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Autore: LadyHeather83    04/06/2021    3 recensioni
Dopo gli avvenimenti di Majin-Bu, tutto sembra tornato alla normalità, o quasi.
Qualcuno riesce ad evocare il drago Polunga per riportare in vita un popolo quasi estinto.
Una nuova avventura aspetta Goku e Vegeta, che si troveranno ad affrontare delle importanti decisioni, per il proprio bene e quelle per le sorti delle persone che amano di più
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Goten, Trunks, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vegeta-Sej

*

Capitolo 15 – Piano B

*

Goku aveva ancora negli occhi neri e dilatati e conseguentemente sul suo viso il riflesso verdastro della luce proiettato dalle capsule che si ergevano imponenti davanti a lui.

Un laboratorio di criogenia in piena regola, dove i protagonisti di quegli esperimenti erano niente di meno che le persone che stavano cercando.

Ne aveva contate sei con la mente mentre scorreva il viso lentamente e ad ogni volto noto apriva sempre di più la bocca dallo stupore, mentre dentro di lui cresceva sempre di più il nervosismo per aver aspettato così a lungo, quando gli bastava varcare una porta (o scardinarla a seconda di come si vuole vedere) per trovare quello che si stava cercando con tanto accanimento.

Se solo avessero agito prima, ora in quelle capsule sicuramente ci sarebbero state altre persone, sempre da salvare certo, ma almeno si sarebbe potuto pensare più lucidamente.

Ognuna di esse conteneva il corpo dei suoi amici e famigliari, in particolare Gohan, Goten, Chichi, Videl, Trunks e Mai, attaccate con degli enormi cavi che partivano dall’alto fino ad arrivare alla una fonte di energia, degli enormi panelli elettrici dietro di loro, in basso della capsula scorrevano i valori vitali scritti in una lingua incomprensibile per lui.

Il più basso erano i valori delle tre donne, e questo lo poteva capire dalle due tacche rosse impresse e pulsanti.

Ogni ospite, era immerso totalmente in una sostanza simile all’ acqua completamente nudi e a coprire il seno e l’intimità una fascia color carne, sul volto era stata posta una maschera nera per l’ossigeno altrimenti sarebbero sicuramente annegati e ai saiyan, quei terrestri servivano vivi, perché si sa, i morti non producono sangue.

Goku rabbrividì quando vide che in entrambe le braccia erano stati conficcati degli aghi molto grossi con delle cannule che avevano il compito di succhiare il loro sangue per poi finire in sacche trasparenti all’esterno che sarebbero state successivamente controllate e catalogate, per essere infine spedite al laboratorio di genetica dove gli scienziati avrebbero sintetizzato la proteina necessaria per essere poi iniettata a chi ne avesse bisogno.

Il saiyan dai capelli a palma si era precipitato ad abbracciare la capsula della moglie “Chichi…” Aveva sussurrato, poi si era spostato in quella di Goten e Gohan.

“RAZZA DI BASTARDI!” Urlò con gli occhi iniettati di sangue non scomponendo per nulla né Re Vegeta e né Saiyla.

“LIBERATELI SUBITO!” Insistette stringendo i pugni e digrignando i denti, Goku poteva sentire le loro forza vitale affievolirsi ogni volta che il sangue usciva dal loro corpo e finiva goccia dopo goccia in quella sacca, ne poteva sentire anche il rumore di ogni singola che si andava a confondere con le altre, aumentando sempre di più la tensione.

Goku avrebbe voluto spaccare tutto, prendere a pugni Re Vegeta, Saiyla e tutta la compagnia che stava cercando di rimettere in piedi suo padre, ma doveva pensare in modo razionare a quali danni avrebbe potuto causare se avesse anche solo pensato di trasformarsi in Super Saiyan, non sapeva nemmeno se bisognava aspettare qualche processo particolare prima di poter staccare quelle maledette macchine a cui erano attaccati per non arrecare qualche menomazione.

Quello lo sapeva Bulma.

Già Bulma.

D’improvviso s’accorse che la sua amica non era presente in quella stanza, diede uno sguardo veloce al suo interno e dietro di lui, ma della donna nessuna presenza.

Ricordava che si era ferita durante il tentativo di salvare la vita a Bardack, poi che fine avesse fatto rimaneva un mistero, che fosse stata catturata?

Improbabile.

“Stanno bene, non preoccuparti!” Biascicò il re facendo qualche passo in avanti dopo aver mormorato alcune disposizioni alla strega non facendosi sentire da Goku che non era stato lesto a leggere le labbra.

Saiyla si era congedata facendo un inchino con il capo.

