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Autore: FrancyT    31/05/2021    1 recensioni
Un nuovo inizio: tre semplici parole, un desiderio.
In questa storia vivrete l'esperienza di Kagome Higurashi, giovane ragazza alla ricerca di una svolta nella propria vita.
Nel corso dei capitoli sarete spettatori di eventi di vita quotidiana, riflessioni e decisioni.
"Un nuovo inizio" è una storia semplice, ma spero che nella sua semplicità possa suscitare in voi un riscontro positivo.
Tratto dal primo capitolo:
"Tutto in quel posto mi urlava che ero dove non dovevo essere. In quel momento il controllo era l'unica cosa che contava davvero. Avevo imparato che pianificando, calcolando e osservando si potevano evitare un bel po' di problemi: rischi inutili, delusioni e soprattutto sofferenze. Pianificare tutto per evitare i problemi non era però sempre facile, cosa di cui mi ero resa conto quella sera nelle luci soffuse di quella grande casa. Le numerose fotografie, i mobili nuovi, quell'odore diverso... Quella casa era cambiata e non sarebbe mai tornata come prima."
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 19

Un fastidioso brusio parve disturbare il mio riposo. Mormorii mal celati e rumore di passi mi fecero cadere in uno stato di dormiveglia…

-“Inuyasha, stai giocando con il fuoco.” –

-“Fa silenzio, ho mal di testa...” -

-“Misero mezzo demone.” - Un ringhio mal soffocato.

-“Portala via.” - Duro, freddo, tagliente.

-“Shessomaru, è tarda notte. Andiamo a letto. Ne discuterete domani.” -

Un rumore di passi, una porta che si apre, richiudendosi subito dopo.

-“Grazie Rin, ma ha ragione. Non dovevo portarla qua.” -

-“Non le hai ancora detto la verità?” - Silenzio.

-“Credevo se ne fosse andata. Ritrovarla al mio fianco mi ha stupito. Ho combinato l’ennesimo casino.” -

-“Vedrai che riuscirai a trovare una soluzione. Adesso torna a riposarti, non ti sei ancora ripreso.” - Un mormorio indistinto, poi il nulla.

Tornai semicosciente quando un raggio di luce andò a scontrarsi con il mio viso. Sbuffai e tirai le coperte fino al volto, cercando di riprendere sonno. Uno strano rumore di piatti, seguito da una voce femminile mi fece però destare totalmente. Mentre i ricordi della sera precedente riaffioravano nella mia mente, aprì lentamente gli occhi, sperando che si trattasse di un lungo incubo. Osservai il lenzuolo scuro coprirmi il viso e, dopo aver costatato che non mi appartenesse, iniziai ad uscire lentamente da quella barriera. Mi issai seduta, scrutando in giro, come alla ricerca di qualcuno. La stanza di Inuyasha si rivelava molto più luminosa di quanto ricordassi. Posta diametralmente al letto, una spaziosa scrivania occupava buona parte della parete. Spostai lo sguardo alla sua sinistra identificando quello che era l’armadio del ragazzo. Continuai ad indagare con lo sguardo e, avuta la conferma di essere rimasta sola, mi rigettai nuovamente sul letto.

-“Che devo fare…” – mormorai afflitta.

Poggiai un braccio sugli occhi, cercando di rimettere in ordine i pensieri. La sera precedente, rientrata dalla farmacia, mi ritrovai dinanzi uno spettacolo sconvolgente. Assistere alla trasformazione di Inuyasha, mi aveva pietrificata. Ricordo che, imbambolata a fissare quel brutto scherzo, lasciai scivolare la busta di mano. Il fastidioso fruscio del sacchetto di plastica finito contro il pavimento fece lamentare il ragazzo. Stinsi i pugni per provare a frenare il nervosismo. In quel momento non riuscivo a pensare a nulla se non ad una semplice cosa: Inuyasha e Shin sono la stessa persona. Uscì da quella stanza in preda al panico. Con la mente annebbiata da sentimenti negativi non riuscivo a ragionare in maniera lucida. Sedendomi sul divano cercai di darmi una calmata. Mi presi la testa fra le mani e iniziai ad inspirare ed espirare grandi quantità d’aria. Non riuscivo a credere che avessi ragione fin dal principio. Non riuscivo a comprendere come Inuyasha avesse potuto continuare a fingere. Ironicamente mi complimentai con lui, era stato un bravo attore nonostante tutto. Iniziai a chiedermi cosa avessi fatto per meritarmi quella menzogna. Mi domandai per quanto ancora pensava di mentirmi. Cercai di trovare una risposta al perché Inuyasha avesse voluto deridermi. Nonostante fosse a conoscenza della mia situazione, nonostante fossimo diventati amici, nonostante tutto, lui si stava prendendo gioco di me. Sorrisi amaramente e lasciai il posto sul divano. Iniziai a camminare per il salone, cercando di frenare l’istinto di entrare in quella camera e scatenare il putiferio. Altre domande iniziarono a prendere forma nella mia mente. Perché continuavo a rimanere lì? Perché non mi decidevo a comporre il numero di mia madre e farmi venire a prendere? Perché non riuscivo a scacciar via dalla mia vita Inuyasha? Ricordo che in cerca di risposte mi avvicinai a quella grande vetrata, come se una forza estranea mi calamitasse verso essa. Una notte senza luna, a quanto pareva anche Inuyasha perdeva i poteri nelle notti di novilunio. Mi chiesi se quel pomeriggio avesse volontariamente ignorato la mia domanda, mi chiesi per quanto altro tempo avesse intenzione di mentirmi. Sorrisi amareggiata e spostai lo sguardo verso l’orizzonte. Il maltempo sembrava ormai lontano, eppure da quell’altezza era possibile riuscir ancora a distinguere la luce accecante dei lampi. Rimasi ad osservare quel susseguirsi di luci e misi in pausa il cervello. Fui avvolta dall’assordante rumore del silenzio, un potente fischio che pare sovrastare tutto. Un violento frastuono che sembra spaccarti i timpani. L’urlo dell’esasperazione.

