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Autore: hunterd    01/09/2009    6 recensioni
Draco Malfoy ha un migliore amico di cui nessuno conosce l'esistenza, se non i suoi famigliari e la sua cerchia ristretta.
Anche Edward Cullen ha un migliore amico di cui nessuno conosce l'esistenza, se non i suoi famigliari.
Cosa potrebbe succedere se entrambi si affidassero al loro migliore amico per risolvere una questione d'amore?
E se per risolvere tale questione, pensassero che trascorrere una
settimana con l'amata dell'altro potrebbe aiutare?
A dimostrare che esiste qualcuno più orribile di un mago purosangue snob ed egocentrico?
O qualcuno più orribile di un vampiro terribilmente affascinante e pieno di sè?
Riusciranno nel loro progetto?
Cosa dovranno subire rispettivamente le povere Hermione Granger ed Isabella Swan, per mano di questi due pazzi egogentrici, per ricredersi su di loro e poter arrivare ad amarli?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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E siamo solo a domenica... il primo giorno!
Buona lettura.
Besos.
Laura



Qualcuno al Ministero avrebbe passato un brutto guaio.
Questo pensava Hermione Granger guardandosi intorno.
Chi aveva avuto il coraggio di trasformare la sua tazza per le tisane in una passaporta, non avrebbe più avuto un posto al Ministero.
Una passaporta che poi l'aveva portata dove? Nel bel mezzo del nulla!
Si trovava sola, al centro di una radura, circondata da boschi e per giunta stava per fare buio!
Perchè cavolo non aveva ascoltato Ginny e non era rimasta a casa?
Senso del dovere. Quel maledetto senso del dovere che la portava a lavorare anche di domenica, quando gli altri erano stravaccati sul divano.
Tipo Harry e Ron, nel salotto di casa sua e di Ginny, a guardarsi l'ennesimo incontro di Quiddicht!
La sensazione di non essere più sola e un brivido gelido lungo la schiena, la fecero voltare svelta.
- Ti sei persa?
A pochi metri da lei, ora, c'era un ragazzo.
Molto più alto di lei, molto più robusto di lei. Capelli rossicci, pallido, occhi di un colore non molto definibile.
- No. Mi sono allontanata un attimo e ho perso di vista i miei amici.
Regola numero uno: mai mostrarsi intimorita da un estraneo.
Regola numero due: perchè cavolo non mi sono ancora smaterializzata? Potrei essere già nel salotto di casa mia ad inveire contro Harry e Ron di togliere i piedi dal tavolino di mia madre!
Ma c'era qualcosa di tremendamente sbagliato. Non riusciva a smaterializzarsi.
Ed il ragazzo di fronte a lei non aveva smesso di guardarla con un'aria tranquilla, che invece di rassicurarla le metteva solo più angoscia.
- Allora non sei l'unica ad avere invaso la mia proprietà.
- Siamo in casa tua?
Una risatina, che chissà perchè le aveva messo ancora più paura, aveva rivelato un sorriso mozzafiato.
- Diciamo che sei sulla mia proprietà. Casa mia si trova dietro quegli alberi.
Stava indicando un punto imprecisato alle sue spalle. Sempre sorridendo.
Doveva andarsene. Questo tipo nonostante l'aria amichevole, non lo era.
Ma nonostante stesse usando tutta la sua concentrazione, Hermione era ancora lì.
- Non puoi smaterializzarti qui.
Ecco, adesso era veramente nei guai.
- Sei un mago?
Il ragazzo aveva sorriso ancora di più.
- Vediamo... abracadabra... bidibibodibu... apriti sesamo...
Aveva mosso le mani come per lanciarle un incantesimo.
- Non sei segata a metà, non sei scomparsa...
Aveva alzato le spalle in un gesto che avrebbe trovato buffo, se fosse avvenuto in un altro contesto, con un'altra persona.
Ma non qui e non con questo "ragazzo" che continuava a fissarla.
- No, decisamente non sono un mago.
- Se conosci la smaterializzazione non puoi che essere un mago...
Le era uscita una vocina fioca, anche se non avrebbe voluto.
- C'era un mago, frequentava la nostra famiglia... in gamba, dicevano alcuni... altri lo consideravano un pò...
La mano aveva mimato il gesto di chi è un pò fuori di testa.
