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Autore: T612    20/07/2021    1 recensioni
[Dal testo - Capitolo 1: "Zip-01"]
Mail from: a14.vadf@mail.com
Mail to: aalpha01@mail.com
Data: 26 marzo 2024
Oggetto: Progetto Guardia d'Inverno
Come da accordi trovi tutti i file del fascicolo nelle cartelle zip.
Ho fatto tradurre tutto in una lingua comprensibile [...]
Genere: Angst, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Clint Barton/Occhio di Falco, James ’Bucky’ Barnes, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nick Fury
Note: Missing Moments, Otherverse | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Zip-08



 

Estratto Registrazione Audio -mic02_01-

Ubicazione: Camera 17, Isida Hospital, Odessa

Data: 22 luglio 2009

Ora: 03.45 PM (fuso orario locale)


C. F. Barton: Ehi, sei sveglia. Come stai? 

N. A. Romanov: Questo è reale? 

C. F. Barton: Non dovrebbe esserlo? 

N. A. Romanov: Non lo so, l'anestesia mi fa un brutto effetto. Allucinazioni, tipo. 

C. F. Barton: Che genere di allucinazioni? 

N. A. Romanov: Ricordi, fantasmi. Nulla di cui tu ti debba preoccupare. 

C. F. Barton: Okay. [temporeggia] Fury vuole il tuo verbale compilato sulla sua scrivania entro domani mattina. 

N. A. Romanov: L'ho già dettato a un'infermiera. 

C. F. Barton: L'ho letto il tuo verbale, Nat. Fury ne vuole uno veritiero. 

N. A. Romanov: Che si fotta. Lo sa che sono su un letto d'ospedale con un buco nella pancia che va da parte a parte, vero? 

C. F. Barton: Non credo gli interessi quanto dovrebbe, e sta pur certa che non lo reputa un motivo valido per permetterti di mentirgli. 

N. A. Romanov: [sbuffa] Sono cinque anni che lavoro per lui ormai, vorrà dire qualcosa no? 

C. F. Barton: I miei sono dodici, ma a momenti si fida più di te che di me.

N. A. Romanov: Cos'altro dovrei fare per convincerlo che non sono una minaccia? Sanguinare sul tavolo operatorio non è abbastanza?

C. F. Barton: No. Però potresti non mentire sul verbale, per dirne una... di sicuro aiuta. [temporeggia] Chi ti ha ridotta così, Nat? Non dovrebbe succedere, con il tuo addestramento. 

N. A. Romanov: A quanto pare non sono infallibile. 

C. F. Barton: [silenzio] Conoscevi il sicario. 

N. A. Romanov: È una domanda-..? 

C. F. Barton: È una affermazione. Conoscevi-... Conosci il sicario, per questo ti sei messa a fare da scudo umano all'ingegnere, speravi non ti sparasse. 

N. A. Romanov: [silenzio] 

C. F. Barton: Nat. Chi è il sicario? 

N. A. Romanov: Te la ricordi quella notte a Madrid? Quella della tequila. 

C. F. Barton: Come dimenticarla... 

N. A. Romanov: Le tre cose che non potrò più essere... Lui c'entra con le prime due. 

C. F. Barton: [inspira, sospira, cerca la sua mano tra le lenzuola] Come... 

N. A. Romanov: Lo sai come, ti ho spiegato cosa mi hanno fatto alla Stanza Rossa. Ogni test su di me era il risultato dei fallimenti su di lui. [sospira, le trema il respiro] Non mi ha riconosciuta. 

C. F. Barton: Ma è vivo, è già qualcosa. Fino a ieri non potevi saperlo. [sorride, incoraggiante] Ce l'ha un nome? 

N. A. Romanov: [sospira, a forza] Soldato d'Inverno. 

C. F. Barton: Un nome vero, Nat. Sai cosa intendo. 

N. A. Romanov: Abbiamo diviso troppe camere d'albergo perché tu non abbia capito chi è, Clint. Non farmi pronunciare il suo nome... Lo rende vivo, troppo reale. 

