Vegeta-Sej
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Capitolo 18 – La verità
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Saiyla osservava la luna alta nel cielo di Vegeta-Sej.
Il riflesso bluastro si rifletteva nei suoi occhi rugosi e preoccupati.
Sospirò mentre si reggeva ben salda al suo bastone e interrogava gli altri
sul futuro di quel pianeta risorto come l’araba fenice grazie a lei.
Re Vegeta bussò alla sua porta e con un movimento repentino chiuse i
drappeggi bordeaux a coprire la porta finestra.
“Non sei a letto?” Gli chiese lanciandogli un’occhiataccia.
Quella mattina era stato diramato un avviso, un’allerta che invitava ogni
abitante e guerriero a non uscire di casa per nessun motivo durante quella
notte, a causa della luna piena.
Si sarebbe arrangiata lei a vegliare sul pianeta, assieme a qualche guardia
non appartenente al popolo saiyan che aveva giurato
fedeltà al suo re.
“Non riesco a chiudere occhio. Ti sento mormorare e la cosa mi dà alquanto
fastidio!”
“Scusa tanto se sto lavorando per voi”
“Tsk! Per noi? Sappiamo bene a cosa miri!”
“Se la cosa per te è una seccatura posso sempre rispedirvi tutti quanti
dall’inferno da dove vi ho tirato fuori.” Berciò acida.
La luce fioca di un paio di candele poste sul tavolo di legno ormai
impregnate di cera illuminava i loro profili immobili.
“Non è necessario, piuttosto, le stelle ti hanno detto qualcosa di
interessante?” Domandò curioso.
Saiyla sbuffò dal naso, poi gli allungò una piccola pergamena con incise delle
parole in lingua saiyan.
“Cos’è sta roba?” Chiese perplesso iniziando a leggere con la mente “…una
formula magica?”
Saiyla incrociò le mani dietro la schiena mentre camminava ancora verso la
finestra che lasciò chiusa, sparendo per qualche istante dentro l’angolo buio.
“E’ per ogni evenienza!” Rispose spicciola senza troppe spiegazioni.
Re Vegeta deglutì il nulla “E’ un rito sacrificale, se ho inteso bene le
parole”
“Hai inteso bene.” Confermò annuendo anche con il capo. “…gli astri hanno
predetto la mia morte, e l’unico modo per riportarmi in vita sarà compiere quel
sacrificio”
“Ci sono ancora in giro le sfere del drago sia namecciane
che terrestri…”
“Le avranno occultate o distrutte giunti a questo punto, non penso che la
razza umana o quella namecciana siano così stupidi da
tenerle in bella vista.”
“Capisco…ma secondo, nell’eventualità che questo accada, dove l’andiamo a
scovare una saiyan ancora vergine, mi sembra un po'
una presa in giro?”
Re Vegeta non fece a tempo a terminare quella frase che il vagito di una
bambina si propagò per tutto il corridoio e sorrise sadico.
“Hai pensato proprio a tutto eh? Per questo avevi dato l’ordine di portare
via tutti dalla Terra.”
Saiyla sogghignò “Finalmente hai capito perché, mi sono lasciata un’opportunità,
chiamiamolo un lascia passare.”
“Se vuoi l’andiamo ad immolare anche subito” Propose senza troppi giri di
parole.
“Non è necessario e poi il sangue dev’essere fresco e non rappreso, c’è
scritto nelle note in fondo.”
Re Vegeta si portò la pergamena con la formula più vicino agli occhi, non
aveva notato quella frase a causa della poca luce.
“Sai quando accadrà?”
“Il destino è imprevedibile, potrebbe essere adesso, domani o fra un
anno…le mie visioni non hanno archi temporali precisi.”
*
Vegeta era riuscito a far scudo a Radish con il
suo corpo.
Incanalare quel colpo era il solo modo per evitare di far crollare una parete
del castello, se non del tutto, evitando così qualsiasi vibrazione letale per
chi si trovava nella capsula di criogenia nel laboratorio.
“Ehi! Grazie fratello! Se non ci fossi stato tu sarei schiattato come
quella lì” Indicò il corpo inerme di Saiyla che
giaceva in una pozza di sangue.
“Non sono tuo fratello, idiota!” Inveì contro di lui non distogliendo lo
sguardo da suo padre, da Goku e da Bardack.
Nessuno dei tre si era prodigato a controllare Saiyla
o a far sparire il suo corpo.
