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Autore: Wild_soul    31/08/2021    1 recensioni
Stiles Stilinski, un giovane poliziotto forse fin troppo sveglio per la sua età.
Derek Hale, dichiarato colpevole dell’omicidio della sua famiglia.
Il loro incontro-scontro avverrà proprio di fronte alla scena di un crimine. Ma sarà possibile per Stiles avere fiducia in un ricercato?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Corse velocemente per la città, non curandosi di passare in eventuali zone troppo trafficate, perché il suo compagno era in serio pericolo. Casa di Stiles era situata agli antipodi del centro veterinario, ma Derek la raggiunse in meno di dieci minuti. Attraversò il cortile d’ingresso e si meravigliò nel trovare le luci di casa tutte spente nonostante fosse relativamente presto per i soliti orari dell’agente. Questo fece scattare alle stelle la sua ansia.

Sgattaiolò nell’ingresso di casa grazie ad una finestra che il poliziotto lasciava sempre socchiusa anche di notte –fanculo le precauzioni contro l’alpha- e corse al piano superiore. Sarebbe bastato monitorare il battito cardiaco di Stiles per capire che stesse semplicemente dormendo, ma il licantropo se ne accertò buttandosi sul letto e prendendo ad annusare allarmatamente il viso del minore.

L’urlo ben poco virile che ne scaturì non era previsto nei piani di Derek, che fu costretto a ritrasformarsi per tappare la bocca dell’agente.

“Che diavolo urli” sussurrò. Dopo avergli dato una rapida occhiata ed aver constatato che non ci fosse odore di sangue nell’aria, il licantropo lasciò andare la presa dal volto del minore “Allora stai bene” affermò, con un cipiglio alzato.

“Tu dici?” domandò l’umano con voce acuta, cercando di srotolarsi dal groviglio di lenzuola per allontanarsi dall’ingombrante peso del moro su di lui “Ho appena avuto un infarto” affermò, ignorando la loro posizione decisamente imbarazzante.

La risposta che ottenne fu una rapida alzata di occhi al cielo.

“Cosa vuoi, Hale?” chiese l’agente, accendendo la luce dell’abat-jour per evitare il pericoloso contatto visivo con il mannaro. Pessima mossa, perché realizzò solo in quel momento che Derek, essendosi appena trasformato, fosse nudo. Sopra di lui. Su un letto.

“Malia mi ha detto che ieri Gerard è stato qui”

“E…quindi?”

“E quindi spiegami che diavolo ci faceva Gerard qui e perché l’hai fatto entrare” sbottò il maggiore, alzandosi –per la gioia di Stiles- dal letto ed aprendo un’anta dell’armadio alla ricerca della sua tuta. L’agente si concesse di dare una generosa occhiata alle spalle ed alla schiena muscolosa del licantropo.

“Diciamo che non me ne ha dato la possibilità e comunque mi sembrava abbastanza brutto cacciare un vecchietto dall’ingresso di casa mia”

Derek, ancora voltato ed ignaro della lastra che il minore stava facendo al suo fondoschiena, trattenne a stento un ringhio di protesta “Sei serio, Stiles?” domandò, facendo brillare i suoi occhi di azzurro “Quell’uomo ci da la caccia da anni e l’unica cosa che ti preoccupa in questo momento è di non mancare di rispetto ad una persona anziana?”

“Diciamo che, se i vicini mi avessero visto prendere ad insulti Gerard, non sarebbe stata una situazione molto piacevole” si difese il minore.

“Logico, stanotte qualcuno potrebbe aver visto un lupo nero correre per Beacon Hills, ma i notiziari in prima pagina riporteranno sicuramente te che manchi di rispetto ad un vecchietto” sbuffò il mannaro, afferrando una tuta grigia e saltellando su un piede per infilarsi i pantaloni.

“Hai corso per Beacon Hills” ripeté l’agente “Trasformato in lupo” continuò “Noncurante di telecamere o ipotetiche macchine, ed affermi che quello imprudente sia io, razza di idiota?”

Derek aprì e chiuse la bocca un paio di volte prima di voltarsi e rispondere “Credevo che Gerard ti avesse preso in ostaggio per avere informazioni su di noi o qualcosa del genere”

“Carino, sei corso per salvarmi” ne dedusse l’umano, privo di entusiasmo “Lo prendo come un complimento”

“Se tu morissi, non avrei più accesso alle ricerche della polizia. Sarebbe un bel problema” si difese il licantropo, accomodandosi nel letto e tirando una generosa porzione di coperte.

