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Autore: lunadivergente21dw    13/06/2021    1 recensioni
In seguito agli avvenimenti di Vienna Tony crea la sua squadra e nel farlo opta per nuovi membri, uno ovviamente è Peter Parker.
Poi c'è Amelia, che Tony vede come una figlia.
Amelia ha dei poteri particolari e quando Tony chiede il suo aiuto lei non si tira indietro.
Avrebbe aiutato Tony a qualunque costo, o almeno così credeva, perchè quando degli occhi di un azzurro ipnotico cominciano a tormentarla qualcosa dentro di lei scatta.
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James ’Bucky’ Barnes, Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Non seppe per quanto rimase ad osservare la spiaggia ma ad un certo punto riuscì a tornare a riva e rimase raggomitolata a osservare il cielo e a tremare per il freddo.
Voleva prendersi a pugni da sola per quello che aveva fatto. Come le era venuto in mente di poter piacere in quel modo a Bucky? Ora non solo si era fatta spezzare il cuore, ma molto probabilmente aveva rovinato un'amicizia.
Pensando che d'ora in poi le cose tra lei e Bucky sarebbero state strane si strinse di più in se stessa e rimase lì finché non si sentì i capelli un po' più asciutti. Alla fine si rimise il vestito e afferrò le scarpe che aveva cercato per tutta la settimana.
Quando passò davanti al cespuglio dove Bucky le aveva detto di cercare, per un attimo pensò che le avesse spostate di proposito per farla impazzire e aveva voglia di andare a chiederglielo subito, ma continuò a camminare piano finché non entrò in casa.
Quando passò davanti alla camera di Steve, Sam e Bucky cercò di trattenere il respiro e quando raggiunse la mansarda si rifugiò sotto le coperte, sperando di riuscire ad addormentarsi al più presto e che i suoi genitori venissero a consolarla in sogno.
Natasha venne a svegliarla il giorno dopo con una cuscinata. -Sveglia dolcezza, mi dispiace ma per te la vacanza è finita. Sono delusa che tu non abbia concluso niente con Barnes a proposito- Disse scostando la tenda.
Amy si alzò leggermente guardandola confusa. -E tu come lo sai??-
A quel punto la rossa la osservò per bene. -Sapere cosa?- Quando non le rispose, prese posto accanto a lei sul letto. -Non hai dormito molto stanotte- Osservò notando le occhiaie scure sotto agli occhi.
Prima che potesse dire qualcosa la voce di Clint si fece sentire dal piano di sotto. -Colazione pronta! I pancake a forma di dinosauro sono limitati, quindi sbrigatevi!- Esclamò. Poi sentirono delle risatine e Nat sorrise.
-Io e Bruce abbiamo deciso di rimanere una settimana in più con i Barton- Disse tornando a guardarla. -Ma se vuoi che torni con voi devi solo dirm..-
-Perchè dovrei voler rovinarvi la vacanza? Io sto benissimo.- Disse in modo un po' troppo scontroso mentre si alzava.
-Si parte tra mezz'ora!- Esclamò poi Steve dal piano di sotto.
Nat la guardò sorpresa, ma andò subito verso le scale. -Va bene... Ci vediamo giù-
Amy annuì mentre si pettinava i capelli che si erano annodati dopo essere andata a dormire senza averli asciugati per bene dopo la nuotata notturna. Strinse la spazzola troppo forte e si pentì subito di aver trattato così Natasha, ma sapeva che se avesse detto più di due parole di fila si sarebbe messa a piangere come una bambina. Si asciugò in fretta una lacrima ripensando alla sensazione delle labbra di Bucky sulle sue, per poi...
Scosse la testa e lanciò la spazzola nella valigia, poi prese lo zaino e ci infilò i regali del compleanno. Facendo ben attenzione alle due cornici si mise lo zaino in spalla e afferrò la valigia, lanciò un ultimo sguardo alla mansarda. -Andiamo Freddie...- Mormorò.
Il gatto la seguì giù per le scale tutto contento, felice di poter tornare al suo solito letto al quartier generale. Posò zaino e valigia nel corridoio d'ingresso e raggiunse gli altri in cucina.
Wanda stava trangugiando un pancake e sorrise commossa notando Visione che le metteva davanti uno a forma di saetta. I piccoli Barton stavano gustando quelli a forma di dinosauro, parlando dell'escursione che avrebbero fatto nel pomeriggio.
Amy prese posto accanto a Natasha che stava ridendo per qualcosa detta da Cooper e posò la testa sulla sua spalla con delicatezza. Sperando che bastasse come scusa per il suo comportamento di poco prima.
La rossa posò la testa sulla sua e poi la osservò bene. Amelia cercò di rivolgerle un sorriso sincero ma in quel momento entrò in cucina il resto della squadra e il suo sguardo si posò su Bucky, così abbassò subito la testa.
