in qualche modo quelle fiale attivano il tuo Quirk beh, c'è da stare attenti" mormorò l'atona voce di Aizawa, alle loro spalle. Deku annuì piano, facendosi scortare da All Might da Recovery Girl.

 

Quando si svegliò, neanche fosse stato un deja-vu era praticamente notte fonda. 

Non si sentiva più così stordito e la sua gamba stava decisamente meglio. La prima cosa che fece Deku fu controllarsi le orecchie da coniglio e per suo sommo rammarico le ritrovò fra le sue ciocche ribelli. Nel braccio sinistro aveva una flebo e dei fili che pendevano dal suo petto. 

"Elettrodi?" si chiese fra la stanchezza e la curiosità. 

"Già. Per poco non ci lasciavi le penne, Mer-Deku!".

Quella voce che oltre al solito disprezzo c'era ben altro.. preoccupazione! Deku si voltò alla sua destra, i raggi lunari che filtravano dalla finestra ampia accanto al letto delinearono una sagoma che sedeva vicino a una scrivania, avvolta nella penombra. 

"K… Kacchan?" domandò. Si portò la mano alla gola, era talmente secca come se fosse stato senza bere per una settimana. "Quanto ho dormito?" chiese mentre l'altro gli si avvicinava con le solite mani infilate in tasca.

"Più o meno sette ore. Quando Recovery Girl ti ha prelevato un campione di sangue hai dato di matto: sei svenuto come una ragazzina di merda e il tuo Quirk è letteralmente andato fuori controllo. Aizawa non ti poteva aiutare perché eri incosciente e ci sono voluti All Might, Mirko e perfino Cementos".

"Io non mi ricord-".

"Certo che non puoi ricordarti, idiota! Eri svenuto!" ruggì Kacchan, affacciandoglisi sul viso sorreggendosi alla testata in ferro del letto e paese del materasso. "Abbiamo interrotto la lezione per colpa tua! Stavo battendo quel Bastardo a Metà!".

Si guardarono negli occhi, Deku con un'espressione colpevole e triste, evidenziata dolcemente dal bianco lunare. Kacchan sembrava preoccupato e un po' sollevato mentre lo fissava con cupa attenzione. Erano così vicini, i fiati che si toccavano incredibilmente, un leggero spolvero di imbarazzo sulle guance. Un momento quasi romantico?

D'un tratto Deku espirò con un dolce sorriso, si sentiva molto stanco. Pensò di mettersi seduto con i piedi oltre il letto, non riusciva a restare su quel materasso caldo ancora a lungo. 

"Dove vuoi andare?" lo fermò Katsuki, con una mano sulla spalla. 

"Voglio solo prendere una boccata d'aria fresca, Kacchan, tranquillo" rispose l'altro, toccandogli quella calda mano quasi sbadatamente. Quel tocco lo fece sobbalzare un po', incerto su cosa fare. Per fortuna l'altro la rimosse quasi subito. "Kacchan…" chiamò poi senza guardarlo.

L'altro rimase in attesa con sguardo cupo.

"Mi hai vegliato perché eri preoccupato per me?".

DynaMight aprì la bocca per rispondere sempre con quella vena poco gentile ma si fermò, incerto su cosa dire. Ora che lo guardava meglio, Deku sembrava proprio carino con quelle orecchie che si muovevano pian piano. 

"Certo. Hai ragione. E' stato stupido chiedertelo" concluse l'altro, alzandosi piano. Un improvviso capogiro, tuttavia lo fece collassare quasi sul pavimento.

Kacchan, prontamente, attutì il colpo con il suo corpo, ma nel farlo una delle sue mani sfiorarono quella morbidissima coda bianca. Deku si irrigidì subito, arrossendo, dalla sua bocca sfuggì un gemito acutissimo, quasi uno squittio. Si staccò con una violenza inaudita, cadendo di schiena sul letto.

Tuttavia da quella posizione, i raggi lunari evidenziarono un imbarazzante rigonfiamento quanto istantaneo delle parti intime. Kacchan si mise perfino ad osservare con attenzione fino a che non sogghignò. 

"K… Kacchan…" pigolò imbarazzato Deku, deglutendo ma non muovendosi. 

Lui non disse nulla, si avvicinò con una lentezza incredibile: gli appoggiò una mano calda sulla guancia, facendolo sobbalzare. Anche se i colori erano tutti sulla tonalità bluastra per via del buio, sentiva il calore delle guance di Deku aumentare, segno di un grande imbarazzo. Il suo pollice sfiorò le labbra appena dischiuse. Così morbide, addirittura sentiva i battiti del cuore attraverso la pelle. 

Un bacio volontario non avrebbe creato problemi, giusto? Ma un bacio su quel rivale? Katsuki non poteva, anzi, non voleva fermarsi, voleva sapere mentre si avvicinava sempre più con le labbra a quelle più piccole e a forma di cuore. 

Deku chiuse gli occhi, pronto ad accogliere ma d'un tratto Katsuki si fermò e si allontanò, dandogli le spalle.

"Dormi, Deku. Ci vediamo domani".

Chiuse gentilmente la porta dell'infermeria, lasciando Deku in balia di un'enorme confusione e frustrazione. Kacchan lo stava baciando ma perché si era fermato? In quella forma lo disgustava così tanto. Preso dalla collera, Deku si strappò tutti i fili dal petto e dal braccio, aprì la finestra e saltò via, aveva solo bisogno di schiarirsi le idee.

Non sapeva che però Kacchan era rimasto fermo dietro quella porta con una mano sulla bocca e gli occhi sbarrati nel vuoto. Che cosa aveva pensato di fare a Deku?

  
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