Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: vento di luce    23/05/2021    13 recensioni
Sono appena tornata nel mio appartamento in affitto, dopo aver trascorso una giornata al lago con Maya.
Forse ti chiederai, chi è Maya?
Voglio raccontarti tutto dall’inizio.
Mi ero trasferita da poco dalla provincia a Milano, città dalle maggiori opportunità.
Avevo deciso infatti, dopo vari tentennamenti, di dedicarmi solamente alla mia più grande passione, la scrittura.
Una sera, rincasando, vidi nell’androne del mio palazzo un libro a terra dalla copertina amaranto.
Lo raccolsi e, una volta rilassata nel mio accogliente ambiente domestico, lo sfogliai a letto.
Il titolo di un capitolo catturò la mia attenzione: “persone altamente sensibili.”
Chi erano queste persone?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

*********

Sono appena tornata nel mio appartamento in affitto, dopo aver trascorso una giornata al lago  con Maya. Accarezzate dal vento, abbiamo chiacchierato come sempre per ore, ammirando una coppia di cigni nuotare.
Forse ti chiederai, chi è Maya?
È la persona che mi ha dato una visione diversa del mondo, irradiandolo di nuova luce.
Ma voglio raccontarti tutto dall’inizio.
 
Mi ero trasferita da poco più di un anno dalla provincia a Milano, città dalle maggiori opportunità. Avevo infatti deciso, dopo vari tentennamenti, di lasciare un posto da impiegata per dedicarmi solamente alla mia più grande passione, la scrittura.
Può quello che più amiamo essere considerato davvero un lavoro?
Immagina quanto mi sentivo fortunata. Avevo finalmente la possibilità di condurre, seppur con meno certezze, la vita che avevo sempre desiderato. Avevo pubblicato di recente il primo libro di successo, le persone che seguivano il mio corso di scrittura online stavano a mano a mano aumentando e avevo cominciato anche a collaborare con un giornale.
Chi non vorrebbe disporre del proprio tempo come meglio preferisce?
Scrivevo, scrivevo e scrivevo, a parte qualche impegno fuori e, ogni volta che ne sentivo l'esigenza, facevo delle lunghe passeggiate nella natura.
Una vita noiosa forse?
No.
Se anche la tua anima brucia di un qualcosa che non ti fa dormire la notte lo so, puoi capirmi.
 
Così una sera, rincasando dopo aver incontrato il mio editor per un nuovo progetto vidi, nell’androne del palazzo, un libro a terra.
Affascinata dalla copertina amaranto, il mio colore preferito, lo raccolsi.
Era un manuale di psicologia e lo misi in borsa pensando che, l’indomani, l’avrei lasciato in portineria. Qualcuno doveva averlo perso, forse qualche studente.
Salii due rampe di scale e, non appena entrai nella mia abitazione, posai quel volume su un ripiano della mia libreria.

Niente di più rilassante di un accogliente ambiente domestico. Una doccia calda con bagnoschiuma al profumo di rosa, una cena con flan di spinaci e fonduta al taleggio e la musica di Mozart.
Prima di dormire poi un libro, linfa vitale per l’anima.
Nonostante la mia predilezione per la narrativa, l’occhio cadde di nuovo su quel manuale. Lo sfogliai a letto, sorseggiando una tisana ai fiori d’arancio, quando il titolo di un capitolo catturò la mia attenzione: 'persone altamente sensibili.'
Chi erano queste persone?
 
Iniziai a leggere e tanti concetti, uno dopo l’altro, cominciarono a pervadere la mia mente.
Ma non voglio spiegarti i meccanismi alla base dei comportamenti di questi esseri umani o dirti riguardo le aree coinvolte del loro cervello, anche perché non sono un medico o uno psicologo.
Mi interessa invece parlarti delle loro caratteristiche, dei loro modi di agire.
 
