03/07/2021
1 recensioniQuesta Flashfiction partecipa alla #SunaOsaFluffWeek2021
Prompt: Sounds gay. I'm in!
Anime/Manga: Haikyuu!!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life
Rating: giallo
Avvertimenti: What if?, Lime
Personaggi: Rintarō Suna, Osamu Miya
Pairing: #SunaOsa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Numero di parole: 500
Shodaku
Osamu aveva smesso di credere a qualsiasi usanza legata al giorno di San Valentino e al successivo White day.
Da diversi anni trascorreva quelle due giornate subendo i vanti di Atsumu, piuttosto popolare tra le ragazze sin dai tempi delle scuole medie.
Il quattordici febbraio uscì di casa mezzora prima del gemello. Una volta arrivato a scuola non aveva potuto fare a meno di notare un pacchetto incartato posto sopra le sue uwabaki. Le decorazioni sull’involucro consistevano in alcuni onigiri e delle teste di volpe in versione chibi, il ché poteva voler dire tutto o niente.
Un piccolo biglietto anonimo riportava poche e semplici parole:
Hai un mese di tempo per pensarci :)
Non riusciva a credere che qualcuno si fosse dato pena per lui per quell’assurda ricorrenza; e non sapeva che le sorprese non erano ancora terminate.
Narita Akane, una delle ragazze più desiderate della classe, gli corse incontro reggendo un sacchettino rivestito in argento.
Sarà la solita cioccolata di cortesia...
“Miya-kun, ho preparato questi biscotti al cioccolato per te. Spero di essere stata all’altezza visto che tu sei molto bravo in cucina...”
“Oh! Grazie, Narita-kun. Saranno certamente buonissimi!”
Sollevò lo sguardo sentendosi alquanto osservato. Si voltò in direzione del suo banco, posto esattamente dinnanzi a quello di Suna. Vide il centrale fingere disinteresse per ciò che era appena accaduto, intento a controllare distrattamente la home del suo profilo Twitter.
“Oi, Rin! Quest’anno prevedo un’epidemia di cavallette o comunque qualcosa di apocalittico! Guarda un po’ qua! Mai successo niente del genere in diciassette anni!”
“Sei proprio un figoh, Samu!”
Miya mostrò uno sguardo fiero e gli occhi lucidi. Sapeva che occasioni come quelle difficilmente si sarebbero potute verificare negli anni a venire, ma non tralasciò la punta di sarcasmo presente nel commento dell’amico, così come il ricordo di un episodio accorso in passato. Esattamente un anno prima.
“Però...”
“Però?”
“Narita-kun lo scorso anno era in classe con ‘Tsumu e...”
“Oh, perbacco!”
“Piuttosto... chissà chi mi ha lasciato questo! La carta da regalo è piuttosto carina.”
Rintarō fece uno sforzo immane per non scomporsi di fronte a quello che sembrava essere un complimento per una sua scelta certamente non banale. Senza contare che conosceva Narita e sapeva che aveva sempre preferito Atsumu tra i fratelli Miya.
Che gusti decisamente poco raffinati!
“Riflettici bene. Hai un mese di tempo.”
L’espressione di Osamu si fece improvvisamente seria, fino a quando non incontrò il viso imbarazzato dell’altro. Quest’ultimo non ci mise più di qualche secondo per comprendere di aver commesso un clamoroso errore.
“Rin... come fai a sapere cosa c’è scritto sul biglietto allegato?”
“Il White day è fra un mese, giusto?!”
“Sì, ma... sei stato tu?”
Suna cercò in tutti i modi di non guardarlo dritto negli occhi, sperando che il professore di filosofia potesse entrare il prima possibile per iniziare la sua lezione.
Aveva studiato ogni dettaglio, eppure era riuscito a cadere nella sua stessa trappola.
“Suona un po’ gay, non trovi?”
“Chissà! Ad ogni modo... ne riparleremo fra un mese!”
“Però...”
“Però?”
“Narita-kun lo scorso anno era in classe con ‘Tsumu e...”
“Oh, perbacco!”
“Piuttosto... chissà chi mi ha lasciato questo! La carta da regalo è piuttosto carina.”
Rintarō fece uno sforzo immane per non scomporsi di fronte a quello che sembrava essere un complimento per una sua scelta certamente non banale. Senza contare che conosceva Narita e sapeva che aveva sempre preferito Atsumu tra i fratelli Miya.
Che gusti decisamente poco raffinati!
“Riflettici bene. Hai un mese di tempo.”
L’espressione di Osamu si fece improvvisamente seria, fino a quando non incontrò il viso imbarazzato dell’altro. Quest’ultimo non ci mise più di qualche secondo per comprendere di aver commesso un clamoroso errore.