C. F. Barton: Lo è. È vivo, reale. Rintracciabile

N. A. Romanov: È inutile. Se Nick non è mai riuscito a fiutarlo, che probabilità ho io? 

C. F. Barton: Nick non sa di doverlo cercare. 

N. A. Romanov: Stiamo parlando di Fury, Clint. Non sa chi è, non sa cos'è, ma sta pur certo che conosce un tale che ha contatti con un tizio a cui un altro tipo ancora deve un favore, e quel favore è una mezza informazione su di Lui. 

C. F. Barton: Lo stai sopravvalutando. 

N. A. Romanov: Tu credi? [sospira, stanca] Lui è l'ultima cosa mia, realmente mia, che mi resta. È una mia responsabilità... sono io quella che deve-...

C. F. Barton: Nat. [inspira, respira] Rintracciare quell'uomo è una priorità nazionale, non puoi-... 

N. A. Romanov: Per chi era o per ciò che è diventato? 

C. F. Barton: Cosa? 

N. A. Romanov: È una priorità nazionale per chi era o per ciò che è diventato? È una domanda semplice. 

C. F. Barton: Entrambi? Non fa differenza. 

N. A. Romanov: La fa invece... Per questo devo rintracciarlo io, voi non sapete come potrebbe reagire. 

C. F. Barton: Se è per questo, non lo sai nemmeno tu. Ti ha sparato Nat, se non te ne fossi resa conto.

N. A. Romanov: Lo so... Devo lavorarci, okay? Capire cosa gli hanno fatto dall'ultima volta che l'ho visto... Se solo potessi-... 

C. F. Barton: Scordatelo. Fury ti sorveglia giorno e notte, contattarla è pericoloso. 

N. A. Romanov: Controlla me, non te... E Budapest è carina in questa stagione. 

C. F. Barton: Dammi una sola valida ragione per-... 

N. A. Romanov: Clint. Per favore... Lui è-... 

C. F. Barton: Lo so. So chi è per te, Natasha... [sospira] Okay

N. A. Romanov: Grazie, ti sono deb-... 

C. F. Barton: Ah-a. Niente debiti, in famiglia ci si aiuta. [temporeggia] Ma se torno da Budapest ridotto a uno scolapasta come l'ultima volta, lo spieghi tu a Laura. 

N. A. Romanov: Come se fosse una novità. 

C. F. Barton: Tu hai una pessima influenza su di me, Romanov. 

N. A. Romanov: Potrei dire lo stesso di te, sai? 

C. F. Barton: Ah! [ride sarcastico] In che modo? 

N. A. Romanov: Mi sono rammollita, Clint. Ormai sai tutti i miei segreti. 

C. F. Barton: Non è per forza un fattore negativo. 

N. A. Romanov: Mh. [sospira] Punti di vista. 


*

 

Aggiornamento: Protocollo Lupo Bianco

 

Su richiesta di: Agente 14

Rapporto redatto da: Agente 19

Stato di consegna: Effettuato 

 

 

Rispetto alla settimana precedente la routine di Barnes rimane invariata: si alza all'alba, usciamo per una corsa, rientra per una doccia, resta fuori a colazione e a pranzo, e ritorna in appartamento sul tardi, con la cena take away tre volte su quattro. 

Barnes continua a dormire sul pavimento, è soggetto a incubi e prende sonno lasciando il televisore acceso: sento il brusio della TV attraverso i muri fino a notte fonda, a volte mi svegliano le sue urla e da quando mi sono trasferita devo ancora vedere una ditta di traslochi recapitargli un qualche tipo di giaciglio.  

Non ha vita sociale, a parte il paio di improvvisate fategli da Sam Wilson dopo cena, le nostre corse mattutine e la visita mensile alla sorella in ospizio a Shelbyville. 

