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Autore: Elwing2000    07/08/2021    2 recensioni
Moroha si rimise immediatamente in piedi con la stessa energia di prima, si giró verso la cugina chiamandola per nome; ma quando quella emerse dalla polvere e dalla terra, era un'altra persona. Moroha guardó preoccupata e con orrore gli occhi rossi e le pupille blu della cugina. Aveva perso del tutto il controllo sul suo sangue demoniaco.
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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HANYO NO YASHAHIME ep 24:
''LE EREDI DI INU NO TAISHO''

Towa urló di dolore.
Un dolore cosí forte da spezzarle il cuore, ma il suo grido non bastó a placarla. Se Kirinmaru l'avesse uccisa ora sarebbe stato solo un bene, per se stessa. "Setsuna..." pensó languida con il corpo scosso dai sussulti e le lacrime. Il daiyokai, peró non si mosse, era intento a osservarla quasi rattristito, ma fu distratto richiamato da una forza maligna che aveva già sentito in precedenza.
Moroha scese dalla nekomata avvolta da un aura scarlatta, piombó silenziosamente a terra alzando la polvere e rimase inmobile per qualche istante. -Hai usato il Color Cremisi per trasformarti in Beniyasha?-, Kirinmaru sorrise tronfio. -Ancora una volta inizierai a distruggere tutto ció che ti circonda?- la derise.
Ma sotto, nascoste dal suo caschetto di capelli neri, le labbra colorate di scarlatto di Moroha sorridevano altrettanto superbamente -Se cosí fosse...- disse lentamente -Probabilmente vivresti qualche istante di piú!-. Kirinmaru si accorse del cambiamento e ne parve assai sorpreso -Che hai detto!?-, la shihanyo si alzó in piedi, rivelando il suo volto dal sorriso sicuro di se -È la prima volta che mi sento cosí calma e serena dopo aver usato il Color Cremisi!- rispose -Forse, questo è il vero potere di Beniyasha!- ammise compiaciuta. Un' immensa forza scaturiva da lei, assai piú potente delle volte precedenti. -Non è possibile!- L'aura del Grande Generale Cane la circondava, e questa volta per davvero.
Si manifestó alle spalle della shihanyo come uno spirito terribilmente potente. -Giusto... Ci troviamo nel luogo dove è morto- Kirinmaru dedusse che lo spitito del suo antico nemico stesse aiutando la nipote a mantenere il controllo. Camminó per fare in modo di fronteggiarla ammirato dalla forza della ragazza, mentre lei osservó le sue cugine. Non si mise a piangere come aveva fatto Towa, ma il corpo squarciato ed inerme di Setsuna le fece giurare vendetta. Chiuse gli occhi -Kirinmaru!- disse fredda ma furente -Tu morirai qui!-.
Entrambi si fronteggiavano pronti a vedere chi si sarebbe ucciso per primo, ma Towa richiamó l'attenzione di entrambi, -Aspetta Moroha-, si erano distratti e solo quando l'hanyo parló, notarono il cambiamento che era avvenuto in lei, -Ma quello...- il demone maggiore si mise in guardia, saltó sorpreso e rivolse le sue attenzioni anche all'altra ragazza mezzo-demone. -Kirinmaru è la mia preda-, anche da Towa sgorgava una forza immensa, manifestatasi come un enorme cane demoniaco -Devo essere io, a vendicare Setsuna-, Towa alzó lo sguardo verso il suo nemico, il suo volto stava pian piano mutando ma lei non pareva accorgersene, -Come hai osato, uccidere la mia adorata Setsuna!?-, le pupille si fecero piú piccole, i capelli si allungarono, le zanne e gli artigli crebbero mentre una mezza luna comparve sulla sua fronte, assieme a delle strisce magenta sul volto.
Ora era prorpio simile al Grande Sesshomaru. -Spero che tu sia pronto alle conseguenze, Kirinmaru!- la ragazza giuró cosí la sua vendetta.
