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Autore: LadyHeather83    24/06/2021    3 recensioni
Dopo gli avvenimenti di Majin-Bu, tutto sembra tornato alla normalità, o quasi.
Qualcuno riesce ad evocare il drago Polunga per riportare in vita un popolo quasi estinto.
Una nuova avventura aspetta Goku e Vegeta, che si troveranno ad affrontare delle importanti decisioni, per il proprio bene e quelle per le sorti delle persone che amano di più
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Goten, Trunks, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vegeta-Sej

*

Capitolo 18 – La verità

*

Saiyla osservava la luna alta nel cielo di Vegeta-Sej.

Il riflesso bluastro si rifletteva nei suoi occhi rugosi e preoccupati.

Sospirò mentre si reggeva ben salda al suo bastone e interrogava gli altri sul futuro di quel pianeta risorto come l’araba fenice grazie a lei.

Re Vegeta bussò alla sua porta e con un movimento repentino chiuse i drappeggi bordeaux a coprire la porta finestra.

“Non sei a letto?” Gli chiese lanciandogli un’occhiataccia.

Quella mattina era stato diramato un avviso, un’allerta che invitava ogni abitante e guerriero a non uscire di casa per nessun motivo durante quella notte, a causa della luna piena.

Si sarebbe arrangiata lei a vegliare sul pianeta, assieme a qualche guardia non appartenente al popolo saiyan che aveva giurato fedeltà al suo re.

“Non riesco a chiudere occhio. Ti sento mormorare e la cosa mi dà alquanto fastidio!”

“Scusa tanto se sto lavorando per voi”

Tsk! Per noi? Sappiamo bene a cosa miri!”

“Se la cosa per te è una seccatura posso sempre rispedirvi tutti quanti dall’inferno da dove vi ho tirato fuori.” Berciò acida.

La luce fioca di un paio di candele poste sul tavolo di legno ormai impregnate di cera illuminava i loro profili immobili.

“Non è necessario, piuttosto, le stelle ti hanno detto qualcosa di interessante?” Domandò curioso.

Saiyla sbuffò dal naso, poi gli allungò una piccola pergamena con incise delle parole in lingua saiyan.

“Cos’è sta roba?” Chiese perplesso iniziando a leggere con la mente “…una formula magica?”

Saiyla incrociò le mani dietro la schiena mentre camminava ancora verso la finestra che lasciò chiusa, sparendo per qualche istante dentro l’angolo buio.

“E’ per ogni evenienza!” Rispose spicciola senza troppe spiegazioni.

Re Vegeta deglutì il nulla “E’ un rito sacrificale, se ho inteso bene le parole”

“Hai inteso bene.” Confermò annuendo anche con il capo. “…gli astri hanno predetto la mia morte, e l’unico modo per riportarmi in vita sarà compiere quel sacrificio”

“Ci sono ancora in giro le sfere del drago sia namecciane che terrestri…”

“Le avranno occultate o distrutte giunti a questo punto, non penso che la razza umana o quella namecciana siano così stupidi da tenerle in bella vista.”

“Capisco…ma secondo, nell’eventualità che questo accada, dove l’andiamo a scovare una saiyan ancora vergine, mi sembra un po' una presa in giro?”

Re Vegeta non fece a tempo a terminare quella frase che il vagito di una bambina si propagò per tutto il corridoio e sorrise sadico.

“Hai pensato proprio a tutto eh? Per questo avevi dato l’ordine di portare via tutti dalla Terra.”

Saiyla sogghignò “Finalmente hai capito perché, mi sono lasciata un’opportunità, chiamiamolo un lascia passare.”

“Se vuoi l’andiamo ad immolare anche subito” Propose senza troppi giri di parole.

“Non è necessario e poi il sangue dev’essere fresco e non rappreso, c’è scritto nelle note in fondo.”

Re Vegeta si portò la pergamena con la formula più vicino agli occhi, non aveva notato quella frase a causa della poca luce.

“Sai quando accadrà?”

“Il destino è imprevedibile, potrebbe essere adesso, domani o fra un anno…le mie visioni non hanno archi temporali precisi.”

*

Vegeta era riuscito a far scudo a Radish con il suo corpo.

Incanalare quel colpo era il solo modo per evitare di far crollare una parete del castello, se non del tutto, evitando così qualsiasi vibrazione letale per chi si trovava nella capsula di criogenia nel laboratorio.

“Ehi! Grazie fratello! Se non ci fossi stato tu sarei schiattato come quella lì” Indicò il corpo inerme di Saiyla che giaceva in una pozza di sangue.

