Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: FalbaLove    02/09/2021    0 recensioni
Quando la tua vita non potrebbe andare peggio, non c'è alcun'altra soluzione se non cambiare continente. E l'Inghilterra, in cui ti aspetta la tua migliore amica, sembra il posto ideale per ricominciare da capo. A meno che tu non ti imbatta in un cafone dai capelli corvini. Lo stesso con cui la tua esistenza, pare, essere saldamente legata.
Ma prima che tu ti faccia troppo coinvolgere tieni bene a mente una cosa: tutti nascondo almeno un segreto. E i protagonisti di questa storia non sono da meno.
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Tenten | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Ino, Neji/TenTen, Sai/Ino, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sakura sbuffò sonoramente guardandosi intorno: la gente chiacchierava e beveva animatamente e di Tenten non vi era alcuna traccia. Annoiata per non avere ancora alcool in corpo, osservò che si erano già fatte le undici: era da ben mezz’ora che la sua migliore amica l’aveva abbandonata lasciandola completamente da sola ad una festa, circondata da tutta la gente che si divertiva tranne lei ovviamente. Sbuffando nuovamente si mise più comoda sul divano mentre una coppia di ragazzi, decisamente più piccoli di lei, iniziò a limonare pesantemente al suo fianco. Decisamente molto più imbarazzata lei di loro, si alzò sfruttando la sua nuova altezza per individuare Tenten tra il marasma di studenti. All’improvviso però qualcosa attirò la sua attenzione: felice di vedere che finalmente vi era una faccia amica fissò Naruto che, sempre più ubriaco e mimando dei passi di danza improponibili, si avvicinava ad una seconda figura che, oltre a lei, pareva non divertirsi. Incuriosita dalla sconosciuta la scrutò attentamente: la ragazza era decisamente di una bellezza mozzafiato. La sua pelle bianca come il latte era ravvivata dal bluastro dei suoi capelli: i suoi occhi, del colore della madreperla, erano fissi sul pavimento e, nonostante fosse seduta molto composta, ogni suo muscolo del suo corpo mostrava un enorme disagio. Si vedeva chiaramente che avrebbe preferito essere in qualsiasi posto tranne che lì. Si stava per avvicinare quando Naruto la precedette.
-Ciao Hinata, ti diverti?- le biascicò lasciandosi cadere di peso sul divano e facendola sussultare. Lei, mantenendo lo sguardo basso, iniziò a giocherellare nervosamente con le dita mentre le sue gote si dipinsero di un rosso scarlatto.
-Molto Naruto, grazie per avermi invitata- bisbigliò e il ragazzo bevve un altro sorso della sua bevanda rossastra.
-Bene sono contento e sai perché? Perché oggi, cioè domani, è il mio compleanno e l’unico regalo che desidero è che tutti i miei amici siano felici- le disse allegramente avvolgendola amicalmente con un braccio le spalle. Sakura notò con tenerezza la ragazza biascicare qualcosa che risultò incomprensibile sia per lei che per Naruto.
-Ora vado, ma ci vediamo più tardi, ok?- concluse lui alzandosi e barcollando da un’altra parte. La ragazza lo seguì con attenzione con lo sguardo prima di lasciarsi sfuggire un tenero sorriso che fece brillare i suoi occhi madreperla.
-Ciao- disse Sakura prendendo il posto di Naruto. Il gesto fu talmente tanto improvviso che la sua interlocutrice si spaventò nuovamente.
-Oddio scusami, non volevo spaventarti- si scusò la Haruno ammirando quanto fosse ancora più bella quella sconosciuta da vicino. C’era qualcosa in lei che la rendeva quasi angelica.
-No, scusami tu- bisbigliò nervosa cercando di ricomporsi. Sakura le sorrise dolcemente.
-Piacere Sakura, tu devi chiamarti Hinata- disse allungandole la mano che l’altra strinse con dolcezza mentre annuì leggermente in segno di assenso.
-Lo so chi sei, Naruto parla sempre di te- disse con estrema dolcezza, ma ogni suo muscolo emanava il disagio che provava per la presenza di una sconosciuta. Sakura si lasciò sfuggire una risata sincera.
-Non sei la prima che me lo dice- rispose e Hinata, di fronte a quel suo gesto, sembrò rilassarsi.
-Allora cosa ci fai qui da sola?- le domandò chinandosi per prendere una bottiglia di birra piena lasciata sul tavolo. Dopo averla aperta la offrì alla Hyuga che la declinò gentilmente scuotendo la testa.
-Sono venuta qui con mio cugino che però è scomparso appena siamo arrivati. Così sono rimasta da sola- bisbigliò osservando la Haruno bere direttamente a canna.
-So bene come ti senti, anche la mia migliore amica mi ha abbandonato e per colpa sua sono rimasta sola. Sai, sono arrivata da poco e non ho tantissimi amici- le spiegò e Hinata la ascoltò in silenzio e educatamente.