“Falso, ho detto a Lydia di avere i documenti sull’incendio. Avreste tutto ciò che vi serve” rispose il poliziotto, allungandosi a spegnere la luce con il sorriso sulle labbra “Comunque grazie, lupone”

“Dormi, Stiles”



“Quindi, ricapitolando, in casa abitavate in quattro, dico bene? Te, Talia, Laura e Cora, giusto?” non ricevendo risposta, Stiles alzò gli occhi dai fogli che stava analizzando, incrociandoli con quelli estremamente contrariati del licantropo.

“Se hai i documenti sotto gli occhi, a che serve farmi domande, mh?”

“Si chiama ‘verificare l’attendibilità dei documenti’” rispose seccamente il minore, prendendo a segnare qualcosa sul block-notes. Passarono alcuni minuti di silenzio in cui Derek sentì l’agente sfogliare svogliatamente i fascicoli.

“C’era anche mio zio Peter” rispose, lasciando vagare lo sguardo per la cucina del poliziotto “Lui abitava a Canaan. Era riuscito a prendersi una settimana di ferie e ne aveva approfittato per fermarsi da noi qualche giorno. Pessima scelta” sentenziò, incrociando le braccia al petto e sospirando rumorosamente. Stiles fece scorrere velocemente i documenti, trovando, tra i nomi delle vittime, anche quello di Peter Hale.

“Quindi tecnicamente sarebbe stato il padre di Malia, giusto?”

“Esatto, ma lei ha scoperto di essere stata adottata solo quando i suoi istinti di mannara sono iniziati a svilupparsi. Era impossibile che in una famiglia di umani lei fosse una licantropa. Attraverso alcune ricerche e con l’aiuto dei genitori adottivi, sono arrivati al nome di Peter. Ma non ha fatto in tempo a conoscerlo”

“Voleva conoscerlo?”

“Si” Derek accennò un sorriso amaro “Io e lei ci siamo conosciuti in quel periodo. Aveva fatto delle ricerche su tutta la famiglia Hale, in poche parole. Avendo legato molto anche con Cora e Laura, ci aveva parlato della sua storia e le avevamo proposto di venire a cena da noi quella sera” ennesimo sospiro “Ma, per fortuna, si era rifiutata”

Rimasero in silenzio qualche minuto, mentre Stiles tentava di metabolizzare tutte le informazioni ricevute.

“E tu perché non eri in casa, quella sera? Qui è riportato anche un documento dell’università dove si attesta che tu non fossi neanche andato a lezione quel giorno”

Derek gli rivolse uno sguardo decisamente infastidito “Mi stai seriamente interrogando, ragazzino?” ma vedendo l’insistenza del minore, aggiunse “Era l’anniversario della morte della mia ragazza. Viveva fuori città, per questo sono stato l’intera giornata fuori da Beacon Hills”

“Oh…” Stiles parve esitare un momento “Hai…hai dato queste informazioni alla polizia?” al cenno affermativo del maggiore, l’agente continuò “E allora perché sei ancora considerato un sospettato?”

“Perché non ci sono testimoni che possano confermare il mio alibi” rispose seccamente il moro, alzandosi dallo sgabello e prendendo a camminare nervosamente attorno al perimetro del tavolo.

“Hai…una qualche idea su chi possa essere l’alpha?” chiese di punto in bianco l’agente “Dai due omicidi, non è chiaro se abbia a che fare con la vostra famiglia. Forse sta semplicemente vendicando una famiglia di licantropi uccisa, oppure il suo obiettivo è uccidere tutti i cacciatori ed ha deciso di partire da Beacon Hills”

“La spirale, Stiles” gli ricordò il moro, sedendosi nuovamente “È ovvio che voglia vendicarci, il punto è capire se avesse qualche rapporto con noi prima dell’incendio o no. Non ricordo che i miei avessero branchi alleati”

“Forse era un omega che i tuoi genitori conoscevano” ipotizzò l’umano, Derek alzò gli occhi su di lui, colpito.

“Inizi a muoverti bene con i termini del soprannaturale, eh?” gli fece notare, accennando quello che doveva essere un mezzo sorriso. Ma Stiles non lo stava ascoltando.

“Ho un piano, ma non ti p-“

“Oh no” rispose categoricamente il mannaro, alzandosi per la seconda volta dalla sua postazione con fare nervoso.