Il daiyokai sorrise, le cose avevano preso una piega inaspettata, ma assai interessante per lui. -Capisco. Quindi è questo il tuo vero potere-. Forse aveva trovato degli altri demoni degni di scontrarsi con lui.
Ma Moroha non era dello stesso parere della cugina, -Non posso lasciartelo Towa. Anche per me Setsuna è una compagna a cui tengo- le disse, sporgendosi verso di lei, non avrebbe mai lasciato che si vendicasse da sola, anche se Towa ne aveva tutto il diritto. Kirinmaru non aveva paura di tutte quelle minacce, anzi ne era elettrizato -Non è un problema. Io sono il Re delle Bestie dell'Est, Kirinmaru dell'Alba! Vi affronteró insieme- alzó la spada pronto allo scontro e speró che fosse degno delle sue aspettative. -MI STA BENE!!- Moroha scattó in avanti verso Kirinmaru urlando furente e neanche Towa non se lo fece ripetere due volte -SONO PRONTA AD AFFRONTARTI!-.
Avrebbe fatto a pezzi quel demone. "POSSO UCCIDERE KIRINMARU!!" pensó rancorosa, il suo Soryuha esplose dalla spada mozzata, un immensa e potente onda simile ad un drago celeste si diresse verso il nemico giurato. Allo stesso modo esplose il Koryhua di Moroha. Era piú potente delle volte precedenti. Era potentissimo. Era enorme, arrabiato, bellissimo; magnifico.
Kirinmaru se lo aspettava, lasció perdere la spada e con un urló si spoglió per metà delle sue sembianze semi-umane.
Apparve piú bestia che altro. Le palpebre si erano colorate di viola, le striscie sul volto erano frastagliate mentre una delle due braccia era ricoperta di scaglie con una mano artigliata; sulla fronte invece erano comparse due corna di cui una rotta
Ora aveva un aspetto molto piú da demonio.
Faceva impressione.
Protesse le mani in avanti e una barriera si dispiegó dinazi a lui difendendolo dai due imponenti draghi. -Cosa?- Towa non si era aspettata che riuscisse a creare una barriera, e che potesse resistere, quello era il suo attacco piú potente. "Non gliela daró vinta!!" pensó rabbiosa. Kirinmaru invece era piú che soddisfatto, le sue rivali lo stavano affrontando con lo spirito giusto.I loro attacchi, erano maestosi. E, cosa piú importante fra tutte erano decise e combattive.
Kirinmaru si concentró per mantenere la barriera, poi si rivolse a Towa. -Sono impressionato Towa, riesci a controllare il sangue demoniaco di tuo padre. È davvero sbalorditivo!- e lodó anche Moroha -E tu Beniyasha, il tuo Drago Cremisi è straordinario! Questa creatura risponderà al solo tuo comando!-, le disse sotto lo sguardo stupefatto della shihanyo -E non solo. Non puó essere rispedito indietro!-.
Ma Towa aveva altro a cui pensare, non era riuscita a prestare ascolto alle parole dell'avversario, un ennesimo cambiamento stava per verificarsi in lei e questa volta se ne accorse. Il suo cuore stava accellerando sempre di piú, quasi volesse esplodere, e la sua mente si stava annebbiando. Stava per perdere conoscenza, "Non posso svenire ora!" disse furiosa con se stessa, ma la testa pareva annebbiarsi come se fosse in una bolla e il sangue le pulsava nelle orecchie "Non posso svenire! Io. Devo. Vendicare. La mia. Setsuna!!" persino i pensieri si formulavano a fatica nella sua mente, qualche altro minuto e avrebbe ceduto.