A Natasha non sfuggì niente e osservò come i due evitavano di guardarsi e come Amelia concentrò tutta la sua attenzione nel mangiare i suoi pancake a piccoli morsi. Le prese una ciocca di capelli e la divise in tre per poi cominciare a farle una treccina, sapendo bene che quel gesto la tranquillizzava.
Lei le rivolse un sorriso per poi tornare a mangiucchiare la sua colazione.
Una volta salutati tutti, Amy andò subito a sedersi sul posto singolo del Quinjet. Indossò le cuffie e si mise a scegliere un film sul tablet, sperando che gli altri non lo interpretassero come un comportamento strano.
Ma anche gli altri sembravano volersi rifugiare nel loro mondo, forse la prospettiva di tornare al compound era deprimente per tutti. Solo Wanda le lanciò alcune occhiate preoccupate durante il viaggio, ma lei le sorrise tranquilla anche se sapeva che poteva benissimo capire cosa era successo leggendo nel pensiero a Bucky.
Continuò a ripetere la scena della notte prima nella mente mentre faceva finta di prestare attenzione al film che aveva scelto a caso e prima che potesse finire tornarono al quartier generale. Sam stava dicendo qualcosa a proposito della cena anche se erano le dieci di mattina.
Amy prese le valigie e seguì gli altri stando ben attenta a non incappare in una certa persona. Quando raggiunsero la cucina si bloccarono tutti all'entrata.
Fury era seduto al tavolo e osservava Kia e Johnny discutere su qualcosa. Dopo qualche minuto decise di rivolgere la sua attenzione alla squadra.
-Finalmente siete arrivati, vacanza bella lunga-
-Siamo stati via una settimana.- Disse Steve sospettoso. -Che succede qui?-
Per tutta risposta Fury guardò Amy -Perché sembrano tutti più riposati tranne te?-
Prima che potesse rispondere, Kia si intromise. -Ciao Amy-
-Ciao Kia- Disse sorridendole.
-Amelia- Disse Johnny facendole un cenno, cercando di non sorridere come un idiota.
Steve fece cadere la sua valigia con un tonfo. -Fury.- 
L'uomo indicò un fascicolo sul tavolo. -Stiamo indagando su un'organizzazione-
-È una fabbrica di succhi di frutta- Disse Johnny. -Ma siamo sicuri che ci sia qualcosa di più grosso dietro.-
Steve sospirò e annuì. -Va bene, andate a mettere le valigie nelle vostre stanze e poi tornate qui- Disse infine.
Loro eseguirono gli ordini e passarono il resto della giornata ad ascoltare Fury e a pianificare la loro missione, Amy fu contenta di avere qualcosa da fare per non pensare al suo cuore che sembrava disintegrarsi ogni volta che il suo sguardo si posava per sbaglio su Bucky.
Ma lui era concentrato sulle informazioni date da Fury che di tanto in tanto veniva interrotto da Kia o Johnny i quali aggiungevano dettagli utili e non.
-Abbiamo intercettato una conversazione tra due operatori, è roba grossa. Si tratta di formule destinate agli individui dotati del gene mutante.- Affermò Kia.
-I loro succhi alla pera sono i migliori però- Aggiunse Johnny facendo ridere Amelia e Sam.
Johnny allora guardò Amelia con una luce negli occhi e lei si sentì in colpa ad alimentare false speranze, così si alzò dal tavolo e andò a ordinare cinese per tutti dato che erano stati ore al tavolo ed era sicura che non avrebbero finito molto presto. Infatti alle sette di sera stavano ancora discutendo sul da farsi anche se Sam, Amelia e Wanda si erano accomodati sul divano mentre Steve discuteva con Fury sul fatto di aspettare Nat e Bruce per procedere all'operazione.
Visione aveva attaccato un discorso sulle statistiche dell'operazione mentre Sam controllava il cellulare. Wanda posò la testa su quella di Amy con fare affettuoso. -Un penny per i tuoi pensieri?- Le domandò in un bisbiglio.
Amy accennò un piccolo sorriso. -Ti piacerebbe- Le sussurrò lei di rimando facendola ridacchiare.
-Oh, non sai quanto pagherei in realtà. È frustrante.- Continuò la rossa facendola ridacchiare.
-Se mi permette Fury, credo che potremmo aspettare una settimana- Intervenì la voce di Johnny dalla cucina.
-Lo dici solo perché vuoi vedere Hulk e la Vedova Nera- Lo rimbeccò Kia.
Wanda sospirò e senza guardare verso la cucina esclamò: -Che ne dite se rimandiamo il discorso a domani? È tardi.- Poi si rivolse ad Amelia. -Non dovevi andare da Tony per festeggiare il compleanno?-
Amelia si alzò di colpo con un -Oh.- Cercando di evitare di passare vicino a Steve e Bucky, corse in camera a prepararsi.

