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Autore: Mia Renard    17/09/2021    1 recensioni
Castiel deve affrontare un intervento al ginocchio. Dean, il suo compagno ed infermiere, affronta li'intervento e la dagenza ospedaliera, insieme a lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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11 Ottobre. Pagina 5.

Non c'è stato un attimo di pace oggi. E' mezzanotte passata e sono nella sala infermieri dell'ospedale dove lavoro. Solo adesso trovo un attimo per aggiornare il diario
. Ieri mattina siamo arrivati qui allle 7: 30. Durante la mezz'ora che ci hanno fatto aspettare, Cas ha quasi avuto un attacco di panico. Io non posso far altro che assicurargli che non lo lascerò un momento e che andrà tutto bene perchè è una cosa da nulla. Mi farei operare io al suo posto, se potessi. Non sopportavo di vederlo così.
Alle 8 l'anno visitato e gli hanno scritto sulla gambe,con il pennarello, quella dove intervenire maggiormente: SI con una X a destra e SI con tre X a sinistra. Gli hanno comunque comunicato che l'intervento non sarà una cosa completamente risolutiva ma almeno gli permetterà di risolvere la situazione per anni. Io non ne sono del tutto convinto. Conosco pazienti che hanno risolto il caso del dolore dovuto ad esostosi ossee con una sola operazione ma certo, potrebbe variare da soggetto a soggetto
. Lui si è un po' tranquillizzato (e dovo confessare che anche io ho tirato un respiro di sollievo) quando l'anestesista di turno ha deciso di non addormentarlo ma di fare un'epidurale come anestesia. Quindi, mentre gli scalpelleranno le ginocchia sarà sveglio e cosciente ma sarà una sedazione meno invasiva e meno pericolosa. Il medico non si è preso la responsabilità di addormentare un paziente affetto da miotonia di Steiner con un blocco di branca sinistra al cuore (la patologia che Cas ha da sempre) e di questo lo ringrazio Tra me e me. maledico quello stronzo di specialista col quale avevamo avuto il colloquio duranre il prericovero.
Gli hanno dato una stanza a due letti in reparto e l'ho aiutato ad indossare subito il camicino della sala operatoria, con sopra la vestaglia. Mi sono cambiato anche io, indossando la tuta della sala operatoria, e portandomi dietro il camice. Cuffietta e mascherina, te le forniscono al momento perché sia tutto sterile. Ho tentato di tenerlo tranquillo, distraendoci con un po' di televisione e chiacchierando con il suo compagno di stanza, ma vedevo l'allarme nei suoi occhi, ogni volta che passavano in corridoio con la barella. Ho sperato che venissero a prenderlo al più presto, perchè non ce la faceva più a gestire la tensione.
 Finalmente, intorno alle 13:00 sono venuti ad assicurarsi che avesse indossato il camice e ci hanno portati al piano -1. Meno male che c'ero anche io perchè riuscire a trovare un ingresso venoso per la flebo è stato un problema. Hanno tentato di mettergliela nel braccio ma hanno distrutto tutto procurandogli un livido viola e blu grosso due spanne. Avessero lasciato fare subito a me, non gli avrei fatto tanto male. Dal momento che avevano fatto un simile disastro, ho dovuto metterla nel collo. Ho tentato di fare meglio che ho potuto ma ovviamente non è una cosa indolore. Sono orgoglioso di lui, che ha sopportato tutto stringendo i denti, senza lamentarsi di nulla. Dopo hanno preteso un'iniezione di tranquillante nel fianco e lì sono intervenuto subito, prima che potessero provocargli altro dolore.
Mentre aspettavamo l'anestesista per l'epidurale, gli ho tenuto la mano, continuando a ripetere:
-Stai andando benissimo. Il peggio è passato. Da qui in poi la strada è tutta in discesa. Poi domani ti porto a casa, tanto posso occuparmi io di te.-
Mentivo perchè mancava ancora l'epidurale ma diciamo che era già a buon punto. Una volta fatta l'anestesia, e dalla sua reazione credo che sia stata la cosa meno peggio perché conosco l'anestesista ed è meno macellaio dei miei colleghi, ci hanno portato in sala operatoria.
. Io non mi sono allontanato da lui un momento e l'intervento è stato piuttosto semplice. Gli hanno fatto due tagli all'altezza del ginocchio e l'ortopedico ha colpito l'osso fino a togliere la parte in eccesso. Erano davvero sporgenze enormi. Mi chiedo come Cas abbia potuto sopportarle tanto a lungo.
Lui ha tremato dal freddo tutto il tempo, anche se non si è mai lamentato. Non è abituato alle temperature in sala operatoria e oltretutto è sempre stato sensibile al freddo. Ho tentato di coprirlo con la copertina termica di carta ma ha continuato a tremare. Per lo meno è stata una cosa veloce e, appena trasferito in terapia intensiva, gli hanno messo addosso quella con l'aria calda, in modo che trovasse sollievo subito.
Ho indossato il camice sterile sono rimasto con lui. 
-Dean, non mi sento le gambe, non riesco a muovere i piedi. Non me li sento i piedi...- continuava a ripetere.
