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Autore: fantapencil    09/09/2021    0 recensioni
Nel leggendario regno della luna Silver Millennium, quattro ragazze appartenenti ai pianeti limitrofi si accingono a diventare le guardiane della giovane principessa Serenity. Le cose si complicano quando la principessa, durante una fuga sul pianeta Terra si innamora del principe Endymion pur essendo già promessa sposa al giovane principe del regno del sole.
Intanto un essere malvagio riesce a penetrare nel sistema solare e si stabilisce sulla Terra,il pianeta con minor protezione, e riesce a manipolare le menti degli abitanti e a creare un astio con il pacifico regno della Luna. La battaglia è imminente e le giovani guardiane della principessa devono imparare in fretta a usare i loro poteri di guerriere sailor e scongiurare un invasione della Luna contro un essere che vuole conquistarla o forse il vero motivo è un segreto che la regina Selene cela all'interno del suo palazzo.
Questa è la mia versione romanzata dell'origine della storia di Sailor Moon che ci ha appassionato per cinque serie memorabili.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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I giardini lunari erano illuminati da tanti lampioncini di cristallo a forma di tulipano che di giorno trattenevano la luce solare per poi risplendere quando essa spariva.

Venus era quasi sicura che il cespuglio che si trovava davanti a lei era lo stesso in cui le si era impigliato il vestito quel pomeriggio,Febo ancora non era arrivato ma mancava qualche minuto all’appuntamento.
Era molto agitata non solo per l’incontro ma anche per quello che era accaduto con la principessa Serenity che aveva esplicitamente espresso il desiderio di visitare il pianeta terra e le guerriere si erano concordate di vedersi a colazione per prendere una decisione.
Febo spuntò da un vialetto e si guardava intorno per essere sicuro di avere la via libera;indossava una vestaglia di un giallo chiaro quasi bianco ed era a piedi nudi per non fare troppo rumore.
Venus invece indossava il suo abito da sera che aveva prima della sua trasformazione e accolse il ragazzo con un sorriso:
«È molto che aspetti?» chiese Febo a bassa voce
«No tranquillo ero in anticipo»
I due si sedettero nella panchina di marmo bianco vicino a loro
«Domani dovrò partire» disse lui prendendole la mano poi continuò dicendo:
«Dobbiamo trovare il modo di rivederci e conoscerci meglio»
Venus si alzò:
«Febo non si può davvero»
«Non ti va?non ti piaccio?» anche il ragazzo si alzò in piedi
Venus si voltò verso di lui e gli toccò il viso con la mano:
«Mi piacerebbe molto ma tu sei l’erede di uno dei più grandi regni della galassia e io sono una guerriera sailor che ha il compito di proteggere la principessa della Luna che guarda caso è il motivo per cui sei venuto a questa festa»
«Si questo è vero ma solo per volere di mio padre!»
Venus si voltò dando le spalle al ragazzo:
«Non negherai che quando mi hai vista hai fatto lo svenevole con me perché pensavi che ero Serenity»
«No non lo nego, avevo visto un suo ritratto e tu le somigli davvero tanto ma ora sono gli occhi azzurri di Venus che mi sono penetrati in testa e non quelli di Serenity»
Febo la prese per le spalle e la girò verso di lui:
«Dimmi che non provi la stessa cosa,ho visto come mi guardavi alla festa»
«Febo... davvero non è possibile tutto questo»
«Se tu sei d’accordo a frequentarci parlerò con mio padre quando saremo a casa»
«Sei folle»
«Si lo so»
«Va bene ma non cacciarti nei guai per me»
«Quando si tratta d’amore è difficile tenersi lontano dai guai»
Venus scoppiò a ridere
«Amore? Se a malapena ci conosciamo,non abbiamo neanche ballato insieme»
«A questo possiamo rimediare»
Febo la afferrò per i fianchi e i due giovani cominciarono a ballare lentamente immaginando la musica e guardandosi negli occhi,la luce dei lampioncini facevano risaltare le loro chiome dorate.
 
Il mattino seguente Mercury fu la prima ad arrivare al padiglione dei soldati dove avevano deciso di darsi appuntamento le ragazze. Passò velocemente nella palestra dove i soldati si stavano allenando ed evitò di girarsi verso di loro anche se  in cuor suo sapeva che la stavano osservando e la cosa la imbarazzava molto dato che continuava a pentirsi di essere andata lì con la divisa da guerriera sailor che,a suo parere,era dotata di un gonnellino un po’ troppo corto.
