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Autore: LorasWeasley    07/08/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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38. Quella volta del compleanno di Yaku

Quando Kuro si svegliò quella mattina non trovò Kenma accanto a lui.
Era di per sé strano: Kenma di solito andava a letto tardi per giocare e di conseguenza si svegliava ancora più tardi, ma non si fece problemi perché capitavano le volte in cui il suo ragazzo non riusciva a dormire e semplicemente decideva di passare la notte con i suoi videogiochi.
Pensava che anche quella sarebbe stata un’occasione del genere, ma dopo che fu andato in bagno e raggiunse la cucina si bloccò per la vista adorabile che gli si presentò davanti.
Kenma non stava giocando ai suoi videogiochi come si aspettava, ma era seduto al tavolo pieno di cibo, aveva un cappellino da festa in testa così come tutti i loro gatti.
Lev stava litigando per toglierselo, Kai dormicchiava tranquillo sulle gambe del biondo e Yaku era seduto sul tavolo di fronte un enorme piatto di pancake con una candelina sopra.
Kenma si accorse di lui dopo qualche secondo, alzò lo sguardo e gli sorrise in modo adorabile –Vieni, stavamo aspettando te per festeggiare il compleanno di Yaku.
Kuro avrebbe davvero riso per la situazione al limite dell’assurdo, ma il sorriso del suo ragazzo era così raro e felice che non poté far null’altro se non essere completamente attratto da lui, inseguendo quella mano tesa.
Kuro fece un sacco di foto che sapeva avrebbe custodito gelosamente, pubblicandone una su Instagram che ricevette immediatamente un sacco di commenti e like.
Mangiarono tantissimo e fece “spegnere” la candela a Yaku per ben due volte perché, quando Bokuto e Akaashi li raggiunsero dopo essersi svegliati, il ragazzo dai capelli tinti aveva iniziato a lamentarsi di non essere stato invitato e dovettero rifare tutto da capo.
A Kenma, per una volta, non sembrò dispiacere.
I gatti però si erano stancati abbastanza presto: Yaku, dopo aver mangiato tutto quello che poteva, era saltato sul davanzale della finestra, aveva controllato un po' la situazione fuori per poi decidere che era il momento ideale per fare un giro; Lev era riuscito a togliersi il cappellino e adesso lo stava mordendo e azzannando, rendendolo una poltiglia di carta e saliva, ma sembrava abbastanza soddisfatto della cosa e nessuno gli disse nulla; mentre Kai si era svegliato solo per mangiare, per poi spostarsi sul divano e sistemarsi comodo per tornare a dormire, trovando il punto dove l’aria che entrava dalla finestra faceva una leggera brezza piacevole.
Stavano sparecchiando e sistemando tutto, o meglio dire lo stavano facendo Kenma e Akaashi mentre Kuro e Bokuto cazzeggiavano, quando qualcuno suonò alla loro porta.
Andò Kuro ad aprire corrugando la fronte confuso quando si ritrovò un enorme pacco tra le mani consegnato dagli addetti all’ingresso che smistavano la posta. Firmò, li ringraziò e portò il pacco dentro poggiandolo sul tavolo ora vuoto.
-Amore, ti dovevano inviare dei nuovi giochi o qualcosa di simile?
Kenma corrugò la fronte avvicinandosi circospetto –No… Mi avrebbero avvertito.
Controllò l’indirizzo per vedere se non avessero sbagliato casa e si accertò che fosse il suo, poi però notò il destinatario –Ma è di Bokuto, non mio.
-Eh?- il diretto interessato alzò lo sguardo sorpreso per poi avvicinarsi esaltato –Chi è che mi manda pacchi?
Akaashi sussurrò –Spero che non sia quello che sto pensando.
Bokuto aprì il pacco, tutti erano di fianco a lui curiosi di vedere cosa fosse, per poi al suo interno trovare un po' di tutto.
Bokuto prese in mano diverse corde colorate e dei collari, il suo cipiglio che si faceva confuso.
Kenma allungò la mano per afferrare del tessuto di pizzo –Questi... sono perizoma femminili taglia S.
Kuro prese un’altra scatola per poi leggere -occhiali per sopravvivere ai raggi che emettono gli alieni.
A quel punto Akaashi sospirò esasperato, una mano sulla fronte e gli occhi chiusi –Ecco cosa stavate facendo l’altra sera tu e Oikawa.
Fu così che si scoprì che durante la serata dei biscotti all’erba, quando Iwaizumi e Akaashi avevano perso i rispettivi ragazzi per poi trovarli insieme sul divano a fare qualcosa al cellulare, avevano solo ordinato tantissime cose che non servivano a nessuno.
Kenma stava ancora fissando i perizoma nelle sue mani, Kuro fece un ghigno commentando –Vorrei tanto sapere chi dei due ha deciso di comprare quelli, uno tra Akaashi e Iwaizumi dovrebbe preoccuparsi.
-Mhmm- commentò Kenma –Io punto su Oikawa ma solo perché me lo vedo come uno che potrebbe indossarli.
Kuro rise forte.
Akaashi era arrossito, si era precipitato a chiudere la scatola ancora piena e aveva commentato pragmatico –Dovresti controllare la tua carta di credito, potresti aver speso soldi per altre cose.
Si scoprì che Akaashi aveva più che ragione, perché quando Bokuto controllò si trovò molti spostamenti di denaro.
Facendo diverse ricerche scoprirono che Bokuto aveva adottato un gufo a distanza, un gufo al quale ogni mese avrebbe dovuto mandare una cifra di soldi che il ragazzo non avrebbe mai potuto permettersi.
Gli occhi di Bokuto si fecero lucidi per le lacrime –Sono diventato papà.
Kuro inziò a ridere ancora più forte, Akaashi disse pragmatico –Devi disdire l’abbonamento, non hai tutti questi soldi.
Bokuto lo fissò offeso e sconvolto –Non abbandonerò nostro figlio!
Akaashi arrossì per quel “nostro”, ma cercò di rimanere fermo nelle sue idee –Ma Kou, non abbiamo…
Kenma si intromise con un sospiro –Forse posso aiutarvi.
 