 
***

A Tony non piacque il suo ritardo quella sera. -Prima passa il compleanno con un gruppo di babbei invece che con noi, poi arriva pure in ritardo e si dimentica di prendere Peter-
-Oh... Peter, ecco perché ho mal di testa. Continua a cercare di comunicare con me...- Disse distrattamente mentre si concentrava sul suo legame telepatico con Peter.
"Sto aspettado da più di un'ora Amy, per favore.-
Sospirò e creò un portale che dava direttamente sulla stanza di Peter e ci entrò.
-FINALMENTE.- Disse Peter appena la vide. -Grazie per esserti degnata di presentarti, stavo per farmi accompagnare da zia May, ma poi mi son detto "No, Amy è sempre in orario, adesso arriva" per un'ora.-
Amelia sospirò di nuovo. -Sì, scusa Pete...- Mormorò prima di spingerlo attraverso il portale. Appena lo raggiunse notò che i due si erano dimenticati del suo ritardo e stavano già discutendo di qualcosa riguardo a un progetto su cui stava lavorando Peter, quindi lei andò a sedersi al tavolo già preparato nel portico.
-Pepper arriverà tra poco- Disse Tony. -Ha insistito per andare a ritirare la torta, così io ho cucinato e preparato tutto- Continuò indicando con orgoglio le salviette piegate a forma di fiori su ogni piatto.
-Quindi perché tante storie sul mio ritardo?- Mormorò in modo assente Amelia versandosi un bicchiere di limonata mentre Peter ammirava i tovaglioli piegati da Tony.
-Ha seguito un tutorial su youtube signor Stark?- Domandò Peter all'improvviso facendo una foto ai tovaglioli.
Tony però stava guardando Amelia con un'espressione che quest'ultima conosceva bene, quindi cercò di chiudere tutti i pensieri negativi che la assillavano e sorrise. -Dov'è l'alcol?- Chiese all'improvviso.
L'espressione preoccupata di Tony si trasformò in un'espressione sconcertata. -Niente alcol. Ci sono minorenni.-
-Io non sono minorenne!- Esclamò Peter offeso.
-Però non hai l'età per bere.- Ribatté subito l'uomo, facendo ridere Amelia.
-Oh andiamo, dov'è il Tony che conoscevo?-
Tony sembrò ancor più sconcertato. -Tu non hai mai conosciuto quel Tony, quindi stai buona.-
Amy gli rivolse un ultimo sorriso divertito prima di concentrarsi sulla macchina che stava parcheggiando in giardino, Tony corse da Pepper ancora con aria sconvolta. -Pepper, per fortuna sei tornata. Stanno crescendo e sono diventati due mostri.-
-Io non ho fatto niente!- Esclamò Peter, di nuovo offeso. Poi lanciò un'occhiataccia ad Amelia per incolparla, il che fece ridere quest'ultima.
Cercò di rimanere concentrata durante la cena ma invece di  partecipare alle conversazioni tra i tre preferì concentrarsi su Morgan. La piccola era completamente assorta nel tirare i capelli di Amelia con tutta la forza che aveva.
Pepper le stava osservando con un sorriso divertito. -Allora come è andata la vacanza con quel gruppo di matti?- Le domandò all'improvviso.
Amy alzò la testa per rivolgerle un sorriso. -Oh bene... La famiglia di Clint è fantastica.-
-A volte dimentico che Clint ha una famiglia- Commentò Peter rivolgendole tutta la sua attenzione.
-Sì, è sempre sconvolgente- Mormorò Tony ripensando a come lo aveva scoperto. -Cosa avete fatto?-
-Le solite cose che si fanno al mare: nuotato, fatto castelli di sabbia, mangiato marshmallow sparlando di te...-
Tony le scompigliò i capelli e prese Morgan dalle sue braccia, cosa che fece ridacchiare la piccola. -Credo che qualcuno abbia bisogno di addolcirsi- Dopo quelle parole si alzò e passò Morgan a Peter, il quale stava raccontando qualcosa a Pepper a proposito di Happy e May. -Vieni ad aiutarmi con la torta- Disse poi tirandole un ciuffo di capelli in modo affettuoso.
Amy lo seguì dentro e rimase appoggiata all'isola della cucina mentre lui tirava fuori la torta. -Vuoi che la scongeli?-
Tony sospirò mentre spostava la torta su un vassoio. -Cosa è successo in vacanza?- Domandò all'improvviso senza staccare gli occhi dalla torta.
Lei lo guardò sorpresa. Non poteva sapere cosa era successo davvero, no? In quel caso le avrebbe già fatto una lunga paternale su baci e uomini. Ma soprattutto se avesse saputo che tra tutti era andata a baciare un centenario, non sarebbe uscita da quella casa viva.
-Perché me lo domandi?- Chiese confusa prendendo dei piattini dall'armadietto dietro di lei.
-Non so se te ne sei mai accorta ma quando ti succede qualcosa di brutto il tuo comportamento comincia ad assomigliare terribilmente al mio- Affermò lui finendo di occuparsi della torta per concentrarsi sulla quasi figlia.
Amelia lo guardò sorpresa. Di certo non era quello che si aspettava. -Senza offesa ma credo che il mio carattere sia leggermente migliore del tuo. Poi se ti assomiglio un po' non dare la colpa a me, sei stato una delle mie figure di riferimento per anni. Per questo avevo messo il poster di Steve in camera, dovevo bilanciare le cose.-
Un abbozzo di sorriso spuntò sul viso dell'uomo. -Non provare a introdurre Capitan Ghiacciolo nel discorso- Disse, poi un'ombra di preoccupazione e rabbia gli scurì il viso. -A meno che non sia lui la causa del tuo cambiamento d'umore.-
Lei lo guardò ancor più sorpresa e quasi arrossì perché si stava avvicinando all'argomento. Peccato che il centro dei suoi problemi fosse un altro super soldato. -Steve non c'entra niente. Mi ha solo fatto un regalo bellissimo.-
Tony fece un verso di sdegno. -Non può essere più bello del mio.-
-Ora ti stai comportando in modo infantile, andiamo a portare la torta di là-
-Va bene, va bene. Scusa.- Disse lui facendo il giro dell'isola per fermarla. -Volevo solo sapere cosa c'è che non va, mi rendo conto che non sono la persona migliore con cui confidarsi. Penso che l'unico segreto che tu mi abbia confidato sia stato quello riguardante i tuoi poteri.-
-Sì, siamo quasi morti tutti e tre quella volta. Mi sembrava il minimo. Poi non è che te l'ho confidato, tu e Yinsen eravate arrivati al momento sbagliato e avete visto tutto...-
Tony si passò una mano tra i capelli ingrigiti e sospirò. -Va bene, nemmeno quello mi hai confidato...- Acconsentì con un sorriso stanco. -Voglio solo dire che se non ti confidi con qualcuno dei tuoi problemi, beh... Un giorno potrebbe esplodere tutto in una volta, lo dico per esperienza personale.-
Sentendo il tono serio e preoccupato dell'uomo, Amy sorrise. -So che sei sempre qui, pronto a sentire stranezze dalla vita di Amy. Ma davvero, non c'è niente che non vada. Tornare alla normalità dopo una vacanza è sempre difficile. Soprattutto se devo stare ad ascoltare Fury, Steve, Kia, Visione e Johnny tutto il giorno-
-Johnny è quel tipo che ci stava provando con te quando sono venuto a prenderti in quel posto dove eri andata con Fury?-
