Il generale Jarjayes si alzò di scatto dalla sedia riccamente ornata del suo studio privato, avvicinandosi curioso alla grande finestra che aveva alle spalle.

Un sorriso accennato gli increspò le labbra severe mentre osservava il suo ultimogenito Oscar François allenarsi con la spada in giardino insieme al nipote della nutrice.

Aveva appena ricevuto la notizia che tanto aveva atteso e bramato per quasi quattordici anni.

Suo figlio Oscar sarebbe diventato presto Capitano della Guardia Reale e avrà l'onore di proteggere sua altezza la Delfina di Francia.

Ricordò come fosse ieri la sua nascita: dopo cinque femmine finalmente avrebbe avuto il suo erede maschio!

Quel giorno camminava incessantemente dietro la porta in cui sua moglie stava partorendo.

La sua splendida moglie!

La gravidanza l'aveva molto affaticata ed il dottore aveva raccomandato di non avere altra prole dopo quest'ultima.

Quando la porta si spalancò, intravvide la nutrice con il suo erede che strillava a gran voce. Non poté che rallegrarsi.

Una buona tempra per un futuro generale di armata!

“ Dammi mio figlio, nutrice! Finalmente l'erede che ho aspettato per anni! ”

“ Ma signor generale...ecco: è una femmina! ”

“ Cosaaa??? Cosa me ne faccio io di un’altra femmina?? No…no!

Questo sarà il mio erede: la crescerò come un maschio.

Il suo nome sarà Oscar François de Jarjayes! ”

“ Ma padrone... ”

“ Questo è quanto ho deciso! ”

La moglie si oppose all'inizio, ma poi dovette cedere alla sua bizzarra idea.

Chiese alla nutrice di portare a palazzo suo nipote in modo che suo figlio avesse sempre un esempio maschile in cui specchiarsi.

Lo fece per Oscar e anche per essere magnanimo: il piccolo infatti era rimasto orfano ed aveva solo la nonna come parente prossimo.

André era più grande di un anno. Aveva un buon carattere che calmava le asperità di quello del figlio. Era pacato e dolce, molto sensibile ed intelligente, quanto Oscar era caparbia e pestifera. Diversi ma compatibili come l' ombra che non può esistere senza la luce.

Lo fece studiare e gli diede la possibilità di essere educato come Oscar.

Crebbe con lei, in simbiosi dalla tenera età di 6 anni.

Li guardava attentamente dalla finestra: erano molto migliorati nel duello a spade, anche se André non riusciva quasi mai a tenere testa a Oscar.

Che orgoglio per un padre!

Immaginava già suo figlio accompagnare la Delfina a Versailles.

Purtroppo però la natura aveva cominciato il suo corso e la nutrice, dietro preciso ordine del Generale, per non far intravedere le forme che stavano sbocciando in Oscar, le bendava stretta i seni con fasce.

Il duello continuava sempre più strenuamente sotto gli occhi orgogliosi del generale.

Oscar stava avendo la meglio fino a quando, inciampando in una radice di un albero, si sbilanciò finendo  addosso ad André  che se la ritrovò tra le braccia a peso morto. Entrambi caddero insieme rovinosamente a terra.

Il generale vide il ragazzo avvampare mentre stringeva la figlia a sé in quello che poteva sembrare un abbraccio fraterno. Oscar cercava di rialzarsi per continuare il duello.

L'occhio maschile colse il grande imbarazzo e la lieve protuberanza tirare la stoffa dei pantaloni del ragazzo.

Cominciò a sospettare un’infatuazione da parte di André per Oscar, ma scacciò il pensiero dalla mente con un’ alzata di spalle.

Mentre li guardava riprendere lo scontro si persuase di aver visto male e che, sicuramente, era stata la foga della battaglia ad infiammare gli animi e le gote di entrambi.

Sono come fratelli quei due! Non c'è da preoccuparsi! pensò.

Tornò sereno a sedersi sulla sua poltrona e cominciò a  rispondere in modo celere alla lettera in cui era scritta  la lieta novella.