Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: Juliet8198    16/06/2021    1 recensioni
Vivevano in un sogno meraviglioso. In quel mondo fittizio, i due ragazzi potevano fare quello che volevano ed essere quello che volevano. Potevano toccare le stelle e vivere in fondo al mare. L'unico limite era la loro immaginazione.
Ma i sogni nascondono ciò che temiamo di più. Essi liberano le ombre che cerchiamo di reprimere nella parte più nascosta della nostra psiche.
________________________
-Tutto questo...non è reale.-
-Lo so, ma tu lo sei. Noi lo siamo. Questo mi basta. Questa può essere la nostra realtà.-
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Dunque, questo era un capitolo speciale che avevo scritto per festeggiare il raggiungimento delle mille letture su wattpad e al tempo non era nulla di particolare se non un piccolo crossover diventeremo ma... l’idea si sta sviluppando in una cosa molto più grande perciò d’ora in poi tenete a mente i dettagli che troverete in capitoli come questi.

 

-Datti una calmata.- 

 

Jein poteva vedere l'impazienza vibrare nel corpo di Jimin, agitandolo e rendendolo quasi elettrostatico. 

 

-Sei tu quella nervosa qui.- ribatté lui con un sorriso sghembo sulle labbra eleganti. 

 

Jein corrucciò le sopracciglia e arricciò la bocca ma non rimbrottò una risposta. Aveva ragione, d'altronde. Il suo corpo era teso come se ogni fibra fosse stata congelata ineluttabilmente, mentre la sua mente sembrava un'autostrada bloccata nel bel mezzo di un mastodontico incidente. Un incidente fra un tir e un titano, evidentemente. 

 

Non aveva motivo di essere così nervosa. Stava semplicemente per incontrare il resto delle persone che il suo fidanzato considerava come una famiglia, nonché le stesse persone che lei sosteneva e ammirava da ben prima di conoscere Jimin. Aveva già incontrato Jungkook e non era stato così difficile. 

 

Davvero, doveva darsi una calmata. 

 

-Sono curiosi di conoscerti, sopratutto Tae.- 

 

Alla menzione di quel nome, gli occhi del ragazzo si illuminarono impercettibilmente. Jein, a quella vista, riuscì almeno a rilassare le spalle e sciogliere il bandolo nervoso di rughe sulla sua fronte. 

 

Jimin, non appena fu davanti alla porta, iniziò a bussare ripetutamente sulla superficie. Sembrava un bambino incapace di contenere l'entusiasmo. Dopo qualche istante, infine, la maniglia si abbassò. 

 

Jein si costrinse a sollevare lo sguardo, nonostante il suo corpo lottasse contro di lei con tutte le sue forze. Il suo forte istinto di autoconservazione, però, si dissolse come una bolla di sapone non appena incontrò due grandi occhi sorridenti. 

 

-Ciao. Tu devi essere Jein-ssi. È davvero un piacere conoscerti, Jimin mi ha parlato tanto di te.- 

 

Kim Taehyung era ancora più bello della sua controparte nel mondo della sua mente. La sua pelle sembrava brillare come il sole anche sotto alle luci soffuse dell'ingresso e il suo viso aveva delle proporzioni così eleganti da apparire scolpite appositamente per creare uno degli esseri umani più affascinanti del mondo. Ma, soprattutto, Jein poté sentire l'ondata di calore e gentilezza che irradiava dal suo sguardo come se fossero palpabili. Come se potessero allungarsi e stringerla in un abbraccio.

 

Se Jimin gli aveva raccontato tutto, quello sguardo allora stava trasmettendo molte parole che la fecero sentire in imbarazzo. 

 

-Te l'ho detto, Tae non vedeva l'ora di conoscerti.- rimbeccò il ragazzo accanto a lei, non appena notò il modo in cui la giovane aveva abbassato gli occhi al pavimento. 