Dopo quelle parole Kirinmaru esplose, il suo contro attacco ruppe la barriera, il Soryhua dell'hanyo e il Koryhua dell'altra. Vedendosi arrivare addosso quella forza immane Moroha spalancó gli occhi terrorizata, protese le mani in avanti per creare una barriera spirituale, ma dinanzi alla furia del nemico si ruppe come fragile cristallo. Fu sballotata in aria e un'onda di macerie e detriti la sepolse. A Towa successe altrettanto. Perse i sensi e non riuscí piú a riprenderli, prima di perdere conoscenza, il suo ultimo pensiero andó a Setsuna. Moroha si rimise immediatamente in piedi con la stessa energia di prima, si giró verso la cugina chiamandola per nome; ma quando quella emerse dalla polvere e dalla terra, era un'altra persona. Moroha guardó preoccupata e con orrore gli occhi rossi e le pupille blu della cugina. Aveva perso del tutto il controllo sul suo sangue demoniaco.


Towa le ringhió contro, dopo di chè si catapultó verso di lei come una furia, Moroha ebbe la prontezza di parare il Soryuha dell'hanyo giusto in tempo con un suo Drago Cremisi mentre Kirinmaru se la godeva, sentendo la sua risata la ragazza mezzo-demone si voltó di scatto e piombó su di lui urlando a squaciagola. Ora mai non distingueva piú gli amici dai nemici.
Cercó stupidamente di colpire il daiyokai con i suoi artigli avvelenati, ma Kirinmaru parava con estrema rapidità tutti i suoi affondi. -Che peccato- commentó spostandosi di lato per evitare un artigliata. Towa nel frattempo urlava furibonda -Prima riuscivi a controllarti- il demone maggiore parve un po' deluso mentre parava l'ennesimo colpo con eleganza -Se vorrai veramente uccidermi, dovrai impegnarti di piú per controllare il tuo sangue- disse spingendo con forza da parte la ragazza usando solo la spada come una normalissima arma -Come fece Inuyasha al suo tempo!- terminó scagliandola lontano.
Towa ruzzoló via, si rimise subito in piedi ringhió e corse di nuovo nella sua direzione con gli artigli pronti. Moroha che non aveva agito fino a quel momento per paura di ferirla o peggio, ne approfittó. Ora era abbastanza lontana perché fossé al sicuro, alzó la spada e urló, -KORYUHA!!- di nuovo, il magnifico drago di prima affioró con forza prorompente dalla lama. Vedendoselo arrivare contro Kirinmaru usó il Meido Zanghetsua per eliminarlo, tutto fu inghiottito dal Meido, anche i tre rivali si ritrovarono a volteggiare in quello che sembrava un vasto universo, pieno di stelle, galassie e pianeti.
Nella foga del momento Moroha non si accorse di essersi parata proprio dinanzi a Towa, l'hanyo le andó addosso affondando gli artigli nella sua spalla. Moroha urló di dolore e si giró verso la ragazza, oramai era diventata solo una palla al piede -Non ho tempo di pensare A TEE!!- gridó isterica, affrondó i propri artigli nel sangue e gli scaglió contro di lei, le lame di sangue la colpirono giusto in faccia, ma la mezzo-demone non parve neanche far caso al dolore. Kirinmaru invece non voleva lottare contro qualcuno che non era piú in grado di intendere e di volere. Le sue attenzioni andarono solo su Moroha. La shihanyo se ne accorse e voló verso di lui ignorando la cugina che si stava per accanire un'altra volta su di lei. Lo spirito di Toga che la sosteneva ancora ubbidí al suo desiderio di ucciderlo, alzó la sua spada fiammeggiante e si scaglió contro di lui.
Kirinmaru evitó per un soffio il colpo mortale, parecchio divertito, di conseguenza fu la luna su cui si era poggiato ad andare in frantumi.
Towa confusa piú che mai, aveva seguito la ragazza e le era nuovamente piombata a dosso. La ferí con un ennesimo colpo di artigli alla schiena e dopo se la prese con il Re delle Bestie. Il Demone Cane che l'accompagnava corse nella sua direzione e cercó di divorarlo; il daiyokai tentó di spezzare la sua aura demoniaca celeste, ma invano, l'aura assorbí il colpo di spada ed egli rimase inghiottito da essa. Per un breve istante la ragazza credette di averlo ucciso.