-Però, visto che entrambe siamo state scaricate, possiamo diventare io e te amiche, è sempre comodo avere più di una amica soprattutto se la prima è una traditrice- e finalmente la Hyuga si lasciò sfuggire una risata divertita cosa che fece sorridere a sua volta Sakura. Hinata si morse debolmente il labbro inferiore alzando lo sguardo in direzione della sua interlocutrice.
-Davvero vuoi essere mia amica?- sibilò insicura e il cuore della Haruno si scaldò di un sentimento puro come lo era Hinata.
-Certo, ma solo se tu lo desideri- e Hinata annuì con vigore felice. Sakura soddisfatta le passò la sua bottiglia di birra già iniziata che questa volta accettò.
-Bene, ora dimmi: da quanto ti piace Naruto?- all’udire quelle parole la ragazza iniziò a tossire violentemente portandosi le mani al volto. Sakura accennò una smorfia divertito e ammiccante.
-Io...- bofonchiò oramai rossa in volto. L’altra, cercando di ritornare il più neutrale possibile, si allungò per prendere un’altra bottiglia di birra.
-Non c’è niente di cui vergognarsi Hinata, anzi Naruto è fortunato ad avere una ragazza come te che ci tiene così tanto a lui- le rispose accarezzandole dolcemente la spalla. Grazie a quel contatto la ragazza parve calmarsi. Stava per dire qualcosa quando venne interrotta da un grido.
-Sakura, Hinata!- gridò a pieni polmoni Naruto, oramai sbronzo e con un terribile odore di alcool che lo precedeva. Senza lasciare alle due il tempo di rispondergli, si sedette tra loro e avvolse le spalle delle due ragazze tra le sue braccia.
-Non avete idea di quanto vi stessi cercando e per magia vi ho trovate entrambe- commentò tutto contento non notando che Hinata si stava facendo sempre più piccola di fronte a quel contatto. Sakura, con rimproverò, lo fissò per alcuni istanti, ma gli occhi ridotte a fessure di Naruto non parvero notare nulla.
-Ti ho già detto che sei bellissima questa seram Sakura?- biascicò girandosi verso la Haruno e rivolgendole un alito che la fece rabbrividire.
-Sì, me lo hai già detto e ti ho già ringraziato- lo assecondò lei, ma questo non parve bastare all’ubriaco.
-Hinata, non pensi che sia bellissima?- domandò questa volta alla seconda malcapitata che a vedere il viso del ragazzo così vicino al suo quasi svenne.
-Sì Naruto, Sakura è davvero bellissima- bisbigliò reprimendo un tono tremolante di voce. Una espressione vittoriosa si dipinse sul volto dell’Uzumaki.
-Lo sapevo che non ero pazzo, Sakura è davvero così bella come me la ricordavo! E poi- continuò mentre il suo viso si rabbuiò all’istante.
-Non è solo bella, lo sai Hinata? Lei è perfetta: è simpatica, ha carattere, è sempre disponibile ad aiutare tutti e... te l’ho già detto che è bellissima?- e Hinata annuì nuovamente rendendo ancora più felice il biondo mentre una espressione di disagio si dipinse sul volto di Sakura. Poteva perfettamente notare la tristezza farsi spazio sul volto della sua nuova amica mentre l’Uzumaki riprese a dire cose senza senso su di lei. All’improvviso Naruto si agitò un po’ troppo e il bicchiere che conteneva del viso andò a versarsi sulla camicetta bianca di Hinata. L’Uzumaki provò a dire qualcosa per scusarsi, ma la nausea ebbe il sopravvento e corse via veloce. Oramai sole Hinata si portò le mani al viso.
-Hinata...- bisbigliò Sakura avvicinandosi, ma la ragazza iniziò a scuotere la testa delusa.
-Stai bene?- mormorò non sapendo neanche lei cosa dire. Hinata fissò una seconda volta la grossa macchia e poi, gli occhi gonfi di lacrime, si girò a fissare dolcemente la sua nuova amica.
-Tranquilla, non è successo niente di grave, è solo una macchia- disse ed era visibilmente sincera. Quello che però non riusciva a nascondere era la delusione, una delusione che non era causata sicuramente dal vino.
-Vuoi andare un attimo in bagno? Possiamo provare ad asciugarla almeno- balbettò Sakura mentre la musica intorno a loro si faceva sempre più assordante. Hinata le sorrise, con un sorriso puro e dolce, e poi prese la mano della ragazza tra le sue.
-Per quello che ha detto prima Naruto su di me sono sicura che pensa le stesse cose di te- ogni sua singola parola le sembrava assolutamente stupida da dire eppure non riusciva a farsi venire in mente una qualsiasi cosa che avrebbe fatto stare meglio quella ragazza così speciale.
