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Autore: Lita_85    17/07/2021    3 recensioni
Dario fisioterapista casanova incallito. Anita pubblicitaria ironica e intraprendente. Due persone così diverse ma così simili. Le loro vite verranno stravolte dal loro primo incontro, che li porterà loro malgrado in situazioni divertenti e passionali. Sapranno resistersi l'un l'altro? Buona lettura! ❤️ Opera registrata su Patamu, qualsiasi riproduzione anche parziale dell'opera senza cconsenso sarà perseguibile per legge.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Dopo aver lasciato Saverio allo studio associato, mi incamminai verso il mio più confuso che mai. Le parole di Saverio, pur essendo crude, erano vere, terribilmente vere. Mi sentivo un vero idiota. Giocavo con lei, come il gatto con il topo, e prima o dopo la cosa sarebbe finita male. A complicare il tutto, il nostro caro professorino di matematica, il ragazzo di belle speranze che cercava di portarmela via con gentilezza e caparbietà. Doti che avevo anche io, ma in diversa misura. Entrai camminando lentamente, e completamente preso dai miei pensieri confusi mi avvicinai all'ufficio di Mirko. Lui, era già seduto dietro la scrivania  intento a compilare cartelle innerenti i suoi pazienti della settimana nel totale silenzio.

« Come andata con Saverio? », domandò Mirko senza neanche alzare lo sguardo e continuando a scrivere.

« Perché mi hai lasciato da solo con lui?!... »

« Ho capito, non è andata bene... »

Mi avvicinai al lettino da massaggi che era situato alla destra lateralmente alla scrivania e mi lasciai cadere su di esso trascinandomi il piccolo borsone che avevo sulla spalla destra. Portai la testa all'indietro poggiandola di peso sul mini cuscino.

« Mi, secondo te sono un coglione?... »

« Si, ma non hai livelli di Saverio, lo sai che lui detiene il primato! »

« Sei troppo buono, come sempre! »

« Mi dici cosa ti turba? », chiese avvicinandosi a me posizionandosi davanti alla mia testa.« Con me puoi parlare lo sai... » continuò stirandomi il collo come se fossi uno dei suoi pazienti.

« Ieri sera ho fatto l'amore con Anita... »
« Okay... »

« Mi, è stata la notte più bella della mia vita... »

« Non vedo dove sta il problema... »

« Il problema si è creato quando le ho detto che l'amore è una perdita di tempo, e che non credo in quel sentimento! »

« Ma allora sei coglione veramente! Altro che Saverio! », gridò forzando ancora di più il mio collo come a volerlo staccare.

« Ahia cazzo! », gridai sotto la presa decisa di Mirko mentre mi stirava il collo 

« Dovrei staccartela la testa! »

« Lo so... Lo farei anch'io se potessi... »

« Adesso ti dirò una cosa che allieterà sicuramente la tua giornata... »

« Dal tono che stai usando, sarà sicuramente una cosa meravigliosa... »

« Oggi io e Claudia, guardavamo la scaletta del matrimonio e abbiamo aggiunto delle cose... »

« Ma perché, esiste anche una scaletta?! »

« Esiste una scaletta, e guarda caso, tu e Saverio siete presenti! »

« Oddio... »

« Allora, oggi pomeriggio abbiamo prenotato una delle tre lezioni di ballo che si terranno per voi testimoni e per alcuni amici di Claudia in modo che dopo il primo ballo da marito e moglie anche voi possiate farlo insieme a noi! »

« Ma siete degli stronzi! »

« Avanti! Tu sei un ballerino provetto! E poi ci sarà anche Anita! »

« Ma allora non hai ascoltato niente di quello che ho detto prima?! »

« Ho ascoltato forte e chiaro, e adesso ti dirò una cosa che "forse" non ti piacerà... »

« Cosa?! », chiesi alzandomi di scatto dal lettino avvicinandomi a lui.

« Claudia... »

« Eh?! »

« Claudia... »

« Cazzo Mirko, quando fai così ti ucciderei! »

« Ha invitato anche il Professore... »

« Ma porca puttana Mirko! »

« Lo so, ho cercato di dissuaderla... Poi lei ha iniziato a fare domande... E tu lo sai che io non so tenere i segreti... »

« Che cazzo le hai detto?! »

« Eh... »

« Che cazzo le hai detto Mirko?! »

« Che hai il complesso di inferiorità verso il professore! »

« Ma sei completamente impazzito?! »

« Lo sai che io non so dire le bugie! È la prima cosa che mi è venuta in mente! Che poi, secondo me, li hai veramente... »

« Quindi, secondo lo psicologo che è in te, io avrei il complesso di inferiorità verso il damerino? »

« Non saresti così geloso, oltre ad essere innamorato perso di lei ovviamente... »

« Io non sono... » stavo per completare la frase quando Mirko mi guardò sottecchi arrotolando un taping che aveva in mano « Ok... Provo qualcosa per lei, contento?! »

« Adesso devi solo capirlo per bene...  », continuò sorridendomi e dandomi una pacca sulla spalla.