- Ma hai detto che c'erano degli amici con te... vuoi che ti aiuti a cercarli?
Okay, Hermione, ha capito che è un bluff, tanto vale essere sincere.
- Sono sola. Non c'è nessun altro.
Le stava sorridendo come se fosse un cucciolo da sgridare.
- Lo sai che non si dicono le bugie, Mione?
Mi conosce. Sa chi sono. Non sono qui per caso.
- Mi chiamo Hermione.
Non aveva potuto fare a meno di puntualizzare.
- Mione mi sembra più dolce per un'umana come te.
E' pallido. E' pallidissimo. Una lucina le si accende in testa.
- Sei un vampiro.
- Bingo!
Si sta esibendo in una specie di balletto. Okay, è un vampiro ed è molto strano.
- Perchè sono qua? E qua, soprattutto, dov'è?
- Ehi, baby, qui le domande le faccio io!
Il balletto era finito ed era tornato a fissarla divertito.
- Visto che non posso smaterializzarmi non credo abbia molta importanza se mi dici dove mi trovo.
- Sagace... e furba. Lo sai che già mi piaci?
Oddio... quello sguardo no. Per un attimo le era sembrato un altro lo sguardo. Di qualcuno che negli ultimi mesi era diventato la sua ossessione.
Se lo sognava persino di notte! E non erano tutti sogni casti come avrebbe voluto...
- Siamo nello stato di Wasghington, precisamente... bè ti basti sapere che sei a Castle Rock.
- Siamo in America!!
Questa volta la voce le era uscita strozzata.
- Ehi, baby, sei nel paese dove tutti i sogni si possono realizzare.
Continuava ad essere completamente fuori di testa. Ma doveva assecondarlo, almeno fino a che non fosse riuscita a capire che intenzioni aveva con lei.
- Non ho sogni da realizzare, qui. La mia vita è in Inghilterra, a Londra.
- Punto di vista sbagliato. Io realizzerò il mio sogno, qui in America.
Oh bè...
- Bene, mi fa piacere.
- E a me fa piacere che ti faccia piacere... perchè il mio sogno sei tu.
Glielo stava dicendo con un candore degno di un bimbo che informa la mamma su qual'è il suo gelato preferito.
Ma davanti a lei non c'era un bimbo. C'era questo ragazzo, che forse non era poi così tanto ragazzo dato che era un vampiro. Un vampiro che adesso aveva fatto due passi e le stava praticamente di fronte.
La sovrastava non di poco. Non che avesse molta importanza, dato che la sua forza sarebbe stata comunque mille volte più della sua.
Perchè non aveva con sè la sua bacchetta?!
- Allora, Mione, pronta a diventare la mia strega personale?
- Che cosa?!
- Preferisci il termine concubina?
Aiuto!
- Mi spiace ma non può sentirti nessuno.
Non aveva gridato aiuto. Aveva "pensato" aiuto.
Però aveva anche "pensato" di smaterializzarsi...
- Già, leggo il pensiero...
Cazzo!
- Le parolacce sono cose da uomini... non si addicono ad una ragazza bella come te.
Le aveva ravviato una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Un tocco gelido che l'aveva fatta rabbrividire.
- Siamo nel xx secolo nel caso avessi perso il conto... le donne dicono le parolacce e gli uomini non hanno concubine... o streghe personali...
Un gesto di fastidio.
- Umani... sempre a precisare... che essere inutili, esclusi i presenti ovviamente.
Il ceffone era partito in automatico. Senza che potesse nemmeno rendersene conto lei.
Ma anzichè colpire una guancia, il suo polso era finito in una presa gelida.
- Le donne non picchiano, Hermione. Regola numero uno.
L'aveva strattonata contro di lui. E non aveva potuto farci molto.
- Regola numero due: se lo fa la mia strega personale, verrà punita. E severamente.
Era un incubo. Si sarebbe svegliata al grido di Harry e di Ron che esultavano per un goal.
Ma due occhi... dorati... incredibilmente dorati, ora che li aveva a pochi centimetri dai suoi, non le permettevano di svegliarsi.
- Regola numero tre: non nominare e non pensare ad Harry Potter quando sei in mia presenza...
La presa si era rafforzata in un abbraccio possessivo.
- Harry Potter ha fatto fuori quel mago di cui ti parlavo... e ti dirò... Voldemort stava un pò sulle palle anche a me... però ancora non ho digerito il fatto che per colpa del tuo amichetto ho perso una scommessa.