-Non so se vale qualcosa, ma penso le stesse cose che ha detto Naruto su di te Sakura. Sono contenta che provi dei sentimenti così forti verso una ragazza come te...- ma non riuscì a concludere la frase che una figura si accostò davanti a loro. Sakura, senza sapere cosa rispondere ad Hinata, lasciò cadere il suo sguardo sul terzo arrivato.
-Hinata, andiamo via- le disse duro un ragazzo così simile alla Hyuga da sembrare suo fratello gemello: l’unica cosa che aveva di diverso era un tono caldo di colore di capelli.
-Stai bene, fratello Neji?- sussurrò lei visibilmente preoccupata in volto. Il ragazzo deglutì a fatica mentre Sakura notò uno strano rossore sulla sua guancia, molto simile all’impronta di una mano. È così, pensò, finalmente aveva avuto l’occasione di incontrare di persona anche Neji Hyuga.
-Ho detto che andiamo via- ripeté freddo e duro tanto da far rabbrividire la Haruno. Hinata si alzò immediatamente dal divano e mimò un piccolo inchino nella sua direzione.
-È stato un piacere incontrarti Sakura, spero che davvero potremmo essere amiche- e prima che l’altra avesse la possibilità di risponderle, Neji trascinò la cugina via velocemente. Un senso di tristezza riempì il cuore di Sakura: decisamente non si aspettava che quella festa sarebbe andata così.
 
 
I passi di Tenten erano pesanti così come lo era il suo cuore. Con la mente annebbiata dall’alcol e gli occhi gonfi di lacrime, rientrò nell’appartamento di Naruto. Una terribile nausea attanagliava il suo stomaco e la musica assordante rimbombava con forza nella sua mente, ma il suo viso era serio e deciso.
-Andiamo- disse seria appoggiandosi a fatica al muro: il suo fiato era stranamente corto e percepiva le sue gambe molli, come se da un momento all’altro avrebbero ceduto malamente sotto al suo peso. Il ragazzo a cui si era rivolta smise di parlare con una ragazza dalla lunga chioma castana.
-Ciao anche a te, Tenten- le disse divertito girandosi verso di lei che deglutì a fatica.
-Andiamo- disse nuovamente con più decisione e riuscendo a far combaciare i loro sguardi. Lui, estremamente divertito, si leccò il labbro superiore.
-Dove?-
-Voglio fare sesso con te, ora- gli rispose lei. Kiba si lasciò sfuggire una risata estremamente fragorosa come se Tenten avesse appena detto una barzelletta divertente.
-Sei ubriaca- affermò appoggiando il suo bicchiere sul tavolo e leccandosi le labbra screpolate come se fosse davanti a una preda inerme
-Io non vado a letto con le ragazze ubriache-
-Stupido- sibilò lei prima di far aderire con forza le loro bocche. Kiba, che non si aspettava questo gesto da parte su, non rispose immediatamente al bacio, ma poi le sue labbra carnose iniziarono a muoversi lentamente. Mentre tutto intorno a loro sembrava farsi un po’ più silenzioso, le mani dell’Inuzuka la strinsero con forza accarezzando dolcemente la schiena della castana che vibrò di desiderio.
-Pensavo che non volessi far sapere alla gente di noi- la beccò lui staccandosi con dispiacere da lei. Tenten scostò la frangetta dal volto.
-Non c’è alcun noi Kiba, voglio solo fare sesso quanto lo vuoi te- e, prima che il castano potesse ribattere a questa sua affermazione, iniziò a trascinarlo tra la folla.
-No, andiamo nella stanza di Naruto- la bloccò lui e silenziosamente Tenten lo seguì. Quando furono finalmente nella stanza del biondo, disordinata e buia, ma priva di gente, gli occhi simili a quelli di un cerbiatto di Tenten tornarono a specchiarsi avidi in quelli di Kiba.  
-Non dire niente, non rovinare questo momento- sibilò lei eliminando lo spazio che separava le loro labbra. Bramoso Kiba fece scivolare le sue mani sulle cosce nude di Tenten che rabbrividì di fronte a quel tocco.
-Sul letto- biascicò il ragazzo lasciando nuovamente che le loro lingue si intrecciassero. Facendo poco caso a quello che li circondava Tenten si lasciò andare di peso sul letto dell’Uzumaki che cigolò a causa del loro peso. Le mani calde e sicure di Kiba salirono veloci sempre più in alto e Tenten si limitò ad inarcare la schiena mentre il ragazzo le sbottonava la camicetta che ben presto fece cadere a terra.