Jupiter intanto guardava soddisfatta il suo tavolinetto di legno ,simile al bambù ma di colore violaceo, che aveva apparecchiato accuratamente per ricevere le ragazze. La tovaglia bianca,i fazzolettini rosa antico,le tazze di porcellana con cucchiaini d’argento. Era tutto perfetto pensò e poi si voltò verso il cucinotto e accese il fuoco per far bollire l’acqua del tè e diede un occhiata al forno per vedere se i biscotti cuocevano bene.
Decise di aprire la porta per accogliere meglio le guerriere e vide Mercury che era in procinto di bussare.
«Buongiorno Jupiter»
«Siete arrivate!»
Mercury,sentendo che la ragazza aveva usato il plurale,si voltò e vide che anche Mars stava camminando verso di loro attraversando la sala ma,al contrario di lei,era molto disinvolta e continuava a toccarsi i lunghi capelli neri quasi come per farsi ammirare.
Jupiter invitò le ragazze a sedersi nei divanetti e posò sul tavolino il vassoio dei biscotti ancora fumanti:
«Jupiter hai fatto biscotti per tutto l’esercito?ma che profumo che fanno complimenti» esclamò Mars
«Davvero molto carino questo posto» disse Mercury che non aveva smesso di guardarsi intorno.
«Ora che non sono più il capitano delle guardie dovrò lasciare il padiglione e stare nelle mie stanze a palazzo ma cercherò di ricreare un posticino come questo»
Mars prese un biscotto e diede un piccolo morso:
«È delizioso!»
«Ti ringrazio Mars» esclamò Jupiter sorridendo
Una testolina fece capolino dalla porta:
«È permesso?» chiese Venus
«Venus finalmente» disse Mars finendo il biscotto in un sol boccone
«Scusate ragazze non riuscivo ad alzarmi sono andata a dormire tardi»
Dicendo così ripensò per un attimo al suo ballo notturno con Febo e a come lui l’aveva salutata dandole un bacio sulla fronte e dicendole che le avrebbe scritto dandole sue notizie.
Quando le ragazze ebbero finito di sorseggiare il tè fu Mars a prendere la parola:
«Come faremo a dissuadere la principessa da questa follia?suggerimenti?»
«Vuoi far davvero cambiare idea a Serenity?» chiese Jupiter
«Si,non è possibile accontentarla e lo sapete bene»
«Pensavo mi chiedesse una montagna di biscotti o una torta gigante…chi lo avrebbe mai immaginato» disse Jupiter sorridendo.
«Io non credo ci sia da preoccuparsi» disse tranquillamente Venus lasciando le tre ragazze a bocca aperta poi continuò dicendo:
«Possiamo farle fare una breve visita e tornare tranquillamente,non credo ci sia nulla da temere»
«Nulla da temere? È un pianeta sconosciuto e non sappiamo cosa ci aspetta senza contare che non essendo sotto il regno della Luna potremmo essere considerate invasori!» esclamò Mars
Venus rispose con molta calma:
«Ed è per questo che siamo diventate guerriere giusto? il nostro compito è proteggere la principessa se rifiutassimo sarebbe come a dire che non siamo in grado di esercitare il nostro ruolo»
«Su questo hai ragione» disse Jupiter ma Mars la guardò con sguardo contrariato e ribattè:
«Un conto è proteggerla da un pericolo improvviso e un conto è portarcela nel pericolo!»
