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Autore: LorasWeasley    24/07/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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36. Quella volta che Tanaka trovò l'erba di sua sorella (parte1)

Agosto era iniziato nel migliore dei modi a casa di Tanaka.
Il ragazzo stava mettendo a posto delle cose in camera di sua sorella, che attualmente era occupata da Noya, quando dentro una scatola trovò dell’erba.
Strabuzzò gli occhi e si girò verso il suo amico.
-Cosa?- domandò in fretta il più basso notando lo sguardo scioccato.
Tanaka alzò la bustina, Noya ebbe la sua stessa espressione.
-Ryuu è fantastico! Stasera ci divertiamo!
Sussultarono entrambi quando sentirono la voce di Suga che dal giardino parlava a telefono con qualcuno. Tutti e due arrivarono alla stessa conclusione all’istante: dovevano nasconderla da mamma Suga se non volevano che gliela buttasse via prima della festa.
-Rimettila dov’era prima che la trovi!- disse con urgenza Yuu.
-Ormai è inutile, sentirà la nostra paura e la troverà all’istante, dobbiamo darla a qualcun altro!
-Ma chi potrebbe tenerla senza fumarsela?
Tanaka ci pensò per diversi secondi, infine ebbe l’illuminazione.
-Questa è di sicuro di mia sorella, quindi so benissimo a chi farla tenere…
 
Dieci minuti dopo stava entrando nel giardino di Tsukishima dal cancelletto e Float gli saltò addosso felice per leccarlo e fargli le feste.
Abbaiò anche così tanto che Tanaka non ebbe bisogno di annunciare la sua presenza e chiamare i due ragazzi, perché Yamaguchi arrivò di corsa cercando di capire cosa avesse il suo cane.
-Float- urlò –Ma che…- poi notò Tanaka e alzò le sopracciglia –Oh ciao, non ti aspettavamo- disse incerto.
Tanaka registrò che il ragazzo aveva le guance rosee e i capelli scompigliati.
-Stavi dormendo?- era una domanda più che plausibile, erano le tre del pomeriggio e c’era una legge non scritta di non disturbare mai nessuno dopo pranzo visto che dalle quattro e mezza in poi che la gente iniziava a scendere a mare.
-Oh…- Yamaguchi divenne completamente rosso distogliendo lo sguardo –Circa…
Tanaka non volle immaginare cosa probabilmente aveva interrotto, si abbassò per accarezzare Float che almeno aveva smesso di abbaiare e annunciò –Devo parlare con Tsukishima.
Yamaguchi annuì lasciandogli la porta aperta –Vieni entra.
Poi si bloccò e ci ripensò, con voce imbarazzata riformulò –Anzi, aspetta un minuto.
Corse dentro e urlò –Tsukki! C’è Tanaka.
La risposta del biondo fu un borbottio che non riuscì a capire.
Dovette aspettare quasi un minuto prima di essere nuovamente invitato a entrare dentro. Il padrone di casa era seduto nel divano che avevano nella cucina/soggiorno e Yamaguchi stava cercando qualcosa in frigo.
Tanaka arrivò subito al dunque riprendendo la bustina di erba che aveva nascosto in tasca.
-Devi aiutarmi a nasconderla.
Tsukishima non batté ciglio, lo fissò per un po' cercando di capire se fosse uno scherzo o meno, poi chiese scettico –Come prego?
-È di mia sorella, l’ho trovata a casa mia. Quindi significa che è anche di tuo fratello. E mi devi aiutare a nasconderla perché se la vede Suga ce la butta sicuro. Solo fino a stasera.
-Non ho intenzione di tenere la tua droga- schioccò la lingua scocciato l’altro mentre accettava il bicchiere d’acqua fresca che gli aveva appena passato Yamaguchi.
-Prenditi le tue responsabilità!- urlò infastidito l’altro ragazzo.
-Non è una mia responsabilità quello che fa mio fratello- fece subito presente.
Yamaguchi si intromise –Ma anche se Tsukki ti aiuta a nasconderla, Suga non noterà comunque che la vuoi fumare stasera?
-Oh…- Tanaka sembrò abbattuto quando si rese conto che era una grande possibilità.
Yamaguchi si sentì in colpa e cercò di risollevargli il morale proponendo –Ma potresti metterla nell’impasto dei biscotti, così non se ne accorge.
Tanaka si illuminò talmente tanto che Tadashi poté giurare di aver visto delle stelle nei suoi occhi, poi corse ad abbracciarlo mentre urlava –Grazie! Grazie! Sapevo che eri il migliore Tadashi! Fammi i biscotti per stasera, va bene? Ci vediamo dopo!
Scappò letteralmente via da quella casa, ignorando completamente Yamaguchi che provava a protestare –Ma non mi sono offerto…
Tsukishima fu il primo a sospirare e a rompere il silenzio –Sai cosa?
Yamaguchi sussultò, sapeva che l’avrebbe rimproverato e se la sarebbe presa con lui.
Il biondo continuò –Questo inverno inizio a far costruire un recinto elettrico qui intorno e il prossimo che entra senza un palese invito lo faccio secco.
Tadashi, dopo qualche secondo di sbigottimento, rise.
 