-Quante volte te lo devo ripetere ancora, Shika? Ti ho detto che ho lasciato la tua giacca in camera mia e così ho fatto- la porta, accompagnata da quelle parole sbuffate e impastata di Naruto, venne immediatamente aperta e la luce illuminò i due ragazzi. Shikamaru e Naruto immediatamente si fermarono sulla soglia mentre Kiba si allontanò all'istante da una Tenten oramai priva della sua camicetta e solo in reggiseno.
-Che seccatura- sbuffò il Nara portandosi le braccia dietro la schiena e schioccando le labbra: Naruto invece rimase zitto continuando a far passare il suo sguardo sconvolto da Tenten a Kiba. Provò a dire qualcosa, ma uscirono solo dei grugniti.
-Andiamo Naruto, me la darai più tardi la mia giacca- disse Shikamaru facendo un leggero cenno del capo e richiudendo immediatamente la porta. Inuzuka, che non aveva parlato per tutto il tempo, si girò a guardare la seconda figura rimasta: la castana ancora sotto shock stava fissando la porta oramai chiusa.
-La tua camicetta- disse il ragazzo passandole l’indumento e non trattenendo una espressione enigmatica. Lei la afferrò debolmente mentre tutto intorno iniziò a girarle talmente tanto da costringerla a sdraiarsi sul materasso.
-Sei ubriaca fradicia, ti porto a dormire- ma Tenten non sentì altro perché cadde immediatamente in un sonno agitato.
 
 
-Festa dell’anno!- ululò Naruto aggrappandosi a fatica alle braccia di Kiba cercando di reggersi in piedi, ma inutilmente. Le sue gambe sembravano come budini e ogni passo costava una ammenda di energia considerevole.
-Una festa che ora è finita e tu devi andare a dormire, festeggiato- lo ammonì divertito Kiba mentre Shikamaru finiva di fumare la sigaretta seduto comodamente sul divano. L’appartamento era un completo disastro, il pavimento era estremamente appiccicoso e bottiglie più o meno vuote erano state abbandonate per tutta l’area. Un terribile odore di fumo, mischiato a quello di sudore, rendeva il tutto decisamente più nauseabondo.
-Ma si sono divertiti tutti? Perché io mi sono divertito tantissimo- biascicò preoccupato Naruto girando il capo per guardare il ragazzo che lo sosteneva: Kiba alzò gli occhi al cielo sospirando e sbuffando.
-Potresti anche aiutarmi a metterlo a letto invece di rilassarti?- disse decisamente seccato mentre il Nara liberava dalle sue labbra del fumo ricco di nicotina.
-Mi sembra che te la stia cavando benissimo anche da solo- rispose con grosse occhiaie sotto agli occhi. Kiba stava per rispondergli a modo quando il biondo gli sfuggì dalle braccia iniziando a barcollare goffamente.
-Naruto torna qui, non riesci neanche a stare in piedi- lo sgridò il castano mentre quello si aggrappò esausto al tavolo ricoperto di bicchieri di plastica usati. Poi, senza reprimere una faccia sofferente, tirò fuori dalla tasca dei pantaloni il suo cellulare.
-Cosa stai facendo, idiota?- lo riprese Kiba avvicinandosi a lui e acchiappandolo in tempo prima che si accasciasse malamente a terra.
-Ho mandato una foto a Sasuke per fargli capire che festa fantastica si è perso!- replicò offeso abbandonando il dispositivo elettronico sul tavolo e rimettendosi in piedi.
-Ora? Ma sono le cinque di notte- lo riprese Kiba come se stesse parlando con una persona particolarmente stupida.
-Non dire così! E poi lasciami stare, non voglio andare a letto! Non sono stanco- iniziò a ribellarsi l’Uzumaki sbattendo con forza i piedi e tirando pugni all’aria come un bambino che faceva i capricci.
-Un aiutino?- Shikamaru sospirò vistosamente alzandosi dal divano e si avvicinò ai due.
-Che seccatura- borbottò abbandonando la sigaretta in un bicchieri ricolmo di un liquido rosato. Stava per afferrare il suo amico dai piedi quando il cellulare del festeggiato si illuminò. I due ragazzi più sobri si guardarono con sospetto.
-Chi è?- biascicò Naruto con gli occhi oramai ridotti a due fessure a causa della stanchezza.
-Un messaggio da parte di Sasuke, dice che entro domani mattina devi mettere a posto tutto- disse serio il Nara leggendo velocemente il messaggio. Un enorme broncio comparve sul volto stanco di Naruto.
-Non si degna di tornare da settimane e si permette di darmi ordini- ululò arrabbiato rubando il cellulare al ragazzo dalla coda alta e iniziando a digitare qualcosa molto velocemente.
“Perché?” scrisse velocemente mentre faceva sempre più fatica a riconoscere i tasti sulla tastiera. Non ebbe neanche il tempo di posarlo che nuovamente il suo display si illuminò.
“Perché domani torno, idiota”.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: FalbaLove