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Autore: niny95    23/08/2021    3 recensioni
Raccolta di one shot sulla Next Generation.
Le storie saranno tutte ambientate 15 anni dopo il Sortileggio Buono.
I protagonisti sono Hope Jones, Neal Nolan, Alexandra Herman, Cole Herman (OC) e Emily Mills (OC).
[Gran parte dei capitoli partecipano al Writober di Fanwriter.it]
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hope Jones, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Next Generation'
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Campeggio
 I parte
 
Era una bellissima giornata di sole di fine luglio, a Storybrooke come ogni anno veniva organizzato un campeggio di due settimane: quell'anno la meta scelta era la spiaggia. Per l'occasione i figli della maggior parte degli eroi erano presenti, grandi e piccini. I grandi avevano il ruolo di occuparsi dei più piccoli.  
E così i coniugi Jones quel giorno si preparavano a salutare la propria figlioletta. 
«Hai preso tutto?» domandò Emma per quella che sembrava essere la cinquantesima volta. 
Hope sbuffò «Sì, mamma. Per l'ennesima volta ho preso tutto. Smetti di preoccuparti, non è la prima volta che sto via qualche giorno.» 
La donna annuì «Lo so, lo so. È solo che non sono abituata a stare lontana da te per così tanto.» disse stringendo la figlia in un abbraccio , passando la mano nei lunghi capelli dorati. 
La ragazzina rise «Così tanto? Sono solo due settimane, come sempre!» 
Il piccolo battibecco fu interrotto dal padre che porgendo lo zaino alla figlioletta disse: «Se qualche ragazzo ti importuna fammelo sapere.» poi lisciandosi l'uncino aggiunse «Lo sistemo io.» 
Hope si coprì la faccia con entrambe le mani imbarazzata — quei due non la  
smettevano di trattarla come se avesse cinque anni! — poi con voce ovattata  
disse «Ho quindici anni, non dovresti preoccuparti più di queste cose. So  
cavarmela da sola.» 
Killian sorrise stringendo la figlia in un abbraccio «Lo so, ma sono tuo padre. Mi preoccuperò sempre per te.»  
La ragazzina sorrise mentre si affrettava a scendere le scale per raggiungere la macchina del fratello maggiore che si era offerto di accompagnarla. 
«Divertiti!» «Comportati bene!» dissero quasi all'unisono Killian e Emma. 
 
Poco lontano a casa Herman la situazione non era poi così diversa. 
Cole camminava avanti e indietro nella cucina con fare euforico «Non vedo l’ora di arrivare. Mi butto a mare e non riemergo più.» disse per l’ennesima volta.  
Alex alzò gli occhi al cielo «Se continui così ti lascio a casa.» disse la sorella infastidita.  
«Quindi non resti, eh?» chiese Cole per quella che doveva essere la duecentesima volta, negli ultimi giorni infatti il ragazzino aveva ripetuto più volte quella stessa domanda.  
Alex sospirò «No, Cole. Per l’ennesima volta, non vengo. Devo lavorare.»  
«Potevi prenderti due settimane di ferie.» bofonchiò il ragazzo.  
«I tirocinanti non vanno in ferie.» rispose la ragazza.  
«E adesso chi baderà a noi?» la canzonò il fratello minore.  
Alexandra sbuffò «Fammi pensare … qualcuno tipo: Neal, Louis o Henry?  
Giusto per fare qualche nome. » sbuffò la sorella maggiore infastidita. 
Per tutta risposta il ragazzino rise.  
«Se hai finito di lamentarti vai a salutare mamma e papà, è ora di andare.» disse Alex. 
Cole non se lo fece ripetere due volte, andando a salutare i  genitori.  
Thomas gli scompigliò i capelli biondo cenere «Conquistale tutte mi  
raccomando!» disse infine con un occhiolino, facendo arrossire il figlio.  
Ashley invece abbracciò forte il figlio minore, poi gli baciò entrambe le  
guance – nonostante le proteste del ragazzino – alla fine disse: «Non fare disperare nessuno, mi raccomando!»  
«Naaah. L’unica che mi diverto a fare disperare è Alex!» rispose Cole con un  
occhiolino.  
 