Venus cercava di mantenere la calma per non litigare:
«Non abbiamo nessuna documentazione che dica che la Terra sia un pianeta ostile e correggimi se sbaglio Mercury»
Mercury appoggiò la sua tazza sul tavolino e con molta calma rispose:
«Non ci sono molti testi che parlano del pianeta Terra anzi non ricordo di averne letto nessuno»
«Quindi cosa ci consigli?» chiese Mars
«Non si può essere certi della sicurezza del pianeta ma sicuramente può essere una bella esperienza per studiare qualcosa di nuovo »
Mars si appoggiò allo schienale del divanetto sbuffando,chiudendo gli occhi e incrociando le braccia:
«Come volete,la maggioranza vince ma poi non ditemi che non vi ho avvertito»
Jupiter si sedette accanto a lei e le prese una mano:
«Andiamo Mars non preoccuparti andrà tutto bene e se succedesse qualcosa avremo modo di esercitare i nostri poteri»
Mars fece un sospiro di rassegnazione poi con calma chiese:
«E di grazia come pensate di arrivarci sulla Terra?di certo non possiamo prendere una carrozza reale senza che la regina lo venga a sapere»
«Forse un modo c’è» intervenne Mercury «Ho letto che le guerriere sailor unendo i loro poteri possono usare la telecinesi»
«Telecinesi?» rispose Jupiter con curiosità
«Si,una sorta di teletrasporto» spiegò Mercury
«Benissimo!» disse Venus entusiasta «vado dalla principessa a dirle di prepararsi alla partenza,ci vediamo ai giardini davanti alla fontana centrale tra un’ora»
 
La regina Selene di ritorno dall’aver salutato il re Apollonio e suo figlio, che erano partiti per far ritorno al Sole, entrò nel suo salotto privato con Luna al suo fianco e ad aspettarla c’era Astro, il suo paggio,un ragazzino sui quattordici anni dai capelli azzurrini e il viso cosparso da lentiggini che le porse subito una pergamena:
«Vostra maestà è arrivata ora da Urano»
La regina ringraziò il ragazzino,srotolò la pergamena e iniziò a leggere.
Luna osservava lo sguardo della regina mentre diventava serio e di certo immaginava che non erano buone notizie ma quello che più la incuriosiva era sapere chi le aveva scritto. Urano  era uno dei pianeti più lontani dalla Luna di cui lei sapeva così poco. Ricordava solo che la regina qualche volta parlava di guardiani o soldati speciali che si trovavano nei pianeti esterni del sistema solare che erano incaricati di avvertire il regno della Luna di eventuali pericoli o invasori che minacciavano la galassia. Che era uno di questi guardiani a scriverle?eravamo tutti in pericolo? Di certo la regina ne avrebbe parlato con lei quindi si caricò di pazienza e aspettò che finisse la lettura.
Selene invece si limitò a ripiegare la pergamena e sistemarla,chiusa a chiave,in un cassetto della sua scrivania.
«Luna vai a cercare Serenity e dille che devo partire al più presto per un lungo viaggio»
Luna rimase un po’ delusa che la regina non avesse menzionato nulla del contenuto del messaggio ma annuì e lasciò la stanza senza chiedere nulla.
 
Intanto Venus era andata a prendere la principessa che non stava più nella pelle al pensiero di partire. Le due arrivarono al centro dei giardini Lunari dove convergevano tutti i sentieri e dove era posizionata un enorme fontana in marmo bianco con striature grigie che raffigurava la dea della Luna Selene  seduta su una mezzaluna, dalla quale,zampillava l’acqua. La statua della Dea assomigliava davvero tanto alla regina Selene.
Mars,Mercury e Jupiter erano sedute sul muretto che circondava la fontana e si alzarono all’arrivo della principessa.
«Grazie ragazze,non so dirvi quanto io sia emozionata e vi sarò riconoscente per semp
Gli occhi blu di Serenity brillavano.
«Prima partiamo e prima torniamo,Mercury come funziona la telecinesi?» disse Mars
«Dobbiamo metterci in cerchio tenendoci per mano e invocare i nostri pianeti che ci daranno il potere necessario per la telecinesi dopodiché penseremo al luogo in cui vogliamo andare cioè la Terra»
«Anche se non l’abbiamo mai vista?» chiese Venus
«Si,basterà pensare al nome del luogo»rispose Mercury
«Scusate ma come faremo a portare Serenity,lei non può invocare nessun pianeta rischiamo di lasciarla qui» disse Jupiter
«Vero,a questo non avevo pensato» Rispose Mercury grattandosi il mento con le dita
«Vi prego proviamoci!» esclamò Serenity afferrando Mercury al braccio
«Invocherò anche io il potere della Luna e vi terrò la mano!»
«Sei sicura di riuscire a concentrarti?» Chiese Mars con un tono da ramanzina
«Mars so che non mi sono mai impegnata molto nelle tue lezioni ma ce la metterò tutta, sono sicura di farcela»
«Molto bene» detto questo Mars prese la mano della principessa e quella di Mercury. Si unirono in cerchio anche Venus e Jupiter e chiusero gli occhi.
«Potere di Marte!»
«Potere di Mercurio!»
«Potere di Giove!»
«Potere di Venere!»
