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Autore: LadyHeather83    29/07/2021    3 recensioni
Dopo gli avvenimenti di Majin-Bu, tutto sembra tornato alla normalità, o quasi.
Qualcuno riesce ad evocare il drago Polunga per riportare in vita un popolo quasi estinto.
Una nuova avventura aspetta Goku e Vegeta, che si troveranno ad affrontare delle importanti decisioni, per il proprio bene e quelle per le sorti delle persone che amano di più
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gohan, Goku, Goten, Trunks, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vegeta-Sej

*

Capitolo 23 – A volte ritornano

*

Una schiava ondeggiava verso il suo sovrano con un cuscino di velluto tra le mani con sopra una corona d’oro dalle forme di foglia.

Re Vegeta poggiò sulla testa una tiara, simbolo del suo potere e di quello che rappresentava su quel pianeta.

Un sovrano.

E come un sovrano doveva guidare il suo popolo, ma per farlo, aveva bisogno di un alleato e di una persona fidata al suo fianco, e quella persona rispondeva al nome di Saiyla.

Non suo figlio Vegeta, che aveva osato tradirlo e insediarsi sul pianeta Terra mescolando il suo regale seme con quella plebaglia e gente di infimo livello.

Indossò anche il mantello rosso e si avviò verso l’arena.

Anche Bardack si vestì in modo più consono per presenziare ad una cerimonia al fianco del re, aveva tolto i polsini rossi che lo caratterizzavano e indossato anch’esso un mantello nero, sulla sua armatura venne inciso il simbolo della casata reale.

“E’ tutto pronto, mio signore” Bardack gli fece una riverenza spostando il drappo rosso pesante e rivelando un’arena stracolma di gente, molta dei quali, quella arrivata in ritardo, dovettero rimanere in piedi.

C’era confusione, schiamazzi e urla che cessarono appena il sovrano varcò la soglia dell’ingresso per prendere posto sul suo balcone.

Silenzio.

Re Vegeta si schiarì la voce.

“Amici!” Iniziò il suo discorso “…questa sera riporteremo tra di noi una nostra amica. Fate entrare la vergine!”

Indicò il posto da dove sarebbe entrata acclamata dalla folla.

Al centro dell’arena era stato allestito un altare sacrificale.

Ai piedi era stato posizionato il corpo di Saiyla coperto da un lenzuolo di lino bianco che ondeggiava a causa di una leggera brezza.

Goku entrò nell’arena con in braccio la piccola Pan alzata sopra la sua testa, e nonostante la posizione dormiva beatamente ignara del funesto destino che la stava attendendo.

Avanzò fino ad arrivare all’altare e posizionare il corpicino seminudo accanto a quello di Saiyla ed infine Goku prese il pugnale argentato che era stato precedentemente adagiato su un cuscino di velluto nero.

*

Vegeta illustrò il piano a tutti i presenti, e come volevasi dimostrare, c’era chi non era affatto d’accordo e che voleva portare via la piccola Pan da quella stanza seduta stante e affrontare Re Vegeta e il suo esercito saiyan, anche Goku se fosse stato necessario.

Pan non doveva fare le spese per tutta quella situazione assurda.

“La mia nipotina non farà da cavia e non verrà sacrificata da nessuno!” Sbraitò Chichi la quale non aveva nessuna intenzione di attenersi al piano, non se ne sarebbe stata con le mani in mano sapendo che sua nipote fosse in pericolo.

Gohan dì qualcosa tu!” Continuò tirando la corazza del figlio cercando approvazione da parte sua, del resto era sempre suo padre.

“L’idea non mi piace, ma se Vegeta dice di fare così, allora noi ci atterremo al piano.”

“E se le cose dovessero andare male?” Incalzò Videl “…io non voglio vedere mia figlia che…” Non riuscì a continuare perché le lacrime iniziarono a rigarle il volto e anche perché l’idea di vedere sua figlia perire senza che lei o Gohan, oppure altri potessero muovere un dito non poteva accettarlo.

“Non morirà…la salveremo prima. La prenderò io se le cose si dovessero mettere male” Abbracciò sua moglie e le baciò la fronte mentre annuiva a Vegeta non molto convinto.

A Gohan iniziò a battere forte il cuore, sperava che il piano del principe dei saiyan non si rivelasse un buco enorme nell’acqua.

“C’è solo un problema, e grosso direi!” Intervenne Radish.

Tutti si girarono verso di lui attendendo che parlasse.

“Io non posso venire e di conseguenza partecipare all’operazione.” Sembrò quasi rammaricato.

“Perché?” Chiese Gohan inarcando un sopracciglio.