“Rin... come fai a sapere cosa c’è scritto sul biglietto allegato?”
“Il White day è fra un mese, giusto?!”
“Sì, ma... sei stato tu?”
Suna cercò in tutti i modi di non guardarlo dritto negli occhi, sperando che il professore di filosofia potesse entrare il prima possibile per iniziare la sua lezione.
Aveva studiato ogni dettaglio, eppure era riuscito a cadere nella sua stessa trappola.
“Suona un po’ gay, non trovi?”
“Chissà! Ad ogni modo... ne riparleremo fra un mese!”
Angolo dell'Autrice
Ringrazio in anticipo tutti coloro che avranno voglia di leggere questa mia raccolta di flashfic! :)
Ed eccomi qua! Con una nuova raccoltina di flashfiction dedicata al pairing che ha catturato quasi ogni mio pensiero scribacchino nelle ultime settimane: la #SunaOsa. Ho deciso di scrivere una flash seguendo l’onda della #SunaOsaFluffWeek2021, ma penso proprio che proseguirò anche oltre (tempo e caldo permettendo). Spero che il tutto possa essere quanto meno di vostro gradimento!
Quinta flash: Shodaku.
Shodaku è un termine giapponese che indica l’accettazione di un invito. Infatti, Rintarō consegna la cioccolata avvolta in una simpatica carta regalo il giorno di San Valentino a mo’ d’invito, attendendo la risposta per il giorno del White Day, ovvero esattamente un mese dopo. Certo, non è da lui incappare in un lapsus così evitabile, ma diciamo che l’ansia mischiata ad un pizzico di gelosia ha fatto il suo dovere (in altre parole, ho cercato di rendere il tutto il più realistico possibile). Fortuna che Osamu si ricordava dell’interesse – non corrisposto – di quella ragazza per suo fratello! Atsumu, seppur indirettamente, ha salvato ancora una volta la situazione in corner! ;)
P.s.: le uwabaki sono le pantofole che solitamente gli studenti indossano a scuola (ma non solo loro) dopo aver riposto le proprie scarpe in un apposito armadietto dedicato (dove Samu trova la ‘sorpresina’, per l’appunto).
Stay tuned! ;)
Il titolo generale della raccolta prende spunto dalla celeberrima canzone di Diodato, dal mio umore odierno (in senso inverso) e dalla mia vivida immaginazione che mi porta a vedere questi due che si sussurrano all’orecchio proprio queste parole.
Il testo è scritto in terza persona, al tempo passato e il point of view sarà alternato.
Il rating potrebbe variare in corso d’opera.
Grazie ancora a chiunque passerà di qua. **
Alla prossima flashina,
Mahlerlucia
Ed eccomi qua! Con una nuova raccoltina di flashfiction dedicata al pairing che ha catturato quasi ogni mio pensiero scribacchino nelle ultime settimane: la #SunaOsa. Ho deciso di scrivere una flash seguendo l’onda della #SunaOsaFluffWeek2021, ma penso proprio che proseguirò anche oltre (tempo e caldo permettendo). Spero che il tutto possa essere quanto meno di vostro gradimento!
Quinta flash: Shodaku.
Shodaku è un termine giapponese che indica l’accettazione di un invito. Infatti, Rintarō consegna la cioccolata avvolta in una simpatica carta regalo il giorno di San Valentino a mo’ d’invito, attendendo la risposta per il giorno del White Day, ovvero esattamente un mese dopo. Certo, non è da lui incappare in un lapsus così evitabile, ma diciamo che l’ansia mischiata ad un pizzico di gelosia ha fatto il suo dovere (in altre parole, ho cercato di rendere il tutto il più realistico possibile). Fortuna che Osamu si ricordava dell’interesse – non corrisposto – di quella ragazza per suo fratello! Atsumu, seppur indirettamente, ha salvato ancora una volta la situazione in corner! ;)
P.s.: le uwabaki sono le pantofole che solitamente gli studenti indossano a scuola (ma non solo loro) dopo aver riposto le proprie scarpe in un apposito armadietto dedicato (dove Samu trova la ‘sorpresina’, per l’appunto).
Stay tuned! ;)
Il titolo generale della raccolta prende spunto dalla celeberrima canzone di Diodato, dal mio umore odierno (in senso inverso) e dalla mia vivida immaginazione che mi porta a vedere questi due che si sussurrano all’orecchio proprio queste parole.
Il testo è scritto in terza persona, al tempo passato e il point of view sarà alternato.
Il rating potrebbe variare in corso d’opera.
Grazie ancora a chiunque passerà di qua. **
Alla prossima flashina,
Mahlerlucia