Il giovane dalla chioma azzurra riflette: non lo sa, perché si trova in quel luogo? L’ultimo in cui si sarebbe aspettato di arrivare, a dire il vero: la casa di quell’umano insignificante, di quell’Hendrik. Ah, si: in realtà pensa, in realtà sa bene perché è lì. Vuole mettere fine alle ostilità tra lui e quell’umano una volta per tutte, malgrado tutto ciò che è successo in passato tra loro. In fine, pensa il giovane figlio di Dracula, è stato lui a vincere la “ battaglia “ per il cuore della sua futura regina, Hendrik si è ritirato senza protestare e questo, deve ammettere, gli ha fatto onore. “ Uhm… “. Mormora solamente colui che si rivela essere Strauss Rosa Rossa, figlio maggiore di Dracula ed Elizabeth, guardandosi nervosamente intorno ed esitando persino a posare la mano sulla maniglia. Quella stessa mano che inizia un po' a tremare, ma che gli succede? Insomma pensa, non è da lui un tale atteggiamento. “ Oh andiamo! “. Fa semplicemente il giovane principe e futuro re di Costaluna, posando una mano sulla maniglia e facendo per entrare. Ma in seguito si ricorda di una cosa: le buone maniere! Anche se si tratta di un umano, non può piombare in casa di Hendrik senza neppure bussare, che figura ci farebbe come principe? Sospira profondamente per poi fare per bussare, quando un improvviso ed intenso odore di sangue giunge alle sue narici. “ Ma cosa… “. Sussurra solamente il giovane dalla chioma azzurra, confuso: non riesce a distinguere a chi appartenga ma sa che è molto forte, come se fossero due tipi di sangue mischiati. In quel momento Strauss pensa che l’educazione è l’ultimo dei suoi pensieri: senza pensarci due volte entra in quella casa che già ha avuto modo di vedere una sola volta. Non lo avesse mai fatto: il forte odore di sangue gli da quasi la nausea malgrado la sua natura, stesso sangue che macchia buona parte del pavimento. “ Che diavolo è successo…? “. Sussurra semplicemente il giovane principe, fino a quando un lamento non attira la sua attenzione e gli fa notare che il proprietario di tale sangue giace ancor a terra. “ Hendrik?! “. Fa semplicemente il più grande, avvicinandosi quasi senza pensarci. Notando il giovane disteso a terra e con il viso rivolto al pavimento non ci pensa su due volte: mandando al diavolo l’orgoglio e tutto ciò che è successo tra di loro il figlio di Dracula si inginocchia accanto all’ex rivale, sollevandolo stando attento a non fargli male. Nel sentirsi sollevare il più giovane rivolge il suo sguardo smeraldo a chi è entrato, notando chi sia e sorridendo lievemente.

“ Strauss...”. Sussurra solamente, mentre l’altro lo fa volgere lentamente verso di lui e gli fa posare il capo sulle sue ginocchia.

“ Che ti hanno fatto, Hendrik? Chi è stato? “. Chiede solamente, mentre l’altro giovane continua a guardarlo già notevolmente debole. “ Santo Cielo, Hendrik! Devi dirmelo, chi ti ha fatto…? “. Si ferma un istante, confuso e per un momento preda del panico. “ Ah! Sono uno sciocco, come potresti parlare nelle tue condizioni? Chiamerò un medico! Chiamerò un medico e… e ti curerà! Sicuramente! “. A quella frase tuttavia, Hendrik scuote i capo per poi posare una mano su quella del neo marito della sua amata.

“ Non farlo: mio padre tornerà presto per concludere l’opera, non voglio che altri innocenti perdano la vita. E comunque, ormai non potrei più essere salvato. Per ciò… ti… ti prego… “. A quella frase il figlio di Dracula rimane un po' interdetto, guardandosi intorno istintivamente.

“ Allora… allora serve qualcosa per tamponare la ferita ed impedire la perdita di sangue. Cosa posso usare? Cosa… ? “. Ma la presa di Hendrik sulla sua mano lo riscuote da quei discorsi così confusi, dettati probabilmente dal panico.

“ Strauss, ti prego: voglio che tu mi faccia una promessa “. Sussurra semplicemente, con le poche forze che ancora gli sono rimaste. Il giovane Principe fa semplicemente un cenno affermativo con il capo, mentre Hendrik sorride malgrado il dolore che sente a quella ferita. “ Voglio che tu ti prenda cura di Tea. Che la ami, che la protegga a tutti i costi. Non… non farti prendere da mio padre o dai ribelli, tieni al sicuro la tua regina… promettimelo… “. Per un istante il giovane erede di Dracula rimane sorpreso: come? In un momento come questo, in un simile frangente non solo quel ragazzo continua a pensare alla felicità degli altri prima che alla sua, ma continua a sorridere.