Sai che possiedono un sistema sensoriale molto più fine?
Percepiscono infatti gli stimoli, sia esterni che interni, in modo superiore rispetto alla norma, elaborandoli a livello più profondo. Possono per esempio essere molto sensibili al rumore, agli odori, alla temperatura, al contatto fisico, ma anche agli umori degli altri. Sono dei grandi osservatori e riescono a cogliere dettagli che in genere passano inosservati, vivendo in un universo dalle tante sfumature.
Sono individui che riflettono molto considerando ogni volta, nei loro complessi ragionamenti, le più svariate possibilità. Sono cauti, saggi, consapevoli del loro mondo psichico, del trascorrere del tempo e del significato dell’esistenza umana.
Nonostante possano sembrare spesso timidi o riservati, sono dotati di grande empatia, si immedesimano nei problemi altrui offrendo sostegno emotivo. Sanno ascoltare, dare buoni consigli e preferiscono avere rapporti più intimi che tanti superficiali. Se però non compresi, si sentono facilmente feriti.
L’elevata sensibilità è poi più accentuata negli artisti ed è collegata al processo creativo. Queste persone hanno infatti una fervida immaginazione, sono intuitive e visionarie, percependo quello che è soltanto agli albori.
Nel mondo del lavoro invece, dove spesso i ritmi sono frenetici e prevale la produzione sull’essere umano, non è facile per loro ambientarsi. Possono trovarsi così in difficoltà in contesti troppo rumorosi, competitivi o meccanizzati. Sono invece a loro agio quando possono lavorare in autonomia o aiutare gli altri.
Gli individui altamente sensibili però, se sottoposti a troppe sollecitazioni, raggiungono prima uno stato di saturazione ed è benefico che stiano da soli, svolgendo attività a loro congeniali.
Dopo una giornata fuori amano passare una serata in quiete per distaccarsi dai problemi quotidiani e, nel tempo libero, non amano recarsi in posti affollati quali centri commerciali, locali, palestre. Prediligono invece la natura, praticando per esempio qualche attività sportiva all'aperto. Sono inoltre interessati alla spiritualità e, se ne hanno modo, frequentano luoghi dove possono coltivare il benessere dell’anima.
 
Per questo mi sentivo svuotata  se ero troppo a stretto contatto con le persone, mentre stare a casa o camminare fra gli alberi mi rigenerava? Per questo avevo lasciato il mio posto in ufficio e scrivere mi faceva stare bene?
Più leggevo e più mi riconoscevo.
Ero anch’io un essere umano altamente sensibile?
Ci sarebbe tanto altro da dire, ma al momento mi fermo qui.
Spero di aver gettato, nel tuo interiore, il seme della curiosità e, se lo desidererai, sarai tu ad approfondire.
 
Ma torniamo al mio racconto. Il giorno seguente, cullata da una suoneria di onde fluttuanti, mi svegliai prima del solito, avevo un impegno a metà mattina. Dovevo assistere, in un albergo in centro città, alla proiezione di un docufilm insieme a un mio amico sceneggiatore.
Feci alcuni esercizi di yoga, assaporai una barretta al miele con i semi di zucca e, una volta pronta, uscii di casa.
Quasi giunta in portineria incontrai una ragazza, dai lunghi capelli ramati raccolti in una treccia, che non avevo mai visto prima.
Non chiedermi come ma, non appena incrociai le sue iridi verdi, già sapevo chi fosse.
La vidi dare una fugace occhiata al libro di psicologia che tenevo sottobraccio e, fra un sorriso e uno scambio di battute, ci presentammo infine con una stretta di mano.
Una calda energia mi avvolse a quel contatto, era lei, Maya.
 
Alcune ore dopo, inebriata dall’effluvio della carta, mi trovai con quella fanciulla a conversare in un caffè letterario. Un gesto di ringraziamento per averle restituito quel manuale e, sebbene declinassi in genere inviti di persone che avevo appena conosciuto, in quell’occasione accettai.
Assaporando del tè alla vaniglia, scoprii così che Maya era un’insegnante di filosofia e storia in un liceo di periferia, che amava molto il suo lavoro e che aveva da sempre una grande passione, il pianoforte.
In risposta le rivelai il mio amore per la scrittura, mi sentivo del tutto a mio agio e il tempo sembrava volare.
Mi confrontai poi con lei su tanto altro, quando le parlai di quello che avevo letto nel suo libro.
Ci avresti mai creduto?
Una persona discreta come me stava svelando a quella che alla fine era una perfetta estranea, nonostante mi sembrasse di conoscerla da sempre, la sua parte più celata.
Ma certe cose non si possono spiegare, si possono soltanto percepire. È successo anche a te?
 
Maya ascoltò con attenzione le mie considerazioni e affermò che, molto probabilmente, ero una persona altamente sensibile. Mi confidò che aveva compreso di esserlo anche lei tempo prima e che quel manuale era il regalo di una sua amica psicologa.
Le parole che pronunciò quel giorno sono ancora impresse nella mia mente:
“L’alta sensibilità è un dono che bisogna imparare a gestire. Occorre lavorare molto su noi stesse per comprendere meglio la nostra essenza, gli altri e l’ambiente circostante. Solo in questo modo possiamo dare un contributo prezioso alla società.”
In quel frangente l’inizio della nostra amicizia.
 
Ormai sono passati alcuni mesi dal nostro primo incontro e siamo immerse sempre più l’una nel mondo dell’altra.
Spesso partecipiamo a degli eventi con anime affini alle nostre, ma insieme facciamo tante altre cose.
Presto per esempio ci recheremo in un posto spirituale, nel centro Italia, per ritemprare le nostre energie.
 
Ad oggi posso dire che, grazie anche alla mia amica Maya, sono una persona migliore.
E tu, hai mai sentito parlare delle persone altamente sensibili o ti riconosci in alcune loro caratteristiche?

*********

 
  
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: vento di luce