Come da accordi non ho installato cimici o videocamere in casa sua, né mi sono introdotta nell'appartamento in sua assenza, di conseguenza gran parte delle informazioni recuperate derivano dai convenevoli che ci scambiamo al mattino. Posso garantirle che Barnes non sospetta nulla in merito alla mia intromissione nella sua vita: mi considera un'amica, una confidente, e sto traendo un vantaggio da tale rapporto creatosi tra di noi. 

Tutto procede regolarmente. 

 

Ps: Tra dieci giorni devo pagare l'affitto. 



Aggiornamento: Protocollo Lupo Bianco

 

Su richiesta di: Agente 14

Rapporto redatto da: Agente 19

Stato di consegna: Effettuato 


Recapito questo aggiornamento non programmato in luce ai nuovi fattori da monitorare e valutare:

1 - Barnes ha comprato un divano-letto, ha sostituito il televisore e mezze sedie della cucina. 

2 - È passato un fabbro a cambiargli la serratura della porta di casa. 

3 - Da quattro giorni ci sono schiamazzi di natura rancorosa a qualunque ora. 

Le tre cose sono accomunate dalla presenza improvvisa della donna delle telecamere: bionda, sulla trentina, particolarmente bellicosa. Ero in Agenzia quando Barnes è rientrato in casa, ha trovato la porta scassinata e ha distrutto le quattro cose in croce in suo possesso scontrandosi violentemente con la bionda. La colluttazione si è sedata quasi subito, nonostante abbia sollevato parecchie lamentele da parte degli altri inquilini. 

Non sono riuscita a reperire il nome della donna, Barnes si rivolge a lei usando un diminutivo russo che non identifico, nonostante la mia conoscenza della lingua, e ogni mia domanda in merito viene deviata verso un argomento neutro. 

Due giorni fa Barnes ha compiuto gli anni, ho potuto dare uno sguardo un po' più attento alla donna in ascensore - lei usciva ed io entravo, è salita in appartamento con una torta fresca di pasticceria -, ma si è comportata in modo schivo e non mi ha dato il tempo di aprire bocca per presentarmi che si è volatilizzata. 

Sono quasi sicura che Barnes abbia comprato un divano-letto solamente per dare un posto dove dormire a lei, oggi se ne è andata - l'ho vista partire con una valigia - e dubito che il divano verrà utilizzato da Barnes in un prossimo futuro. 

Per questa settimana è tutto. 

 

PS: Grazie per aver versato l'assegno. 


*


Estratto Registrazione Audio -mic01-

Ubicazione: Ufficio Dr. Reynold 

Status: Nascosta

Data: 14 marzo 2024

 


Dr. Reynold: La vedo riposata, James. Ha dormito meglio dall'ultima volta che ci siamo visti? 

J. B. Barnes: Ho comprato un divano. 

Dr. Reynold: Un notevole miglioramento. 

J. B. Barnes: Devo ancora dormirci sopra.

Dr. Reynold: Mh. [tentenna] In ogni caso dormire su una superficie morbida gioverebbe alla sua schiena, considerato che si sobbarca giornalmente del peso della protesi. 

J. B. Barnes: [sorride, reprime una risata] 

Dr. Reynold: Ho detto qualcosa di buffo per caso? 

J. B. Barnes: No, no... È che lei è la seconda a dirmi una cosa del genere in meno di quarantotto ore, Doc. 

Dr. Reynold: Chi sarebbe la prima? 

J. B. Barnes: Mia-... [silenzio, incerto] L'ultimo dei miei Fantasmi che è giunto a farmi visita. Mettiamola così. 

Dr. Reynold: Ha depennato un nome dalla Lista del Perdono? 

J. B. Barnes: Non esattamente... il suo nome non l'avevo segnato, ero convinto che Yelena fosse morta fino a quando non mi ha scassinato la porta. 

Dr. Reynold: Yelena? 

J. B. Barnes: Mh-m. 

Dr. Reynold: Yelena Belova? La sorellastra di Romanov? 

J. B. Barnes: Per definirla sorellastra dovrebbe esserci un legame di sangue che non c'è, ma il concetto è comunque quello, quindi... Sì. La sorellastra di Natalia. 