Alla fine Tadashi preparò davvero i biscotti per Tanaka. Perché era troppo buono per dire di no ai suoi amici, soprattutto quando il ragazzo era stato così entusiasta della sua idea.
Aveva preparato l’impasto, poi erano scesi a mare per due ore scarse, il tempo di fare un bagno e di lasciare Float a giocare con Hinata e Bokuto in una partita contro Kyotani, Goshiki e Koganegawa.
Stranamente, nonostante tutti i falli e le palle fuori e impossibili da prendere del suo cane, avevano comunque vinto.
Tornati a casa Yamaguchi preparò l’unica infornata e, mentre aspettava che cuocessero, andò a farsi la doccia preparandosi per la sera.
Quando uscì dal bagno era vestito di tutto punto, aveva solo i capelli umidi, ma il timer del forno aveva suonato e si era precipitato a uscire i biscotti prima che si bruciassero.
L’odore si diffuse per l’appartamento.
-È un odore talmente buono che non si direbbe che sono fatti con l’erba- Tsukishima spuntò al suo fianco commentando la situazione.
Yamaguchi rise trasferendoli in un contenitore mentre faceva attenzione a non bruciarsi.
Il biondo era ancora in costume, ma teneva tra le braccia i vestiti puliti che avrebbe messo per uscire e stava scrutando Yamaguchi.
-Cosa?- chiese questo imbarazzato.
Kei alzò le spalle –Stai bene.
Il moro si aprì in un sorriso luminoso –Grazie- disse felice mentre si sporgeva per lasciargli un bacio a stampo.
Kei indicò il bagno –Io mi faccio la doccia, tu porti a spasso Float?
-Sì, vado io- annuì l’altro e quando afferrò il guinzaglio il suo cane lo stava già aspettando.
Decise di percorrere le strade e non i sentieri come spesso facevano, fu appunto per questo che a cinque metri dall’ingresso incontrò Bokuto e Kuro che stavano venendo nella sua direzione.
-Oi Lentigini!- lo chiamò Kuro mentre li raggiungevano –Fate una passeggiata? Stavamo venendo da voi.
Bokuto fece le feste a Float come Float le fece a lui, in realtà era molto difficile distinguerli.
Fu proprio questo a spiegare –Kenma ci ha buttato fuori di casa perché doveva finire di registrare un video per il suo canale e dice che facciamo casino e roviniamo l’audio.
Yamaguchi rise –Tsukki è sotto la doccia ma potete entrare dal giardino, io torno a breve.
Tadashi si rese conto troppo tardi che probabilmente Tsukishima avrebbe iniziato ad odiarlo.
 