Sorrisi a quell'affermazione. In realtà lo sapevo da tempo. Sapevo che ero innamorato di lei, sapevo che ogni volta che la vedevo mi tremavano le gambe, e sapevo che ogni volta che le mie labbra sfioravano le sue sarei morto volentieri tra le sue braccia. Mentre il mio cuore stava iniziando a battere veloce tra i ricordi di lei, la porta si spalancò con un Saverio devastato.

« Ho bisogno di qualcosa di forte! Ditemi che in questo buco avete qualcosa di forte! »

« Ma che succede?! », domandò Mirko avvicinandosi a lui preoccupato.

« Sa, lo sai che qui non teniamo alcolici, posso farti un caffè se vuoi...  », replicai avvicinandomi a lui con le mani in tasca.

« Che cazzo devo farci con il caffè?! Ho bisogno di whisky o forse... la benzina della mia macchina andrebbe bene!!  », così dicendo fece per uscire dalla stanza come a voler davvero bere la benzina della sua macchina.

Fu fermato da Mirko e trascinato da me in una delle due sedie davanti alla scrivania e fatto accomodare li di forza.

« Mi dici che cazzo è successo?! Ti ho lasciato in ufficio che avevi delle "cose urgenti da fare"...  »

« E proprio per quello sono in questo stato!!  », rispose allentandosi la cravatta in un bagno di sudore.

« Allora calmati un attimo e bevi questo...  », si avvicinò Mirko con un bicchiere contenente una sostanza verde scuro. Lui, la bevve in un sorso, e con la stessa velocità la sputò fuori.

« Ma che cazzo era?! », esclamò ridando il bicchiere a Mirko.

« Tè verde al limone...  »

« Ti ringrazio, ma io non ho i dolori mestruali...  »

« Ok, ti calmi un attimo e ci dici cosa cazzo è successo?!  »

« Ecco, in effetti il cazzo c'entra...  »

« Cioè?!  »

« Appena arrivato allo studio, mi sono avviato deciso nella stanza di cristina, la strafiga che hai visto stamattina...  », disse girandosi verso di me ricordandomi di averla vista « Vi lascio immaginare cosa è avvenuto dopo, le sono proprio saltato addosso, ma lei non si è fatta pregare, anzi, mi ha sbattuto quelle tette enormi in faccia  »

« Ti ringrazio per la descrizione dettagliata! », disse Mirko sedendosi sullo sgabello li vicino « Adesso ho più chiaro lo scenario...  »

Iniziai a ridere portando le mani in faccia, la storia stava prendendo davvero una piega inaspettata.

« Comunque, ci stavamo baciando come se non ci fosse un domani, con lei che mi slacciava la cintura e io che le alzavo la gonna...ma poi... »

« Ma poi?...  »

« Ma poi il pisello non ha risposto più ai comandi...  »

« Che?!  »

« È quello che è successo...  »

« Quindi fammi capire, hai fatto cilecca ancora prima di iniziare?! »

« Esatto...  »

« Ma, sicuro di stare bene? Non è che hai la febbre? », chiesi avvicinando il palmo della mia mano alla sua fronte fredda.

« Sto benissimo!! », replicò alzandosi in piedi e gironzolando per tutto lo studio.

« Sicuro che non è successo niente prima? Magari qualcosa ti ha scombussolato? », domandò Mirko guardandolo interrogativo.

« A parte le cazzate che fa sempre il nostro caro dottore qui presente, la riunione che ho tra mezz'ora, e la chiamata di Ginevra non è successo niente di nuovo! »

« Aaaaaaaaaah ecco... Ginevra... », disse Mirko con tono convinto alzandosi dallo sgabello da dove essere rimasto seduto.

« Cos'è questo tono da saputello?! »

« Non ci fare caso, oggi è in vena di fare lo psicologo... », dissi incrociando le braccia divertito.

« Secondo me la sua chiamata ti ha inibito... »

« La sua chiamata che?! », chiese guardandomi scioccato.

« Sta facendo ancora lo psicologo... », continuai sorridendo.

« Mi sa che qui c'è qualcuno innamorato di Ginevra... », continuò Mirko facendo girare nuovamente Saverio verso di me.