Dr. Reynold: James sta prendendo i farmaci che le ho pres-...?

J. B. Barnes: Teme me la sia immaginata, Doc? [sospira, cerca le parole adatte] Può chiedere ai miei vicini, ne ho avuto più di qualcuno che ha bussato alla porta per chiedere se potessimo abbassare i toni delle urla. E se Yelena fosse stata un'allucinazione ora non avrei ematomi e contusioni di varia natura su tutto il corpo. 

Dr. Reynold: È per questo che misura i movimenti più del solito, quindi? 

J. B. Barnes: Mh… okay, ora arriviamo alla parte in cui ammetto a voce alta di aver infranto le sue tre regole. 

Dr. Reynold: James… 

J. B. Barnes: A mia discolpa posso dire che Yelena ha una cattiva influenza su di me. La detesterebbe Doc, ha un carattere peggiore del mio. 

Dr. Reynold: È difficile da credere. 

J. B. Barnes: Gliela presento se vuole. 

Dr. Reynold: Sa cosa implica-...? 

J. B. Barnes: Infrangere le sue regole? Lo so. 

Dr. Reynold: No, non credo che lei lo sappia. 

J. B. Barnes: [sospira] Avevo dei conti in sospeso con Yelena, debiti da ripagare… 

Dr. Reynold: E questi debiti implicavano necessariamente la sua partecipazione, James? 

J. B. Barnes: Non esattamente… ma ero in debito, moralmente ero tenuto-... 

Dr. Reynold: No, lei non era tenuto a fare un bel niente. Sa cosa ha rischiato nel…? 

J. B. Barnes: Lo so, lo sa anche Yelena... ma so come nascondere le mie tracce. Abbiamo usato l'uscita secondaria della palazzina, abbiamo evitato le telecamere e Bobbi è stata stranamente d'accordo con tutto ciò che abbiano combinato. 

Dr. Reynold: Bobbi? 

J. B. Barnes: Barbara Morse. Lavorava per lo SHIELD e non ha mai riconsegnato il distintivo all'Agenzia, nonostante io abbia contribuito personalmente a smantellarla. 

Dr. Reynold: Non crede di essere paranoico, James? 

J. B. Barnes: Doc. Davvero, per chi mi ha preso? 

Dr. Reynold: Mh. [sospira] Quindi non la disturba minimamente sapere di avere una spia sotto copertura che dorme al di là del muro del suo soggiorno? 

J. B. Barnes: Mettiamola così Doc, io vivo ogni giorno con il sospetto di essere circondato da spie sotto copertura. È rassicurante sapere che le mie paranoie sono giustificate, una volta ogni tanto. 

Dr. Reynold: Se lo dice lei. 

J. B. Barnes: Sto davvero assumendo i farmaci, Doc.  

Dr. Reynold: Non sto dubitando di questo, James. [temporeggia] Come ha intenzione di risolvere la situazione con sua cognata? 

J. B. Barnes: Non è mia -... [sospira] Ho dei contatti che possono aiutarla, è già tutto sistemato. Quello che vorrei chiederle è di-... 

Dr. Reynold: Non fare parola con nessuno del coinvolgimento di Yelena in questa faccenda, specialmente con il Giudice che determina le condizioni della sua libertà. 

J. B. Barnes: Anche con il Giudice, ma ora come ora mi preoccupa di più il suo Referente, Doc.

Dr. Reynold: Il mio Referente? 

J. B. Barnes: Io e Bobbi abbiamo preso l'abitudine di andare a correre insieme al mattino... e chiacchieriamo, parecchio. Abbiamo scoperto che apparentemente lavoriamo tutti e due per una donna che ha le mani in pasta in più faccende di quelle che dichiara. 

Dr. Reynold: James... 

J. B. Barnes: Non inizi con "James", la prego. [inspira, valuta, espira] Come le ho detto voglio stare meglio, davvero, ma non posso riuscirci se devo occuparmi di qualcuno che ha una pessima influenza su di me.

Dr. Reynold: Quindi avete spedito Yelena dal vostro Datore di lavoro? 

