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Autore: channy_the_loner    11/06/2021    0 recensioni
Non so se riesci a sentirmi.
Non so se queste parole arriveranno mai a te.
In ogni caso,
Perdonami.
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Una conversazione a tu per tu con qualcuno che non lo può sentire, ed è meglio così.
Perché quel cuore presto smetterà di soffrire.
-Trafalgar Law x Reader-
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Trafalgar Law
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non so se riesci a sentirmi.

Non so se queste parole arriveranno mai a te.

In ogni caso,

Perdonami.




Questo bastardo è qui, sento il suo fiato pesante sul mio collo. Respira con aria famelica, come se, a digiuno da troppi giorni, stesse aspettando il momento giusto per azzannare una bistecca fumante. È affamato di sangue, di dolore altrui. È un mostro senza pietà, persino più di me.

Ride sguaiatamente. «Sei in difficoltà, piccolo Law?»

Detesto la sua voce e odio il suo modo di chiamarmi – non si avvicina neanche lontanamente alle tue corde vocali. Se somigliasse a te almeno un po’, forse questa morte non mi parrebbe così crudele. Di certo, non posso sfuggire al mio destino. Tante volte me la sono cavata, tante volte ho avuto fortuna, tante volte ho potuto continuare a respirare. Stavolta non accadrà. È giunto il momento di pagare per le mie azioni.



Sghignazza e mi fa salire ancora di più l’istinto omicida che mi rende disumano. Gode nel vedermi a terra, schiacciato dal potere del suo Frutto del Diavolo. È troppo potente persino per me, per le mie strategie. Ho sbagliato un calcolo, e ora ci sto per rimettere la vita. Nessuno verrà a salvarmi, ma mi va bene così; non voglio che mieta altre vittime. Ho detto agli altri di scappare, probabilmente ora si troveranno su un’altra isola. Li ho abbandonati e, in quanto capitano degli Heart, mi sento tremendamente male. Spero possano comprendere le mie motivazioni, come spero che possa farlo anche tu.



Finirà tutto, o forse è già finita.

È un epilogo devastante, e faccio persino fatica ad ammetterlo, ora che non che non me ne faccio un cazzo dell’orgoglio. Ma sono felice così. Se qualcosa è finito, vuol dire che c’è stato.

Non sono state fantasie, non è stata mera astrattezza. Tu sei esistita per davvero.

E tra tutti, hai scelto me – un uomo senza scrupoli, un diverso.

Non ho mai scambiato i nostri cuori. Questo accanto a me, che sta per essere schiacciato da una scarpa impolverata, non è il tuo organo vitale più importante.



«Io ho il tuo, tu hai il mio. Io proteggo te, tu proteggi me.»



Avevi detto così, il giorno della mia partenza.

Sei una sciocca. Credevi veramente che avrei potuto compiere un gesto del genere? Credevi veramente che mi sarebbe andato bene lasciarti morire al posto mio? No, non lo avrei mai permesso. Sono un essere spietato, ma non mi verrebbe mai in mente di mettere in pericolo le persone a cui tengo.

Sarò io a morire, non tu.



Tu non puoi scomparire da questo dannato mondo. Hai una vita davanti, sei una creatura troppo buona per soccombere per salvare un mostro come me. Devi vivere, devi continuare a percorrere la tua strada, devi correre verso il tuo prezioso sogno. Non lasciare che un uomo qualsiasi distrugga il tuo cassetto magico.

Queste parole fanno persino più male dei danni fisici che mi sono stati inferti. Sono stato un ragazzo come un altro? Ho mai significato qualcosa per te?

Tutte le mie certezze crollano come se fossero tessere di un domino. Se potessi esprimere un desiderio, sceglierei di poterti vedere un’ultima volta. Voglio una conferma, voglio un tuo assenso – solo questo sarebbe in grado di placare la mia anima in fiamme.

