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Autore: KurryKaira    27/06/2021    2 recensioni
Questa storia sarà suddivisa in più atti e racconterà di quell'amicizia particolarmente profonda che è nata tra i due compagni di squadra Ren Tao e Horokeu Usui durante il torneo. Nel primo atto vediamo concludersi lo Shaman Fight, gli sciamani sono costretti a salutarsi e fare ognuno ritorno alla propria vita, ma lo sciamano del fulmine e quello del ghiaccio leggono nelle stelle che non basterà un semplice "ciao" per potersi dire addio, e in compagnia di Chocolove trascorrono un ultima giornata a Nezumiland.
Negli atti successivi il tempo passerà e scopriremo l'evoluzione del loro rapporto.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Horo Horo, Ren Tao
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il castello della bella addormentata venne fatto evacuare, anche se il pericolo era stato scansato era comunque partito un proiettile.
I due sciamani coinvolti, ormai rimasti soli, vagavano nel parco guardando i chioschi o le giostre.
Ren:- Per le giostre dovremmo aspettare Chocolove? Che dici?-
Horohoro:- Ci tieni davvero a questa giornata alla fine eh? Chi se ne frega di quello, scegli una giostra e andiamo!- Rispose distrattamente.
Ren lo guardò:- Che dolcezza.-
Il nordico ridacchiò resosi conto di essere stato cattivo nei confronti dello sciamano assente.
Ren:- E se mangiassimo qualcosa? Hai fame? Chiaramente offro io!- Roteò gli occhi ancora una volta.
La gente intorno rideva, scherzava e sembrava che andassero tutti più veloci di loro.
Il giapponese prese il polso dell'amico per vedere meglio la ferita inferta dal proiettile.
Ren scocciato:- Che fai?-
Horohoro serio:- Non dovresti farti controllare questa roba?-
Ren:- E' solo un graffio, ti ricordo cosa abbiamo passato al torneo? Senza contare che a casa mia queste cose erano all'ordine del giorno!- Rise anche se da ridere c'era poco ma l'amico rimase serio.
Ren lo strattonò per farsi lasciare la mano:- Tutto ok? Perché sei così serio?- Riprese a camminare verso il chiosco delle stuzzicherie.
Il compagno rimase in silenzio mentre il cinese si allontava, poi parlò:- Vedi di non morire più, o mi arrabbio di nuovo.-
E Ren ripensò ancora a quella notte, si voltò a guardarlo e il tempo sembrò proprio fermarsi, si accorse che si era alzato un po' il vento, rabbrividì.
Horohoro:- Hai freddo?- Gli si avvicinò con voce più tranquilla.
Ren:- Solo un po' di fresco.-
Horohoro:- Ora non sono più utile- sorrise.
Ren:- Già- rispose sorridendo appena anche lui.
Si era di nuovo creata quella strana tensione, tanto che sentirono seriamanete la mancanza del terzo compagno.
Una fontana gli schizzò un po', creava un leggero arcobaleno attorno a loro e ai cespugli fioriti, davvero un posto da principesse.
Ren:- Ehi- disse improvvisamente fermandosi e costringendo l'altro a fermarsi:- Non mi piace questa situazione.-
Horohoro:- Quale situazione?-
Ren:- Questa. Questa qui- ribadì:- sei troppo silenzioso e pensi chissà cosa. Mi metti ansia.-
Horohoro:- Tu puoi provare ansia?!- Ora rise di gusto e Ren si calmò:- Bene, così va meglio.-
Horohoro:- Pensavo odiassi sentirmi parlare. Allora...- riprese a camminare:-...dovevi offrirmi qualcosa da mangiare no?-
Ren annuì. Comprarono tre ciambelle, un cornetto e una bottiglietta d'acqua e trangugiando ripresero a camminare decidendo in quale fila aggiungersi.
Ren:- Non abbiamo comprato un po' troppa roba?-
Horohoro:- Io ho fame, e tu devi crescere.-
Ren:- Se muori tu io non mi arrabbio, lo sai?- Come fosse un invito a farlo.