 

Quel momento di calore e inaspettata accoglienza fu bruscamente interrotto al suono di una cascata di metallo che cadeva sul pavimento, unito ad un sonoro e irritato "Aish!". 

 

Quando i tre sulla soglia della porta si voltarono verso la fonte dell'interferenza si udì una nuova voce intervenire. 

 

-Hobi, calmati. Siediti e lascia che finisca io di preparare.-

 

Jein piegò lievemente il capo, confusa. Una voce di donna. Era calma, dalla cadenza quasi musicale. Straniera. 

 

-Oh? Beatrice?- esclamò Jimin con un'espressione sorpresa sul viso. 

 

Jein si voltò verso di lui, sollevando un sopracciglio. 

 

A quell'esclamazione seguì un sommesso scalpiccio di passi che si avvicinavano. Una donna che doveva avere all'incirca la sua età, con un viso definito da marcati tratti occidentali e capelli di uno sfolgorante color rame, si affacciò al corridoio dell'ingresso, appoggiandosi allo stipite della porta. 

 

-Ciao Jimin. Scusa di non averti detto niente, Hobi ha pensato di farvi una sorpresa e farmi  preparare il pranzo.- 

 

Jein non poteva fare a meno di contemplare la donna con confusione sempre crescente. Era vagamente familiare... ma non riusciva proprio a ricondurre nella sua mente alla ragione per cui i suoi tratti non le risultavassero nuovi. 

 

-Non mi dire... hai cucinato la pasta?- 

 

Jimin spalancò le palpebre e la ragazza pensò che avrebbe iniziato a saltellare sul posto da un momento all'altro. 

 

La donna annuì con un ampio sorriso sulle labbra. 

 

-Ho cucinato le lasagne.- 

 

La sconosciuta si staccò dal suo appoggio e si avvicinò con passi lenti al trio ancora fermo all'ingresso. Per qualche motivo, non sembrava intenzionata ad allontanare gli occhi da Jein. La fissava con un'intensità che la metteva a disagio, come se le stesse scrutando l'anima. 

 

-È davvero un piacere conoscerti, Jein-ssi. Mi chiamo Beatrice. Beatrice e basta. Sono italiana, perciò non amo gli onorifici.- 

 

Con un'espressione cauta ma cortese, Jein fece un breve inchino sotto allo sguardo attento dell'interlocutrice. 

 

-Piacere mio, Beatrice-s... ehm, Beatrice.- mormorò, portando imbarazzata lo sguardo al pavimento. 

 

-Amore amore amore vieni a vedere, non vorrei che qua la roba si bruci!- 

 

La voce concitata di Hoseok risuonò energicamente nel corridoio, aumentando di volume man mano che il ragazzo si avvicinava sempre di più. I suoi occhi ansiosi non sembrarono lasciare la figura della donna per un istante durante il breve tragitto. 

 

Beatrice scosse il capo con un sorriso sconsolato e, mormorando una rassicurazione, tornò in quella che doveva essere la cucina. 

 

-Jein-ssi?- 

 

Al richiamo della voce del giovane, la ragazza portò la sua attenzione sul volto luminoso che la fissava curiosamente. 

 

-Oh? Sono arrivati?- 

 

La voce profonda di Namjoon fece capolino dalla prima porta del corridoio, anticipando la comparsa del volto sorpreso del diretto interessato. 

 

A quell'esclamazione, poi, seguì l'apparizione di altri due sguardi curiosi, lontani in età eppure così simili nel loro stupore fanciullesco. Jin e Jungkook osservarono per qualche istante i nuovi arrivati, il primo con incurante insistenza, il secondo con timida riservatezza. 

 

-Che state a fare lì? Venite qua a presentarvi!- esclamò allora Jimin con tono esageratamente lamentevole. 

 

I più grandi si sciolsero in una risata imbarazzata, seguita dai loro passi decisi che li portarono alla presenza del trio, mentre il più giovane rimaneva silenziosamente alle loro spalle. 

