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Autore: Nenottina    23/07/2021    2 recensioni
Se si toccano i tasti giusti, perfino il cuore più nobile può diventare corrotto. Peccato che senza Ladybug salvare Parigi risulti piuttosto complicato...
Uno spoiler? Non si tratta di Princess Justice.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Non posso credere che sta succedendo davvero! »
Fu quella la prima cosa che uscì dalla bocca di Marinette non appena ebbe raggiunto il grande cancello della dimora degli Agreste. Con il corpo completamente teso e le labbra strette, la corvina rimase immobile a fissare il tasto del campanello senza riuscire a sollevare la mano per premerlo.
La notizia che Adrien aveva dato ai compagni qualche giorno prima l’aveva a dir poco emozionata, ed era evidente che faticava a far defluire la tensione. Non a caso, era proprio perché la ragazza si conosceva che aveva chiesto ad Alya di accompagnarla. La castana doveva farle da supporto morale, e soprattutto impedirle di fare una figuraccia dietro l’altra davanti al giovane modello ed a suo padre, il grande stilista Gabriel Agreste.
« Credici, amica mia. Non potrebbe esserci esordio migliore di questo della grande stilista Marinette Dupain-Cheng! » replicò l’altra con un sorriso, decidendo di suonare il campanello al posto dell’amica una volta resasi conto dell’impedimento effettivo della compagna di classe.
A quel punto, vicino al citofono si accese una videocamera che puntò dritta su di loro, a cui Marinette fece immediatamente un sorriso leggermente impacciato « Salve! Cioè, buongiorno! Siamo Marinette e Alya… Le amiche di Adrien… »
Tempo qualche secondo e finalmente il cancello si aprì, consentendo ad entrambe di varcare la soglia che separava la strada dal cortile della villa.
La porta di casa si aprì ancor prima che le due la ebbero raggiunta, rivelando la figura del ragazzo dai capelli biondi che le stava aspettando con un largo sorriso stampato in volto. Per quel giovane le occasioni per incontrare gli amici al di fuori dell’orario scolastico erano rare, perciò era sempre molto felice quando gli veniva concesso di ospitare anche solo una persona, perfino se si trattava di pochi minuti.
« Ragazze, siete arrivate in anticipo » le salutò, prima di invitarle ad entrare in casa con lui « Mio padre è ancora impegnato, ma nel frattempo possiamo aspettare Chloé e Lila »
Marinette era ancora intenta a salutare con la mano, persa ad ammirare la figura perfetta di Adrien con un sorriso sornione, che si riscosse solamente quando sentì i due nomi che più le facevano ribollire il sangue nelle vene.
« Cosa?! » il grido le uscì spontaneamente dalla gola, sancendo la prima pessima figura della giornata.
Non riusciva a credere che avrebbe dovuto avere a che fare con loro perfino in una situazione del genere. Era già abbastanza agitata di suo, ma con le due ragazze presenti rischiava davvero di sbottare senza volerlo.
Per sua fortuna Alya sapeva essere più razionale di lei quando si parlava di Chloé e Lila, e difatti si limitò a sospingere l’amica all’interno della villa, prevedendo già da allora che quel pomeriggio avrebbe preso una piega peggiore di quanto poteva immaginarsi inizialmente.
« Quindi anche Lila e Chloé hanno disegnato dei modelli per tuo padre? » domandò la corvina una volta dentro, improvvisamente più nervosa ed insicura rispetto a pochi minuti prima, mentre Adrien si chiudeva la porta alle spalle.
Tutti sapevano che il biondo aveva esteso la proposta all’intera classe, ma era stato chiaro fin dall’inizio che non sarebbero stati in molti a raccogliere la sfida. Non a caso, solo chi era davvero interessato a sfondare nel mondo della moda aveva effettivamente deciso di sottoporre il proprio lavoro ad uno degli stilisti più importanti in circolazione. Se non fosse stato per l’incoraggiamento dei suoi migliori amici, perfino Marinette avrebbe finito per tirarsi indietro. Sarebbe andata nel panico molto prima, procrastinando e disegnando degli orribili bozzetti all’ultimo minuto.
« Sì, e lui ha guardato le idee di tutte e tre. Sai, Marinette… Quando mi ha chiesto se qualcuno dei miei compagni fosse interessato a collaborare per la nuova collezione ti ho subito pensata. Ma alla fine mio padre ha voluto comunque che chiedessi anche al resto della classe, per sicurezza »
Il commento di Adrien riuscì a rasserenare Marinette almeno in parte, che si concesse un sorriso, ma proprio pochi secondi dopo il termine della breve spiegazione il campanello annunciò l’arrivo della seconda invitata, così il ragazzo dai capelli biondi si congedò per tornare all’ingresso ed accogliere anche lei a dovere.
« Adrien mi ha pensata… » mormorò la corvina nel frattempo, sospirando tra sé, quasi senza rendersi conto di ciò che stava accadendo al di fuori della sua meravigliosa bolla. Nient’altro importava se l’amore della sua vita spendeva anche solo un secondo per pensare proprio a lei.
