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Autore: Lita_85    25/07/2021    3 recensioni
Dario fisioterapista casanova incallito. Anita pubblicitaria ironica e intraprendente. Due persone così diverse ma così simili. Le loro vite verranno stravolte dal loro primo incontro, che li porterà loro malgrado in situazioni divertenti e passionali. Sapranno resistersi l'un l'altro? Buona lettura! ❤️ Opera registrata su Patamu, qualsiasi riproduzione anche parziale dell'opera senza cconsenso sarà perseguibile per legge.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ogni volta che i suoi occhi mi fissavano, ogni qualvolta quei suoi occhi cristallini mi scrutavano, un brivido mi percorreva la schiena. Sentivo come una doccia gelata scendere lungo la spina dorsale, qualcosa che viaggia sulla tua pelle lasciando una scia non visibile ad occhio nudo ma che veniva impressa nella mia pelle come nella mia anima. Anima, che veniva messa a nudo appena il suo sorriso appariva sul suo volto evidenziando quelle fossette. Il mio cuore continuava con i suoi sbalzi assurdi, mentre i nostri sguardi si incrociavano e ricorrevano per la sala. Come faceva ad essere tremendamente sexy anche nella semplicità? Cardigan aperto blu, maglia bianca sotto, jeans chiari stretti e sneakers bianche. Stavo letteralmente sbavando. Anche Claudia mi guardava, ma con aria soddisfatta per quello che aveva architettato con la sua cara amica Azzurra Parini. Biologa nutrizionista, conosciuta qualche anno prima durante una delle sue ossessioni " la linea perfetta". Aveva deciso di sacrificare lei per la buona causa, doveva essere lei quella che doveva cadere tra le grinfie di Dario. La cosa, pur essendo piena di buone intenzioni, mi procurava una gelosia non indifferente. Lei, la Michelle Pfeiffer Milanese, poteva vantare nel suo curriculum solo uomini di successo, sicuramente un dottore in fisioterapia era un succulento partito. Non si era mai fatta problemi quando si parlava di uomini difficili, perché poi riusciva sempre ad addomesticarli, e forse anche per questo Claudia aveva deciso che la predestinata doveva essere lei.

« Ok! Dato che anche i testimoni dello sposo sono finalmente arrivati, passiamo subito a spiegare cosa andremo a fare stasera. Io sono Linda, e sarò la vostra insegnante di ballo per tutti i tre gli appuntamenti. Come sapete, Mirko e Claudia ci tengono che voi tutti, vi divertiate, e che il loro primo ballo sia indimenticabile, proprio per questo hanno pensato a queste tre serate! Sarà un momento di divertimento e un ora di spensieratezza! Adesso, come da Claudia stabilito, vi mostrerò le coppie che ha scelto per questa sera: Anita/Alessandro, Dario/Azzurra, Saverio/Ginevra! Tutto chiaro? Avete domande?

« Le uscite di emergenza dove si trovano?! », chiese Saverio restando in mobile dov'era con le mani in tasca annoiato.

« Molto spiritoso .. », disse facendo cenno per capire come si chiamasse

« Saverio.. »

« Ok Saverio, avvicinati alla pista come tutti gli altri... »

Lo sguardo di Alessandro si posò su di me dolce e rassicurante, prima che potessi scorgere ancora una volta gli occhi di Dario che mi fissavano.
Lui, con gli occhi di chi la sapeva lunga si avvicinò allo stereo che era posizionato su un mobiletto non troppo lontano da noi, e infilando uno dei CD che si trovavano sparpagliati sul piano premette play. Conga! - Gloria Estefan iniziò a sentirsi per tutta la stanza con Dario che iniziò a ballare sulle note della canzone. Le sue movenze erano ipnotiche lasciando tutti di stucco.

« Quando lo odio quando fa così! », disse Mirko portandosi le mani in faccia esasperato cercando di attirare l'attenzione di quest'ultimo che ormai era un fiume in piena.

Lui continuò imperterrito la sua performance ballerina muovendo il bacino incantandomi girando su se stesso. Si muoveva magnificamente a ritmo, e togliendo il cardigan in uno streptees improvvisato lo lanciò addosso ad Alessandro che non fece in tempo a spostarsi trovandoselo in faccia. Le sue spalle si muovevano su e giù sensuali accompagnati dal suo bacino e quel sedere, che mio malgrado mi trovavo a fissare come una idiota.
Ero completamente rapita da lui. Ad un certo punto mentre la mia bava era ormai a livelli indescrivibili, lui si avvicinò a me prendendomi per mano e trascinandomi in pista.

« No! Dario! Non conosco i passi! », sibilai avvicinandomi al suo orecchio.

