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La sua testa continua a riempirsi di interrogativi, ma le mani di Yagi lo stanno modellando a proprio piacimento in un turbine di emozioni profonde.
Lo sta baciando, non può ancora crederci ,e ha quasi paura che qualcuno possa venire a svegliarlo, per poi ritrovarsi addormentato su una sedia della centrale di polizia.
Invece Yagi è reale come poche altre cose abbia mai provato.
-Yagi.
Il suo nome nasce delicato come un fiore in primavera.
Il biondo sorride sopraffatto da tutti i loro sentimenti, così dannatamente reciproci.
Yagi si siede su una poltroncina arancione e porta Naomasa con sé.