Sospirai e decisi di darmi una mossa. Rientrai in camera di Inuyasha, pronta a sbattergli in faccia tutto il mio sdegno. Quando però raggiunsi il suo letto e vidi quel volto lievemente corrucciato per via della febbre alta, non riuscì a svegliarlo.

-“Avrei preferito rimanere nell’ignoranza…” - Sussurrai rassegnata.

-“Perché fa così male decidere di non aver più a che fare con te?” – continuai, passando una mano fra quelle ciocche nere sulla fronte.

Mi sentivo un idiota, eppure stare là, a provare a prendermi cura di lui mi rendeva felice. La compagnia di Inuyasha si era rivelata più che gradevole e non riuscivo a rinunciarvi. Mi accoccolai al suo fianco, conscia del fatto che me ne sarei pentita. Chiusi gli occhi e cercai di non pensare alla mattina successiva. Volevo soltanto che il tempo si fermasse e che quella calma prima della tempesta non finisse mai.

-“Perché la cosa giusta da fare… Non è quella che mi renderebbe felice?” – mormorai prima di cadere fra le braccia di Morfeo.

Qualche ora dopo, fui svegliata da un fastidioso brusio. Toni bassi e profondi parevano discutere al di là della porta. Provai a tornare nuovamente nel mondo dei sogni, ma strani spezzoni di frasi parevano volermi tenere in quel fastidioso stato di dormiveglia. Riuscì per qualche secondo a distinguere la voce di Inuyasha, poi di nuovo il nulla.

Il cigolio di una porta mi fece sobbalzare e tornare al presente. Mi alzai a sedere di scatto, puntando lo sguardo verso quella direzione. Cercai di tenere a bada l’ansia e provai ad ignorare il tamburellare impetuoso del cuore. Dopo attimi che parvero durare ore, la porta si aprì, rivelando una minuta figura femminile. La scurai con attenzione, cercando di comprendere chi fosse in realtà. Aveva un volto solare, spensierato. Portava i capelli legati con un bizzarro codino laterale e indossava un allegro vestitino arancione. Nonostante avesse un abbigliamento molto infantile, qualcosa mi spingeva a credere che fosse qualche anno più grande di me.

-“Oh, sei già sveglia. Ho preparato la colazione, ti va di mangiare insieme?” –

Rimasi sorpresa dal magnifico sorriso che le incorniciò il volto. Senza neanche rendermene conto mi ritrovai ad annuire, seguendola silenziosamente in cucina. Mi sedetti al tavolo guardandomi intorno.

-“Se cerchi Inuyasha, non è in casa. È uscito all’alba con il fratello.” – commentò la ragazza, porgendomi la colazione.

-“Grazie.” – mormorai pensierosa.

In quel momento non riuscivo a far altro se non pensare alle sue parole. Inuyasha era andato via. Era fuggito via da quella scomoda situazione. Pensai quanto fosse codardo.

-“Comunque dovrebbero tornare fra poco. Il loro “allenamento” non si prolunga mai oltre quest’ora.” - Riprese la ragazza. Annuì poco convinta.

-“Che sbadata, non mi sono presentata! Sono Rin, la ragazza di Sesshomaru. Tu devi essere Kagome giusto? Inuyasha mi ha molto parlato di te.” - la fissai per qualche secondo, poi decisi di parlarle.

-“Davvero ti ha parlato di me?” –

-“Certo! Sei la prima ragazza che frequenta dopo Kikyo. Mi ha raccontato praticamente tutto!” –

-“Kikyo?” –

-“Oh, non te ne ha parlato?” – scossi la testa.