“Non sono tuo fratello, idiota!” Inveì contro di lui non distogliendo lo sguardo da suo padre, da Goku e da Bardack.

Nessuno dei tre si era prodigato a controllare Saiyla o a far sparire il suo corpo.

Bulma vomitò sul pavimento quando si accorse che delle budella fuoriuscivano dal suo ventre.

Non era riuscita a trattenersi e la nausea dovuta alla gravidanza.

Si ripulì con il lenzuolo bianco della lettiga e poi lo gettò a terra dove c’era il contenuto del suo stomaco a coprirlo.

“Stai bene?” Si preoccupò suo marito.

“Nausea gravidica”

“Voi terrestri siete sempre state deboli.” Non lo pensava veramente questo era certo, ma doveva fingere di essere qualcun altro per tener fede alla sua reputazione.

Bulma questo lo aveva intuito e non infierì dicendogli che doveva vedere com’era stata la sua gravidanza quando aspettava Trunks visto che lui se l’era data a gambe quando gli aveva comunicato che era incinta.

“Sei sempre il solito scimmione egoista” Si limitò a dire prima che un’altra contrazione dello stomaco la facesse rimettere di nuovo.

Ma questa volta uscì solo un po' di bile, niente di più.

“Non mi sembri stare bene, bambolina”

“Tu chiudi il becco!”

“Come comandi, mia principessa” Le fece una riverenza e lei chiuse gli occhi rassegnata, ma anche divertita, forse infondo non tutti i saiyan erano antipatici a pelle, tra di loro esisteva qualcuno con il senso dell’humor.

“BASTA!!!” Urlò Re Vegeta stufo di quel teatrino inutile attirando l’attenzione dei presenti.

Bardack porta via quello schifo” Ordinò riferito al corpo martoriato di Saiyla.

“Come sua maestà comanda” Non se lo fece ripetere due volte, prese il cadavere per un polso e lo trascinò lungo il corridoio lasciando dietro di sé una scia di sangue nero e qualche pezzetto di budella.

Bulma volse lo sguardo da un’altra parte per evitare di vomitare di nuovo o peggio ancora di svenire, e non le sembrava consono.

“Bene, ora che quella strega è morta converrai con me di non averne più bisogno. Noi ora lasceremo questo pianeta per tornare sulla Terra e vivremo tutti quanti felici e contenti”

“Ti sei forse ammattito?”

Vegeta inarcò un sopracciglio meravigliato, anche se un po' si aspettava quella domanda da parte di suo padre.

“…oppure la permanenza sulla Terra ti ha annebbiato il cervello, figliolo? Che ne è stato del principe distruttore e sanguinario che ricordavo? Di mio figlio?”

Tsk, niente di tutto ciò, padre. Ogni mia scelta è stata detta da me e non perché mi facevo controllare da qualcuno.” Nemmeno quella volta che Babidi aveva preso il controllo della sua mente era riuscito a farsi soggiogare, ma aveva fatto credere a quel mago da strapazzo di avere la situazione in mano, avere un guerriero del calibro di Vegeta tra il suo mazzo di carte da giocare sarebbe stato grandioso, peccato che il principe dei saiyan avesse altri piani a riguardo.

“Sai…” Iniziò suo padre muovendosi con circospezione attorno il corpo di Goku “…anche lui aveva detto la stessa cosa, che non si faceva usare da nessuno, ed invece…eccolo qui, piegato al nostro volere, e avere un saiyan così forte tra la nostra schiera di fedeli è un vantaggio!”

“Pensi sia più forte di me?” Inveì avvicinandosi pericolosamente a lui, Re Vegeta non si mosse di un millimetro, sapeva che non gli avrebbe torto un capello, ma non perché si trovava difronte a suo padre, ma perché in fondo al corridoio aveva un asso nella manica “Puttanate! E questo lo capirai molto presto” Vegeta iniziò ad aumentare la sua aura fino a trasformarsi in super saiyan, aveva tutte le intenzioni di combattere e vincere per dimostrargli che aveva torto, come sempre.”

Goku si portò in posizione di attacco senza che il monarca potesse dargli l’ordine di attaccare.

Tsk! Allora non sei un automa” Ringhiò incontro al suo amico portandosi davanti a lui.

“Non vorrete combattere qui?” Incalzò Radish e senza rendersene conto vennero colpiti da una ventata molto forte e da un boato sordo dietro di loro, Goku e Vegeta avevano fatto crollare una parete di mattoni e scavato un lungo tunnel nel terreno con una semplice spinta.