Radish indicò la coda “Ci sarà luna piena stanotte e….ahio!!! Che male!!!” Urlò di dolore voltandosi verso Vegeta che brandiva la coda di scimmia appena strappata e che si muoveva ancora.

“Problema risolto! Ora andiamo!” Ordinò spicciolo “…e ricordatevi: nessuno muova un muscolo, dovete aspettare un mio preciso ordine e potremo attaccare!”

Tutti lasciarono la stanza tranne Radish si stava ancora massaggiando la parte lesa.

Vegeta gli urlò dal corridoio di sbrigarsi o lo avrebbe fatto fuori all’istante.

“Stronzo!” Grugnì a denti stretti mentre si tamponava con un lenzuolo il vuoto lasciato dalla coda imbrattandolo di sangue, e quando vide che non ne sgorgava più mise un piede davanti.

Radish barcollò un po' e appoggiò le mani alla parete per non cadere, la perdita della coda lo aveva destabilizzato.

“Ma sei ancora lì?” Gli domandò tornando indietro. “Muoviti, non abbiamo tutta la notte!”

“Che cazzo Vegeta! Avresti potuto avvertirmi!”

“Non me lo avresti permesso…e comunque non ti devo spiegazioni”

“Non ti devo spiegazioni” Scimmiottò mentre era voltato.

“Hai detto qualcosa?” Vegeta si girò di scatto.

Radish mise le mani avanti agitandole “No no, niente. Te lo sarai immaginato.”

Il principe non ne era molto convinto però e gli lanciò un’occhiata torva.

*

Bulma e Yamcha stavano cercando la navicella perfetta per il viaggio di ritorno.

Il terrestre le stava davanti per proteggerla da eventuali guardie che tenevano d’occhio l’area.

Si mossero furtivi da una monoposto all’altra cercando di non farsi vedere.

Yamcha fermò l’amica che si stava lanciando di corsa verso una navicella più grande, appena sentì delle voci.

La zittì mettendole un dito sulle labbra prima che potesse protestare.

Shhh…”

E non appena le due guardie che ciarlavano sulle ultime conquiste in fatto di donne si dileguarono, i due furfanti presero l’occasione per nascondersi dietro l’ennesima navetta.

Bulma schiacciò il pulsante verde che simboleggiava una freccia rivolta verso l’alto aprendo il portellone principale.

Entrarono sempre in modo furtivo evitando di accendere le luci per non farsi scoprire, ci avrebbe pensato la luna ad illuminare il loro cammino al suo interno.

“E così aspetti un altro bambino” Iniziò Yamcha con una punta di rammarico.

“Si, l’ho scoperto qui” Confermò “…e forse è stato per la mia condizione che non mi hanno fatto fare la fine di Trunks e gli altri.” Bulma premette un pulsante giusto per capire da quale parte della navicella si stavano trovando, e dal rumore che proveniva all’interno della stanza sembravano fossero i motori.

Naa…acqua. Dobbiamo andare dalla parte opposta” Disse voltandosi sbattendo contro l’ex fidanzato. “Ti puoi spostare per favore?” Chiese irritata cercando di passare, ma trovandosi davanti ad un muro che non accennava a cadere.

Yamcha la prese per i polsi.

“Lasciami” Gli ordinò.

“No, finchè non risponderai ad una mia domanda.”

“Q-quale domanda?” Biascicò nervosa.

“Perché hai scelto lui al posto mio?”

Bulma strabuzzò gli occhi, era incredibile come non avesse ancora del tutto superato la loro rottura nonostante gli anni passati.

Deglutì il nulla anche perché di questo argomento ne avevano parlato abbondantemente a suo tempo e sembrava che Yamcha avesse accetto la cosa, con riluttanza ovviamente, ma evidentemente non era così, e il fatto che Bulma lo avesse lasciato per Vegeta, un mercenario, un assassino, lo mandava ancora fuori di testa e senza nessuna consolazione.

“Non sono cose che ti riguardano.” Gli rispose seccata in quanto quell’argomento era già stato oggetto di discussione

Ma il terrestre non era ancora riuscito a chiudere definitivamente il capitolo con lei, nonostante comunque nel corso di quegli anni era riuscito ad intrattenersi con altre donne, ma erano storielle di poco conto in confronto a Bulma, l’unica donna che era riuscito ad amare e anche l’unica che era riuscito a deludere più di tutte.

“Mi riguardano eccome” Continuò convinto.

Bulma doveva rispondergli altrimenti non se lo sarebbe tolto dai piedi intralciandola nell’unico compito assegnatale dal marito, e se avesse fallito poi Vegeta se la sarebbe presa con lei e disintegrato lui, doveva assolutamente impedirgli di farlo arrabbiare.