- Però, ripensandoci...- disse poi a voce bassa spingendo contro il muro di pietra l'amico che con le due ciambelle in mano lo guardò stranito. No che non fosse solito sbatterlo contro qualcosa, chiariamo.
Horohoro:- Che ti prende?!- Gli chiese masticando mentre era costretto contro quel muro.
Ren:- ...ci ho riflettuto solo adesso che per difendere me avresti potuto beccarti tu il proiettile!-
Horohoro:- Ah ok. E' il tuo modo di dire grazie?- Strappò un altro pezzo di ciambella.
Ren:- Grazie un cazzo- lo minacciò ancora di più avvicinando il viso al suo con sguardo tetro:- non t'azzardare mai più.-
Al giapponese andò di traverso un po' della ciambella e iniziò a tossire facendo lui cenno di passargli l'acqua.
Ren:- Sei scemo? E' solo una bottiglia e ci ho già bevuto io. Tu hai detto che non volevi! Crepa ora!-
L'amico lo guardò malissimo mentre continuava a tossire e il compagno, ancora una volta, cedette roteando gli occhi.
Dopo aver bevuto, la tosse si calmò e riporse l'acqua a Ren.
Ren:- E' tua adesso, vado a comprarne un'altra.-
Horohoro:- Non ho nessuna malattia sai?-
Ren:- Non ho paura delle malattie, mi fa solo schifo la tua saliva.-
Per ripicca l'Ainu gli sputò contro ma il cinese abilmente lo evitò per poi prenderlo a pugni nonostante il cibo che avevano ancora in mano.
I pugni si trasformano in una lieve risata, Horohoro si arrese e Ren si calmò. 
- Ti piaceva quella ragazza eh?- Disse senza rifletterci troppo il ragazzo coi capelli viola aggiustandosi i vestiti e finendo il suo cornetto (bevve anche, smettendo di fare lo scemo).
Horohoro finendo anch'esso le sue due ciambelle e chiedendo la ciambella rimasta che spettava a Ren:- Era carina, certo. Non credi?-
Kororo infastidita, Horohoro le sorrise con occhi quasi lucidi, Ren li guardò rimanendo in silenzio. Lo sciamano del ghiaccio e il suo spirito borbottarono a voce bassa qualcosa, lui era molto dolce. Ren intuì cosa si dicevano senza bisogno di sentirli, probabilmente Horohoro non avrebbe amato mai nessuno che non fosse quella ragazza che ora era così piccina e se ne stava sotto una foglia di cavolo. Nessuna ragazza che non fosse lei, pensò. Nessuna ragazza. Scosse la testa cercando di cambiare pensieri.
- Beh, allora, non credi??- Si accorse che Horohoro ora parlava a lui.
Ren:- Eh?-
Horohoro:- Tu non fai mai molto caso alle belle ragazze vero?-
Ren alzò le spalle.
Horohoro:- Sei strano.-
Ren ora esplose:- E tu sei maleducato e ignorante!-
L'amico rise di gusto:- Maleducato io?! Fino a prova contraria eri tu che mi prendevi a pugni e calci un attimo fa!-
Ripresero a camminare riguardandosi intorno, presero un viale ricco di verde e un po' isolato.
Horohoro:- E comunque so perché non guardi le ragazze!-
Ren, nonostante volesse assolutamente evitare il discorso:- Sentiamo. Voglio vedere dove vuoi andare a parare...- lo minacciò poi:- Però ti ricordo che anche se il proiettile non ti ha colpito posso folgorarti io.-
Horohoro:- La pianti di minacciarmi di morte? Sei noioso, tanto so che sei un bravo ragazzo sotto sotto- gli stropicciò i capelli mandandolo su tutte le furie, Ren se li pettinò di nuovo.
Il giapponese, con aria sicura, evitando lo sguardo dell'amico, ammise:- La verità è che hai una cotta per Yoh!-
Il cinese sputò l'acqua che stava bevendo.