“ Come faia sorridere in un momento simile? Come puoi pensare alla felicità degli altri, quando tu…? “. Il biondo lo osserva qualche momento, prendendo parola non appena le sue forze glielo consentono.

“ Perchè se smettessi di sorridere, renderei tristi le persone che tengono a me. Non posso non sorridere fino alla fine, anche… “. Improvvisamente tossisce sangue, mentre Strauss continua a sorreggerlo sempre più in preda al panico. La pallida luna d’argento regna sovrana nel cielo di Costaluna, il futuro re è sempre più nervoso. “ Non farlo “. Fa ad un certo punto Hendrik, come avesse capito qualcosa e stringendo la mano del principe. “ Non liberare i tuoi poteri a causa della mia morte. Devi… devi stare vicino a Tea e governare Costaluna, non puoi permettere che il tuo potere rada al suolo il tuo stesso regno e distrugga anche te. Se non riesci a trattenerti… allora… allora sarò io il tuo freno. Ti terrò la mano… quanto più riuscirò… “. Di nuovo quel sorriso, di nuovo quel costante preoccuparsi per gli altri prima che per sé stesso. Strauss fa un sospiro profondo, mentre le lacrime iniziano a scendere incontrollate da quegli occhi che hanno assistito diverse volte all’inferno, malgrado la sua giovane età. “ Prendi il ciondolo. Prendi il ciondolo che Tea mi ha regalato: se mio padre lo trovasse, potrebbe distruggerlo o peggio… “. Strauss rimane qualche istante interdetto, ancora una volta. Poi il giovane dalla chioma bionda toglie un ciondolo, muovendosi con le poche forze residue. In seguito guarda intensamente il giovane dalla chioma azzurra e glielo pone nella mano libera. “ Ho un altro favore da chiederti… “. Fa, chiudendo gli occhi esausto il più giovane. Il figlio di Dracula lo guarda per poi fare un cenno affermativo con il capo, tremando: non è rabbia per il fatto che sua moglie abbia regalato una cosa così importante, un simbolo d’amore, all’uomo che comunque un tempo amò. Non è più rabbia, dopo tutto era andato da Hendrik proprio epr sistemare le cose tra loro. “ … quando sarò stato seppellito, metti quel ciondolo nella mia tomba. Fallo in segreto, nessuno dovrà sapere… “. Confuso, Strauss vorrebbe fare mille e più domande ma sa che non c’è più tempo: Hendrik sta morendo. Gli manca ormai poco, poi non gli potrà più fare quella promessa che gli ha chiesto.

“ Io… io te lo prometto “. Sussurra semplicemente, mentre il sangue del ragazzo macchia anche i suoi vestiti. “ Ti prometto che amerò e proteggerò Tea a tutti i costi. Governerò Costaluna insieme a lei e, quando sarai stato seppellito, ti renderò il tuo ciondolo. Ma fino ad allora, lo custodirò io: tuo padre non metterà le sue mani sul tuo ricordo più prezioso “. A quella frase Hendrik rimane un po' sorpreso, ma non così tanto: è come se sapesse che il principe era lì per mettere fine alla guerra tra loro due, è come se sapesse che… non pensa altro. Sorride ancora una volta, rimanendo ad occhi chiusi.

“ Grazie, Strauss… “. Sussurra solamente, prima di lasciare per sempre il mondo dei vivi come se, ora, avesse fatto tutto ciò che doveva e non avesse più motivi per lottare.

“ Che la luna argento possa stendere la sua benedizione su di te, Hendrik… “. Sussurra semplicemente il giovane dalla chioma azzurra, mentre una singola lacrima finisce dai suoi occhi sul viso dell’altro ragazzo. Dopo aver posato il suo corpo a terra si alza da terra, asciugandosi gli occhi da quelle lacrime che non avrebbe voluto versare. Guarda un ultima volta l’ex rivale, per poi andarsene com’era d’altronde suo desiderio: Saberagen non deve trovarlo lì, non è tempo per loro di affrontarsi. Ma un giorno lo sa, un giorno quell’uomo pagherà i suoi crimini ed Hendrik avrà giustizia. Fino a quel momento, sarà lui a custodire il suo ciondolo ed il segreto su quanto successo realmente quell’orribile notte.