“Cazzo!” Imprecò Radish tenendo ben salda Bulma per le spalle. “Andiamo!” Le disse sorpassando Re Vegeta e correndo lungo il corridoio.

Bulma faceva fatica a stargli dietro per via del suo stato interessante che le impediva anche i gesti più semplici, rendendola subito stanca e spossata.

Fece per accasciarsi, ma venne sorretta dalla mano forte e rozza di Radish.

“Andiamo, bambolina…se ti accadesse qualcosa, Vegeta non me lo perdonerebbe mai!”

Bulma lo guardò per qualche secondo stranita, non le sembrava possibile che uno come lui potesse aiutarla in una situazione del genere “G-grazie!” Balbettò.

“Solo perché sono un saiyan non vuol dire che non abbia un cuore anch’io”.

*

Bulma e Radish raggiunsero l’esterno del castello e solo dei boati in lontananza gli fece percepire dove si stava svolgendo il combattimento tra i due.

All’arena.

Volarono fino a lì e si sistemarono sugli spalti da bravi spettatori.

Anche Re Vegeta raggiunto poi da Bardack si accomodarono vicino a loro.

La tensione che divideva i due combattenti si poteva tagliare con un coltello.

Goku e Vegeta.

Occhi negli occhi.

Con la sola differenza che quelli di Goku erano spenti e vuoti, quelli di Vegeta pieni di rabbia e delusione.

“Come hai potuto Kakaroth cadere nella loro trappola? Idiota che non sei altro!” Berciò riluttante.

“Non so di che cosa parli, io sono sempre stato così. Sono nato su questo pianeta!”

“Certo che non sai di che cosa parlo! Ti hanno fatto il lavaggio del cervello, mentecatto!”

Vegeta partì all’attacco trasformandosi subito in Super Saiyan God Blu, inutile perdere tempo con trasformazioni inferiori, non aveva senso giunti a quel punto, conosceva bene la forza di Goku, l’unico interrogativo che restava era sapere se anche lui sapeva di essere forte quanto il principe.

Lo sapeva.

Goku aumentò la sua aura ottenendo la stessa trasformazione con la medesima forza.

Sarebbe stato uno scontro alla pari, bisognava solo vedere chi avrebbe ceduto per primo.

Il principe dei saiyan iniziò lo scontro scagliandosi contro di lui con tutta la forza che aveva in corpo, mentre Goku si portò subito in posizione di difesa indietreggiando ad ogni colpo inferto non risentendone minimamente.

“Ti farò tornare in te solo prendendoti a schiaffi!”

Goku non disse nulla, si limitava solo a parare i suoi pugni e ad ergere una barriera quando Vegeta gli lanciò delle potenti sfere di energia.

“Questo è molto meglio del combattimento dei saibaim” Disse Bardack.

Mmmsi” Poggiò un gomito sul ginocchio e la testa sulla mano aperta.

Controllava e ricontrollava ogni loro mossa pensando a quanto quei guerrieri nel corso degli anni abbiano raggiunto una potenza elevata, forse avrebbero potuto tenera testa a Broly.

Già Broly…chissà che fine avevano fatto lui e Paragras.

Poco importava.

Combattevano ormai da una mezz’ora buona testa a testa, senza che nessuno dei due riuscisse a colpire l’altro in maniera significativa.

Vegeta stava elaborando un piano nella sua mente perché intuì che prendersi a schiaffi non lo avrebbe condotto da nessuna parte.

Fu allora che prese una decisione.

Sofferta e…imbarazzante.

Tornò normale sciogliendo la trasformazione in Super Saiyan Blu.

“Mi arrendo”.

*

Continua

*

Angolo autrice: Ciao a tutti! Alla fine ha indovinato chi credeva che Vegeta avrebbe salvato Radish 😊 pensavate che fosse arrivata davvero la fine per il nostro saiyan cappellone? Ma anche no…invece per Saiyla le cose sembrano diverse.

Come sempre fatemi sapere che cosa ne pensate e intanto vi comunico che mancano più o meno una decina di capitoli per la fine, quindi vi terrò impegnati almeno fino ad agosto, e poi come vi ho già anticipato, mi prenderò una piccola pausa fino a settembre.

Un abbraccio, e buon week end.

Erika

*

Prossimo capitolo: Il piano di Vegeta

*

P.s.  pubblico oggi perché domani devo fare il vaccino, quindi non ero sicura di fare a tempo.

  
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