Quando Kuro e Bokuto entrarono dentro casa di Tsukishima sentirono l’acqua della doccia scorrere proprio come aveva detto il moro.
Kuro urlò per avvertire il padrone di casa della sua presenza e sentì un borbottio indefinito in risposta attutito dalla porta chiusa. Aveva detto qualcosa come “recinto elettrico” o simile.
Bokuto fu attirato dall’odore dei biscotti appena sfornati e della bava iniziò a scendere dalla sua bocca.
-Dici che è un problema se ne prendiamo qualcuno?- domandò all’amico allungando già la mano per afferrarne uno.
Kuro rispose con un ghigno –Se non vuoi una risposta negativa non chiedere proprio.
Si misero in giardino portandosi dietro tutta la ciotola, si sedettero al tavolo e iniziarono a mangiare parlando delle partite della giornata.
Non passò molto tempo prima che videro e sentirono passare, per il sentiero che costeggiava il giardino di Tsukishima, Oikawa.
Il ragazzo stava canticchiando una qualche canzone ed era impossibile non riconoscere la sua voce.
-Ehy Oikawa- lo chiamò Bokuto attirando la sua attenzione –Come mai oggi non sei sceso a mare?
Oikawa interruppe la sua camminata a si appoggiò alla staccionata salutando i due ragazzi –Io e Iwa-chan ci siamo addormentati e abbiamo perso la cognizione del tempo.
Fece un occhiolino mentre gli altri due ridevano, poi si accorse dei biscotti sul tavolo e allungò le mani –Oooh sembrano buoni, datemene qualcuno!
Kuro in realtà non era mai stato troppo propenso a condividere, ma considerando che quei biscotti non erano suoi non si fece problemi ad allungare la ciotola. Oikawa ne afferrò un paio, poi riprese la sua strada sventolando la mano in aria.
-Ci vediamo stasera! Vado a comprare i preservativi prima che le macchinette si svuotino.
-Ma se sei sempre tu a svuotarle ogni volta!- gli urlò dietro Bokuto anche se ormai il ragazzo era scomparso dalla loro vista.
Quando Yamaguchi tornò non era solo, l’accompagnava Tanaka.
-Sì, sembra siano venuti buoni- stava dicendo Tadashi mentre chiudeva il cancelletto dietro di sé e slacciava il collare a Float –non li ho assaggiati ma il profumo era buono.
-Cosa i biscotti?- domandò a quel punto Kuro. Bokuto invece aveva iniziato a giocare con Float buttandosi a terra e urlando una serie di “MA SEI PROPRIO BELLISSIMA! SÌ, SÌ, LECCAMI PURE, TI VOGLIO BENE ANCHE IO”.
-Dio, sei così imbarazzante- commentò Tsukishima raggiungendoli nel giardino di casa sua vestito e pronto per uscire.
Kuro continuò la frase come se nessuno l’avesse interrotto –Se stavate parlando dei biscotti… sì, sono buoni.
Yamaguchi spalancò gli occhi incredulo, Tsukishima fissò senza battere ciglio la ciotola dove ne erano rimasti solo tre, Tanaka ci mise qualche secondo a capire la situazione, poi esplose in piagnucolio –Brutti bastardi vi siete mangiati la mia erba!
Sia Yamaguchi che Tsukishima lo zittirono sibilando, i ragazzi che avevano mangiato i biscotti sembravano confusi.
-Noi… cosa?- chiese a quel punto Bokuto.
-Entriamo dentro- disse serio Tsukishima, anche se Tadashi giurò di aver visto un sorrisetto divertito sul suo volto prima che si girasse.
Quando furono lontani da orecchie di vicini indiscrete Yamaguchi spiegò a bassa voce –Tanaka aveva dell’erba e io l’avevo messa nell’impasto dei biscotti per… nasconderla. Dovevano mangiarli lui e Noya…
Ryuu sembrava disperato mentre si stringeva al petto gli ultimi tre biscotti rimasti come se fossero il suo più grande tesoro.
-Ma poi quanti ne avete mangiati?- questa volta Kei non fece nulla per nascondere il suo divertimento –Vi faranno male.
-Non più di tre a testa- rispose sicuro Kuro mentre Bokuto annuiva convinto –Ne abbiamo dati due a Oikawa mentre passava qui fuori.
Il sorriso di Tsukishima si ampliò del tutto mentre commentava –Questa serata è diventata molto più interessante delle aspettative- poi si rivolse a Kuro –e Kenma ti ucciderà.
  
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