Quel pomeriggio tutti e tre erano scesi a mare come al solito, tranne Kenma che era rimasto a casa perché aveva una live da fare.
-Kurooo- chiamò Hinata quando lo notò, aveva un pacchetto in mano –Dov’è Kenma? Ho il regalo di Yaku!
Kuro rimase sorpreso, finché quella mattina non si era svegliato e aveva trovato il suo ragazzo che aveva organizzato una festa non gli era neanche passato per la testa che fosse il compleanno del suo gatto, mentre Hinata gli aveva addirittura fatto un regalo!
-Scenderà dopo.
Hinata annuì porgendo a lui il pacchetto –è un tiragraffi, spero che gli piaccia.
Kuro sorrise –Sono abbastanza certo che se ne approprierà Lev, ma grazie.
Hinata sorrise e corse nuovamente via, pronto per una nuova partita a beach volley.
-Oh, Oikawa!- sentì Bokuto chiamare quando adocchiò il ragazzo in questione.
Oikawa e Iwaizumi erano a lato di una delle reti a commentare la partita che si stava svolgendo tra Makki e Mattsun contro Kunimi e Kindaichi.
Bokuto, come se non ci fosse nulla di imbarazzante, corse dall’altro sventolando i perizoma in aria –Sono arrivate le cose che abbiamo ordinato a casa di Daichi quando eravamo fatti, questi sono sicuramente tuoi.
Oikawa lo fissò confuso probabilmente cercando di ricordare quel momento, poi fissò ancora più confuso il tessuto che gli fu messo tra le mani, fino a quando non se ne rese davvero conto e strabuzzò gli occhi sconvolto e imbarazzato.
Sentì delle risatine provenienti dai quattro che avevano messo in pausa la partita perché non potevano di certo perdersi quello che stava succedendo.
Sentì anche un click di una fotocamera, con annesso il commento di Tendo che diceva –In questi giorni sto prendendo solo le tue foto migliori.
Cercando di far finta che tutto questo non lo toccasse minimamente si girò tranquillo verso Iwaizumi. Questo lo stava già fissando con sguardo duro, le sopracciglia corrugate e le braccia incrociate.
-Hai qualcosa da dirmi?- chiese poi.
Oikawa sorrise e fissò prima le mutande che aveva in mano, poi il suo ragazzo e poi di nuovo il tessuto –Sì… Sono certo di aver sbagliato taglia.
Le risate si fecero sempre più forti, soprattutto quando Oikawa fece uno strillo poco virile dopo che Iwaizumi lo prese in spalla per andare via.
E mentre la coppia si allontanava Bokuto non sembrava per nulla pentito di quello che aveva fatto.
Il pomeriggio andò avanti con gente che fermava Kuro per commentare la foto che aveva pubblicato su Instagram, chiedendogli se davvero avessero festeggiato il compleanno al loro gatto.
Yamamoto si offese perché loro non erano stati invitati ed era diventato talmente rumoroso che Kuro dovette promettergli che avrebbero fatto una grande festa quella sera stessa.
La voce si diffuse abbastanza in fretta e Kuro iniziò a preoccuparsi di come l’avrebbe presa il suo ragazzo.
Mentre pensava proprio a quest’ultimo lo vide scendere in spiaggia.
-Oi- iniziò il corvino quando lo raggiunse sedendosi al suo fianco –Devo dirti…
-Ce l’ho fatta- lo interruppe il più piccolo, aveva un piccolo sorriso soddisfatto in volto.
Kuro corrugò la fronte –A fare cosa?
-Ho fatto una live e ho detto ai miei fan del problema di Bokuto. Ho detto loro che ha adottato un gufo in un momento dove era poco lucido e che adesso non poteva abbandonarlo perché si sentirebbe male, ma anche che non poteva permetterselo. In un’ora ho raccolto i soldi necessari per mantenerlo i prossimi tre anni.
Kuro lo fissò come se gli fosse cresciuta una seconda testa, Kenma si sentì in imbarazzo.
-Non guardarmi in quel modo… volevo farlo. Inoltre volevo ripagarlo per tutti quei giochi che mi aveva comprato quando abbiamo litigato perché me ne avevate rotto uno.
Kuro lo baciò con enfasi –Dio Kenma- sospirò poi con l’affanno –Ti amo così tanto, sei così carino!
-Sì, sì- Kenma si allontanò, le guance rosse, l’imbarazzo per quei complimenti che lo colpivano ogni volta anche a distanza di anni.
Cambiò argomento –piuttosto, cosa stavi dicendo?
-Ah ecco… potrei aver detto che stasera c’è una festa a casa nostra per il compleanno di Yaku.
Lo sguardo di Kenma mutò all’istante in uno esasperato, infine sospirò e commentò –Spero almeno che porteranno dei regali.
Kuro non poté far nient’altro se non ridacchiare mentre tornava a baciarlo.
  
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