Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Serina Noy    02/08/2021    1 recensioni
Spin off di "Harry Potter e la famiglia Malfoy.
Dopo aver litigato con Lucius, Severus si rifugia a Parigi con l'inferno nel cuore. Come potrà guarire?
Songfic ispirata a "Solo" Di Tiziano Ferro
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Severus Piton
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'harry potter e la famiglia malfoy'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buongiorno bellissime persone che leggete e commentate. Ecco a voi una piccola storia dedicata a una persona speciale, Tiziano (nome di fantasia) che mi aiuta spesso con le sue fantastiche idee.  Grazie grazie.
Collocato idealmente dopo il nono capitolo di "Harry Potter e la famiglia Malfoy " intitolato "Blaise" racconta del periodo trascorso da Severus a Parigi, subito dopo il litigio con Lucius,  subito dopo aver capito che essere "l'altro " non gli basta più. Con il cuore spezzato e pieno di incertezze e di dubbi, Severus si rifugia nella città più bella del mondo in cerca di un po' di pace interiore...
Buona lettura.
Noy






 

Il cuore è andato in guerra ma la vita non l'ho persa
È andato, è tornato ed è sgomento ciò che resta
Nutrito dai ricordi e dalle immagini che furono
Fu tanto tanto amore, entri l'odio ora è il suo turno

Una guerra nel suo animo lacerato
"È questo che vuoi Severus?" Gli aveva chiesto.

In questa casa ormai di luce non ne entra più
Ti piace stare solo ma a me molto più di te
Però che strano ancora adesso la cosa non consola
Asciugo il pianto e mi ripeto
Che "solo" è solo una parola


Cosa voleva veramente? Solo con lui, solo senza di lui. Sempre solo.
Non si meritava altro, forse?
Non si meritava anche lui qualcuno che ci fosse per lui quando aveva voglia di piangere? Quanto aveva bisogno di essere raccolto? Qualcuno che lo amasse quando lui non era in grado di farlo. Qualcuno che lo facesse sentire speciale... unico.
Il suo cuore era sempre stato di Lucius. Nonostante le difficoltà, nonostante tutto non aveva mai smesso di amarlo.

È tanto che volevo dirtelo... adesso è tardi
Quanto per riuscire a dirmelo... invece parti
E partirò anche io e partirà una sfida
E partirà anche quella cosa
Che ora non mi sembra vita

-Sei inglese vero?- Si votò.
Due occhi dolci, due luminosi spicchi di cielo, lo fissavano attraverso gli occhiali.
-Chiedo scusa?- Un lampo di trionfo nello sguardo.
-Lo sapevo! Solo un inglese può starsene tutto impettito e rigido, da solo a sorseggiare tè come fosse la sola bevanda al mondo... in un Bistrot di Parigi!- Sorrise e qualcosa gli si smosse nel petto.
Chi era quest'uomo? Quest'uomo che si stava sedendo il suo tavolo senza essere invitato e perché sembrava che la cosa non lo infastidisce affatto? Quasi come se volesse che quel ragazzo si sedesse con lui, che continuasse a parlare con quell'energia che sembrava non esaurirsi mai.

Penso a te che pensi a me
E una vita si allontana
Guardo te che guardi che
Finisce un'altra epoca
E mentre inesorabile il tempo non consola
Sto solo ma sorrido e penso
Che "solo" è solo una parola

-Ti vedo qui tutti i giorni, sembri sempre triste! Non si può essere tristi a Parigi! È la città dell'amore, bisogna essere... innamorati- Aveva salutato le sue parole con uno sbuffo amaro.
-Bisogna essere in due per essere innamorati! Vedi forse qualcun altro qua con me?- Che gli era preso? Perché aprirsi con uno sconosciuto. Ma il ragazzo sembrava tanto allegro che la sua esuberanza doveva essere contagiosa. Sorrise indicandogli la vetrina del negozio di fronte. Le vostre figure, sedute una di fronte all'altra, nel riflesso del vetro, sembravano tanto vicine come connesse in qualche modo sconosciuto.
-Non mi sembra che tu sia qui da solo- Ma chi era questo ragazzo, come aveva fatto prendere tutta la sua tristezza, tutta la sua solitudine e farla sparire?
-Vieni con me, voglio mostrarti la mia città... Poi vedremo se non te ne innamorerai- Propose.