Amy sorrise in modo strano ricordando quando era andata a parlare con Plokhey qualche mese prima e Johnny le aveva offerto un passaggio. -Non ci stava provando con me, si era solo offerto di riportarmi al quartier generale perché Fury se ne era andato-
-Sì, certo...- Mormorò Tony facendole alzare gli occhi al cielo.
-Quindi il mio regalo?- Chiese improvvisamente per cambiare discorso.
-Quello dopo.- 
Amelia ridacchiò e prese la torta. -Allora facciamo presto, perché mi hai incuriosita.-
Tony la seguì borbottando qualcosa che lei non capì e quando raggiunsero gli altri le domandò invece del regalo di Steve mentre si apprestava a tagliare la torta.
-Dei disegni dei miei genitori e di mia madre- Disse sorridendo orgogliosamente. -Steve è bravissimo a disegnare.-
-Ovviamente...- Tony annuì con espressione infastidita, facendo ridere Pepper. -Ora mangiate la torta.- Disse posando una fetta di torta davanti a tutti.
-Niente candeline?- Domandò Peter un po' deluso.
Tony scosse la testa. -No, perchè con la vostra forza e i vostri poteri strani potreste incendiare facilmente l'intera casa e tutto il bosco intorno.
Amy e Peter si scambiarono uno sguardo divertito.
-Avanti Tony, una candelina. Ne abbiamo nel cassettone in cucina-
-No.-
Mentre i due battibeccavano, Amelia si alzò e abbracciò Peter da dietro. -Al mio tre ragnetto.- Disse facendo apparire davanti a loro delle candeline fatte di ghiaccio per poi accenderle con una vera fiamma. -Ci aiuti anche tu Morgan?- Domandò divertita vedendo come la piccola, la quale era ancora in braccio a Peter, guardava incantata le candeline. -Uno, due... Tre.- Amy e Peter soffiarono sulle candeline senza incendiare niente, per la felicità di Tony.
Dopo aver mangiato la torta, Tony andò dentro e ne uscì con una scatola gigante, sopra la quale c'era una scatola un po' più piccola. -Questa è per Peter- Disse porgendo lo scatolone al ragazzo.
-Ovviamente- Commentò Amelia con finto sdegno. -Fai le preferenze- Disse facendogli alzare gli occhi al cielo. Qualche minuto dopo però era troppo impegnata a sorridere come una scema vedendo Peter così felice per il suo BB-8 a grandezza naturale che lo seguiva dappertutto.
-Signor Stark, questo è... Il regalo più mitico nella storia dei regali, è...- Peter aveva gli occhi sgranati e Pepper dovette prendergli Morgan dalle braccia per paura che la facesse cadere per la troppa emozione.
Tony ridacchiò vedendolo tutto indaffarato con quel robottino e mentre mandava una foto a Ned lui si girò verso Amy con la scatola rettangolare che teneva ancora tra le mani. -So che Rogers ti ha fatto un regalo imbattibile ma... Buon compleanno Frost girl-
-Frost Woman- Lo corresse lei alzando gli occhi al cielo, ma poi prese la scatola con un sorriso. La aprì piano, ma poi l'euforia prese il possesso del suo corpo capendo cos'era e tirò fuori la tavola abbandonando la scatola per terra. -MI HAI FATTO UN ALTRO HOVERBOARD COME QUELLO DI RITORNO AL FUTURO-
Tony dovette trattenersi dal ridere per la reazione della ragazza. -Sì, ma blu come piace a te.- Amy emise un piccolo strillo di gioia e lo lanciò a terra, prima che toccasse il pavimento del portico si mise a fluttuare. -Stavolta promettimi che non lo distruggerai andando contro un albero. E soprattutto non slogarti un altro braccio.-
-Va bene.- Disse annuendo energicamente per poi mettere un piede sull'hoverboard, troppo emozionata per impegnarsi davvero nel cercare un equilibrio.
Tony allora le prese le mani mentre lei sorrideva da un orecchio all'altro. La aiutò a scendere le scale del portico e lei si lasciò sfuggire un altro piccolo strillo gioioso. -Guardati, mi sembra di insegnarti ad andare in bici-
-Quello l'ho imparato da sola.-
-E dammi un po' di soddisfazione ogni tanto, Fiocco di neve.- Mormorò lui facendola ridacchiare.
Amy quasi si dimenticò di quello che la affliggeva fino a pochi minuti fa e fu lieta di lasciare spazio a quel seppur breve momento di felicità. Quindi si fece aiutare da Tony finché non trovò un suo equilibrio e cominciò a girare il giardino con il suo hoverboard. -Quindi sull'acqua non funziona, vero? Marty McFly ci era quasi rimasto secco nel film- Disse quando si riavvicinò a Tony.
-Ovviamente. Ma solo se non hai energia, questo vuol dire che con la tuta...-
Amy sgranò gli occhi prima che finisse la frase e premette il fiocco di neve che aveva al polso. L'attimo dopo stava sorvolando il lago davanti a casa Stark con un sorriso sempre più ampio mentre i suoi movimenti facevano increspare l'acqua sotto di sè.
Alla fine dovette tornare indietro e andrò dritta tra le braccia di Tony, perdendo l'hoverboard durante l'azione. Ma lui mantenne l'equilibrio per tutti e due.
-Grazie uomo di latta- Mormorò continuando ad abbracciarlo.
Lui la strinse con un sorriso. -Non sarò un grande confidente ma faccio regali pazzeschi- Affermò facendola ridere, cosa che lo fece sorridere ancor di più.
Quando lei si staccò dall'abbraccio, la osservò bene. -Sicura di non volermi dire niente?-
Amy evitò di alzare gli occhi al cielo quando le venne in mente un'idea per prenderlo in giro. Finse un sospiro triste guardando a terra. -No, Tony. Sono incinta.- Alzò lo sguardo in tempo per vederlo strabuzzare gli occhi e non riuscì a fermare la risata che probabilmente sentirono tutte le creature del bosco attorno alla casa.
Tony la guardò incredulo e tornò a grandi passi verso il portico. -Pepper, mandali via. Non voglio più vederli.-
Peter guardò Amy cercando di non ridere. "Cosa hai fatto adesso?" Le chiese telepaticamente
"Gli ho detto che sono incinta"
Lui strabuzzò gli occhi, ma non come aveva fatto Tony. "Tu e Barnes siete già a quel punto?" Domandò sogghignando.
Si sforzò di sorridere e gli diede un pizzicotto appena si avvicinò. Anche se doveva ammettere che la menzione di Bucky le aveva fatto perdere qualche battito e la felicità per il regalo ricevuto sembrò svanire improvvisamente ricordando come lui la aveva allontanata dopo il bacio. Senza mai girarsi nemmeno quando lo chiamava.
Per un momento le sembrò di essere di nuovo in mezzo al mare, con le onde che cercavano di farle prendere una decisione spingendola violentemente in avanti per seguirlo. E spingendola di nuovo indietro per allontanarla da lì.
-Amy? Sei pronta?- Chiese Peter all'improvviso riportandola alla realtà.
-Mh? Sì, torniamo a casa?- Chiese riortando la sua attenzione sugli altri.
-Dobbiamo andare al laser game con Mj e Ned!- Esclamò lui offeso per la dimenticanza dell'amica.
-Sì, portala via.- Decretò Tony ancora pallido per lo scherzo subito facendo ridere gli altri. Poi però andò ad abbracciare Amy. -Non combinare guai.- Sussurrò per poi spingerla dolcemente verso Peter.

