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Autore: Blue_Wander    28/05/2021    2 recensioni
Capitoli aggiuntivi della storia "The Age of ANAX" che fungono da approfondimento alla trama principale. I capitoli non sono in ordine cronologico e non avranno una durata standard. Godetevi questi piccoli OVA.
1) 20 Settembre 2006
2) 5 Gennaio 2016
3) 9 Gennaio 2016
4) -
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Italia; 9 Gennaio 2016, 19:30]

 

Emy si voltò mantenendo lo sguardo verso lo specchio della sua stanza quando la porta si aprì per far entrare nel suo campo visivo sua madre, Anna. La donna le toccò la schiena coperta dall'abito rosso dallo stile leggermente retro, le sorrise attraverso lo specchio e nel notare lo sguardo preoccupato della figlia la costrinse a girarsi per guardarla negli occhi. -Tuo padre è molto severo.- ammise. -Ma in tutti questi anni ho visto un lato di lui su cui nessuno scommetterebbe.- le rivolse un'espressione gentile e sicura. -Accetterà quel ragazzo, vedrai. E in più sono abbastanza convinta del fatto che rivedrà un po' se stesso nel scoprire la sua storia.
-Ethan farebbe di tutto per farmi felice, me lo ha dimostrato moltissime volte.- ribatté la ragazzina. -E vorrei che anche papà sia in grado di vederlo.
Anna poggiò entrambe le mani sulle guance di Emy. -Succederà tesoro.- sostenne per poi emettere un verso dispiaciuto. -Mi dispiace così tanto per tutto quello che hai dovuto sopportare in questi mesi, capisco che sia stata dura per te.
Il campanello suonò e le due furono costrette a separarsi, incamminandosi verso l'ingresso dietro cui un giovane uomo si era presentato ben vestito e con dei fiori – probabilmente i preferiti della sua fidanzata.
Anna lanciò uno sguardo severo al marito e così Spirit fu costretto ad alzarsi dal divano e spegnere la sua sigaretta facendo assumere al suo viso un'espressione infastidita anche solo dal rumore dei passi della donna che era ormai in procinto di aprire la porta dell'appartamento.

 