Hermione stava cercando di non pensare che era fuori di testa, ma non riusciva a credere a quello che le stava dicendo.
- Una scommessa tra vampiri... dove ho perso una delle mie concubine più preziose, perchè ho scommesso su Voldemort vincente, ovviamente...
Le sue mani gelide le stavano accarezzando la schiena. E lei non osava muoversi.
- Così, ho deciso di prendermi una piccola ricompensa... rimpiazzerò la mia preziosa concubina con te! L'amica unica e ineguagliabile di Harry Potter!
Neanche Malfoy si era rivelato così fuori di testa.
- Regola numero quattro: piantala di pensare che sono fuori di testa. Sono lucido e al meglio delle mie potenzialità.
Le stava sorridendo come se volesse fare di lei un sol boccone.
- Ne vuoi una prova adesso? Subito? Seduta stante?
- No... ti credo...
- Bene.
Si stava guardando intorno ora.
- Sta per piovere... credo sia meglio rientrare... non vorrei ti ammalassi.
L'aveva presa in braccio senza il minimo sforzo.
- Reggiti forte, Mione. Non è proprio come volare... ma potrebbe darti fastidio comunque.
Merda! Sapeva un sacco di cose... e troppo personali! Come diavolo faceva?
- Violazione della regola numero due. Non sarò tenero con te, Mione, se vai avanti così. E, comunque, sì. So un sacco di cose su di te.
L'aveva stretta di più. Il suo corpo era duro, gelido. Non caldo e morbido.
- Ti ci abituerai... e poi, un giorno, potrai diventare come me... così non noterai più la differenza!
Ora stava correndo. Ed aveva ragione sul fatto che era quasi come volare: tutto le sfrecciava accanto ad una velocità pazzesca.
Le stava venendo il classico attacco di nausea.
E quando ormai lo stomaco le stava giocando un brutto scherzo, il suo rapitore - non c'era un altro termine più appropriato - l'aveva depositata sulla soglia di un imponente castello.
Soglia sulla quale stava rovesciando il tramezzino e lo yogurt mangiato a pranzo.
Due mani gelide la stavano sostenendo. Per poi aiutarla a ricomporsi.
- Mi dispiace.
Lo aveva guardato malamente.
- Si vede...
- No davvero. Anzi, ti accompagno nella mia stanza, così potrai darti una rinfrescata e cambiarti questi... abiti...
Sulla parola abiti aveva fatto una faccia schifata.
- Non penso proprio. Quelli che indosso vanno benissimo. E poi non credo mi tratterrò così a lungo... Harry non tarderà molto.
Sapeva di avere in questo momento quello sguardo che tanti ne aveva fatti abbassare. Sicuramente non si poteva dire di lei che fosse un agnellino.
- Regola numero... a che numero ero arrivato?
Stava contando con le dita, indifferente.
- Cinque... quindi regola numero cinque: mai sfidare un vampiro affamato ed incazzato. Sono sveglio da un'oretta e ancora non ho toccato... o meglio bevuto niente... e dopo solo un'ora che sei mia ospite, sono già arrivato alla regola numero cinque... e tu continui, per giunta, a non rispettare le prime quattro...
Ecco che ricominciava con i suoi vaneggiamenti.
- Mione, non tirare la corda... potrebbe rompersi e mi trasformerei... come dice quell'espressione...  in un animale "sciolto"?
La voce aveva assunto un tono ringhioso piuttosto inquietante... e questo pensiero appena "pensato" lo stava rendendo soddisfatto... che bastar... oh, merd...
- Ecco, vedi che inizi a capire. Mione.
- Hermione... io e te non siamo amici...
Le aveva circondato la vita e stava aprendo il pesante portone.
- O ma lo diventeremo... me lo sento...
Era tornato anche a ridacchiare. Come qualcuno che è convinto di aver appena detto una verità inequivocabile.



XXXXXXXXXXXXXXXX


Questa volta era sicura che il bozzo in testa non era colpa sua.
Però, ora, era più preoccupata dal pensiero di quello che era appena successo.
Come era potuto succedere che cinque secondi prima fosse a casa sua, nel suo bagno a pettinarsi ed ora si trovasse nel bel mezzo di un bosco?