 
***

Amelia si fece sparare dieci volte, cosa che la fece innervosire. Si era allenata con la Vedova Nera in persona e si era fatta sparare al laser game da Ned, Peter e altri bambini che correvano avanti e indietro.
Due ragazzini particolarmente snervanti continuavano a girarle intorno, si erano prefissati di farla fuori. Finché Mj non saltò fuori e sparò un colpo dietro l'altro ai due per eliminarli.
-Hey!- Protestò uno dei due. -Stai barando!-
Lei si scostò il ciuffo con aria impassibile. -Lo sto facendo?-
I due rimasero confusi dall'aria enigmatica della ragazza e decisero di girare alla larga. Amelia ridacchiò. -Sei bravissima con i bambini-
-Oh, quando vuoi- Disse lei alzando le spalle con un sorrisetto divertito, poi tornò seria. -Stai bene?-
-Certo, grazie a te- 
-Non intendevo questo, sembri solo strana- Continuò scrollando le spalle.
Amelia sospirò risistemandosi i capelli. -Sì, beh... Sono solo stanca, non credevo che il laser game sarebbe andato per le lunghe.-
-Non dire altro.- Affermò Mj per poi spararle. E prima che potesse protestare cominciò a sparare a Peter e Ned senza farsi vedere. I due si stavano divertendo da matti e rimasero sconvolti quando i loro sensori diventarono rossi. Alla fine Mj sparò anche a se stessa. -Possiamo andare- Disse in risposta allo sguardo sorpreso di Amy.
La seguì fuori e aspettarono Peter e Ned, poi si diressero insieme in una piccola caffetteria dove ognuno scelse una fetta di torta diversa. Mentre si faceva consolare dalla seconda fetta di torta della serata e ridacchiava sentendo le storie super costruite di Ned e Peter a proposito del laser game, Mj stava schizzando qualcosa su un piccolo taccuino.
Quando i due ragazzi si allontanarono dal tavolo per andare a prendere da bere, Mj le rivolse un broncio mentre le mostrava il disegno. Amy sorrise esasperata vedendo che raffigurava lei con espressione triste.
-Capisco perché tu e Peter siete una coppia, siete entrambi insopportabili- Disse con tono scherzoso.
-Ti ringrazio- Rispose l'altra con tono soddisfatto mentre i due tornavano al tavolo.
Ned le porse il suo tè freddo insieme ad un libro con un fiocco adesivo sopra. Sorrise divertita pensando che non doveva aspettarsi un vero pacchetto da loro, poi prese il fiocco e se lo attaccò in fronte. -Come vincere a Fortnite- Lesse ad alta voce per poi ridacchiare.
-Peter ha detto che ultimamente ci giochi- Disse subito sulla difensiva Ned temendo che non le piacesse.
-Oh sì. Mi servirà per battere i miei amici-
Peter si mise a tossire, sputando un po' della sua bibita sul tavolo.
-PETER!- Esclamarono i tre disgustati.
-Scusate, scusate...- Disse lui in fretta pulendo con un tovagliolo il disastro combinato per poi guardare Amy. -Ma siamo noi i tuoi amici! È pericoloso parlare con gli sconosciuti su internet.-
Amy gli sorrise. -È solo un gioco Pete-
-Sì, ma se hai voglia di giocare puoi chiedere a noi-
A quell'affermazione Ned si lasciò scappare una risata. -Ma se tu fai schifo a Fortnite- Disse facendo ridere Amelia e Mj.
Peter si limitò a guardarlo male per poi rubargli un pezzo di torta.

 
***


Come aveva promesso, Fury si presentò anche il giorno dopo. E quello dopo. E quello dopo ancora.
Sempre in compagnia di Johnny e Kia. Occasionalmente anche di Randall.
A quanto pare la fabbrica di succhi di frutta stava lavorando ad una formula anti-gene mutante da inserire nei loro prodotti.
Anche Bruce e Nat avevano deciso di tornare. Per questo Amelia era ogni giorno sotto stretto controllo della rossa, che non aveva dimenticato il suo comportamento prima di partire.
-Quindi non ne sei certo- decretò Natasha interrompendo il riepilogo di Fury.
L'uomo sospirò. -Lo sono al novantanove per cento. Banner può analizzare quello che troveremo quando Amelia e Johnny avranno fatto le loro indagini-
Amy, che in quel momento stava guardando le nuvole rosa fuori dalla finestra si girò verso Fury con aria spaesata. -Mh?-
-Pensavo dovessimo ancora discutere questi dettagli- Si intromise Steve preoccupato e al contempo infastidito dal fatto che Fury sembrava aver già deciso tutto.
-Nessuno conosce Amelia, voi mi servite solo come rinforzo in caso estremo-
-Ma...- Cominciò il biondo per essere subito interrotto da Amelia. Sapeva che si sentiva protettivo nei suoi confronti per colpa di Tony.
-Steve, va bene.- Affermò alzando le spalle e sentì lo sguardo di tutti su di sè.
Si girò appena in tempo per incontrare il suo preferito, ma lui si voltò subito dopo.
Così tornò a guardare fuori dalla finestra mentre il nodo che aveva in gola si faceva sempre più stretto.

 
***

-Mi servono davvero così tante armi?- Domandò Amelia mentre Natasha le infilava un altro coltello in una tasca segreta dei suoi pantaloni super accessoriati che le aveva portato Kia.
-Ricordati che non puoi usare i tuoi poteri e non dovrai usare la tuta. Sono quasi tentata di confiscarti il braccialetto, ma tienilo per casi estremi.- Disse la rossa mentre caricava la pistola.
In quel momento arrivarono nella stanza Johnny, Clint e Bucky.
-Niente paura, farò in modo che non ti succeda niente- Disse Johnny con un sorriso sincero.
Natasha alzò un sopracciglio. -È più probabile che sia lei a salvarti le chiappe, O'Malley.-
Lui ridacchiò. -Di questo ne sono certo. Tieni- Disse poi infilando l'auricolare nell'orecchio della ragazza.
Amy arrossì per il gesto e mentre lui le sorrideva si aggiustò l'auricolare.
-Prova, Houston chiama Amy. Mi senti?- Domandò imitando una voce meccanica per provare l'auricolare.
Lei ridacchiò. -Ti sento forte e chiaro-
Johnny sorrise sentendo la sua risata e fece per dire qualcos'altro quando vennero interrotti.
-O'Malley, Fury ti stava cercando- Disse Bucky all'improvviso.
-Oh, va bene. A dopo Amy- Disse Johnny rivolgendole un ultimo sorriso.
Quando Natasha finì di sistemare le ultime armi, Amy uscì dalla stanza per raggiungere Fury a sua volta. La rossa allora guardò Bucky con le braccia incrociate. -ты идиот.-
Bucky la osservò con la coda dell'occhio mentre sistemava il suo zaino. -почему ^?-
-Вы прекрасно знаете, почему.-*
Lui non le diede risposta e uscì dalla stanza sotto lo sguardo severo della Vedova Nera.
Clint, che era seduto sulla panca, guardò l'amica incuriosito. -Cosa ha combinato?-
-Ancora non ne sono certa.-
-Vuoi una mano?-
-Sai che non mi serve.-
-Sì, ma se non ti offro aiuto poi ti offendi- Commentò Clint facendola sorridere.