Emily era pronta per uscire, zaino già in spalla pronta ad andare. 
«Mi raccomando studia un po’ di magia.» la esortò Rei. 
La ragazza sbuffò «Anche in vacanza?» 
La madre strinse la propria figlia in un abbraccio «Lo so che non ti piace la  magia ma anche se adesso siamo in pace non puoi mai sapere quando potrebbe tornarti utile.» disse. 
«Ti preoccupi troppo!» rispose Emily condendo il tutto con una linguaccia. 
Proprio in quel momento il rombo del motore dell’auto di Robyn annunciò il suo arrivo. 
Emily abbracciò la madre un ultima volta «Salutami papà!» disse prima di affrettarsi ad uscire. 
 
 
Erano ormai tre anni che Alex non partecipava al campeggio come tutor, da quando aveva iniziato il tirocinio in pratica e non nascondeva che le mancava, le piaceva l’atmosfera che si respirava lì. 
Cole non aveva perso tempo, non appena aveva spento l’auto era schizzato fuori per cercare Hope e Emily. 
Alex scosse la testa, quei tre erano così attaccati che a volte si chiedeva come fosse possibile che non fossero stati partoriti nello stesso identico istante. 
Scese dalla macchina; giusto il tempo di salutare Louis e pochi altri e poi l’aspettava un altro turno infinito. 
Sospirò. 
Nel frattempo Louis si avvicinò a passo lento e cadenzato. 
Alex rimase qualche minuto persa ad ammirarlo: indossava dei normalissimi pantaloncini neri e una T-shirt bianca semplicissima, un paio di infradito ai piedi. Non era particolarmente bello, era un ragazzo normalissimo eppure i suoi modi gentili e la sua andatura elegante attiravano più di uno sguardo  — ma lui non aveva occhi per nessun'altra — a una prima occhiata si poteva pensare che fosse un principe, un conte o qualcosa del genere invece era solamente il figlio di un falegname. E ad Alex andava benissimo così, non si era innamorata di Louis per il suo aspetto o le sue nobili origini ma per tutto quello che faceva di Louis … Louis
«Mi mancherai.» disse lui. 
Lei sorrise «Anche tu. Avrei proprio voluto vederti con la maglietta bagnata.» 
«A saperlo mi sarei fatto un bagno. Ho pure la maglietta bianca, vedi?» rispose Louis indicando la propria T-shirt «Questa bagnata mette in evidenza tutti i punti giusti!» condì il tutto con un occhiolino. 
Alex rise, gettando indietro la testa, i suoi lunghi capelli biondi le solleticarono le spalle. Poi si avvicinò ulteriormente incontrando il proprio fidanzato in un bacio. 
«Tieni d’occhio il mio fratellino, mi raccomando.» disse. 
«Non lo perderò di vista.» rispose Louis. Si incontrarono di nuovo in un bacio — più breve del precedente — «Ti amo.» disse poi Louis. 
 
Le tende erano state montate correttamente, una sfilza di teli mare erano stesi al sole e sotto l’ombrellone. 
Neal  sorrise soddisfatto mentre si guardava intorno con interesse.  
Poco lontano Louis stava parlando fitto fitto con Gideon. 
Lucy stava limonando col proprio ragazzo, Neal volse lo sguardo altrove infastidito – ultimamente mal tollerava le coppiette, specie se come quei due passavano ogni secondo divorandosi la faccia a vicenda – 
Dall’altra parte Robyn correva dietro a Ellie che piangeva disperata, evidentemente la bambina non vedeva l’ora di andare in acqua, come molti del resto. 
Decise di fare da paciere così si avvicinò alla bambina e accovacciandosi per essere della  sua stessa altezza chiese «Che succede, tesoro?» 
La bambina aveva il così detto labbro tremulo, gli occhioni blu pieni di lacrime «V… v… voglio nuotare.» singhiozzò. 
«Oh capisco!» Neal fece un occhiolino alla bambina, poi si alzò.
 Si mise due dita in bocca fischiando. Immediatamente ogni mormorio cessò. 
Neal annuì soddisfatto, si mise le mani attorno alla bocca a mo’ di imbuto per aumentare il volume della propria voce e disse «Direi che è giunto il momento di rinfrescarci un po', che dite?» fu accolto da mormori eccitati «È il momento di una gara di schizzi!» 
A sentire queste parole la bambina gli circondò le gambe con le proprie braccine in un abbraccio, il ragazzo per tutta risposta le scompigliò i capelli. 
Robyn tese una mano alla propria figlia «Andiamo da mamma Alice, dai.» disse prima di mimare un grazie. 
Neal sorrise. 
 