Da sola e per giunta mentre stava diventando buio?
Bella, stai calma e rifletti.
- Ti sei persa?
Si era girata di scatto nella direzione da cui proveniva la voce e il sangue le si era gelato nelle vene.
Un ragazzo, che prima non c'era assolutamente, ora la fissava tranquillo.
Alto, molto più di lei... robusto, molto più di lei. Due occhi chiari... ma soprattutto pallido, pallidissimo.
No, non poteva essere.
- No, ero con degli amici... mi sono allontanata.
- Capisco... e vuoi che ti aiuti a cercarli?
- No, non saranno lontani... anzi probabilmente ci sentiranno...
Continuava a fissarla tranquillo. Ma nel suo essere tranquillo c'era qualcosa di inquietante.
E lei era tremendamente confusa. Cosa diavolo stava succedendo?
- E dimmi... questi amici...  sono in pigiama anche loro?
Cazzo! Il pigiama... azzurro, con delle pecorelle bianche.
Stava sorridendo. Un sorriso che rendeva il suo viso ancora più affascinante. Basta, non poteva più trattenersi.
- Sei un vampiro, vero?
Non si era scomposto.
- Che idea bislacca... un vampiro!
- E allora chi diavolo sei?
- Perchè sei così scortese, Isabella?
Mi conosce. Allora sa quello che mi sta succedendo e sa che sono sola.
- Perchè ero nel bagno di casa mia cinque secondi fa... ed ora sono in questo bosco, con te... che non so nemmeno chi diavolo sei!
La botta in testa le pulsava... e toccandosela sentiva che si stava ingrossando.
Il ragazzo le si stava avvicinando. Istintivamente lei stava arretrando.
- No, Isabella, non devi scappare.
Aveva allungato una mano e l'aveva afferrata per il polso. Una presa forte, ma non gelida.
Davvero non era un vampiro, però non la rincuorava affatto la cosa.
- Bella... non Isabella...
- Che modo tremendo di storpiare un bellissimo nome... lo sai quante Isabella hanno popolato la storia d'Inghilterra?
Le stava facendo qualcosa... la stava tenendo ferma e stava pronunciando parole sconosciute.
Però il pulsare sulla sua testa era scomparso. Così come il bozzo.
Con uno strattone più forte era riuscita a liberarsi. O forse l'aveva lasciata andare.
- Mi dici chi sei? E cosa ci faccio qui? E qui, dov'è?
Le stava nuovamente sorridendo. Più come fosse un gatto in presenza del topo...
- Sono un mago. Sei sulla mia proprietà, Malfoy Manor. In Inghilterra.
- Non è possibile!
- Oh, lo è... eccome, cara Isabella.
- Non chiamarmi Isabella!
- Non credo tu possa farci molto. Decisamente odio quel rozzo diminutivo... Bella... lo rende così... banale. Assolutamente inadatto ad una bellezza come la tua.
Merda! Era arrossita. Inevitabilmente come succedeva sin da ragazzina. Una timidezza innata che non le lasciava scampo.
- E come ci sarei arrivata in Inghilterra, in pochi secondi, dall'America?
Ora ridacchiava divertito.
- Accio spazzola.
Da un punto alle sue spalle, la sua spazzola, era finita tra quelle mani eleganti.
- Con questa.
Okay, è successo qualcosa. Ma quello che mi preoccupa più di tutto è che questo è un umano... ma strano forte.
- Una passaporta. Un oggetto che puoi incantare per trasportare le persone dove più ti aggrada.
- Quindi se la riprendo, torno a casa mia? In America...
- Può darsi...
Aveva cercato di essere veloce, ma lui lo era stato di più. La teneva in alto, decisamente fuori dalla sua portata.
- Ah, ah... non dimostri buone maniere, Isabella.
Iniziava a sentirsi stanca e confusa.
- Di certo non mi interessa dimostrarlo a te.
Il sorriso era scomparso e il suo viso aveva preso un'espressione decisamente troppo minacciosa.
- Invece dovresti... non penso di poter tollerare un'amante maleducata...
Cosa? Questo era un sogno, un dannato sogno... anche peggio di quelli che faceva su un dannato vampiro... sogni che accendevano un calore inappropriato.
- Tu sei fuori di testa. Mago o non mago, io me ne vado.
- Protego Inversus!