Chiudo gli occhi solo per vederti e, come da copione, incontro il tuo sguardo. È come se mi stessi guardando, anche se per fortuna non sei qui. Sei al sicuro, in camera tua, in un’isola lontana da questo inferno maledetto. Per quanto mi possa sforzare, la tua espressione è sofferente. Vorrei ricordare il tuo volto adornato da un sorriso, ma tu sei in lacrime davanti a me. Vorrei dirti che non ne vale la pena, di piangere per uno come me, eppure mi sembri così bella anche in queste condizioni – il naso rosso, la fronte aggrottata e quelle labbra tremanti.



Lo ricordo troppo bene, quel tuo stupido vizio. Ridevi, e ti coprivi la bocca con le mani.

Non mi è mai andato giù. Non l’ho mai rivelato, ma io sento il bisogno di vedere il tuo viso, le tue espressioni; quando splendi, mi ricordi Corazón. E non solo lui – tu sei in grado di risvegliare in me ricordi un opaco passato, quando Flevance pareva un angolo di Paradiso in questo mondo di merda. Ma non mi fai male; tu mi fai bene, riesci a farmi sperare in un domani radioso, lucente come il mio cuore quando la mia famiglia era ancora viva. Mi piaceva estrarlo e metterlo accanto al tuo, vederli battere all’unisono in quei rombi ipnotizzanti.

Un gesto strano, a detta di molti. Ma che importa? Quelli eravamo noi.

Tu, io e la chimica che creavamo solo guardandoci, la scienza a cui non ho mai saputo dare un nome. Il tuo cuore batteva nel palmo della mia mano e d’improvviso tutto aveva un senso. Non sono un tipo romantico, eppure tu sei sempre riuscita a farmi cambiare idea: sei stata l’unica persona a farmi sentire un emerito idiota, l’unica persona che mi è parso di conoscere da sempre, l’unica persona in grado di placare la mia rabbia – sei stata l’unica.



Si ricollega tutto, capisci? Corazón, la morte, il sangue, il frutto Ope Ope, il soffio vitale, tu. È un cerchio, un vizio che non finisce mai. E torna tutto nel centro del mio petto, anche se ora non c’è nulla. È uno scenario che ho già visto, un’altalena che sale e scende in continuazione, un pendolo che frantuma il tempo e lo spazio.



Spero tu possa ricordarlo, spero tu possa ricordarmi.

È l’ultimo valore a cui posso aggrapparmi prima di morire e perdere tutto, di nuovo.

E quando ti capiterà di pensarmi, ricordati di me con un sorriso.



Il mio cuore viene schiacciato, nel mio petto si espande una fitta atroce.

Sorrido.




Non so se mi hai mai amato.

Non so se sono mai riuscito a trasmetterti quello che provo.

In ogni caso,

Perdonami.



 

 

Angoletto dell’Autrice!!

*si soffia il naso* Sono riuscita a commuovermi da sola. E non serve aggiungere altro.

Ci tengo a darvi una minima spiegazione su quello che mi è saltato in mente prima di scrivere questa one-shot. A parte che Traffy è tra i miei husbandi supremi, ma ho immaginato questa battaglia troppo grande persino per lui. E stavolta non ci sono i Mugiwara a salvarlo.

È una cosa tristissima, mi ha fatto male scrivere tutto ciò. Però credo che in punto di morte penserebbe alla persona che ama; questo caso, sei tu che stai leggendo! (e io che ho scritto lmao)

Mi sa che sono scesa un po’ troppo nell’OOC, per questo l’ho messo nelle avvertenze. Se fosse così, secondo me ne è valsa la pena. Voi cosa ne pensate? Scrivetemi una recensione ^^

Spero che questo lago di lacrime sia stato di vostro gradimento. Ovviamente accetto anche le critiche, qualora non abbiate apprezzato qualcosa ;) (fanno bene alla crescita dello scrittore!)

Spero di poter scrivere più spesso in questo fandom. Sono troppo affezionata a One Piece.

Bye bye

-Channy

 

 

Post Scriptum: la ripetizione “sorriso-sorrido” alla fine della storia è voluta. Ho desiderato t r o p p o sottolineare la somiglianza tra gli ultimi desideri di Law e Corazón: lasciare un bel ricordo alla persona a cui tengono di più al mondo. *ricomincia a piangere *

  
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