Ma Kirinmaru si liberó immediatamente, ora era contento. Anche se non controllava il suo sangue Towa stava dimostrando un enorme potere, che riusciva a contrastarlo.
-Eccellente... Eccellente- si complimentó con loro, quelle due principesse mezzo-demoni andavano oltre ogni sua aspettativa -Questa è la battaglia suprema a cui anelavo-.
Alle sue spalle Beniyasha tentó un altro colpo, lo spirito infuocato di lnu no Taisho provó un affondo, che Kirinmaru respinse, sebbene con molte difficoltà; la spada del Dominatore del Mondo resistette cercando di sfondare la barriera del nemico, riuscí quasi a romperla, Kirinmaru osservó sbalordito la barriera che stava per cedere sotto la forza immane del potere che Beniyasha aveva ereditato dal nonno. Ma Moroha fu la prima a vacillare, il veleno della cugina la stava rapidamente indebolendo. -Aaah- senza fiato la shihanyo si lamentó dal dolore -maledizione...- sussurró esangue, si lasció andare e lo spirito di Inu no Taisho venne soprafatto dal nemico.
Quando riuscí finalmente a liberarsi del Grande Gernerale Cane con un colpo secco Kirinmaru vide che anche l'altra principessa si stava per avventare su di lui.
Urlando isterica Towa provó ancora una volta ad ucciderlo, senza capire quello che stava facendo provó nuovamente a farlo mangiare dall' enorme Cane Demoniaco, stavolta il daiyokai la affrontó ad armi pari visto il suo potenziale. Alzó la spada e da essa emerse un' onda di energia maligna, la ragazza cercó di resistere come meglió poté a tanta energia negativa; e ci riuscí quasi.
-MU... MUO. RII!!- articoló a fatica le parole, dalla sua bocca volevano uscire solo grida furiose e ringhi animaleschi, tentó con tutte le forze di resistere al nemico, purtroppo era troppo potente perchè una Towa inesperta potesse contrastarlo facilmente.
Venne inghiottita dal potere malvagio e Kirinmaru spezzó cosí la sua l'aura demoniaca. Quella parve quasi contorcersi su se stessa, come se fosse della carta che stava prendendo fuoco per poi dissolversi. Towa senza quella perse definitivamente conoscenza cadendo nel vuoto, -Towa!- Moroha accorse per salvare almeno la cugina, distraendosi dal combattimento. Vide troppo tardi il nemico arrivarle addosso e spezzare anche la sua aura demoniaca trapassandola da parte a parte. Beniyasha orami non ce la faceva piú inoltre era indebolita dal veleno degli artigli della cugina.Esausta svenne e cadde assieme alla sua compagna di battaglia fuori dal Meido Zanghetsua.
Entrambe si accasciarono al suolo come bambole di pezza rotte.


Stesa al suolo, Towa aprí leggermente gli occhi.
Ovunque regnava il silenzio e le pareva di aver dormito per un eternitá. Sentiva dolori ovunque e la testa le doleva in modo assurdo. Sopra di lei Kirinmaru la osservava assorto tenedosi una mano lí dove Riku lo aveva ferito, la ragazza sgranó gli occhi "Kirinmaru!!" pensó in preda al panico. Ma il demone maggiore non diede segno di volerle fare del male. Anzi, le parló con calma ed ammirazione. -Non affrontavo una battaglia simile, dall'ultimo scontro con il Generale dell'Ovest- le disse guardandola negli occhi, Towa aggrottó la fronte. Non capí quello che stava dicendo "Battaglia?" confusa si chiese a cosa si stesse riferendo il daiyokai. -È un peccato doverla concludere cosí- continuó il demone ingnaro della confusione che regnava nella sua testa. -Principesse Demoni, aspetteró il giorno in cui ci incontreremmo di nuovo- sussuró osservandole entrambe intensamente.