L'aria intorno a lei non era cambiata, eppure non poteva andare da nessuna parte. Una gabbia invisibile la intrappolava.
Il ragazzo biondo, che poi tanto giovane non doveva essere, le stava girando intorno.
- Isabella, Isabella... ancora non hai capito. Ti ho portato qui io.
- Mi verranno a cercare...
- Regola numero uno: non interrompermi quando sto parlando.
Era serio, tremendamente serio.
- Sei qui, perchè la mia ultima amante... diciamo che non era all'altezza della situazione.
- Come fai a conoscermi?
- Regola numero due: io faccio le domande... tu rispondi.
- Le tue regole, forse, varranno nel tuo mondo...
- Regola numero tre: mai sottovalutare un Mago... e un mago Purosangue per giunta.
Ora era lei ad essere completamente immobile. Non poteva muovere nemmeno un muscolo.
Due occhi grigi si trovavano a pochi centimetri dai suoi. Un dito le stava accarezzando una guancia.
- Sei tremendamente bella... ma decisamente poco avvezza alle buone maniere. Insegnartele sarà un vero piacere...
Si era scostato leggermente. Ma continuava a fissarla.
- Ora capisco perchè quell'insulso vampiro non è riuscito a fare di te la sua concubina... si è fatto incantare dai tuoi occhi di cerbiatta e dalla tua aria tenera...
Il cuore le stava martellando furiosamente.
- Regola numero quattro: non pronunciare mai il nome di quell'essere insulso davanti a me. Potrebbe essere molto spiacevole per te...
Conosceva Edward Cullen?
- La sua famiglia... insulsa quanto lui... ha avuto la malaugurata idea di non sostenere alcuni nostri amici... asserendo che dei licantropi non meritavano il loro aiuto...
Licantropi anche qui?!
- Credo non sia possibile dimenticare tanta vigliaccheria... perciò mi sono detto... perchè non assaporare la deliziosa Isabella al posto suo?
Assaporare?! Ha detto di essere un mago...
- Ci sono molti modi per assaporare una persona...
Le si avvicina, le sue labbra a sfiorarle l'orecchio. Un brivido la percorre.
- Legilimens...
Quello che sta succedendo la sconvolge. Lo avverte distintamente nella sua mente. Sta sfogliando i suoi pensieri più intimi... senza soffermarsi su nessuno... lo fa svogliatamente... poi se ne va.
E' di nuovo sola nella sua testa.
- Lo posso fare ogni volta che ne avrò voglia. Posso conoscere tutto di te, Isabella.
Merda! Merda! Questa non ci voleva! Era l'unica persona al mondo con un minimo di privacy a Forks... ed ora, qui, è in balia di questo sconosciuto!
- Finite Incantatem
E' di nuovo padrona del suo corpo. Anche la gabbia non c'è più.
- Sei uno stronzo. Che parla di educazione e poi viola l'intimità altrui!
- Regola numero cinque: odio le ragazze che usano un linguaggio scurrile. Soprattutto se si tratta della mia amante... la violazione di questa regola comporterà una punizione molto severa... non dimenticarlo Isabella.
Vaffanculo... giusto per principio, le viene da pensare.
Era di nuovo intrappolata nella sua stretta, i visi a pochi centimetri.
- Non devo leggerti la mente per capire ciò che hai appena fatto... non mi sfidare, piccolina, o le conseguenze davvero non ti piaceranno...
- Non chiamarmi piccolina!
- Preferisci Isabella?
Lo schiaffo era partito automatico. Ma anzichè arrivare a destinazione, si era ritrovata ad aggrapparsi a lui per non cadere.
Come era potuto succedere non lo sapeva nemmeno lei ma, quando lui si era allontanato per evitarla, aveva perso l'equilibrio.
E se non ci fosse stato anche il suo braccio a sostenerla per la vita, ora forse sarebbe per terra.
- Sarà meglio portarti a casa prima che ti faccia male...
Oddio... stava succedendo davvero! Davvero questo tipo la stava sequestrando... in barba a suo padre sceriffo!
- So che hai qualche problema con la velocità... ma non credo ci sia molto altro da fare...
Una scopa? L'aveva visto fare solo nei film...
- Prego...
La stava invitando a salire.
- Starò male... sicuramente.
- Cercherò di andare piano.
- Potremmo andare a piedi...
- Potrebbe essere anche peggio...