Mi è venuto da sorridere perchè sono abituato a sentirlo dire da tutti i pazienti che sono stati sottoposti all'epidurale. -E' normale. Non ti devi preoccupare. Sei a posto. Tra un paio d'ore vedrai che l'effetto dell'anestesia sparirà. E' andato tutto liscio.-
-Ma sei sicuro? Non è che hanno danneggiato qualcosa? Proprio non ho sensibilità.-
-E' normale, ti ripeto. Sarebbe strano il contrario. Sei appena uscito dalla sala operatoria.-
-C'era un freddo terrificante. Mi aspettavo che arrivassero foche e pinguini da un momento all'altro.-
-Lo so- ho riso io per sdrammatizzare.-Hai tremato come una foglia tutto il tempo. Ora va meglio?-
-Si, questa coperta dobbiamo comprarcela anche da tenere a casa. E' calda e confortevole. Quando verrò dimesso?-
-Dopo vado ad informarmi ma, secondo me, già domani ti faranno uscire. Tanto del decorso operatorio posso occuparmi io. Ti sistemo le medicazioni e, tra una 10, 11 giorni potremo levare i punti. Ti avviso già che i primi giorni dovrai stare a letto. Niente sforzi con le ferite ancora fresche. Se fai saltare i punti dovrò riportarti qua per ricucirti.-
Ho evitato di fargli sapere che dovremo fare 20 giorni almeno di eparina nella pancia. Per il momento ha gia avuto troppi traumi. Tanto ci sono io ad occuparmi di lui e mi considero bravo, nel mio lavoro.
Alle 23:00 mi hanno allontanato, nonostante le sue proteste. Non si può rimanere in terapia intensiva durante la notte. Anche perchè c'erano altri quattro pazienti in stanza con lui. Avremmo disturbato tutti. Spero riuscirà a dormire un po', nonostante l'holter pressorio ed il monitoraggio del cuore. Se non fosse per la sua malattia l'avrebbero già riportato in reparto. Non ti fanno passare la notte in terapia intensiva per l'asportazione di due esostosi. Comunque è meglio uno scrupolo in più che uno in meno.
 Adesso cercherò anche io di dormire un po'. Anche perchè credo mi aspettarà una giornata lunga.
Stamattina, appena arrivato in reparto, la prima cosa che mi ha detto è stata:
-Mi hanno fatto il prelievo del sangue alle 5:00 del mattino e, dal momento che ho il braccio così conciato, mi hanno bucato sul dorso della mano, ed inoltre adesso dicono che devo fare un'iniezione della pancia. Sono stufo di farmi bucare. Voglio andare a casa. Se avessi saputo che mi aspettava tutto questo mi sarei tenuto il dolore. Inoltre mi hanno tenuto tutta notte quell'affare per la pressione che ogni 15 secondi si gonfiava fino a fermarmi il sangue e quella molletta terricante che mi ha staccato un dito.....-
Ho capito che doveva aver dormito per nulla. Diventa sempre irritabile quando non dorme abbastanza.
-Ormai hai finito, no? Adesso ti portano la colazione e poi vediamo se riusciamo farti dimettere.-
Devo confessare che sono fuggito dalla sua stanza, prima di farmi rovesciare addosso altri piagnistei. Lo lascio sbollire un po'. E ne ho approfittato per andare a prendergli una brioche al bar. So cosa danno per colazione qui e vorrei evitare che prenda a pugni la persona che gli porterà un the annacquato e due biscotti secchi. Non l'ha detto ma e dall'altro ieri che non mangia nulla e tra la tensione ed i vari fastidi, credo stia morendo di fame. Adesso torno, prima che gli facciano l'eparina. Se me ne occupo io, riuscirò a fargli mantenere la calma.
Volevano tenerlo un'altra notte in osservazione ma sono riuscito a convincere il medico a dimettrlo nel tardo pomeriggio. Essere un infermiere professionale e lavorare qui, ha i suoi vantaggi. Non sarebbe riuscito a passare un'altra notte qui. Ha ancora le energie per lamentarsi quindi credo stia abbastanza bene. Non capisco il suo cambiamento di umore. Forse ieri era calmo per il terrore dell'intervento. Comunque, attorno alle 18: 00 dovremmo essere finalmente a casa.
Abbiamo noleggiato una carrozzina e l'ho portato a casa. Non ha ancora smesso di sorridere dalla gioia. Adesso l'ho messo e letto, con il sostegno per tenere le coperte sollevate per proteggere le ferite ed i punti. Gli ho anche cambiato e pulito la medicazione perchè aveva ancora le garze sporche di sangue. Voleva vedere come sono ridotte le sua ginocchia al momento, ma gliel'ho sconsigliato. Aspettiamo che comincino a guarire. Ho paura che si impressioni perchè gli hanno fatto un bel taglio, anche se fortunatamente, per il momento, non accusa dolori. Adesso stiamo aspettando un pizza maxi perchè ha una fame da lupi. Non ha voluto mangiare niente del pranzo che gli hanno portato. Credo sia stato per una specie di protesta contro il sistema sanitario. Ha bevuto solo una camomilla. E poi una bella pizza se l'è meritata. Ho preparato una tavolino accanto al letto.
Bene, è passato tutto. Dovrà solo fare il bravo durante la convalescenza.
  
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