La tavola imbandita era l'unica cosa che faceva davvero scaturire quei pochi rumori udibili – come posate che tintinnano, acqua o vino versati in calici o bicchieri.
-Allora.- decise di spezzarlo Anna. -Com'è andato il viaggio? Dev'essere stato stancante.
Ethan scosse subito la testa. -Oh no, assolutamente. In realtà sono abituato a voli più lunghi quindi non è stato un problema.
Spirit sospirò ma non disse niente. Ripensò alla situazione paradossale che si era venuta a creare: il nipote dell'uomo che lui aveva ucciso era diventato il fidanzato di sua figlia. Si sentì fortunato a quel punto di non essere un tipo festaiolo, immaginando già le due famiglie provare ad eliminarsi a vicenda ad ogni ricorrenza. Trattenne un sorriso e si meravigliò di quanto lo facesse ridere come ragionamento. Guardò prima Emy e poi Ethan, infine rivolse uno sguardo gentile alla moglie che gli strinse la mano, osservandolo mentre tirava fuori dal taschino un pacchetto di sigarette, ricavandone anche un accendino colorato con movimenti lenti e quasi teatrali, come se stesse cercando di farsi notare dai presenti.
Con fare apparentemente disinvolto porse al ragazzo l'intero pacchetto, guardandolo sorridere e scuotere la testa. -Mi dispiace signore, mi trovo costretto a rifiutare.- ammise quindi sotto gli occhi insospettiti del suo interlocutore. -Io non fumo.
Spirit emise un verso divertito. -Eppure mia sorella mi giurò il contrario.
Ethan non si scompose. -Ho smesso.- concluse solamente stringendosi nelle spalle.
L'uomo sospirò di nuovo e fece cadere nella stanza un altro imbarazzante silenzio. Non stava colpendo nella giusta posizione! Aveva conosciuto Alban e Lukas, ma era stata Candy a conoscere Ethan, la terza generazione della famiglia Werner che tanto li aveva messi in difficoltà. Accese la propria sigaretta e ricevette un'occhiataccia dalla moglie che subito corse ad aprire la finestra, facendo così entrare l'aria invernale del nuovo anno da poco festeggiato.
-Spirit, in questa casa non si fuma mentre si mangia.- scandì la donna una volta tornata a posto, cercando di mettersi il più vicino possibile all'orecchio del marito. -Soprattutto quando ci sono ospiti del suo calibro.
L'uomo guardò la donna al suo fianco che ancora sembrava essere furente. Forse aveva un'idea sul dove colpire. -Lo sai.- cominciò, liberando così una nuvola di fumo biancastro e toccando la bottiglia del vino posta in mezzo al tavolo dalla tovaglia bianca. -Questo è il mio preferito. È senza alcun dubbio il più pregiato e costoso in circolazione, comprato solo nelle migliori cantine di fiducia.- si voltò verso la moglie. -Anna, tesoro, perché non versi altro vino nel calice del nostro ospite?- si interruppe. -L'abbiamo aperto in questa occasione così speciale e nei hai bevuto solo un bicchiere. Sarebbe uno spreco, non trovi?
Emy si girò verso il padre con sguardo furibondo ma il ragazzo anticipò qualsiasi sua parola, sempre utilizzando quell'espressione quasi apatica che ormai aveva imparato bene a controllare in qualsiasi momento. -Sono onorato della cosa e non vorrei offenderla.- fece finta di schiarirsi la gola. -Ma ho noleggiato un auto per la durata del mio alloggio qui, per questo preferirei non bere più di così.- regalò un piccolo sorriso. -In più non ho molta sete, ma la ringrazio per il pensiero.
Spirit ricambiò l'espressione amichevole del ragazzo, ma non appena i loro occhi si staccarono da quelli dell'altro dovette combattere contro se stesso per non cacciarlo fuori di casa. Il silenzio non sembrava più essere un problema, sia Anna che Emy erano ormai intente a parlare con Ethan, facendogli delle domande su come andasse la sua carriera da insegnante e altre cose riguardanti la sua vita privata. L'uomo, sull'orlo di una crisi di nervi, cercò un modo semplice ma efficace e non troppo evidente di evitare alla sua bambina di rimanere al fianco del figlio di un criminale assassino. Eppure qualsiasi cosa sembrava stupida, molto più di quello che aveva appena fatto: era ovvio che fosse venuto in macchina! Come aveva fatto a non pensarci prima? Era come se uno strano fumo grigio gli annebbiasse la mente. Si allungò verso il posacenere posto poco più dietro di lui, sulla superficie in legno di uno degli antichi mobili pregiati della casa, spense la sigaretta e tornò a guardare i presenti che ancora lo ignoravano.
Emy lo notò e i due si guardarono per un po'. Forse la ragazzina aveva esagerato con tutta quella storia, probabilmente avrebbe dovuto dirgli le cose come stavano già da prima. Era ovvio che il padre pensasse che lei si fosse fidata del primo belloccio incontrato, lui non sapeva che cosa stava succedendo al Kadic, non conosceva tutte le volte in cui Ethan – sotto falso nome – l'aveva protetta ed amata, mentre l'altro lato di se stesso cercava di eliminarla al solo vederla. Ripensò a questo un'ultima volta e si chiese se non fosse proprio da lì che doveva cominciare.
-Sai papà.- iniziò facendo in modo da attirare l'attenzione e lo sguardo di tutti. -Io e Ethan ci siamo incontrati su Lyoko mentre lui cercava di uccidermi.- il giovane avvampò e Spirit rischiò di mandare di traverso il boccone che aveva finito di masticare. -Nel mentre sulla terra, come professore, mi faceva pulire le aule, cucinare la cena e riordinare gli archivi della biblioteca.
(Ethan si avvicinò al suo orecchio. -Se stai cercando di convincere tuo padre non mi sembra una buona tattica.- bisbigliò. Emy comunque lo ignorò e rimase concentrata sulla figura dell'uomo a capotavola.)
-Una volta ho persino dormito nel suo appartamento mentre lui cercava di accoltellarmi, volendo far cadere la colpa su Teo.- a quel punto il ragazzo giurò di non sentirsi più il polso. -Ma non l'ha fatto.- la sentì continuare. -Si è fermato prima ancora che io potessi anche solo accorgermene.- la vide sorridere. -Il giorno in cui scoprii la sua vera identità pensai di aver perso tutto, credevo di essere stata una sciocca a pensare che lui potesse veramente amarmi. Ma mi sbagliavo.- gli prese la mano e lui ricambiò. -Nonostante tutto io ho sempre visto in lui quello che davvero c'era da vedere, distruggendo quella maschera che aveva da sempre scelto di portare e ridando vita all'uomo buono che vedete oggi.- fece una piccola pausa in cui nessuno disse una parola. -Ho imparato dai miei errori papà, l'esperienza al Kadic e a Lyoko mi ha fatta crescere e ora riesco a capire che cosa è meglio per me, per noi.- aggiunse, rivolgendo al ragazzo uno sguardo innamorato. -Ethan è un ragazzo meraviglioso e...
Non riuscì a terminare, Spirit la interruppe guardando Anna al suo fianco. -Ho capito.- rispose. -Riesco a comprenderlo.
La donna sorrise e il gelo proveniente dalla finestra ancora aperta fece venire a tutti la pelle d'oca.

  
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