Stava forse insinuando qualcosa sulla sua capacità motoria?
- Io non salgo.
L'aveva afferrata con forza per la vita e stretta a se. A cavallo di quella dannata scopa.
- Chiudi gli occhi...
Solo la sensazione dell'aria che la sferzava stava producendo una ribellione nel suo stomaco.
Nel momento in cui era convinta non avrebbe potuto resistere oltre, sotto i suoi piedi era tornata la terra.
Aveva appena scorto un imponente portone, quando il sandwich e il dolcetto mangiati a pranzo, le erano rinvenuti.
Due braccia solide la stavano sorreggendo. E l'avevano aiutata a ricomporsi.
- Mi dispiace.
Lo aveva fulminato con lo sguardo.
- Si vede... davvero...
L'aveva ripresa per mano.
- Vieni, potrai rinfrescarti e cambiarti nella mia stanza.
- Non credo proprio... preferisco il mio pigiama a qualsiasi altro abito...
- Non credo tu abbia molta scelta Isabella... a meno che tu non preferisca indossare nulla...
L'occhiata che le stava rivolgendo era assolutamente indecente.
- La cosa, fra parentesi, non mi dispiacerebbe poi molto...
- Stron...
L'occhiata si era trasformata in uno sguardo duro.
- Depravato...
Si era leggermente ammorbidito e stava aprendo il portone.
- Mi piace Isabella... impari in fretta.



XXXXXXX

Jasper era entrato nell'esatto momento in cui Edward stava afferrando al volo la statuetta maya a cui Esme aveva dato la caccia per tutto il Messico.
Però aveva mantenuto un'aria imperturbabile. Soprattutto a beneficio della ragazza dall'aria infuriata che l'aveva appena scagliata.
- Sig. Cullen... è richiesta la sua presenza giù, nel salone...
Solo Edward poteva vedere il divertimento, allo stato puro, negli occhi di Jasper.
Meno male che almeno qualcuno si stava divertendo... perchè lui era troppo impegnato a tenere a bada Hermione!
- Bene, Jasper. Tu resta qui a tenere compagnia alla mia ospite. E bada che non faccia danni...
Si era rivolto poi alla ragazza tornando ad assumere un'espressione dura.
- Jasper, ovviamente è un vampiro. Ti consiglio di non irritarlo... dietro quell'aria serafica si cela un animo non troppo paziente!
Poi era uscito, per recarsi nell'ampio salone del castello. Dove c'era Emmet ad attenderlo. Tenendo per le zampe un gufo stecchito attaccato ad un ramo.
- Un messaggio da Draco.
Edward era scoppiato a ridere.
- Chi è stato il più veloce questa volta?
Anche Emmet ora rideva.
- Io... dato che tu non ti sei potuto unire alla caccia... e Jasper non ha speranza contro di me!
Poi si era leccato le labbra a simulare un piacere esagerato...
- Ottimo, tra l'altro... come lo sono sempre, del resto, i gufi di Draco...
Ora ridevano anche più forte.
- Povero Jasper... a proposito povero davvero... devo sbrigarmi. L'ho lasciato in balia di quella strega...
Si erano ripresi ed Emmet lo aveva guardato divertito.
- Edward, giusto una domanda... non che la situazione mi dispiaccia... anzi questo gioco "facciamo i vampiri cattivi" mi sta prendendo un sacco... ma, tanto per sapere... Esme, immagino non sappia che stiamo usando il suo castello per tenerci segregata l'ultima fiamma di Draco?
- No, ovviamente. Se sapesse cosa diavolo sto facendo qui, ucciderebbe - in ordine - io, che ho accettato il piano di Draco, Draco che l'ha progettato, voi che avete accettato di essermi complici, poi i cugini di Draco che sono complici suoi...
- Allora vediamo di non farglielo sapere...
Aveva sfilato la pergamena attaccata alla zampa del gufo e gliela stava tendendo.
- Padron Cullen... il suo messaggio...
- Grazie Emmet...
Edward stava tornando verso le scale. Poi però si era voltato per guardare serio Emmet. Ognuno calato nella sua parte.
- Ah, Emmet... puoi preparare la cripta. Sto per scendere con la ragazza...
E a queste parole erano scoppiati nuovamente a ridere come due matti.
