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Autore: Queen FalseHearth    23/06/2021    1 recensioni
Sorrido al pensiero di quella storia scritta nel 2017. Gli scrittori ricordano sempre le emozioni che gli hanno trasmesso i loro racconti e della mia cara storia “Errori di una ballerina classica” rammento la tenacia e il desiderio di migliorare.
Adesso… provo soltanto sentimenti tristi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Errori di una ballerina classica (dopo quattro anni)
 
Sorrido al pensiero di quella storia scritta nel 2017. Gli scrittori ricordano sempre le emozioni che gli hanno trasmesso i loro racconti e della mia cara storia “Errori di una ballerina classica” rammento la tenacia e il desiderio di migliorare.
Adesso… provo soltanto sentimenti tristi.
Quella storia era nata durante un impegnativo allenamento di danza nel soggiorno di casa: non riuscivo ad eseguire una perfetta doppia piroetta e oggi, 21 Giugno 2021, rivivo la stessa situazione. In passato mi esercitavo a compiere quel passo per l’emozionante saggio di danza, adesso per un esame che avrei dovuto fare da oltre un anno ma che è stato rimandato molte volte a causa della pandemia di COVID-19.
Nonostante mi sia allenata per parecchio tempo, non trovo ancora familiarità con alcuni passi e fra questi c’è la doppia piroetta.
Internet definisce la piroetta “Figura di danza nella quale il ballerino ruota su sé stesso girando su un solo piede e tenendo l'altra gamba sollevata piegata o tesa”, per me rappresenta una grande sfida.
 