Fortuna volle che Alya si rese conto del suo stato e la scrollò, richiamandola all’ordine « Terra chiama Marinette. Marinette, ci sei? »
Tuttavia, la ragazza ebbe appena il tempo di riprendersi che la figura di Chloé comparve nel suo campo visivo, intenta a squadrarla da capo a piedi.
« Che cosa? C’è anche Dupain-Cheng?! » la voce squillante della figlia del sindaco esordì con quella protesta, ed un istante dopo sul volto della studentessa dai capelli biondi si disegnò una smorfia decisamente contrariata.
« Ciao anche a te, Chloé » borbottò Marinette di rimando, benché decisamente poco propensa al dialogo. Sapeva che per Adrien era importante che cercasse di andarci d’accordo, essendo una sua cara amica d’infanzia, perciò avrebbe cercato di fare il possibile per mantenere dei toni quanto meno cordiali.
« Anche lei ha lasciato alcuni dei suoi disegni da far vedere a mio padre » disse Adrien alla compagna dai lunghi capelli biondi poco dopo, portando una mano al capo, incerto su come gestire la situazione.
« Ed io sono qui per godermi il momento in cui Gabriel Agreste si complimenterà con Marinette, proprio come ha fatto tua madre quando ha visto il suo cappello » aggiunse Alya, posando un braccio sulla spalla dell’amica con un sorriso sicuro sul volto.
Un attimo dopo, Chloé incrociò le braccia al petto e distolse lo sguardo con aria chiaramente sprezzante, memore di quegli eventi che tuttavia era intenzionata a non rinvangare « È ridicolo, semplicemente ridicolo! Gabriel Agreste non potrebbe mai scegliere uno dei suoi modelli per un progetto tanto importante come questo! »
« Sono sicuro che ha apprezzato il lavoro di tutte e tre » commentò gentilmente il giovane modello, lanciando un’occhiata sia a Marinette che a Chloè per porre fine alla questione.
 
L’assistente di Gabriel, Nathalie, raggiunse l’ingresso proprio in quel momento con la sua classica aria pacata e contenuta che la caratterizzava, lanciando immediatamente un’occhiata all’orologio da polso « Vado ad avvertire il signor Agreste che siete arrivate »
« Grazie, Nathalie. Digli anche che Lila dovrebbe arrivare a momenti, per favore » le disse il biondo, che per tutta risposta ricevette un cenno di assenso prima che la donna si avviasse lungo le scale per raggiungere il piano superiore.
« Allora, Adrien caro… » esordì Chloé a quel punto, stringendo un braccio del ragazzo con un sorriso sul viso, decisamente troppo vicina per i gusti di Marinette « Sai già che cosa ha deciso di fare tuo padre? Il mio lavoro gli è piaciuto, non è vero? »
Bastò quello per aumentare il nervosismo della corvina, che tuttavia rimase semplicemente a fissarli contrariata mentre il giovane accennava un altro sorriso, spiazzato dal gesto « Non saprei dirtelo, non me ne ha parlato… »
Salvato dal campanello, Adrien guizzò rapidamente lontano dalla stretta di Chloé per accogliere anche l’ultima arrivata, ed Alya ne approfittò per posare una mano sulla spalla dell’amica.
« Coraggio Marinette, non ci vorrà molto »
Nel frattempo, anche Lila aveva finalmente raggiunto l’ingresso, e non appena fu all’interno della grande villa iniziò immediatamente una delle sue spettacolari recite in grado di incantare chiunque.
« Oh Adrien, mi dispiace tanto per essere arrivata così tardi! » si scusò, prendendo le mani del biondo tra le proprie, come se si sentisse realmente in colpa « Ho fatto il possibile, ma non potevo lasciare che quella donna subisse certe angherie da ben tre ragazzi! Tu lo capisci, non è vero? Tuo padre non si arrabbierà, spero… Non vorrei mai fargli un torto tanto grande dopo la generosa offerta che ci ha fatto »
La fitta di gelosia nel cuore di Marinette si presentò nuovamente, ed in modo perfino più marcato rispetto a poco prima. Avrebbe tanto voluto chiedere apertamente se quelle parole contenessero una menzogna, ma sospettava che non sarebbe sembrato un gesto molto gentile agli occhi del ragazzo, e l’ultima cosa che voleva era passare dalla parte del torto.
« Non ti preoccupare, Lila. L’importante è che tu sia arrivata, sono sicuro che qualche minuto di ritardo non sarà un problema insormontabile » replicò Adrien con gentilezza, posando una mano sulla spalla della compagna per invitarla ad accomodarsi.
La notizia dell’arrivo di Lila ormai doveva essere giunta anche a Gabriel, perché in quel momento l’uomo comparve in cima alle scale insieme a Nathalie, che teneva tre blocchi da disegno in mano.
Entro breve, tutti avrebbero finalmente conosciuto il verdetto dello stilista.
   
 
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