“Non possono morire perché quelle che vedi è una vasca di rianimazione” Continuò il sovrano muovendosi su e giù “…è programmata per fermare il processo di aspirare sangue se i valori vitali arrivano sotto il minimo”

Goku lo seguiva con molta attenzione e non prestava più interesse verso suo padre a cui si stava sottoponendo all’infusione delle staminali.

La sacca a cui era stata attaccata la flebo era di un rosa accecante e non appena l’ago iniziò a fare il suo dovere, le vene del capitano Bardack iniziarono a diventare più nitide e ad illuminarsi a sua volta, segno che il liquido gli stava entrando in circolo e che presto avrebbe compiuto la sua magia.

Fu attaccato anche ad un respiratore, avevano annotato sulla sua cartella la postilla di crisi respiratoria, quindi meglio evitare che succedesse di nuovo perché l’ultima volta era stato salvato per il rotto della cuffia.

Uno scienziato aveva impostato il timer nel computer di ultima generazione, un’ora sarebbe stata sufficiente per il trattamento.

Successivamente avrebbe terminato un ciclo di un paio d’ore nella vasca di rianimazione ed infine sarebbe ritornato come nuovo.

Fino alla prossima volta.

Goku cercò di nascondere il disagio che provava a vedere tutti quegli aghi, ma finché non avrebbero fatto a lui la puntura, tutto sarebbe stato regolare.

Re Vegeta iniziò a girargli intorno con circospezione mentre Bardack veniva condotto in una stanza adiacente per completare il ciclo di medicazione.

“Liberali subito o te la dovrai vedere con me” Lo intimò Goku stringendo un pugno.

“Non possono essere liberati, sono in uno stato catatonico, e se vengono svegliati o staccati dalle macchine che li tengono in vita, morirebbero in un istante…” Fece una piccola pausa fermandosi davanti a lui, poi si avvicinò al suo orecchio “…quindi ci penserei bene prima di fare una simile sciocchezza” Gli sussurrò.

Goku si guardò il braccio quando sentì qualcosa conficcarsi nella vena, non ci fu il tempo di rendersi conto che un grosso ago gli aveva appena bucato la pelle, che stramazzò al suolo.

“Piano B” Mormorò Saiyla in un ghigno sadico e soddisfatto con ancora la siringa tra le dita.

“Piano B” Fece di rimando il Re con la stessa identica espressione.

*

Bulma aprì prima un occhio e poi un altro quando il dolore all’addome sparì.

Si mise in posizione seduta quando notò al suo capezzale Vegeta e quell’altro.

“C-che ci fa lui qui?” Farfugliò alzando il lenzuolo bianco fino a coprirsi metà volto.

Vegeta si girò appena e guardò Radish che se ne stava con la schiena attaccata al muro e con le braccia conserte.

“E’ apposto!” Le aveva risposto.

“APPOSTOO? Ma ti sei forse rincretinito Vegeta? Siamo prigionieri in questo pianeta che non dovrebbe nemmeno esistere, non sappiamo dove sono gli altri e che fine abbiano fatto. Io stavo per morire. E tutto quello che hai fatto in questa settimana è stringere amicizia con quell’energumeno?” Abbassò il lenzuolo perché d’un tratto di sentì ridicola.

“Tua moglie mi sta già sulle palle, Vegeta, sappilo.” Grugnì Radish offeso.

“Taci tu!” Lo zittì in un attimo “Piuttosto, hai scoperto qualcosa che ci può essere utile?” Si rivolse poi a Bulma.

“Ah! Piombi qui dopo un tempo immemore che non ci vediamo. E sei più interessato a sapere che cosa cavolo sta succedendo che non hai nemmeno la decenza di chiedermi come sto??”

“Senti! Non abbiamo tempo per queste stronzate, stai bene lo so, ora dimmi quello che voglio sapere!”

Bulma sospirò rassegnata non era il momento per dirgli certe cose e lo avrebbe ringraziato più tardi per averla curata, sempre se ce ne fosse stata l’occasione.

“Non ho scoperto molto di quello che accade qui…”

“Arrivi tardi bambolina, quello gliel’ho già spiegato io” S’intromise Radish gongolando.

“…qualcuno ti ha interpellato razza di scimmione? E non chiamarmi bambolina” Puntualizzò lei mettendo subito dei paletti.

“Certo che il fegato non ti manca!” Radish avanzò lentamente verso di lei con aria minacciosa, era abituata ad avere a che fare con le espressioni di Vegeta, che le sue non la scalfivano minimamente.

“Smettila cretino! Tanto non la spaventi” Incalzò Vegeta cercando di mettere fine a quel battibecco.

“Hai ragione, è abituata ad un brutto muso come te! Ora che si trova davanti il vero saiyan come me, non lo può fare.” Radish si baciò i bicipiti e gonfiò il petto battendoselo.

“Quanto sei idiota!” Berciò Vegeta.