« Segui me... », così dicendo avvicinò il suo bacino al mio trasportandolo insieme al suo in questo vorticoso ballo.

I nostri corpi, come i nostri occhi non smettevano di accarezzarsi e desiderarsi. Il suo sorriso corredato di fossette mi faceva sciogliere e le sue mani sicure sul mio corpo mi procuravano la pelle d'oca. Non ne sapevo molto di quel tipo di ballo, ma qualcosa la conoscevo dalle feste a tema fatte all'università. Mi lasciai trascinare dalla sua energia e dal suo sorriso che non accennava a sparire dal suo volto imprimendolo sul mio. Giravo su me stessa trasportata dalle note e da lui, che ad ogni cambio mossa mi stringeva a sé  facendomi vibrare, ero completamente sotto il suo incantesimo. 

La musica finì con lui che mi teneva tra le braccia in un casquet con gli applausi di tutti, compresi i fischi e le grida di Saverio. Mi alzai subito nel pallone più totale e sistemandomi la maglia cercai di recuperare la faccia che mi era caduta quando avevo incontrato gli occhi delusi di Alessandro. Continuai a sorridere fingendo che andasse tutto bene, quando Linda si avvicinò a noi.

« Siete stati fantastici! Non capisco perché Claudia non vi abbia messo prima in coppia insieme! »

« Linda! Cara! Sarebbe meglio rispettare la tabella che ti ho fornito al telefono! » la voce di Claudia, si sovrappose a quella di Linda creando quell'atmosfera di imbarazzo che solo lei sapeva creare.

« Claudia, io trovo questi due fantastici insieme, e non mi sembra il caso di separarli, almeno che loro non abbiano niente in contrario! »

« Per noi va bene così, vero Anita? », domandò Dario guardandomi con gli occhi che gli brillavano, fui catturata nuovamente da quegli occhi azzurri mare alla quale non seppi dire di no.

« Allora è deciso! Le nuove coppie sono Dario e Anita, e Alessandro e Azzurra! Adesso basta con i fuori programma, e passiamo ai valzer veri e propri! »

Lida si avvicinò allo stereo e questa volta partii il "Valzer Dei Fiori".
Dario si avvicinò nuovamente a me stringendo il mio fianco destro e alzando in aria la mia mano destra iniziamo a muoverci lentamente.

« Non sapevo fossi così bravo nel ballo... »

« Questa è un'altra chicca dei miei genitori... Pur di farmi fare attività e amicizia, ne hanno escogitato di ogni... »
« Scusami, io non volevo farti ricordare  quel passato che odi... »

« Il passato fa parte di me, e parlarne non cambierà quello che è stato... o quello che sono... »

« Già... », risposi distogliendo lo sguardo poggiando il mento sulla sua spalla incontrando quello di Alessandro, che mi sorrise dolcemente, quasi a voler coprire quel malcontento che aveva dentro.

« Avresti preferito ballare con lui? »

« Io... si.. cioè no... »

« Sempre molto convinta signorina Velletri... » rispose, sorridendomi nuovamente sfiorando la mia guancia.

In realtà era lì che volevo stare, tra le sue braccia, con il calore del suo corpo contro il mio. Il suo profumo di bergamotto entro nelle mie narici ricordandomi quanto io amassi quella fragranza che sapeva di lui. 

« Non sono sempre stata così, avresti dovuto conoscermi quattro anni fa, sicuramente ti sarei piaciuta... », dissi sorridendo guardandolo nuovamente negli occhi. 
 
« Tu, mi piaci ora... », replicò inchiodando i suoi occhi nei miei dopo una giravolta .

Restammo a fissarci per un tempo indefinito, tempo nella quale il mio cuore iniziò a battere come un tamburo. Quella frase detta senza preavviso mi lasciò senza fiato. Cosa voleva dire?.

La voce di Alessandro iniziò a risuonare nelle mie orecchie riportandomi indietro.

« Complimenti danzi divinamente... », disse Alessandro mettendosi quasi tra ne e Dario.

« Grazie... » risposi sorridendogli imbarazzata. Tutto il contesto lo era.

« Buonasera Alessandro! »

« Signor Mancini... »

« Devo dire che le bretelle ti stanno benissimo, e poi per una serata danzante li ho trovati davvero appropriati! »

« Anche io devo farle i complimenti per la sua performance alla Ricky Martin, davvero brillante! »

« Anni e anni di dura gavetta mio caro! Invece il tuo gusto per l'orrido è una cosa nuova o che hai coltivato il tutto  nel tempo? » rispose Dario, mettendosi le mani in tasca provocando una risatina isterica da parte di Alessandro.