Bulma vomitò sul pavimento quando si accorse che delle budella fuoriuscivano dal
suo ventre.
Non era riuscita a trattenersi e la nausea dovuta alla gravidanza.
Si ripulì con il lenzuolo bianco della lettiga e poi lo gettò a terra dove
c’era il contenuto del suo stomaco a coprirlo.
“Stai bene?” Si preoccupò suo marito.
“Nausea gravidica”
“Voi terrestri siete sempre state deboli.” Non lo pensava veramente questo
era certo, ma doveva fingere di essere qualcun altro per tener fede alla sua
reputazione.
Bulma questo lo aveva intuito e non infierì dicendogli che doveva vedere com’era
stata la sua gravidanza quando aspettava Trunks visto che lui se l’era data a
gambe quando gli aveva comunicato che era incinta.
“Sei sempre il solito scimmione egoista” Si limitò a dire prima che
un’altra contrazione dello stomaco la facesse rimettere di nuovo.
Ma questa volta uscì solo un po' di bile, niente di più.
“Non mi sembri stare bene, bambolina”
“Tu chiudi il becco!”
“Come comandi, mia principessa” Le fece una riverenza e lei chiuse gli
occhi rassegnata, ma anche divertita, forse infondo non tutti i saiyan erano antipatici a pelle, tra di loro esisteva
qualcuno con il senso dell’humor.
“BASTA!!!” Urlò Re Vegeta stufo di quel teatrino inutile attirando
l’attenzione dei presenti.
“Bardack porta via quello schifo” Ordinò riferito
al corpo martoriato di Saiyla.
“Come sua maestà comanda” Non se lo fece ripetere due volte, prese il
cadavere per un polso e lo trascinò lungo il corridoio lasciando dietro di sé
una scia di sangue nero e qualche pezzetto di budella.
Bulma volse lo sguardo da un’altra parte per evitare di vomitare di nuovo o
peggio ancora di svenire, e non le sembrava consono.
“Bene, ora che quella strega è morta converrai con me di non averne
più bisogno. Noi ora lasceremo questo pianeta per tornare sulla Terra e vivremo
tutti quanti felici e contenti”
“Ti sei forse ammattito?”
Vegeta inarcò un sopracciglio meravigliato, anche se un po' si aspettava
quella domanda da parte di suo padre.
“…oppure la permanenza sulla Terra ti ha annebbiato il cervello, figliolo?
Che ne è stato del principe distruttore e sanguinario che ricordavo? Di mio
figlio?”
“Tsk, niente di tutto ciò, padre. Ogni mia scelta
è stata detta da me e non perché mi facevo controllare da qualcuno.” Nemmeno
quella volta che Babidi aveva preso il controllo
della sua mente era riuscito a farsi soggiogare, ma aveva fatto credere a quel
mago da strapazzo di avere la situazione in mano, avere un guerriero del
calibro di Vegeta tra il suo mazzo di carte da giocare sarebbe stato grandioso,
peccato che il principe dei saiyan avesse altri piani
a riguardo.
“Sai…” Iniziò suo padre muovendosi con circospezione attorno il corpo di
Goku “…anche lui aveva detto la stessa cosa, che non si faceva usare da
nessuno, ed invece…eccolo qui, piegato al nostro volere, e avere un saiyan così forte tra la nostra schiera di fedeli è un
vantaggio!”
“Pensi sia più forte di me?” Inveì avvicinandosi pericolosamente a lui, Re
Vegeta non si mosse di un millimetro, sapeva che non gli avrebbe torto un
capello, ma non perché si trovava difronte a suo padre, ma perché in fondo al
corridoio aveva un asso nella manica “Puttanate! E questo lo capirai molto
presto” Vegeta iniziò ad aumentare la sua aura fino a trasformarsi in super saiyan, aveva tutte le intenzioni di combattere e vincere
per dimostrargli che aveva torto, come sempre.”
Goku si portò in posizione di attacco senza che il monarca potesse dargli
l’ordine di attaccare.
“Tsk! Allora non sei un automa” Ringhiò incontro
al suo amico portandosi davanti a lui.
“Non vorrete combattere qui?” Incalzò Radish e
senza rendersene conto vennero colpiti da una ventata molto forte e da un boato
sordo dietro di loro, Goku e Vegeta avevano fatto crollare una parete di
mattoni e scavato un lungo tunnel nel terreno con una semplice spinta.