J. B. Barnes: Non spedire... Indirizzare suona meglio, ecco. [sorride, cerca di darsi un contegno] Se lei non collabora rischio di mettere Bobbi in una posizione molto scomoda, capisce Doc? Lei non dovrebbe falsare i Comunicati e io non dovrei sapere di essere sorvegliato. 

Dr. Reynold: Perché ci tiene così tanto a Morse? 

J. B. Barnes: È un'amica... È l'unica che sa chi sono e non mi tratta come un anticaglia da museo o una bomba a orologeria pronta ad esplodere. È... piacevole

Dr. Reynold: Capisco. [sospira] Ora vogliamo parlare delle regole che ha infranto per aiutare Yelena? 

J. B. Barnes: Non sono riuscito a distrarla, eh? 

Dr. Reynold: Non ci riesce mai, James. 

J. B. Barnes: Mh. [sbuffa] Mettiamola così: a Yelena  serviva un mezzo di trasporto ed io non lascio guidare la mia moto a nessuno... mi sono semplicemente limitato a supervisionare che Yelena non facesse danni in più di quelli calcolati. 

Dr. Reynold: Quindi dovrei chiudere un occhio perché si è comportato da adulto responsabile? 

J. B. Barnes: Anche due. 

Dr. Reynold: James... 

J. B. Barnes: Yelena è un capitolo chiuso Doc, mi sono sdebitato, l'ho messa alla porta e non ho intenzione di riaprirla. Non abbiamo più nulla da spartire. [sorride incoraggiante] Prometto che questa è l'ultima volta che mi immischio in situazioni poco raccomandabili, d'accordo? 

Dr. Reynold: Okay, questa volta passa... Però ora mi concede una risposta sincera a una domanda indiscreta. 

J. B. Barnes: Sono convinto che Natalia sarebbe fiera della donna che Yelena è diventata, se è questo che vuole chiedermi Doc. 

Dr. Reynold: No, non volevo chiederle questo, ma so tradurla ormai. 

J. B. Barnes: Ovvero? 

Dr. Reynold: Le manca terribilmente la sua famiglia. 

J. B. Barnes: È la cosa più ridicola che le ho mai sentito dire Doc, e ne ha dette parecchie di cose ridicole negli ultimi mesi. Ce l'ho una famiglia: mia sorella, i miei nipoti... 

Dr. Reynold: Nipoti che per lei sono estranei, James. E sua sorella ormai la riconosce una volta su dieci, me l'ha detto lei in una delle nostre ultime sedute di terapia. [sospira, paziente] Non si convinca di troncare i rapporti con Yelena solo perché reputa di aver estinto il suo debito e l'unica persona che vi teneva uniti è morta. 

J. B. Barnes: Mi corregga se sbaglio, ma mi sta incoraggiando a delinquere, Doc? 

Dr. Reynold: Non la sto incoraggiando a delinquere, James. [sospira] Le sto facendo notare che Yelena, per quanto irritante, è pur sempre un membro della sua famiglia adottiva. Le manca la Guardia. 

J. B. Barnes: Non mi manca la Guardia. [ride, sprezzante] Ci detestavamo tutti e, in ogni caso, non ho ricordi piacevoli di quel periodo, Doc. [sospira] Natalia a parte, ovvio. 

Dr. Reynold: Sta mentendo James, e lo sa benissimo. 

J. B. Barnes: [silenzio, sospira] Quindi il Giudice non avrebbe nulla in contrario se continuassi a frequentare Yelena?

Dr. Reynold: Non sta scritto da nessuna parte che il Giudice debba esserne informato.

J. B. Barnes: O il suo Referente. 

Dr. Reynold: O il mio Referente. 

J. B. Barnes: Anche se è una cattiva influenza e mi spinge a prendere decisioni discutibili? 

Dr. Reynold: Soprattutto se è una cattiva influenza, James. La obbliga a mettersi in riga da solo, è un incentivo più efficace di qualunque suggerimento possa offrirle io.
   
 
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