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Autore: EragonForever    18/08/2021    1 recensioni
(Dal primo capitolo)
Tokyo, una città bellissima ma allo stesso tempo caotica, dove la vita scorre ogni giorno allo stesso modo, una vita tuttavia minacciata da qualcosa di inumano, qualcosa che agli occhi del mondo non dovrebbe nemmeno esistere ... i Ghoul, esseri all'apparenza umani ma che in verità hanno una sola differenza. Si cibano di carne umana per sopravvivere, seminano panico ovunque vadano. Ma fortunatamente Tokyo ha i suoi angeli custodi, coloro che combattono per estirpare quella minaccia ... le Colombe della CCG.
Mi chiamo Rin Hamano e questa che sto per raccontarvi ... è la mia storia.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amon Kōtaro, Kaneki Ken, Mado Akira, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 4: Ricordi al Cimitero

Rin nel frattempo, dopo essere uscita dalla Sede della CCG, si diresse verso una meta precisa: il cimitero. Da quando Amon era morto due anni prima, era diventata una sua abitudine, presa ovviamente da quest'ultimo, poiché ogni volta lo aveva sempre accompagnato a trovare Mado. Mai avrebbe immaginato che sarebbe capitato anche a lei, poiché il fatto che Amon fosse morto in quel modo le pareva ancora assurdo dopo due anni.

Infine, persa nei suoi pensieri, giunse alla tomba, dove posò un mazzo di gigli bianchi. Dopo di ciò volse lo sguardo alla lapide e, con un sospiro, parlò.

“Ciao … eccomi qui come ogni pomeriggio a raccontarti lo schifo delle mie giornate …” esordì, riprendendo subito dopo “Sai, stamattina Akira è dovuta venirmi a prendere a casa perché ero ancora sbronza a letto. Mi ha fatto fare uno stupido lavoro di routine, come oramai tutte le mattine, non mi manda nemmeno in missione e solo perché non ho un partner, ma non vuole capire il motivo per cui non lo ritengo necessario …” i suoi occhi iniziarono a inumidirsi “V-vorrei tanto riaverti qui con me … mi avevi promesso che saresti tornato da me … i-io non … non so più cosa fare …”

Le lacrime amare le rigavano ormai le guance e, nel mentre sfogava il suo dolore, la sua mente volò di nuovo indietro nel tempo.


 

Era arrivata la fatidica notte della resa dei conti verso l'Anteiku. Me ne stavo in camera mia in preda all'ansia … poiché il terrore di rimanere di nuovo sola mi aveva completamente avvolto nelle sue spire. Improvvisamente la porta della mia stanza si aprì e vidi Amon nella sua divisa da combattimento. Lo guardai, gli occhi velati.

A-allora è … arrivato il momento …”, mormorai.

Amon allora si sedette al mio fianco, posandomi una mano sulla spalla.

Si Rin, è arrivato” esordì per poi prendermi il volto tra le mani “Credimi, non andrei se potessi, ma è la resa dei conti e …”

Lo so …” lo interruppi “Lo so che è il tuo dovere …” iniziai a singhiozzare “Ma ti prego … promettimi che tornerai da me, ok? Promettimelo”

Amon allora mi strinse con forza.

Te lo prometto … tornerò da te sano e salvo, hai la mia parola”

Io annuìì e mi accoccolai maggiormente tra le sue braccia, senza dire altro, godendo ancora un po' della sua presenza. Ciò durò qualche secondo, poi Amon sciolse delicatamente l'abbraccio, mi diede un bacio sulla fronte e uscì, lasciandomi sola. Quella notte fu la prima in cui pregai.

Il mattino seguente venni svegliata dallo bussare alla porta e, anche se ero mezza addormentata, corsi ad aprire.

Sei torna … to …”

Rimasi sorpresa nel vedere Akira Mado, ancora in uniforme.

Scusa per il poco preavviso … posso entrare?”, domandò, il tono della voce che tradiva un velo di tristezza.

Oh … si, entra pure.”, la invitai, facendola poi accomodare sul divano e chiudendo la porta.

Poi mi sedetti al suo fianco, ansiosa.

Comunque, come mai qui? Sei venuta a raccontarmi della battaglia? Abbiamo vinto? E Amon sta tornando, vero?”