Quando mi rendo conto che non riesco mai a trovare l’equilibro durante l’esercizio, stoppo la musica per concentrarmi su quest’unico passo.
Non dovrei avere quest’enorme difficoltà poiché utilizzo la giusta tecnica: le spalle sono allineate ai fianchi, le braccia sostenute, quando eseguo il giro il piede della gamba di appoggio è in retirè e ho un punto di riferimento all'altezza degli occhi (in questo caso una parte della tenda bianca della finestra) che fisso per tutta la durata dell'esercizio, esso mi permette di non cadere.
Dopo numerosi tentativi, sono riuscita a girare perfettamente per due volte verso il lato destro, dall’altro rischio di cadere sempre. È come se una misteriosa forza mi attirasse verso il pavimento.
Perché non riesco? In cosa sbaglio?
È colpa del caldo? No: oggi sono sopravvissuta ad esercizi più faticosi e il sudore non mi ha fermata. È colpa delle calze? No: ho dimostrato di essere capace di effettuare una doppia piroetta con il calzino di cotone, il problema è che non riesco con entrambe le gambe!
L'unica soluzione è riprovare molte volte cercando di ricordare tutte le regole e i consigli che ha spiegato più volte la maestra. Giro, giro e rigiro su me stessa mantenendo la gamba sinistra in passè en dehors ma …è tutto inutile.
Un leggero mal di testa mi fa visita insieme al senso di nausea. Non posso permettere di farmi ostacolare da piccoli disturbi, non li utilizzerò come scusa per fare una pausa. Ripenso di nuovo a quella storia del 2017, sono sicura che la me quindicenne sarebbe delusa dalla sottoscritta.
Non riesco a capire. Dopo più di un anno di allenamento, le doppie pirouettes dovrebbero essere perfette, semplici da eseguire come camminare. Mi sento un vero fallimento, forse non basta l’impegno per raggiungere i propri obiettivi.
La mia personale frase motivazionale che mi ripeto spesso è di non permettere all’insicurezza di rovinare i momenti più belli della mia vita, ma è molto difficile non lasciarsi condizionare da essa.
Questo esame può superarlo anche una dodicenne senza problemi. Sono inutile anche in questa meravigliosa arte, non sopporto quando questi pensieri nascono durante l’allenamento.
In questi momenti di profondo sconforto, mi pongo una semplice domanda: perché ballo?
La danza è la mia forza.
Nella danza accetto il mio corpo imperfetto.
Nella danza accetto tutti i miei difetti.
A volte commetto l’errore di dimenticare che la danza mi trasforma in una persona migliore: svanisce la timida ragazza che sono oggi e mi permette di esprimere me stessa senza paura e senza maschere.
Le emozioni sono indescrivibili: quando ballo dimentico dell’ambiente esterno e dei problemi della quotidianità. Ci sono solo io e la mia danza.
L’insicurezza deve sparire, ha preso il controllo del mio viso e del mio corpo per troppo tempo. Voglio conquistarmi il titolo di ballerina principiante, devo far comprendere al mondo la mia passione, il mio sogno e il mio vero sorriso.
So molto bene che la danza non potrà mai diventare la mia professione lavorativa, ma quest’esame è importante. Dopo dieci anni di felice e allo stesso tempo stancante allenamento, devo dimostrare a qualcuno che non mi conosce che sono una ballerina!
Solo superando quest’esame potrò cancellare definitivamente le emozioni negative di quel disastroso stage di danza. Sono una ragazza che conserva tutto: dai diari delle scuole elementari alle foto dell’infanzia…. anche i brutti ricordi. E ne ho custoditi molti.
Non sono mai stata scelta come la protagonista di un saggio di fine anno, l’unica volta in cui ho ottenuto il posto centrale nel balletto è stato perché la più brava non poteva partecipare alle prove. Non sono mai stata iscritta ad un concorso, se fossi stata selezionata non mi sarebbe importato della gara in sé ma della gioiosa opportunità di fare lezioni di danza extra per imparare il balletto.
Penso a tutte quelle volte che ho ricevuto un “no” invece di un “si”. Penso a tutti i sacrifici che ho fatto nella mia vita. Penso ai pianti che mi hanno permesso di raggiungere il traguardo, manca poco.
Adesso, il mio desiderio non è ottenere una parte centrale o vincere una medaglia: l’unica cosa che voglio è fare questo maledetto passo girando verso sinistra.
Ritorno alla quarta posizione dei piedi, preparandomi per una nuova doppia piroetta. Entrambe le gambe sono piegate in pliè, la gamba sinistra che deve piegarsi in passè durante il giro. Non devo pensare che ce la farò grazie alla passione ma perché sono brava. Si, sono brava a fare le pirouettes, anche la maestra lo ha riconosciuto. Il mio corpo adora quel passo.
Sono pronta. Gli occhi sono spalancanti e rivolti verso il mio punto fisso. Provo a girare per due volte verso sinistra e…ci riesco.
Posso farcela.
 
Riprendo il cellulare e seleziono la musica dell’esercizio che conosco a memoria, esso si chiama “center practise and pirouettes en dehors”.
Durante l’esecuzione, la doppia piroette verso il lato destro era abbastanza buona, perlomeno non ho barcollato.
Ecco, sono quasi arrivata alla fine dell’esercizio, al boss finale.
Dopo un grand battement con la gamba sinistra, è arrivato il momento di mettersi nella quarta posizione dei piedi per eseguire l’ultimo passo. Pensa solo a questo.
La musica mi indica il momento giusto, giro concentrandomi sul punto fisso.
L’atterraggio è stato un po' brusco.
Ma non sono caduta.
Questa è la mia imperfetta doppia piroetta con la gamba sinistra.
 
 
Angolo autrice
Non ricordo quando sia stata l’ultima volta in cui ho scritto una storia in due giorni. Il 21 ho scritto solo 50 parole, ieri più di 1000 e questa mattina ho corretto alcuni errori.
Mi scuso per eventuali errori e spero che questa storia vi sia piaciuta.
P.S.: ho aspettato oggi per pubblicarla per vedere se durante la lezione di danza del pomeriggio del martedì sarei riuscita ad eseguire le doppie pirouettes .…ho sbagliato l’esercizio, MA IO NON MI ARRENDO.
 P.S. del 30/07/2021: all'esame ho sbagliato la piroetta a sinistra...MA OGGI HO SCOPERTO CHE L'HO SUPERATO LO STESSO!!!!!!.
 
   
 
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