Dopo aver gridato il nome dei loro pianeti,le guerriere furono avvolte da una grande luce tranne Serenity che,accorgendosi della cosa,cercò di concentrarsi il più che poteva ed gridò con tutte le forze:
«Potere della Luna!»
Nessuna delle ragazze ci credeva,nessuna di loro poteva immaginare che dopo quelle parole una luce accecante le avvolse. Un calore immenso diede loro un energia e una forza che mai avevano provato e tutte in coro gridarono:
«Telecinesi Sailor!»
La terra sotto di loro si spaccò e detriti si alzarono in aria. Quando le luci si affievolirono le ragazze non c’erano più e i detriti caddero al suolo.
Dietro una colonna che costeggiava uno dei sentieri del giardino,Luna  aveva assistito alla scena ed era rimasta sbalordita dallo spettacolo a cui aveva assistito e l’unica cosa che riuscì a dire fu:
«Telecinesi sailor?»
Era andata nei giardini per cercare Serenity ed era arrivata troppo tardi per avvertirla della partenza della madre. Stava tornando verso il palazzo e si domandava quando la principessa sarebbetornata  ma sicuramente la regina sarebbe partita senza aspettarla visto il messaggio ricevuto da Urano, di cui non sapeva il contenuto, ma di certo abbastanza grave da far allontanare la sovrana da Silver Millennium. Camminava quando si accorse di una luce che veniva dal colonnato che dava all’entrata del salone dove la sera prima si era svolta la festa. Si avvicinò rapidamente e la luce si faceva più intensa,la stessa luce che aveva avvolto le guerriere sailor la sera prima e molto simile a quella che aveva visto qualche minuto prima nella telecinesi. Ora era nel corridoio del colonnato ma,nonostante si guardava intorno, non riusciva a capire da dove provenisse. Luna oltrepassò il portone della sala e arrivò ad una piccola vetrata che si trovava in basso tra il muro e il pavimento del colonnato e pensò che dovesse essere di una stanza sotterranea:
la luce veniva da lì.
Luna si accovacciò e la luce svanì molto lentamente. Si avvicinò col viso per cercare di scorgere qualcosa ma il vetro a mosaico di vari colori doveva essere molto spesso e non permetteva di vedere cosa ci fosse al suo interno.
La ragazza pensò che la stanza sarebbe dovuta essere proprio sotto la sala del trono così si rialzò,tornò indietro ed entrò dal portone.
Quando le ragazze riaprirono gli occhi si ritrovarono in un bosco. C’erano enormi alberi con tronchi marroni e foglie verdi,alcune di queste con forme simili ad aghi appuntiti. Rimasero sbalordite da quello scenario colorato e continuavano a guardarsi intorno e potevano ammirare cespugli con frutti di color nero e rosso,piante di rose colorate e in terra oltre alle rocce spuntavano ciuffi di erba verde. Serenity era stupita,sulla Luna esistevano piante e vegetali ma erano incolore mentre in quello strano pianeta ogni cosa lei guardava era di colore diverso poi si abbassò verso la terra e ne prese una manciata. La toccò e la sfregò nella sua mano,di certo era molto diversa dalla consistenza del suolo Lunare.
Mars chiuse gli occhi per cercare di captare qualcosa di negativo nell’aria ma non sentì nulla,forse i suoi timori erano infondati e tutto sembrava tranquillo. Mercury con titubanza toccava le foglie delle piante e la corteccia degli alberi e il pensiero di poter studiare tutte quelle cose la entusiasmava,poteva scriverci un libro! Jupiter annusava il cespuglio di rose ammaliata da quella fragranza e mai aveva sentito cosa tanto soave. Venus si guardava intorno soddisfatta di aver fatto la cosa giusta e quando alzò lo sguardo vide che nel cielo sereno si poteva vedere molto pallidamente la Luna.
Le ragazze stettero in silenzio per vari minuti poi Serenity disse:
«Andiamo?»
«Vuoi già tornare a casa?»  chiese Venus stupita
«Ma no voglio fare una passeggiata in mezzo a questo paradiso»
«Va bene principessa ma state dietro di noi»
Le ragazze camminarono vicine tra loro molto cautamente quando Venus alzò il braccio fermando il gruppo. Davanti a loro c’erano due creature quadrupedi dal pelo rossiccio e una di loro aveva due paia di corna dalla forma molto simile ai rami degli alberi che le circondavano.