“Senti Yamcha…non credere che tutto quello che c’è stato tra di noi fosse una farsa o che non gli abbia dato importanza, ma è finita, si vede che doveva andare così.” Fece spallucce.

Ma al terrestre non bastava quella spiegazione, non le aveva confessato niente di quello che sapeva già.

“No, non posso accettarlo. Dimmi la verità…te lo sbattevi quando io non c’ero?”

Bulma strabuzzò gli occhi e la mano aperta contro la sua guancia partì in automatico.

“Non ti azzardare a darmi della poco di buono” Gli puntò un dito nel petto e Yamcha potè vedere del fuoco nei suoi occhi e sarebbe stata pronta da un momento all’altro ad incenerirlo.

“N-non era mia intenzione. Sai che non lo farei mai.” Si portò sulla difensiva pentendosi di averle posto quella domanda così stupida.

“E allora per favore non tirare più fuori questo argomento, per me è morto e sepolto, ho voltato pagina. E non voglio più pensare al passato e piangermi addosso. Con i ma e con i se non si va da nessuna parte Yamcha. Facciamo scelte. E ad ogni scelta comporta una conseguenza. Ci possono piacere o meno, ma se le abbiamo prese significava che in quel momento andava bene così.”

Ancora una volta Bulma aveva dimostrato di essere più matura di lui, e a Yamcha non restò altro che lasciarla andare.

Nuovamente.

“Scusami.” Le disse abbassando lo sguardo.

“Meglio che ci sbrighiamo a trovare la cabina di pilotaggio e rifornire questa navicella.” Bulma cambiò discorso e si avviò verso l’uscita con un groppo in gola, del resto ricordare il passato non era stato molto piacevole, soprattutto dopo aver rivissuto per una frazione di secondo la delusione provata dopo la negazione ad una proposta di matrimonio partita da lei.

*

Non era stato difficile per nessuno arrivare all’arena, anche se avevano dovuto correre e per chi non riusciva a tenere il passo dei saiyan era stato aiutato da chi poteva.

Si muovevano furtivamente tra la boscaglia per non essere visti e dopo essere arrivati a destinazione si guardarono attorno con circospezione.

Stranamente non c’era nessuna guardia ai cancelli, come se si fossero dimenticati che Vegeta, Radish e Bulma non si trovavano più nelle segrete del castello, ma che erano a piede libero e scorrazzavano liberi nel pianeta.

Bardack aveva chiesto a Re Vegeta che cosa intendesse fare con i loro figli dopo quel tradimento, ma lui sembrava fare orecchie da mercante e non essere più in grado di pensare lucidamente dopo che Saiyla era morta in quel modo stupido.

“Ci penserà Goku a tutti e due” Aveva risposto in maniera molto blanda e non convincendo affatto il capitano.

I traditori si arrampicarono sulla parete scoscesa dello stadio.

Mai si era aggrappata a Trunks invece Chichi era stata portata da Gohan, doveva assolutamente vedere con i suoi occhi suo marito, non le importava del piano di Vegeta, sarebbe andata personalmente dove si trovava in quel preciso momento e preso a sberle come meritava.

Ma non si sarebbe, mai e poi mai, di vederlo al centro dell’arena mentre posa il corpicino avvolto da un telo bianco su un cuscino sull’altare.

Lo avrebbe fatto lui.

Lui e solo lui sarebbe stato il carnefice della sua nipotina.

*

La luna alta nel cielo, uno spettacolo unico e raro.

Un vagito.

Un altro ancora più forte.

Il battito del cuore che accelera sempre di più.

Una lama che affonda decisa nel petto.

*

Continua

*

Angolo autrice: Ciaoooo!!! Allora che ne dite di questo capitolo? Spero abbiate apprezzato il momento Bulma e Yamcha anche se non sono la mia coppia preferita…e comunque ho voluto fare un piccolo spoiler sulla mia prossima long.

Non credo che Yamcha abbia mai tradito Bulma, anche se è la scusa più gettonata per quanto riguarda questo fandom, io penso invece che sia stato proprio perché Yamcha non era pronto a qualcosa di più serio, infatti Mirai Trunks dice a Goku che il terrestre era immaturo e che era per questo che sua madre lo ha lasciato, ed è stato in quel momento che si è interessato a suo padre.

*

Con l’occasione vi annuncio che dalla prossima settimana aggiornerò due volte, il martedì e venerdì. Ed ho aggiornato oggi invece di domani perché non credo riuscirò a mettermi al pc. Un abbraccio forte forte.

*

Erika

*

Prossimo capitolo: Il risveglio

  
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