Poi lentamente alzó gli occhi sulla ragazza che giaceva a terra, sorridente nella sua morte. -Sestuna, imprimeró il tuo nome nel mio cuore. Non ti dimenticheró mai-. Si rivolse alla defunta sinceramente rammaricato di averla uccisa e con queste parole Kirinmaru scomparve, si libró in aria ritornando sulla sua nave a curarsi le ferite, memorie di quella che poteva definire compiaciuto, un epica battaglia.
Moroha si riprese poco dopo, la piccola nekomata le leccava la faccia preoccupata mentre una fredda pioggia invernale la bagnava. Moroha alzó a fatica la testa dalla terra -Kirara- mormoró un po' sorpresa di trovarla li, l'unica testimane del loro valore, poi cominció a piangere forte -Scusa Setsuna, abbiamo perso-. Setsuna era morta e non potevano nè salvarla nè erano riuscite a vendicarla. Non se lo sarebbe mai perdonato, pianse tutte le sue lacrime disperata sbattendo i pugni a terra frustata.
Towa ascoltó silenziosamente i pianti della cugina immobile sotto la pioggia, non capiva piú niente, quello che sapeva era che la testa le faceva un male tremendo, e che era stanca, stanca da morire. Ma soprattutto che la sua Sestuna, la sua adorata sorellina, non c'era piú in quel mondo. "Non sono riuscita a vendicare la mia Setsuna" le labbra cominciarono a tremare in preda all'emozione "Sono svenuta... E non ho vendicato la mia sorellina" provó a muoversi, si giró lentamente gemendo di dolore cercando di raggiungerla "Setsuna", strisció a fatica fuori dal baratro in cui si trovava e raggiunse trascinandosi il corpo dolente la gemella ricoperta di terra e detriti.
Si issó a fatica e osservó il suo volto. Con il suo sorriso sereno sembrava davvero che stesse solo dormendo.
Towa si scusó infinite volte -Scusami Setsuna- sussuró mentre le lacrime cominciarono ad bruciarle gli occhi -Scusami-. Si chinó su di lei e rimase con la testa indolenzita appoggiata sul suo corpicino. Cominció a piangere, le lacrime le rigarono il volto e non smettevano di scendere, pianse tantissimo, non come Moroha, che urlava e si lamentava disperata per la sua perdita, ma piano. La pioggia si confondeva con le sue lacrime.
"In questo mondo ci sono solo persone deboli" pensó mentre osservava l'amata sorella in lacrime, "Ma, la veritá è che quelli davvero deboli sono coloro che non riescono a proteggere chi piú amano" strofinó affettuosamente il capo sulla pelliccia sporca di sange della gemella continuando a riflettere sulla sua inutilitá "Sono persone come me" si rimproveró piena di odio verso se stessa.
"Sono davvero debole".
Singhiozzó violentemente continuando a piangere, quando alzó lo sguardo le lacrime le impedivano di vedere la bianca figura che la sovrastava. Solo dopo qualche istante capí di chi si trattasse -Sesshomaru...- sussurró sorpresa. Il mondo e il tempo parevano muoversi lentamente, il daiyokai mosse le labbra, ma Towa era ancora troppo sorpresa per concentrarsi sulle sue parole -Co…Cosa?- balbettó debolmente, il daiyokai prese Tenseiga e gliela porse, -Vuoi provare, Towa?- il suo freddo volto non tradiva emozioni, regalando alla figlia una sgradevole sensazione di gelo. Tremante la ragazza hanyo si alzó in piedi. Sbalordita afferró senza forze la spada che lo sconosciuto le stava porgendo, in quell'istante il tempo parve davvero fermarsi, sembró che nel mondo ci fossero solo loro due, l'acqua sembrava essersi bloccata in aria in attesa, per vedere cosa sarebbe accaduto e che il tempo riprendesse a scorrere lentamente.
Afferata la spada il daiyokai voló via lasciandola sola sotto la pioggia battente.
   
 
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