 
***

Amelia e Johnny si presentarono al front office dell'azienda come concordato attraverso il loro finto colloquio.
Furono accompagnati insieme ad un gruppo di altre persone attraverso il cuore pulsante della fabbrica, tra bottiglie di succo e altri lavoratori. Amy ridacchiò vedendo lo sguardo sognante di Johnny quando passarono accanto a delle bottiglie di succo alla pera pronte alla partenza.
Fece per fare un commento ma in quel momento passò lì a fianco una donna che rivolse un sorriso freddo ai nuovi arrivati per poi scomparire dietro una porta.
-Quella sì che è una porta anonima- Commentò piano Johnny seguendo il suo sguardo. -Di sicuro finiremo nei casini lì dentro-
-È più che certo.- Rispose lei voltandosi di nuovo verso di lui.
-Che aspettiamo?- Le chiese con un sorriso contagioso.
I due si allontanarono dal gruppo senza farsi notare dal responsabile che stava spiegando le nuove mansioni con regolari commenti sulla sicurezza. Johnny fu il primo ad entrare e il primo a rimanere confuso.
Erano in un ripostiglio dove tenevano i prodotti per le pulizie.
Johnny e Amelia si guardarono, un barlume di curiosità e frenesia presente nello sguardo di entrambi. -Porta segreta.- Affermarono nello stesso momento per poi ridacchiare.
-Siete davvero due idioti.- Commentò la voce di Kia attraverso l'auricolare.
Per un momento Amy si era dimenticata che gli altri potevano sentirli.
-Sei solo invidiosa perché non sarai tu a scoprire la porta segreta.- Commentò piano Johnny.
Ne seguì qualche attimo di silenzio.
-È alla vostra destra, dovete tirare in avanti il manico della scopa.-
-HEY!- Protestarono all'unisono i due. Ma effettivamente la scopa che era appoggiata al muro non era una vera scopa, ma una leva. -Diamine, siamo tipo in Indiana Jones o...-
-FBI Operazione Tata- Continuò Amy.
-Ma lì facevano la danza del panda- Osservò Johnny, poi canticchiò un motivetto sottovoce. -È questo che Peter, è questo che Peter, questo che Peter Panda danza- Amelia lo guardò con un sorriso sorpreso e lui alzò le spalle. -Solo gli intenditori conoscono la danza di Peter Panda.- Affermò.
Amy scosse la testa divertita e attirò verso di sè il manico della scopa. I due si spostarono ai lati dell'entrata del muro che si stava aprendo in due davanti a loro.
-Agenti di controllo all'entrata.- Sussurrò Kia attraverso l'auricolare.
Amelia guardò Johnny con incertezza ma lui annuì chiedendole silenziosamente di fidarsi di lui. Poi entrò nella stanza con lei al seguito.
Due uomini con la divisa di sicurezza si avvicinarono con espressione poco gentile squadrando i due. -Identificazione.- Sputò fuori quello alla destra di Amy.
Prima che lei potesse dire qualcosa di stupido, Johnny pronunciò due parole che le fecero raggelare il sangue.
-Hail Hydra.-
Non furono proprio le parole a stupirla ma la pronuncia e l'accento utilizzati. Un accento che le ricordava quello di Plokhey.
Le guardie annuirono. -Hail Hydra.- Ripeterono per poi farli passare. 
Quella alla sua destra la squadrò per qualche secondo e Amelia pensò che la avesse riconosciuta. D'altronde se anche loro facevano parte dell'Hydra, dovevano riconoscerla per forza. Ma la guardia tornò al suo posto accanto alla porta senza dire niente e Amelia si ritrovò a seguire Johnny con un certo nervosismo.
-O'Malley. Un altro passo azzardato come questo e ti lascio a marcire dietro alla scrivania per il resto della tua carriera.- Ruggì la voce di Fury nell'auricolare, facendo sobbalzare Amelia.
Johnny sembrava tranquillo. -Non sa quante volte mi sono salvato con quelle due parole signore.-
-Quante?- Chiese Amelia impressionata.
-Beh, questa è la seconda volta in effetti...- Confessò facendola sorridere.
-Con te parlerò più tardi. Ora sbrigatevi, ci servono dei campioni e voglio che usciate il prima possibile da lì adesso che sappiamo chi collabora.-
Nell'ora successiva Amy fu grata di avere Johnny al suo fianco. Perché se da una parte lei era la persona giusta per tirarli fuori dai guai, lui sapeva come evitarli. Li accerchiava, fino a farsi incastrare in un angolo per poi passarci attraverso senza causare gravi conseguenze.
Era quasi una danza la sua, aveva quella scaltrezza che la portava a pensare a Natasha. Solo che la sua era nascosta dietro ad un sorriso gentile, quindi nessuno poteva sospettare niente di lui.
-Ancora non capisco come sei riuscito ad arrivare fin qui senza che nessuno sospettasse nulla.- Mormorò mentre raccoglieva dei campioni dal laboratorio dove erano entrati.
Johnny sorrise alzando lo sguardo dal computer del laboratorio. -Ho un sacco di sorprese nella manica.- Affermò con un tono che la fece arrossire.
-Si dice assi, non sorprese.- Lo corresse Kia attraverso l'auricolare facendolo sorridere imbarazzato.
-Sì, beh... Ho un sacco di assi, ma i modi di dire non ci stavano nella manica. Visto e considerato che ci sono anche tre coltelli lì dentro.-
Amelia si ritrovò a ridere ancora una volta davanti alla semplicità delle sue parole e stavolta non si preoccupò di distogliere lo sguardo quando lui le rivolse quel sorriso sorpreso e al contempo soddisfatto.
-State andando fuori tempo. Amy, hai finito con i campioni?- Le chiese la voce di Nat, e lei distolse lo sguardo dal ragazzo per raccogliere anche l'ultimo campione.
Nello stesso momento Johnny tolse la chiavetta dal pc che stava usando e se la infilò in tasca. -Pronta?-
Lei annuì e fecero per andare verso la porta quando Johnny la prese e la spinse verso la parete opposta all'uscita. In un attimo le labbra del ragazzo sfiorarono le sue e prima che Amy provasse a scansarlo, lui le strinse dolcemente il braccio. -Reggi il gioco.- Sussurrò così piano che quasi non lo sentì.
All'improvviso anche Amy sentì le voci avvicinarsi e la porta si spalancò.
-E io gli ho detto...- La donna smise di parlare con il collega appena vide la scena davanti a sè.
Johnny inclinò la testa di lato e le prese il viso tra le mani così che il loro potesse sembrare un vero bacio e Amy, una volta ripresasi dallo shock iniziale gli passò le mani tra i capelli e lo attirò a sè ancor di più, posando effettivamente le labbra su quelle di lui. Per quanto non volesse baciarlo, fingere di farlo era più importante che essere scoperti in quel momento.