« Non guardare me! Io sono quello innamorato di Anita, ricordi?! »

« Dottor Testi, secondo me quella brodaglia che beve le ha dato alla testa! Io? Innamorato?! Ma non diciamo sciocchezze! »

« Beh, non avevi mai fatto cilecca, e non ti sei mai innamorato... Vedi un po' tu! »

« Grazie per questa seduta di psicoanalisi gratuita Dottor Testi! Ne avevo proprio bisogno! Adesso, se mi volete scusare, vado al bar in fondo, bevo subito qualcosa di forte e torno a lavoro! », così dicendo si avvicinò alla porta più sconvolto di quando era arrivato.

« Mi dici cosa hai detto a Cristina?! », chiesi fortemente incuriosito

« Le ho detto che mi ero ricordato un appuntamento importante, e me ne sono andato di corsa! Sperando che non si sia accorta di niente, altrimenti la mia reputazione andrà a farsi fottere! »

« Ah Sa, prima che tu vada, stasera ti aspetto alle 19.00 alla scuola di ballo " Bailando" che si trova qua vicino. Ti mando la via su maps! »

« Ma che sta dicendo?! »

« Ti chiamo più tardi e ti spiego tutto io... », dissi rispondendo allo sguardo di Saverio più confuso che persuaso.

Lui, facendo cenno con il capo uscì senza neanche salutare. Mirko lo aveva colpito. Non sapevo se il Dottor Testi ci avesse preso, ma non avevo mai visto Saverio in quello stato. Guardai la porta per qualche secondo sospirando. Io non ero sicuramente messo meglio di Saverio, e per giunta avevo un professore da tenere a bada. Mi girai verso Mirko come le mani conserte guardandolo scioccato. Non potevo credere a quello che era appena successo. Lui nel frattempo stava ancora sistemando i taping dentro il contenitore, e sorridendomi disse.

« Siete tutti spacciati... »

« Mi, ti dispiace andare a fanculo?! », gridai avvicinandomi alla porta ed uscendo in preda a quella fottuta paura. 

Sospirai nuovamente pensando che non aveva tutti i torti. Eravamo davvero spacciati, o per lo meno io lo ero. Quell'incontro in ascensore aveva mandato in tilt il mio cervello. La desideravo con tutte le mie forze, e neanche la notte passata tra le sue braccia aveva saziato quella voglia che avevo di lei. Anzi, quel fugace incontro in ascensore non aveva fatto altro che alimentare la bramosa voglia che avevo di Lei. 
Passai nervosamente le mani sulla faccia come a volermi svegliare da un sonno profondo, quando il mio cellulare iniziò a vibrare.

« Buonasera Dario come va? » 

« Potrebbe andare meglio Giorgio... »

« Ascolta, gli occhiali sono pronti, quando vuoi puoi venire a prenderli... »

« Ok, passo oggi dopo il lavoro e saldo tutto... E mi raccomando, domani avvisatela che gli occhiali sono pronti... »

« Sicuro che quella ragazza non si incazzerà con te?... »

« È quello che voglio... », risposi sorridendo avvicinandomi alla palestra « È proprio quello che voglio... »

« Ok Casanova, ci vediamo più tardi! »

« A più tardi Giorgio... »

Chiusi la chiamata continuando a sorridere con un ghigno alla Lucifer. Volevo che lei si arrabbiasse con me. Sapevo sarebbe successo, era un dato di fatto, ormai la conoscevo bene. Non avrei mai potuto farle pagare il conto. La mia, fin da subito, era stata solo una tattica per rivederla, e adesso oltre che alla serata "danzante" l'avrei rivista l'indomani mattina. Il paziente delle sedici entrò in palestra, scandendo quel tempo che mi separava dai suoi occhi blu-verdi, quel tempo che sembrava interminabile ogni qualvolta sapevo di incontrarla. Il mio cuore usciva dal petto in una ricerca disperata, e con la stessa disperazione reprimevo il tutto.

Odiavo mentire al mio cuore, ma era quello che succedeva.

 Si, il mio cuore smetteva di battere per quella bugia suggerita della ragione, una bugia detta a fin di bene, ma che prima o poi avrebbe rovinato tutto.



Note: Capitolo Diciannove. Buongiorno a tutti miei cari/e in questo nuovo capitolo. Vediamo come Dario abbia escogitato un altro piano pur di rivedere Anita, e chissà come reagirà lei quando scoprirà la storia degli occhiali. Saverio. Sì, Saverio ha i suoi primi cedimenti, ma sapevamo che sarebbe successo. 🤣 Questo è solo il primo "sintomo" di qualcosa di molto più grande, e lo vedremo nei prossimi capitoli. Nel prossimo invece, vedremo Anita e la suo comportamento dopo la scena dell'ascensore 🤣 Grazie sempre a tutti quelli che mi seguono ❤️ alla prossima ♥️
   
 
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