 

-Ci devi scusare, Jein-ssi, ma è da quando Jimin è tornato a casa seguito da un Jungkook sconvolto che urlava "Hyung è impazzito!" che siamo ansiosi di conoscerti.- affermò Namjoon con una lieve risata. 

 

Jein non poté fare a meno di seguirlo al ricordo del modo in cui il più giovane del gruppo si era quasi strozzato davanti alla proposta di matrimonio di Jimin. 

 

-Non c'è problema, è un piacere conoscervi. 

 

 

 

La lasagna era decisamente troppo per il suo stomaco. Squisita, senza ombra di dubbio. Ma il suo fisico non era pronto a digerire quella bomba di colesterolo che le era stata posta davanti. Nonostante ciò, per evitare di risultare scortese, continuò a mangiare un boccone alla volta. E a ogni forchettata che finiva nella sua bocca Jein lanciava una curiosa occhiata alla coppia seduta davanti a lei. 

 

Beatrice sembrava surreale. Non era il suo aspetto, benché le sue sembianze le ricordassero qualcosa che non riusciva a riportare alla memoria. Era l'aura che la circondava in quel modo così enigmatico, così... misterioso. Come se fosse stata una mistica creatura spuntata fuori da qualche libro di fantasia. 

 

Poi, c'era lo sguardo di adorazione che si dipingeva negli occhi di Hoseok ogni volta che i loro visi si incrociavano. Non sapeva che il ragazzo fosse in una relazione; doveva essere un fatto miracolosamente sfuggito ai media. Eppure guardarlo accanto a lei, con il corpo pronto a legarla in un abbraccio o a sfiorarla con un'intima carezza, sospeso sulle sue labbra come se respirasse solo per lei... 

 

Non vi era dubbio. 

 

-Non te l'avevo detto. Hobi-hyung si è fidanzato.- disse Jimin, facendole distogliere lo sguardo dalla coppia. 

 

Un sorriso le comparve sulle labbra. 

 

-Congratulazioni- pronunciò sommessamente, riportando gli occhi sugli interessati. 

 

Beatrice sorrise con un lieve rossore sul viso. 

 

-Grazie. Siamo ancora nel bel mezzo dei preparativi, ma stiamo già uscendo di testa.- rispose lei, emettendo una breve risata. 

 

-Eccome! Hobi è più ingestibile del solito...- borbottò Yoongi, scavando con la forchetta nel cibo con un'espressione corrucciata sulla labbra. 

 

-Ehi!- 

 

Il summenzionato si voltò verso il maggiore con le sopracciglia sollevate. 

 

-Ha ragione, hyung, perdonami.- aggiunse Namjoon, con un sorriso giocoso sulla bocca. 

 

L'offesa che si dipinse platealmente sul volto di Hoseok costrinse Jein a rilasciare una risata divertita. Mentre rideva, riportò lo sguardo sulla donna di fronte a lei e al modo in cui si prodigò velocemente per rassicurare il giovane, prendendo ad accarezzargli i capelli in un gesto di disarmante naturalezza. 

 

Jein si accorse di averla fissata per davvero troppo tempo quando l'intero tavolo si ammutolì, percependo una qualche sorta di tensione fare capolino dentro la stanza. 

 

-C'è che qualcosa che ti turba, Jein-ssi?- chiese Beatrice, piegando lievemente il capo. 

 

La ragazza continuò a contemplarla in silenzio. 

 

-Perdonami, è solo che hai un'aria vagamente familiare...- 

 

Sulle ultime parole, la sua mente si accese come una centrale elettrica, mandandole numerosi segnali che la fecero improvvisamente scuotere. 

 

"Il JFK!" 

 

La donna sembrò intuire i suoi pensieri e annuì abbassando il capo. 

 

-Potresti avermi visto sui notiziari per... l'incidente di New York.- mormorò sommessamente. 