-Perché quelli nuovi usano sempre il laboratorio per i loro affari amorosi? È la terza volta che mi succede.- Mormorò la donna seguendo il suo collega fuori dalla stanza e richiudendo la porta dietro di sè.
Appena sentirono la porta chiudersi, Johnny fece un passo indietro e per un millisecondo la guardò con occhi spalancati. -Scusa.-
-Teoricamente sono stata io a farlo. Quindi dovrei essere io a scusarmi.-
Lui le sorrise debolmente e annuì per poi farle un cenno verso la porta. Verificarono che la via fosse libera prima di uscire.
Kia li guidò attraverso i corridoi della struttura, tornarono all'ingresso sempre sorvegliato dalle due guardie che li squadrarono in modo meno severo rispetto a prima. Una delle digitò qualcosa sul tablet che aveva in mano e la porta si aprì, rivelando il ripostiglio da dove erano entrati.
Johnny fece un cenno alla guardia, e a qualche metro dall'uscita sentirono una voce dietro di loro. -Hey! Fermateli!- esclamò la donna che li aveva beccati poco prima in laboratorio. -Qualcuno ha rubato le formule!-
Le due guardie entrarono subito in azione mentre Johnny prese Amy per il braccio per cominciare a correre prima che la porta si chiudesse. Amelia si sentì tirare per i capelli e quasi cadde all'indietro per la forza con cui  la avevano afferrata. 
Si liberò della presa di Johnny per girarsi e tirare un calcio agli stinchi della guardia e nel farlo le cadde uno dei campioni dalla tasca. Le guardie per un momento osservarono la boccetta andare in frantumi per poi tornare a guardare i due con espressione soddisfatta.
Amy guardò il liquido a terra e poi la guardia davanti a lei con un sorriso imbarazzato. -Sentite... Posso spiegare.- Affermò per poi tirare un pugno in faccia alla guardia, la quale barcollò all'indietro tenendosi il naso.
-Andiamo.- Sussurrò velocemente a Johnny che aveva appena messo ko l'altro uomo.
Tornati al ripostiglio, Amy si fermò per spingere il manico della scopa. La porta si stava richiudendo quando sentirono uno sparo e Johnny la spinse da una parte.
Spalancò gli occhi sentendolo imprecare sottovoce, e con orrore guardò la sua spalla.
-Forza, dobbiamo sbrigarci.- Le mormorò mentre la sua maglietta si tingeva di rosso.
-Ma Johnny...-
-Non è la prima volta che mi sparano, tranquilla- Disse rivolgendole un sorriso rassicurante mentre uscivano dal ripostiglio per tornare in mezzo alle bottiglie di succhi di frutta.
-Sei stato un idiota.- Affermò lei seguendolo.
-Quello lo è sempre.- Aggiunse la voce di Kia.
Mentre stavano tornando al front office, la donna che prima stava mostrando loro le nuove mansioni li fermò. -Hey, voi due! È mezz'ora che vi cerco, dove eravate finiti??- Chiese con aria furiosa.
Amelia posò la mano sulla spalla di Johnny, un po' per fare pressione ed evitare che perdesse troppo sangue, un po' per nascondere la ferita alla donna.
-Ci dispiace molto, ma abbiamo appena scoperto di aver vinto alla lotteria e questo lavoro non ci serve più.- Affermò per poi voltarsi verso l'uscita insieme a Johnny che cercava di non ridere per l'espressione sconcertata della donna.
I due si affrettarono e una volta arrivati alla macchina nel vicolo dietro la fabbrica, Fury spalancò la portiera e Kia mise in moto.
Amy quasi finì addosso a Natasha.
-Stai bene??- Le chiese la rossa con preoccupazione.
Lei annuì e si girò verso Johnny. -Questo idiota si è preso un proiettile per me.- Disse prendendo la cassetta di pronto soccorso sotto il sedile.
-Speravo più in un grazie dato che quel proiettile era diretto alla tua bella testolina.- Replicò lui divertito, ma stavolta Amelia non sorrise.
Era troppo preoccupata ad osservare come diventava sempre più pallido mentre premeva delle garze sulla ferita.
Dieci minuti dopo erano di nuovo nel Quinjet e Banner si stava occupando di Johnny con Amy che girava loro intorno con ansia crescente.
-Amy, mi farai venire il mal di testa. Sto bene, davvero.- Le mormorò lui con un sorriso tranquillo proprio menter Bruce toglieva la pallottola dalla sua spalla. -Visto? Niente più proiettile.-
-Starà bene, non è andata molto a fondo. -Aggiunse Bruce per tranquillizzare entrambi.
Nel frattempo il resto della squadra era impegnata ad analizzare le informazioni che i due avevano raccolto.
-Come puoi biasimarla?- Domandò Clint distogliendo lo sguardo dal computer. -Prima la baci, poi ti prendi una pallottola per lei. Vorrà un appuntamento prima di vederti schiattare nella prossima missione- Affermò facendo voltare lo sguardo di tutti su di loro.
Amelia si sentì arrossire quando Johnny balbettò un: -In realtà è stata lei a baciarmi- sorrise imbarazzato guardando Amelia. -Insomma, in caso qualcuno dovesse riferirlo a Stark. Non vorrei fare una brutta fine.-
-Quella la puoi fare comunque- Mormorò Natasha al suo fianco sorprendendo Amelia. -Cosa? Mica ho detto che sarò a farlo fuori.- Affermò lasciando la ragazza ancor più confusa.
Quando atterrarono di nuovo al quartier generale, Amy stava aiutando Johnny  a ripulire il braccio dal sangue secco mentre gli altri raccoglievano le loro cose.
-Sai...- Cominciò piano Johnny facendole alzare lo sguardo. -Io, Kia e Randall usciamo dopo ogni missione. Mi chiedevo se ti andava di...- Si bloccò vedendo l'espressione compassionevole della ragazza. -No, davvero. Ci saranno anch Kia e Randall. È una sorta di tradizione, ma se non ti va di venire capisco.- Aggiunse velocemente mentre arrossiva leggermente.
Amelia sorrise per i suo comportamento e mentre buttava la pezza con cui lo stava ripulendo, incontrò il suo sguardo. Lo osservò per qualche secondo mentre ponderava la sua decisione.
Di certo non voleva alimentare false speranze, soprattutto dopo quello che era successo durante la missione. Ma visto che si trattava di un'uscita di gruppo, pensò che non ci sarebbero stati problemi. -Quando?- Domandò alla fine.
Il viso di Johnny si illuminò mentre Natasha le lanciava un'occhiata perplessa.
