L'amore stringe agli angoli la felicità
La mette in gioco, la smentisce, la educa
E dimentico però dimentico solo il rancore
Perché "solo" è solo una di mille parole

Seguire uno sconosciuto, un babbano... perché avresti dovuto fidarti? Eppure c'era qualcosa in quel ragazzo.
-Non conosco neppure il tuo nome- Oppose una debole resistenza, ma sapeva già di che avrebbe ceduto.
-Piacere, sono Tiziano- Disse sporgendosi verso di lui a mano tesa. I lunghi capelli gli ricaddero ai lati del viso, neri come la notte, lucenti come seta.
Gli tese la mano e non lo lasciò più.

Solo, penso a te che pensi a me
E una vita si allontana
Guardo te che guardi che
Finisce un'altra epoca
E mentre inesorabile il tempo non consola
Sto solo ma sorrido e penso
Che "solo" è solo una parola


Da Montmartre fino a Notre-Dame, dall'Opéra Garnier fino a le Mur del Je t'aime... svelava la sua città con l'occhio innamorato di un amante.
Severus studiava il suo viso.
Come si illuminava parlando di un monumento, come si animava raccontando un aneddoto.
Avrebbe potuto passare tutta la vita ascoltando quella voce, che, come un canto melodioso affascinava i suoi sensi avvolgeva ogni suo pensiero, fino a diventare il suo tutto.

Ho scritto le risposte anche senza le domande
Perché ne ho di enigmi e dubbi
Rispediti al mittente
E tutte quelle lettere a Dio sono scommesse
E tutte quelle lacrime oggi sono promesse
Io sono un cazzo di soldato senza una guerra
Ed esito, barcollo ma non mi ci vedi a terra


"È un babbano" gli ricordava la tua mente razionale.
"E allora? Altri maghi hanno scelto di legarsi aibabbani" Replicava il suo cuore, dipingendo come su una tela la sua nuova vita.
Si sarebbe trasferito a Parigi, dicendo addio Silente a tutti i suoi piani.
"Vada a quel paese anche la mia missione! Questo è molto più importante" Pensava studiando il viso che ormai conosceva a memoria, mentre l'ascensore li portava in alto, sulla cima della Tour Eiffel.
-Ecco, guarda!- Le porte dell'ascensore si aprirono su un cielo di fuoco.
Il tramonto aveva incendiato in cielo.
La felicità aveva incendiato il suo animo solitario.
Il suo cuore ferito sembrava aver ricominciato a battere. Non si era mai sentito a quel modo. Era quello l'amore?
Se non era quello, non sapeva proprio cosa fosse.
Ma ne voleva ancora, ancora e ancora.
-Tiziano io ti...- E le sue labbra sulle tue. Perfette, incredibili.
Un bacio di quelli da lasciare con le gambe molli e la mente vuota.
Uno di quei baci in cui perdersi fino a ritrovarsi.
E la sua decisione fu presa!
Saresti rimasto con lui.
Sempre!

E rido perché so che tornerò ad amare ancora
E urlo a chi vorrà ascoltare
Che "solo" è solo una parola

-Tiziano io ti a...-
- Severus... oblivious-

"Solo" è solo una parola.


Cosa aveva fatto ieri? Una macchia scura nella sua memoria.
Ma oggi...
Oggi era magnifico!
Non sapeva ancora che percorso avrebbe seguito la sua vita, ma era pronto ad amare di nuovo. E poi... era a Parigi, la città dell'amore, non poteva essere triste a Parigi!

E penso a te che pensi a me
E una vita si allontana
Guardo te che guardi che
Finisce un'altra epoca
E mentre inesorabile il tempo non consola
Sto solo ma sorrido e penso
Che "solo" è solo una parola

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Serina Noy