A tutte quelle domande Akira sospirò mestamente.

Si … abbiamo vinto, ma è stata molto dura …” mormorò per poi prendermi per le spalle, gli occhi lucidi “E per quanto riguarda Amon è …”

No!” la bloccai, intuendo purtroppo cosa volesse dire “Non può essere morto … mi ha promesso che sarebbe tornato da me … quindi deve essere ancora vivo …”, replicai, la voce che mi tremava.

Akira in risposta scosse la testa, prossima al pianto.

Credimi … non te lo direi se non lo avessi visto con i miei occhi … ma purtroppo non … non tornerà più …”

A ciò il mio cuore perse un battito poiché sapevo se qualcuno mentiva o meno e Akira ahimè … non stava mentendo. Abbassai lo sguardo, stringendomi le braccia attorno al petto, il corpo che tremava.

C-come è … morto?”, chiesi con voce spezzata.

Lei allora sospirò nuovamente, poiché ciò le costava sforzo.

E' successo durante lo scontro con Benda sull'Occhio, alias Ken Kaneki … ma purtroppo il nemico ha prevalso … Amon però si è battuto fino all'ultimo respiro …”, raccontò.

Nel sentire ciò non riuscìì più a trattenermi e scoppiai in singhiozzi disperati, scioccata. Mai avrei pensato che uno forte come Amon potesse morire in battaglia e invece … era successo e ora non sarebbe più tornato da me.

Akira poco dopo mi strinse a se con vigore nel tentativo di calmarmi e io allora mi aggrappai al suo petto, incapace di fermarmi.

O-ora che … che ne sarà di me'? Sono di nuovo sola … cosa farò? D-dove andrò?”, gemetti.

Akira in risposta mi strinse più forte.

Non temere Rin … Amon aveva espresso che, in caso fosse venuto a mancare, l'appartamento sarebbe rimasto a te, me lo disse personalmente … mi chiese anche di promettergli che avrei badato io a te in caso di necessità” mi strinse di più “Quindi tranquilla, d'ora in poi non sarai più sola”

Ciò però fece diventare il mio pianto più straziante.

S-se solo avessi partecipato anch'io alla battaglia s-sarebbe ancora vivo! E' tutta colpa mia! L-lo rivoglio! Lo rivoglio qui con me! N-non doveva morire, non doveva!”, esclamai.

In risposta Akira non disse nulla, ma si limitò a consolarmi con la sua presenza, ascoltando il mio pianto, finché, esausta, non crollai addormentata tra le sue braccia.

Il ricordo poi cambiò: mi rividi nel periodo del lutto con ogni giorno in lacrime, le notti insonni e infine … il mio drastico cambiamento verso la via dell'alcolismo, le giornate nei bar con i boccali di sakè, le notti sul divano con una bottiglia. E ogni volta lei era sempre li, pronta a tirarmi fuori dal baratro, tentando di riportarmi sulla retta via. Rividi le nostre litigate e lei che continuava a ripetermi …

Non puoi gettare via così la tua vita Rin! Devi reagire! Reagisci per l'amor del cielo!”

E io rispondevo …

Taci! Tu non sai quello che provo!”

Quanto avevo torto …

I ricordi poi cambiarono nuovamente e rividi le mie buie giornate passate sulla sua tomba …


 

Rin riaprì gli occhi, ridestandosi da quel torpore, aveva gli occhi arrossati e il fiato corto, segno che il pianto era stato incessante. Si massaggiò il petto dolente, alzandosi a fatica poco dopo, dette una carezza alla tomba di Amon, un lieve sorriso appena accennato.

“Grazie per avermi ascoltata … a domani”

E con quelle parole andò a mangiare al solito ristorante ed infine tornò a casa con una bottiglia di sakè in mano.


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Eccomi qui con un nuovo capitolo della mia Fanfiction sul fandom di Tokyo Ghoul. Durante le vacanze al mare ho avuto modo di andare un pochino avanti anche con questa storia e questo mi ha reso felice!

In questo capitolo riemerge uno dei ricordi più dolorosi della nostra Rin ovvero la perdita di Amon, spero vi piaccia!

Ringrazio Franky93 per le sue recensioni e anche i lettori silenziosi!

Detto ciò a mercoledì prossimo!

Saluti la vostra EragonForever!

   
 
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