’Oh no’ cosa? Non ho ancora parlato”

“Ma la tua espressione ha parlato anche troppo. Hai praticamente scritto in fronte ‘Vado a parlare con gli Argent’. Scordatelo, ragazzino”

“Ho seriamente un’ipotesi, Derek. Voglio solo verificare” si difese il minore “Credo che le mosse dell’alpha abbiano uno schema. Non vogliono uccidere gli Argent ma, come dici te, vogliono vendicare gli Hale, e quale modo migliore per vendicarsi se non trasformare i cacciatori, che vedono i licantropi come mostri, in mannari? Questo vuol dire che l’alpha ha assistito all’incendio oppure sa qualcosa che noi non sappiamo. Conosce il piromane”

“Ed è per questo che vuoi andare dagli Argent? Per chiedere chi fosse il piromane e sapere se abbiano visto o meno qualcosa di sospetto la notte dell’incendio? Idea geniale” rispose Derek, senza entusiasmo.



Stiles scese dalla jeep con fare tranquillo, chiudendo delicatamente la portiera e lanciando un ultimo sguardo al lupo accomodato sui sedili posteriori. Derek lo stava squadrando con fare contrariato, ormai l’agente era in grado di tradurre le sue espressioni enigmatiche.

-Probabilmente a casa lo avrebbe sbranato- si disse mentalmente, mentre suonava il campanello di villa Argent. Ad aprirgli, differentemente dalle sue previsioni, non trovò Chris, ma Allison, che gli rivolse uno sguardo tra il diffidente ed il confuso.

“Ti serve qualcosa, agente?” gli chiese, tenendo ben salda la presa sulla maniglia ed usando un tono che non anticipava un invito ad accomodarsi.

“Vorrei parlare un attimo con voi, se non è di troppo disturbo. Possibilmente in privato”

“Papà non è in casa” affermò la ragazza, facendosi da parte per permettere a Stiles di entrare “Quindi non credo di poterti essere d’aiuto”

Il poliziotto rimase un paio di secondi ad osservarla, accorgendosi solo in quel momento di quanto sciupato e stanco apparisse il viso di Allison “Ti sei ripresa dalla…luna piena?” si azzardò a domandare. Ottenne come risposta l’ennesimo sguardo diffidente.

“Gerard ci ha portati al suo rifugio, dove ci ha medicato con alcune tecniche druide” si concesse un attimo per squadrare Stiles con quanto più disgusto potesse “E ci ha detto che ti sei fatto aiutare dai mannari”

“È così che voi cacciatori dimostrate la vostra gratitudine” il poliziotto alzò un sopracciglio infastidito “verso chi ti ha salvato la vita?”

“Il tuo aiuto è stato fondamentale quella notte, ma non avresti dovuto chiedere aiuto ai mannari. È per colpa loro che la mia famiglia sta venendo decimata”

“Sono sicuro che Derek possa affermare lo stesso” la voce di Stiles risultò essere più dura del previsto, ma non se ne scusò. Allison si leccò nervosamente le labbra, ma non distolse lo sguardo da quello dell’agente.

“È per questo che le ha uccise, vero? Per vendicarsi della sua famiglia, ma non ha prove per incolparci” le sue parole tremarono nervosamente.

“Non è lui l’alpha”

“Non ne sei cert-“

“Allison” Stiles le si rivolse con sguardo stanco “Si è trasformato davanti a me. I suoi occhi sono azzurri” Ma lo sguardo della cacciatrice parve essere ancora scettico, così l’agente decise deliberatamente di alzarsi e dirigersi verso l’ingresso di casa. “Prima ti ho dato dell’ingrata, ma non è stato per difendere me” puntò il suo sguardo severo verso la ragazza “Devi a Derek la tua vita, non a me. È stato lui a salvarci quella notte ed a combattere contro l’alpha. Dopo aver chiamato Gerard sono scappato non per cercare l’aiuto dei licantropi, ma perché Derek era gravemente ferito”

Si chiuse la porta alle spalle senza neanche attendere una risposta da parte della cacciatrice. Anche se poteva sembrare il contrario, il dialogo con Allison lo aveva aiutato ad eliminare alcuni punti interrogativi che si erano accumulati in quelle settimane.

Aprì la portiera della jeep e ci saltò dentro, non meravigliandosi nel trovare Derek nei sedili posteriori già trasformato ed intento a vestirsi. Ovviamente, sapeva che avesse utilizzato il suo udito per seguire la conversazione.

“Perché gliel’hai detto?” appunto.

“Ti farebbe così schifo avere anche gli Argent come alleati?” domandò l’agente.

“Vuoi una risposta?” a quella domanda, Stiles sbuffò.



ANGOLETTO FELICE

Ci aggrada l’idea di un Derek selvatico appena ritrasformato sul letto di Stiles. Buona serata a tutti!

   
 
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