«Che cosa sono?» sussurrò Mars
«Non lo so ma meglio cambiare strada» rispose Venus.
Da dietro uno degli animali ne sbucò un altro molto più piccolo
«Oh» sospirò Jupiter «C’è un cucciolo»
«Non penso siano ostili,il cucciolo ha in bocca delle foglie quindi sono vegetariani»
Jupiter strappò un ciuffo d’erba e si avvicinò lentamente agli animali e con la mano sventolava il mazzo che aveva raccolto.
«Stai attenta» disse Mars
Gli animali erano incuriositi da quelle figure ed erano rimasti immobili a guardarle poi il cucciolo timidamente si avvicinò alla mano di jupiter e cominciò a mangiare.
Serenity sorrise affascinata da quella scena quando un altro animale passò volando davanti al suo viso. Un animale non molto grande che aveva due paia di ali enormi e tutte colorate che volava con leggiadria e si andò a posare su una rosa. La principessa non aveva mai visto nulla di più bello e si avvicinò nel tentativo di prenderla in mano ma questa volò via.
Serenity attraversò i cespugli determinata a prendere quel bellissimo animale e farlo vedere alle altre ragazze poi si fermò. Era arrivata davanti ad un piccolo lago che si trovava in mezzo a delle alture rocciose e in una di queste scendeva una cascata. L’animale si era posato in un fiore giallo che cresceva nella parete rocciosa vicino alla cascata al di là del lago. Serenity si tolse le scarpe ed entrò in acqua non preoccupandosi di bagnare il suo bellissimo abito di seta bianco poiché pensava che con il caldo che faceva si sarebbe asciugata in poco tempo.
Intanto le ragazze erano ancora alle prese con quegli strani animali che avevano trovato finchè Mercury esclamò:
«La principessa non c’è più!»
«Stupida! se ne è andata da sola senza avvertirci!» esclamò Mars
«Andiamo a cercarla prima che si cacci nei guai» propose Jupiter e le ragazze annuirono insieme.
«Voi chi diavolo siete? Che ci fate qui?» disse una voce maschile.
Le guerriere si voltarono e videro un ragazzo alto con una divisa grigio scuro,stivali alti neri e lunghi capelli ricci marroni. Stava puntando contro di loro una lunga spada:
«Non vi muovete o sarà peggio per voi»
Mars chiuse gli occhi e sospirò:
«Lo sapevo che sarebbe finita così»
Serenity era arrivata alla parete rocciosa dove si era posato quel bellissimo animale e fortunatamente l’acqua non era alta e si era bagnata fino al ginocchio. Ora poteva vedere l’esile corpo dell’animale  munito di zampe finissime e due antenne lunghe,le ali invece erano enormi dalla forma tondeggiante e i tanti colori che si sfumavano tra loro. La principessa fece per toccarla poi si bloccò pensando che forse avrebbe potuto danneggiarla tanto sembrava fragile. Poi un rumore,le foglie nella riva del lago si stavano muovendo e Serenity dallo spavento quasi cadde in acqua poiché i sassi sotto i suoi piedi erano scivolosi. Si guardò intorno cercando un riparo e decise di buttarsi dietro una delle tante rocce che affioravano dall’acqua. Raccolse la gonna per essere sicura di essere ben nascosta. Uno sbuffo simile a quello di un cavallo poi il rumore dell’acqua come se stesse bevendo,possibile che sulla terra esistevano i cavalli? O magari era un animale simile ma non ne era sicura avrebbe dovuto sbirciare. Non voleva rischiare di essere vista e cercava di rimanere immobile accucciata in quella posizione scomoda con l’acqua che l’aveva bagnata tutta fino al seno. Non era facile non fare rumore visto il suolo scivoloso e infatti ,nel tentativo di afferrare più saldamente la roccia con le mani,un pezzetto di essa cadde in acqua provocando uno scroscio.
Forse era stata fortunata,forse l’animale non si era accorto anche se ora non sentiva più alcun rumore provenire dalla riva.
«Chi c’è lì?» esclamò una voce maschile.
Serenity aveva il cuore che esplodeva dalla paura e non sapeva più cosa fare se non sperare che le sue amiche,che stupidamente aveva abbandonato,venissero in suo soccorso.
«Lo so che c’è qualcuno,esci allo scoperto!»
Non aveva scampo,un terrestre l’aveva scoperta.

   
 
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