Si fermarono, Horohoro decise coraggiosamente di guardarlo e di continuare a parlare:- Non rispondi... chi tace accensen- Ren gli tappò con violenza la bocca:- Piantala con questo proverbio. Sembra che tu conosca solo questo!-
Horohoro non rispose e chi tace acconsente.
Horohoro:- Ok, ma tu non lo stai negando.-
Ren:- Perché è talmente stupido quello che hai detto che non ne ho bisogno- riprese a camminare nervosamente a passo più svelto.
"Ciaooo!" Disse lo sciamano di ghiaccio a presa in giro con voce strascicata e fintamente emozionata.
Ren:- Che sarebbe?-
Horohoro prendendolo sempre in giro:- Tu che saluti Yoh sta mattina trattenendo la voglia di baciarlo!-
Ren:- Ok, non voglio essere monotono, ma ora devi morire davvero.-
Lo picchiò di nuovo, a sangue, e poi riprese a camminare, anzi quasi a correre.
Horohoro:- Ma dove vai?!- Seduto a terra "sanguinante".
Ren:- Cerco Chocolove, lo saluto, e prenoto un volo prima nella speranza di non vedervi mai più!-
Horohoro si alzò ridendo e correndo lo raggiunse.
Il sole iniziava a tramontare, l'aria ora era fresca, il parco si svuotava lentamente delle risate e degli schiamazzi. Se non fosse che faceva un po' freddo si stava meglio adesso, era più rilassante e le file alle giostre scorrevano notevolmente più veloci. Anche i lampioni che iniziavano ad accendersi mentre il cielo imbruniva creavano un'atmosfera più rilassante. Sembrava che tramontasse anche Nezumiland proprio come era tramontato lo Shamanfight, per un attimo i due sciamani che si inseguivano scherzosamente (uno in verità non scherzava affatto) provarono un profondo senso di solitudine. In realtà quel torneo era stato violento e tremendo, niente da aver voglia di rivivere, ma loro...
Ren si voltò guardando Horohoro con estrema serietà e sguardo accigliato. Loro, gli amici conosciuti in questa terribile avventura, li sarebbero mancati, tutti. Anche chi non avrebbero mai creduto.
Horohoro:- Tutto ok?- Chiese respirando piano, stanco della corsa.
Ren:- Dovremmo iniziare ad avvertire Jun e Pirika, non credi?-
Horohoro:- Di che?-
Ren:- Di dove siamo e di quando rientremo in albergo. Sai, mia sorella domani torna a casa con me, non so la tua- rise appena e l'altro ricambiò.
Horohoro:- Non hai torto, Pirika andrà fuori di testa se non mi faccio vivo prima di sera!-
Ren:- E chissà che fine ha fatto Chocolove.-
Horohoro guardò la luna che iniziava a intravedersi insieme a poche stelle, il vento gli scompigliava piano i capelli.
- Un'altra giostra, solo io e te, e poi cerchiamo Chocolove e torniamo a casa- disse con voce pacata l'Ainu.
Ren lo guardò, ripensò alla ragazza che (un po' cattivo da dire ma...) li aveva rovinato la giornata, lei trovava Horohoro molto carino a quanto pare e in quel momento, mentre il vento muoveva i suoi capelli e i lampioni lo illuminavano lui pensò la stessa cosa, e ancora una volta non poté fare a meno di colorare di rosa le suo gote.
Horohoro:- Insomma, alla fine abbiamo fatto solo l'ottovolante! Facciamoci un giro almeno su un'altra giostra, no?... Ci sei?- Disse poi notando la mente completamente assente dell'amico.
Horohoro:- Eeehi- ripeté avvicinandosi con una mano in tasca e l'altra che picchiettò sulla fronte dell'altro.