-“Inuyasha è un ragazzo molto particolare. Per via della sua natura ibrida non è mai stato apprezzato dalla società. Qualche tempo fa però era riuscito a trovarsi una ragazza che sembrava tenere molto a lui. Purtroppo la famiglia di lei è un po’ all’antica e hanno obbligato la figlia a prendere le distanze da Inuyasha. Da questo evento Inu ha disprezzato sempre più la sua natura, vergognandosi del suo essere. Non voglio giustificarlo, ma se ti ha mentito sulla sua identità è anche per questo.” – lo sguardo penetrante di Rin iniziò a mettermi a disagio.

Per quanto riuscissi a comprendere le buone intenzioni della ragazza, pensai che fosse sbagliato apprendere quelle giustificazioni da qualcuno che non fosse Inuyasha. Ringraziai Rin per la colazione e mi alzai dal tavolo.

-“Credo sia meglio che vada. Quando torna Inuyasha potresti dirgli che vorrei parlargli?” –

-“Vuoi tornare a casa con quelli?” – mi domandò indicando i miei abiti improvvisati.

-“Ho la divisa scolastica.” –

-“Vieni con me, ti presto qualcosa io. Così intanto che tu ti prepari arriva anche Inuyasha e ti riaccompagna a casa.” – sbuffai, comprendendo di non aver via di fuga. Armata di pazienza, seguì Rin verso una delle stanze che il giorno prima non avevo ispezionato.

-“Che genere di abiti ti piace indossare?” – all’interno della sua personale cabina armadio, Rin spostava con grande foga le grucce alla ricerca dell’outfit giusto.

-“Va benissimo una felpa.” – mormorai imbarazzata.

-“Ho capito, ci penso io.” –

Con non molta difficoltà, riuscì a trovare qualcosa che mi andasse a genio. Cambiata d’abito e pronta per tornarmene a casa, sorrisi a Rin riconoscente.

-“Rin, ti ringrazio di tutto, ma davvero. Credo sia meglio che io vada. Quando torna digli che lo aspetto per discuterne.” –

-“Troppo tardi.” – un piccolo sorriso colpevole sembrò deformargli le labbra.

Pochi istanti dopo infatti, la porta dell’appartamento si aprì lasciando entrare due figure molto particolari. Il primo ad entrare fu quello che compresi essere il fratello di Inuyasha. Sesshomaru era senza ombra di dubbio un essere imponente ed ogni suo movimento pareva essere eseguito con una calcolata precisione. Il suo portamento era sinonimo di eleganza e aveva un ché di regale. Dietro di lui, quasi messo in secondo piano da quel potente demone maggiore, stava un Inuyasha particolarmente a disagio.

-“Com’è andato lo scontro?” – l’allegra voce di Rin spezzò quel silenzio imbarazzante.

Osservai bene le due figure, notando lo strano abbigliamento che portavano. Sembravano degli abiti tradizionali, difficilmente la gente era solita indossarli. Legate al loro fianco, le Katane che solo il giorno prima avevo osservato.

-“Kagome, ho bisogno di parlarti.” – Il tono di voce di Inuyasha mi riscosse.

Iniziai ad osservarlo più attentamente. I capelli erano tornati argentati, così come erano riapparse le orecchie canine. Sentimenti negativi iniziarono a prendere il sopravvento, scacciando via quel lato tenero che la sera precedente aveva osato sopraffarle.

-“Anch’io ho bisogno di parlarti.” –

___

FrancyT:

Ciau! Eccomi qua con il capitolo 19, ci stiamo avvicinando alla fine >.<

Prima che me ne dimentico! Ho scritto anche un piccolo Extra, pertanto i capitoli non saranno più 22 ma 23 in sostanza! Spero che questa piccola aggiunta vi piaccia >.<

Che dire di questo capitolo? Kagome alla fine è rimasta al fianco di Inuyasha, ma riuscirà davvero ad affrontare una discussione pacifica? Bhu bhu.

Inoltre, perché mai Inuyasha ha deciso di mentirle? In questo capitolo abbiamo un piccolo dettaglio in più sulla vita del giovane mezzo demone, sarà qudsto il motivo della bugia?

Bhu bhu, curiosi?

Angolo ringraziamenti/risposte ai commenti:

Lady__94: Ciau :3 Sono davvero felice che ti sia piaciuto il capitolo! Ci stiamo avvicinando alla fine e presto tutto verrà "svelato", spero solo che troviate carino come ho gestito la questione >.<

Funny84: Ciao! Grazie mille per aver commentato! Mi ha fatto devvero piacere trovare un'altro tuo commento. Ammetto che per quanto banale, ho avuto problemi per questo evento in particolare (intendo Inuyasha che si trasforma davanti a Kagome), non avevo la più pallida idea di come far accadere l'evento! Dopo che il ragazzo mente per così tanto tempo, trovavo stupido farlo tradire improvvisamente! Alla fine ho fatto susseguire una serie di strambe coincidenze per arrivare al dunque. Spero comunque che sia stato gradevole >.< Che dire! Attualmente Kagome non è fuggita, ma chi lo sa, potrebbe farlo durante la discussione, sappiamo ormai tutti che affronta le situazioni in maniera un po' infantile no?

   
 
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