 

L'incidente... la sparatoria all'aeroporto dove i membri avevano rischiato di essere feriti se non fosse stato per...

 

Jein sollevò il capo, fissando la donna con intensità ancora maggiore. 

 

Se non fosse stato per la persona che si era frapposta fra la pistola e i ragazzi. 

 

Le sue palpebre si spalancarono. 

 

Non era possibile...

 

Lei era...

 

Beatrice sollevò appena gli angoli della bocca in un sorriso enigmatico. 

 

-Jimin ci ha raccontato un po' di cose su di voi... sul vostro incontro...- iniziò, tenendo lo sguardo sul tavolo. 

 

Jein si ritrovò a pendere dalle sue labbra. La sua mente, per qualche motivo, non riusciva a distogliere l'attenzione dalle sue parole e il suo petto trattenne il seguente respiro nella gabbia toracica. 

 

-Non sei l'unica ad essere stata vittima di... circostanze particolari.- 

 

Jein, se possibile, spalancò ancora di più le palpebre. 

 

Che cosa sapeva? 

 

Quanto sapeva? 

 

Anche lei era rimasta intrappolata in quel mondo come loro? 

 

-La mia storia, credimi, è folle tanto quanto la tua.- 

 

 

 

Jein, dopo l'abbondante pranzo, si era ritrovata a passeggiare in circolo nel salotto del dormitorio nel tentativo di aiutare la digestione. Forse anche nel tentativo di aiutare la sua mente a formulare tutte le informazioni che le erano state trasmesse.

 

In quale pazzo sistema era incastrata la loro realtà? 

 

Sogni che fanno incontrare le persone... 

 

Loop temporali...

 

Dio, se non fosse stato per Beatrice, Jimin non sarebbe neppure stato vivo quando lei era finita in coma.

 

Il solo pensiero le fece saltare il cuore in gola. La ributtò indietro ai momenti in cui la sua coscienza piangeva per lui, quando nella sua mente era convinta che non si sarebbe risvegliato. 

 

I suoi occhi presero a studiare le mensole della stanza, passando al vaglio ogni oggetto lasciato pigramente a prendere la polvere. 

 

La sua mente non riusciva neppure a concepire la grandezza di tutto ciò. 

 

Per un momento, si distrasse sentendo le voci sommesse alle sue spalle. In un divano nella stanza attigua, Beatrice passava le dita gentili tra i capelli del suo fidanzato, placidamente sdraiato sul suo grembo con gli occhi dischiusi. 

 

Con un sorriso, Jein si voltò per lasciarsi alle spalle quel momento di intimità e riportare il suo sguardo sui vari oggetti di fronte a lei. 

 

Finché un libro non attirò la sua attenzione. La catturò avidamente, impedendole di distogliere lo sguardo anche solo per un istante. Era sotto una sorta di ipnosi. Allungò la mano e, gentilmente, ne accarezzò la copertina man mano che lo sfilava dalla sua postazione. 

 

Il principe del calmo mattino. 

 

Lo aprì. E iniziò a leggere.

 

 

YOU ARE VERY WELCOME... IN THE JU

 

Dopo l'MCU... dopo il BU... Ecco a voi il JU! Universo integrato di Juliet! 

Ok, la verità è che il capitolo non è questo granché. L'ho scritto un po' in fretta e l'idea nasce fondamentalmente come fan service. Consideratelo ai limiti del canone perché per essere davvero legittimo avrei dovuto strutturare Dreamland in modo molto diverso. Questa invece è una cosa che avevo pensato già a metà storia e non avevo pianificato come renderla una cosa seria. 

Ciò detto, questo non toglie che non possa esserci un "seguito" a questo extra... un seguito che includa anche Yoongi e Diana, magari... 

Cosa dite? Vi è piaciuta la sorpresa? Sareste curiosi di vederla sviluppata in qualcosa di più concreto?

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: Juliet8198