Ren:- Eh?-
Horohoro:- A che stai pensando? Sei davvero distratto oggi.-
Ren:- Già.-
Horohoro:- Lo ammetti.-
Ren:- Come poteva Diana trovarti più carino di me?!-
Il giapponese borbottò qualcosa di misto tra stupore e nervoso:- Ma a cosa stai pensando?!-
Ren:- Non deve stare bene con la testa.-
Horohoro scontroso:- Molto simpatico. Non pensavo di esserti così inferiore- facendo l'offeso, il cinese gli rise in faccia innervosendolo veramente.
Ren:- Stai tranquillo- disse poi stringendo la maglietta del nordico in un pugno e trascinandolo verso il trenino di Nezumiland:- non ridevo perché sei un brutto ragazzo. Non sei brutto, sono solo molto più bello io, ridevo per quello.-
Horohoro:- Molto carino, ora sto meglio!- Questa volta roteò gli occhi lui:- Dove mi stai portando? E perché mi spingi così? So camminare da solo!-
Raggiunsero il trenino.
Horohoro:- Il trenino?... Davvero? Il trenino?!-
Ren alzò le spalle:- E' tardi, è la cosa più vicina, ci farà fare il giro del parco velocemente e poi tanti saluti. E poi...-
Horohoro:- E poi?-
Ren ancora con aria nostalgica:-...è come quell'altro treno lì no?- Ripensò a quel posto bianco dove regnava Hao.
Lo sciamano del nord sorrise con estrema dolcezza provando probabilmente la stessa nostalgia, assecondò e salirono sul treno.
Questa volta Ren fu "costretto" a sedersi nel posto accanto al suo. Quando la cintura di ferro si chiuse sui loro petti la toccarono istintivamente entrambi sfiorandosi per sbaglio la mano, Ren l'allontanò di scatto portandola alle cosce guardando dalla parte opposta per non incrociare lo sguardo dell'amico. E quella strana tensione si creò di nuovo.
L'Ainu notò ancora una volta lo strano comportamento del ragazzo di Kishu, e notò ancora il colore rossastro sulle sue guance. Per un attimo pensò che forse Yoh non era sempre il primo pensiero di Ren.
Il treno partì facendo lentamente il giro di tutta Nezumiland.
- Pensi che sia almeno più carino di Yoh?- Sputò scherzosamente a un certo punto il giapponese.
- No! No! No! Non ricominciare con questo discorso mentre sono costretto qui! Ti prego!- Rispose con estrema e quasi fragile spontaneità il cinese.
Horohoro rise di gusto:- Ma dai, scemo! Sto chiaramente scherzando!-
Ren:- Non sei divertente!-
Horohoro:- Dimmi quando mai ti diverti con me- secondi di silenzio e poi si corresse:- Dimmi quando mai ti diverti...-
Altri secondi di silenzio.
Ren:- Trovo che siate carini tutti e due, tu, per me, un pizzico di più.-
La ferrovia si alzò facendo sollevare il treno dalle pietre del terreno, entrò in un tunnel di foglie sempreverdi. La luce li illuminava ancora un po'.
Questa volta ad arrossire vistosamente fu l'altro:- Mi... mi hai risposto davvero?!-
Ren alzò le spalle guardandolo con noncuranza.
Horohoro dopo un po' si calmò senza perdere il rossore però:- Beh... è una sciocchezza, però ora ho un senso di soddisfazione- ridacchiò.
Ren:- Solo perché ti trovo più carino di Yoh?- Ancora noncuranza.
Horohoro:- Forse non te l'ho mai detto ma a me importa molto la tua opinione sai?-
Ren:- Ah sì?- Chiese quasi senza voce abbassando lo sguardo e stroppiciandosi la seta dorata dei pantaloncini tra i pugni.
Intanto il tunnel di edera si faceva sempre più fitto, tanto da lasciarli completamente al buio.
Ma sì, cosa gli importava? Domani sarebbe partito e magari non si sarebbero nemmeno più rivisti. Il ragazzo dai capelli viola in quel buio cercò gli occhi del koropokkuru come a volerle chiedere "scusa, sarai sempre la ragazza della sua vita. Ma io non sono una ragazza".
E in quel buio, lo baciò.
  
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