“Cazzo!” Imprecò Radish tenendo ben salda Bulma per le spalle. “Andiamo!” Le disse sorpassando Re
Vegeta e correndo lungo il corridoio.
Bulma faceva fatica a stargli dietro per via del suo stato interessante che le
impediva anche i gesti più semplici, rendendola subito stanca e spossata.
Fece per accasciarsi, ma venne sorretta dalla mano forte e rozza di Radish.
“Andiamo, bambolina…se ti accadesse qualcosa, Vegeta non me lo perdonerebbe
mai!”
Bulma lo guardò per qualche secondo stranita, non le sembrava possibile che uno
come lui potesse aiutarla in una situazione del genere “G-grazie!” Balbettò.
“Solo perché sono un saiyan non vuol dire che non
abbia un cuore anch’io”.
*
Bulma e Radish raggiunsero l’esterno del castello e
solo dei boati in lontananza gli fece percepire dove si stava svolgendo il
combattimento tra i due.
All’arena.
Volarono fino a lì e si sistemarono sugli spalti da bravi spettatori.
Anche Re Vegeta raggiunto poi da Bardack si
accomodarono vicino a loro.
La tensione che divideva i due combattenti si poteva tagliare con un
coltello.
Goku e Vegeta.
Occhi negli occhi.
Con la sola differenza che quelli di Goku erano spenti e vuoti, quelli di
Vegeta pieni di rabbia e delusione.
“Come hai potuto Kakaroth cadere nella loro
trappola? Idiota che non sei altro!” Berciò riluttante.
“Non so di che cosa parli, io sono sempre stato così. Sono nato su questo
pianeta!”
“Certo che non sai di che cosa parlo! Ti hanno fatto il lavaggio del cervello,
mentecatto!”
Vegeta partì all’attacco trasformandosi subito in Super Saiyan
God Blu, inutile perdere tempo con trasformazioni
inferiori, non aveva senso giunti a quel punto, conosceva bene la forza di
Goku, l’unico interrogativo che restava era sapere se anche lui sapeva di
essere forte quanto il principe.
Lo sapeva.
Goku aumentò la sua aura ottenendo la stessa trasformazione con la medesima
forza.
Sarebbe stato uno scontro alla pari, bisognava solo vedere chi avrebbe
ceduto per primo.
Il principe dei saiyan iniziò lo scontro
scagliandosi contro di lui con tutta la forza che aveva in corpo, mentre Goku
si portò subito in posizione di difesa indietreggiando ad ogni colpo inferto
non risentendone minimamente.
“Ti farò tornare in te solo prendendoti a schiaffi!”
Goku non disse nulla, si limitava solo a parare i suoi pugni e ad ergere
una barriera quando Vegeta gli lanciò delle potenti sfere di energia.
“Questo è molto meglio del combattimento dei saibaim”
Disse Bardack.
“Mmm…si” Poggiò un
gomito sul ginocchio e la testa sulla mano aperta.
Controllava e ricontrollava ogni loro mossa pensando a quanto quei
guerrieri nel corso degli anni abbiano raggiunto una potenza elevata, forse
avrebbero potuto tenera testa a Broly.
Già Broly…chissà che fine avevano fatto lui e Paragras.
Poco importava.
Combattevano ormai da una mezz’ora buona testa a testa, senza che nessuno
dei due riuscisse a colpire l’altro in maniera significativa.
Vegeta stava elaborando un piano nella sua mente perché intuì che prendersi
a schiaffi non lo avrebbe condotto da nessuna parte.
Fu allora che prese una decisione.
Sofferta e…imbarazzante.
Tornò normale sciogliendo la trasformazione in Super Saiyan
Blu.
“Mi arrendo”.
*
Continua
*
Angolo
autrice: Ciao a tutti! Alla fine ha indovinato chi credeva che Vegeta avrebbe
salvato Radish 😊 pensavate che fosse
arrivata davvero la fine per il nostro saiyan
cappellone? Ma anche no…invece per Saiyla le cose
sembrano diverse.
Come sempre fatemi sapere che cosa ne pensate e intanto vi comunico che
mancano più o meno una decina di capitoli per la fine, quindi vi terrò
impegnati almeno fino ad agosto, e poi come vi ho già anticipato, mi prenderò
una piccola pausa fino a settembre.
Un abbraccio, e buon week end.
Erika
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Prossimo capitolo: Il piano di Vegeta
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P.s. pubblico oggi perché
domani devo fare il vaccino, quindi non ero sicura di fare a tempo.