Nessun pancake è stato sfruttato nella realizzazione di questa storia.










I Barton torneranno.







*traduzione della conversazione tra Nat e Bucky

-Sei un idiota.-

-Perché?-

-Sai benissimo perché.-











*scena post- credit*


Amy sorrise sentendo Thor imprecare attraverso le cuffie.
-Ascoltami bene, NoobMaster69. Io e i miei amici ti annienteremo e...-
-Thor, Korg, devo andare.- Disse all'improvviso sembrando dispiaciuta.
-Cosa? No! È la nostra occasione per distruggerlo, prima che arrivi il suo compagno!- Esclamò Korg indignato.
-Lo so, lo so. Ma c'è un'emergenza. Mi dispiace ragazzi, buona fortuna.- Aspettò i loro saluti prima di abbandonare la partita e riconnettersi con un altro account.
Sogghignò vedendo che Thor e Korg erano già alle strette. -Ma come? Non lasci neanche un po' di divertimento per me?-
-Sai, sei una doppiogiochista. Almeno io rendo chiare le mie intenzione sin da subito, è più nobile.- Affermò la voce di Loki facendola sorridere.
-Ora non parlarmi di nobiltà d'animo, per favore- Mormorò mentre accerchiavano Thor e Korg in un angolo.
-Sei migliorata.- Notò il dio dell'inganno.
-Peter, Ned e Mj mi hanno regalato un manuale su Fortnite. Peter ha anche detto che non dovrei giocare con gli sconosciuti su internet.- Aggiunse sorridendo.
-Soprattutto con Thor, non è sicuro.-
Amy ridacchiò. -Ovviamente.-
-Comunque mi sta simpatico il ragnetto, ma non dirglielo.-
-Oh, gli faresti il regalo più bello di sempre se glielo dicessi.- Rispose immaginandosi Peter saltare per la gioia.
-Ho detto di no.- Disse fermamente Loki facendole alzare gli occhi al cielo.
-Okay Boomer- Mormorò.
Lui rimase in silenzio per qualche secondo. -Boomer?- Chiese poi facendola ridere.
Quando eliminarono Korg e Thor, si misero a cercare altri avversari mentre Amy gli faceva domande su Nuova Asgard.
-Diversa da Asgard ovviamente, dovresti venire a trovarci. Puoi portare anche Barnes se vuoi-
Amelia rimase in silenzio sentendo nominare Bucky. Troppo in silenzio.
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?- Chiese Loki all'improvviso.
-No...- Sospirò prima di decidere di essere sincera almeno con Loki. -Non ricambia i miei sentimenti, non ci parlo da più di una settimana perché mi sta evitando come la peste.- Borbottò guardando per un secondo per guardare fuori dalla finestra. Si stava preparando un temporale.
-Avete parlato?- Chiese Loki insistentemente facendo tornare la sua attenzione allo schermo della tv.
-L'ho baciato. Mi ha allontanata e non abbiamo più parlato.- Disse in fretta evitando i dettagli. Ad esempio di come avevano ballato sulla spiaggia prima di tuffarsi in mare, o di come si era sentita speciale pensando che il sorriso di Bucky quella sera apparteneva solo a lei, o di quanto...
-Voi mortali siete così noiosi...- Esclamò Loki all'improvviso. -Vi comportate come se aveste tutto il tempo del mondo quando potreste morire domani-
-Hey!- Esclamò offesa Amelia.
-Fammi un piacere, torna quando avrai trovato un modo di aggiustare il tuo patetico cuore perché così mi distrai dal gioco.- Disse annoiato, ma ad Amelia parve di sentire un tono preoccupato.
-E come dovrei fare?- Chiese con un sospiro. Ma lo schermo della tv diventò nero. -Mi hai appena buttata fuori dalla partita??- Domandò sconvolta.
Quando non ricevette risposta si tolse le cuffie e si lasciò cadere di schiena sul letto. -Sventura a te NoobMaster69.- Mormorò fissando il soffitto.














 








_Angolo autrice

Hey.
Sì, sono stati mesi strani per la mia ispirazione. E mi sento molto in colpa per la mancanza di aggiornamenti da inizio marzo.
Voi direte che mi sono lasciata distrarre da Bucky e Sam e dalle mosse di ballo di Zemo.
E io vi risponderò: Forse.
Spero che non abbiate abbandonato le speranze su questa storia.
Dunque... Pensieri sul capitolo? L'ultima volta vi avevo lasciati con un finale un po' cattivello, lo so.
Se avete voglia (potete anche rimproverarmi per la mia scomparsa, non vi biasimo) lasciatemi un commentino qui sotto.
Intanto come sempre devo ringraziarvi per esservi fermati su questa storia, per chi l'ha inserita tra preferite/seguite/ricordate, per chi ha lasciato un commento, per chi mi ha inserita tra gli autori preferiti (questo probabilmente non me lo merito) e per chi legge in modo silenzioso. Grazie, grazie, grazie e grazie.
Ne approfitto anche per augurare un buon pride month a tutti.
Ma anche: Buon mese di Loki.

P. s. Sì, nella mia storia ho reso canon la teoria di Loki e NoobMaster69

P. p. s. Ovviamente il discorso in russo tra Bucky e Nat l'ho tradotto usando google traduttore, quindi se ne sapete di più e trovate degli errori ditemi pure :3

Prendetevi cura di voi e ricordate che siete tutt* meraviglios*

Alla prossima :3
   
 
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