 
Hope era stesa al sole, gli occhiali da sole sul viso mentre i raggi del sole l’accarezzavano. Il suo bikini blu veniva messo in risalto dalla sua carnagione chiara.  
Emily era stesa accanto nelle medesime condizioni: l’abbronzatura appena conquistata metteva in evidenzia la cicatrice sopra il sopracciglio sinistro.  
Cole era poco lontano: dava le spalle alle due ragazze, le sue spalle bianche erano rese ancora più bianche dai residui di crema solare.  
Il suo costume blu scuro gli si era appiccicato addosso, segno che aveva fatto il bagno da pochissimo.  
In mano aveva un bastoncino con cui stava facendo strani ghirigori nella sabbia.  
«Quante maledizioni stai trascrivendo?» lo prese in giro Emily.  
«Tra noi due quello con la magia non sono io!» rispose il biondino.  
Emily rise.  
Poco dopo furono raggiunti da Alice «Stiamo preparando le squadre di beach volley, muovetevi a venire!» disse.  
Cole lasciò perdere subito il bastoncino che aveva in mano, si alzò, spazzolò la sabbia presente nel costume «Sono pronto a farvi mangiare la polvere.» disse scrocchiando le mani.  
Hope che era da sempre molto competitiva, scambiò un occhiata complice con Emily «Farci mangiare la polvere? Emily sai che non dobbiamo assolutamente perdere, vero?»  
La figlia della ex Evil Queen rise, ricordando per un attimo la sovrana che aveva terrorizzato per molto tempo la Foresta Incantata «Voglio proprio vedere chi mangerà la polvere!» disse dando man forte all’amica.  
 
Alla fine la partita era finita in parità.  
Per rinfrescarsi alle due squadre era stata promessa un’enorme fetta di anguria ghiacciata.  
Così adesso erano seduti per terra formando un cerchio, aspettando ognuno la propria fetta di anguria.  
Poco lontano Ellie teneva tra le mani e una fetta di anguria che sembrava più grande di lei, il visino pieno di efelidi concentrato.  
Hope sorrise a vedere quella scena, quando era più piccola aveva desiderato un fratellino o una sorellina per molto tempo.  
«Comunque avete barato!» fu distratta da Cole che stava indicando lei e Emily.  
«Ti rode, eh?» lo prese in giro ridacchiando.  
Proprio in quel momento si avvicinò Louis con vari piatti di anguria tra le mani «Su su, non ha vinto nessuno. Finiamola!» disse sentendo il piccolo battibecco, porgendo a ognuno un piatto.  
Hope non perse tempo e diede subito un generoso morso al frutto, un po' di succo le colò addosso.  
Cole le porse un fazzoletto senza dire una parola.  
Hope sorrise accettando il dono, ogni altro bisticcio presto dimenticato.  

Note: Ed eccomi tornata da questi tesorini che amo tanto! 
C'è un altra parte che arriverà tra due settimane. Ma beh beh qui conosciamo un pochino meglio Louis! 
Che ne pensate? Spero che vi piaccia questa robetta!

Un bacio e ci vediamo tra due settimane!
Niny :)

 
   
 
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