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Autore: Allen Glassred    31/05/2021    0 recensioni
In una notte di luna rossa, Ace Baskerville rifarà al figlio la sua richiesta. Stavolta, l'erede cederà all'effetto della luna rossa su di sè o riuscirà a resistere? Esaudirà o no l'ultimo desiderio di suo padre?
Genere: Angst, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
- Questa storia fa parte della serie 'Soledad '
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Sabrie, anno 2037 circa.

 

La luna brilla sovrana nel regno dei vampiri: la luna scarlatta, la luna dei Baskerville, il Clan della Luna Rossa. La luna che è la fonte di potere di ogni membro di quella famiglia. Ed è proprio un Baskerville che, in questo momento la sta osservando gelidamente. Non ne sente nemmeno gli effetti, nulla, è come se ogni emozione gli fosse irrimediabilmente stata soppressa rendendolo, di fatto, un corpo vuoto. Eppure, malgrado quello stato quasi catatonico riesce a percepire di non essere più solo e, senza nemmeno voltarsi prende finalmente parola mentre alcuni raggi rossi illuminano la stanza. “ Ah, sei tu… “. Sussurra semplicemente il primo Re di Sabrie, gli artigli affilati come lame piantati nel suo polso ed il sangue che, cadendo a terra spande il proprio intenso aroma in tutta la stanza e forse, non solo. “ Konstantin “. Lo chiama in fine per nome, mentre il ragazzo sospira pesantemente notando il gesto di colui che l’ha generato e che, nonostante tutto, ama. L’ha notato anche se, di fatto, il corvino rimane voltato verso la finestra ed i suoi occhi continuano ad osservare gelidamente la luna rossa.

 

“ Padre “. Lo chiama semplicemente il figlio. Ace Baskerville si volta finalmente verso il suo terzogenito, lasciandolo esterrefatto: si, non sta sognando. Seppur malinconico, quello sul viso di suo padre gli pare essere un sorriso.

 

“ Hai scelto la notte giusta: se lo farai ora, con la luna rossa, sarai indiscutibilmente il più forte degli eredi. Anche più forte di tuo fratello Tristàn, malgrado sia il primogenito ma non abbia il coraggio di eseguire un mio semplice ordine… “. Mormora solamente il quartogenito di Allen e Risa. Da prima il più giovane non capisce: ma dove vuole arrivare suo padre? Poi un atroce sospetto, un sospetto che viene in seguito confermato dalle parole del primo re. Perchè sei qui per esaudire la mia richiesta, vero? “. Chiede, facendo un passo verso il figlio che, per istinto invece, arretra anch’egli di un passo, un singolo passo. “ Sei qui per uccidermi “. Sembra quasi un’affermazione, più che una domanda. Konstantin porta una mano al petto: il cuore batte all’impazzata, dev’essere il potere della luna rossa che agisce su di lui. Sotto l'effetto di quei raggi l’erede non riesce più a tener a freno la lingua.

 

“ Ancora con questa richiesta assurda: padre, vi ho già detto che non porrò fine alla vostra vita “. La luce rossa della luna dei Baskerville illumina ora parzialmente la sala, una luce rossa come il fuoco di cui, per il momento, è proprio Ace Baskervilel a detenere il controllo. A quelle parole il suo appena accennato sorriso scompare istantaneamente dal suo viso perfetto, quasi come quello di una bambola.

 

“ Allora, vattene via. Vattene, non mi serve un pusillanime come te come erede”. Sibila, facendo trasparire dal suo tono quanto ora sia alterato. Una singola emozione che tuttavia, complici i raggi della luna rossa, parrebbe influenzare anche Konstantin che, ancora una volta, non riesce a tenere a freno la lingua.

 

“ Smettetela di essere così dannatamente egoista! Per una volta, provate a riflettere sul dolore che infliggete a me e a mia madre ogni volta che vi sentiamo pronunciare questa richiesta assurda! “. Grida esasperato l’erede, stanco di trattenere in sé ciò che da lungo tempo prova e, forse, spronato dal potere della luna rossa che pare distruggere ogni freno inibitorio. Tuttavia, dopo diverso tempo di totale ed assoluto silenzio una vampata di fuoco lo fa volare contro la parete, mentre suo padre ricomincia a gridargli contro con tutta la furia che sente.

 

“ Vai via! Sparisci! Ti ho detto che non ti voglio più vedere, sei solo un inutile! “. Continua a gridare infuriato, a gridare quelle parole così crudeli da ferire il ragazzo più dell’attacco subito, un attacco fisico che gli provoca solamente una lieve ustione al braccio. “ Cos’altro devo fare per convincerti ad ammazzarmi, maledetto inutile?! Che cosa?! Cos’altro devo fare?! “. Grida furioso Ace, mentre Konstantin rimane paralizzato, ora dalla paura. Sembra incapace di qualunque reazione, mentre la sola testimone di quella lite, la luna rossa, continua a brillare sovrana nel cielo di un regno ormai governato dalle Tenebre. Improvvisamente Ace pare quasi calmarsi, la rabbia lascia posto ad una sorta di rassegnazione. “ Mi odi così tanto, da non volermi liberare? È questo il destino di noi padri della famiglia Bakerville? “. Chiede solamente, volgendosi poi verso la luna piena e tornando a guardarla, mentre la luce intensa dei suoi raggi passa attraverso i suoi occhi per alcuni istanti.



In una notte di luna rossa, Ace Baskerville rifarà al figlio la sua richiesta. Stavolta, l'erede cederà all'effetto della luna rossa su di sè o riuscirà a resistere? Esaudirà o no l'ultimo desiderio di suo padre?
   
 
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