« Signor Mancini, lei è davvero divertente... Per i polli forse! »

Rimasi come una stupida guardandoli allibita. Stavano litigando davanti ai miei occhi come due ragazzini delle medie.  

« Volete per caso una clava?! », esclamai esasperata da tutta la situazione.

« Ha iniziato lui! », affermò Alessandro un attimo prima di allontanare Dario che se la rideva senza freni.

« Vedo che ti stai divertendo! »

« Perché tu no? »

« Per niente! » 

« Qualche problema ragazzi?! » 

« Si! »

« No! », rispondemmo insieme creando una situazione ancora più imbarazzante.

« Bene, vedo che siete d'accordo! Continuate a ballare per favore?! »

« Io dovrei andare un'attimo in bagno! », esclamai nel più totale disagio. Dovevo staccare un'attimo dalla faida Alessandro/Dario.

Con le spiegazioni della maestra di ballo arrivai in uno dei due bagni che si trovavano ad un livello inferiore. Chiusi la porta alle mie spalle, e dopo un grosso sospiro mi avvicinai allo specchio che si trovava al centro delle due porte dei servizi igienici. Diedi una sistemata allo chignon catastrofico che avevo realizzato e mi avvicinai nuovamente alla porta porta d'uscita. Dovevo tenere duro ancora qualche minuto, e la serata danzante sarebbe finita. Afferrai la maniglia con la forza di uno scaricatore di porto, ritrovandomela in mano. La guardai sbigottita, e con la certezza che ne avevo combinata un'altra delle mie iniziai a sudare freddo. Cercai inutilmente di rimetterla a posto, facendomi venire una delle mie crisi di ansia. Il respiro si fece sempre più pesante e veloce facendomi gridare come una pazza. Ebbi l'idea geniale, dettata dalla mia paura incontrollata, di volerla sfondare. Mi allontanai di due, tre passi, per poi fiondai sulla porta, proprio nell'esatto momento in cui Alessandro stava entrando. Il risultato fu disastroso. Mi ritrovai a terra, sopra Alessandro, e con le mie tette sulla sua faccia. 

« Oddio Alessandro! », esclamai spostandomi di corsa trovandolo quasi soffocato.

« Anita... Ma che è successo?... »

« Ero rimasta chiusa dentro, menomale che sei arrivato tu... »

« Beh, mi merito un gelato in tua compagnia non credi?... »

« È il minimo, dopo il tentato omicidio da parte mia... », risposi alzandomi grattandomi la testa nervosamente.

Lui, sorrise ancora una volta alzandosi anch'esso. Risalimmo insieme le scale notando che lui zoppicava.

« Alessandro, ma tu non stai bene! » 

« Devo aver preso una storta quando sono caduto... »

« Oddio! Forse è meglio che ti fai vedere da Mirko... », dissi guardando il suo piede malconcio.

« Pensavo avresti detto Dario... »

« Dario?! Non avrei mai potuto dopo il combattimento all'ultimo sangue di poco fa! », risposi ridendo cercando di sorreggerlo.

« Non mi piace come ti guarda... »

« Alessandro, tra noi non c'è niente... » continuai ridendo, ma stavolta istericamente.

« Non per lui, questo è sicuro... Ma io non mi arrendo... »

Rimasi in silenzio e quasi tramortita da quell'affermazione. Il sorriso con cui avevo fronteggiato il discorso con Alessandro, pian piano spariva dal mio viso. Solo io sapevo la verità, quella verità scomoda che veniva a galla ogni volta che lui era dentro una frase. Solo io sapevo con quale risolutezza lui aveva affermato di non credere e provare quel sentimento. Solo io sapevo come moriva il mio cuore ogni volta che la mia mente ripensava ai suoi baci e alle sue carezze. Solo io sapevo la sacrosanta verità, e nessun'altro.



Note: Capitolo Ventuno. Buonasera a tutti e bentrovati in questo nuovo appuntamento. Finalmente il momento del ballo è giunto, e il nostro triangolo amoroso sembra stringersi ancora di più. Alessandro non vuole lasciare la presa, ma neanche Dario lo farà mai… chissà cosa succederà al loro prossimo incontro… 🤐 Anita sempre più coinvolta dall'amore che prova per Dario non si dà pace per i segnali che tutti vedono ma alla quale lei non vuole dare ascolto per paura. Riuscirà finalmente a capirlo e farlo capire a Dario? Una domanda che non avrà un'immediata risposta 😅 Ma soprattutto, come prendere Dario il discorso gelato post caduta? Lo scopriremo nel prossimo capitolo! Grazie sempre a chi mi segue ❤️ alla prossima ♥️
   
 
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