Bulma si spazientì e saltò giù dal letto, prese un cambio pulito da una sua capsula e dopo aver tirato una tenda, si cambiò.

“Finchè voi scimmioni giocate a chi ha la banana più grossa, io ho altro da fare!”

“Senti, piuttosto, hai visto Kakaroth?” Domandò Vegeta, era sicuro di aver sentito la sua aura in quei sotterranei, ma d’un tratto si era affievolita fino quasi a sparire.

Bulma spalancò gli occhi, certo che lo aveva visto, era stato lui in persona a portare suo padre con un piede nella fossa da lei perché lo curasse.

“Io…io…” Esistò guardandosi attorno “…mi ha portato Bardack che si era sentito male, poi ho cercato di curarlo…” Indicò la stanza per poi dirigersi verso il corridoio “…ricordo che sono intervenuti gli specialisti e che lo stavano portando nel laboratorio in fondo” Lo indicò e videro che era chiuso “…una mezz’ora prima avevo visto il Re e Saiyla varcare quella soglia”. Disse in un racconto confuso e con voce tremolante, aveva un brutto presentimento, ma non sapeva per quale motivo.

Radish sobbalzò e smise di baciarsi i muscoli e pavoneggiarsi davanti allo specchio.

“Che cosa??” Il capellone la prese per le spalle e iniziò a scuoterla, piano, per quanto gli fosse possibile “Intendi che Re Vegeta, Saiyla e Kakaroth sono insieme nella stessa stanza?” La guardò dritta negli occhi con un velo di preoccupazione.

“Metti giù quelle zampacce” Bulma se le tolse senza fatica “…comunque si, è quello che ho visto” Affermò convinta.

“Siamo nei guai!” Deglutì Radish diventando bianco come un lenzuolo di quell’infermeria.

“Dici che attueranno il loro piano?” Chiese Vegeta rivolgendosi al suo compare.

“Ne sono sicuro, quale occasione migliore?”

“Chissà, magari non lo permetterà”

“La magia di Saiyla è potente, ho visto quello che può fare”

“Non posso credere che sarà così facile, sono sicuro che Kakaroth saprà cavarsela”

Radish e Vegeta iniziarono a parlare tra di loro come se in quella stanza non ci fosse Bulma, che li osservava con una vena pulsante sulla tempia, ancora qualche secondo e sarebbe esplosa, odiava quando le persone la escludevano così senza nessun motivo da una conversazione.

“Ehilà! Io sono qua!” Agitò una mano per far si che quei due ricordassero anche della sua presenza “…volete dirmi che sta succedendo?” Chiese quando ebbe la loro totale attenzione.

*

Mr. Satan rimase in silenzio per qualche secondo attendendo la risposta di Whis.

“Se è quello che desiderate, certo, vi accompagneremo sul Pianeta Vegeta-Sej, è di strada, poi noi torneremo nel nostro di pianeta, così Lord Beerus potrà riposarsi, è quasi giunto il momento del suo letargo”.

“L-letardo?” Farfugliò strabuzzando gli occhi.

“Si certo, il dio della distruzione deve osservare un lungo periodo di sonno e riposo per far fronte alle energie perse durante l’anno”

Quali energie perse? Pensò Crilin, ma non ebbe il coraggio di fargli quella domanda, magari non era al corrente di missioni speciali a cui aveva partecipato.

C-18 si alzò algida “Finalmente si parte!” Si avvicinò a Mr. Satan “Rimani qui tu, sarai solo d’intralcio.”

“Posso rendermi utile portando Marron e il Genio da me per un periodo, o per tutto il tempo che vorrai, ho fatto costruire un enorme parco giochi per Pan, ma è ancora piccola per giocarci”

“E la mia borsa, non dimenticartela”

“A lavoro finito!”

C-18 lo sollevò per la collottola della camicia “Se credi di prenderti gioco di me…”

Mr. Satan portò avanti le mani “No, no, non lo farò. Te lo assicuro.”

“Ti conviene che sia così.” Poi con fare lento iniziò ad avviarsi verso il cubo, seguita da Crilin, Yamcha e Tensing.

**

                                                         Continua                                  

te *

Angolo dell’Autrice: Ciao a tutti miei carissimi lettori. Come state, tutto bene?

Vi lascio con l’interrogativo di cosa sia successo a Goku fino al prossimo capitolo…e chi lo sa, acqua in bocca XD (si carissima sweetlove, se ti senti presa in causa hai ragione!!! perchè è grazie a te se ho proseguito con la mia idea).

Io come sempre ringrazio chi legge e commenta e anche chi rimane in silenzio, anche se mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate J

Io come al solito vi aspetto nel prossimo capitolo dal titolo: Prigionieri.

Baci, Erika

 

  
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