In camera poi, dopo aver congedato un Jasper assolutamente contento di lasciare Hermione nelle sue mani, Edward aveva aperto il messaggio di Draco.

"Carissimo Edward,
ti ho mandato questo messaggio con un gufo passaporta perchè volevo lo ricevessi immediatamente.
Devo infatti informarti, con mio grande, grandissimo dispiacere che ti ho iscritto nel registro nero dei "migliori amici in declino". Ne sono stato costretto dopo aver passato questa prima notte con la tua amata Bella completamente sveglio.
Dimmi Edward... come mai in tutti gli appunti che mi hai lasciato su di lei non c'era il benchè minimo accenno al fatto che soffrisse di una forma violenta di insonnia?
E che questa forma violenta di insonnia è nata a causa dalla mania ossessiva di un vampiro di introdursi in camera sua non appena lei si addormenta? (che poi... che vampiro veramente deficiente ed incapace quello che si fa beccare da un'umana ad introdursi in camera sua!... e non aggiungo altro...!)
Comunque... CAZZO EDWARD PERCHE' NON MI HAI DETTO CHE LEI, PRATICAMENTE, NON DORME MAI?! O meglio... che potrebbe stare sveglia anche due o tre giorni di fila?!
Io non posso perdere tutto questo sonno! Devo assolutamente riposare... devo avere un pò di tregua... anche perchè la tua dolce, tranquilla, pacifica Bella (questo hai scritto negli appunti alla voce "temperamento") con me ha sfoderato degli artigli degni della più feroce tigre del Bengala!!
Da quando è arrivata ieri sera ho dovuto sventare due attentati alla mia persona, uno ai danni di Pansy (come cameriera personale ho scoperto che è eccezionale... però è incazzata nera con te perchè Bella è comunque riuscita a tirarle una botta in testa e come strega si sente moralmente offesa che una babbana ci sia riuscita!...), ho dovuto evitare tre volte che si gettasse dalle scale (durante ovvio dei tentativi di fuga in cui è inciampata nell'ordine: nel tappeto, contro un tavolino, nelle sue stesse gambe!).
Inoltre - e cito le tue testuali parole sempre alla voce "temperamento": "non l'ho mai sentita alzare la voce, neanche quando mi ha beccato a spiarla a scuola o a casa, nè tantomeno l'ho mai sentita dire una parolaccia o una frase fuori posto. Un vero esempio di ragazza educata ed assennata".
Ora... voglio ammettere che qui, magari, io la stia mettendo un tantino sotto pressione... ma la "ragazza educata ed assennata" mi ha riversato addosso un fiume di improperi e minacce che mi hanno provocato un mal di testa degno della miglior sbronza a base di firewhisky!
Stronzo, figlio di.... (se lo sapesse mia madre!!), maiale (forse un tantino di verità...), bastardo, pezzo di m...., puttaniere (questa secondo me è ispirata da te...): in dieci ore me lo avrà detto rispettivamente almeno un centinaio di volte... lascio fare a te il conto di quante parolacce abbia detto la tua Bella.
Adesso, magari, ti starai domandando preoccupato come sta lei!!!! Non io... che sono uno straccio!
Ma sono un gentiluomo - IO! - e la tua Bella sta benissimo. L'ho solo abbracciata un paio di volte (già ti vedo ringhiare... ma d'altronde devo fare o no la parte del cattivo?! eh!eh!), per il resto ho usato per lo più la magia... d'altronde in qualche modo la doveva arginare!!!
Per esempio, ora riposa che sembra un agnellino. Però per farlo, ho dovuto darle una dose massiccia di pozione soporifera... Edward, non avevo scelta!!! Devo riposare anch'io!
Anzi, ora vado a letto. Sono le cinque e trenta del mattino. Spero di riuscire a dormire un paio d'ore prima che la tigre del Bengala si risvegli.... e si accorga che indossa quella splendida camicia da notte che l'ho obbligata ad indossare.
Ed è inutile che ringhi più forte e che ti incazzi! Eravamo d'accordo... farle provare cosa vuol dire avere a che fare con un vero stronzo misogino e sessista!
E poi mi sono girato mentre la indossava... non ho visto niente, non rompere!!
E sì, adesso a letto terrò le mani a posto...  a parte, Edward, che sto crollando dal sonno... anzi fammi andare a dormire.
Non prima però di dirti a mia volta che aspetto, a breve, notizie di quello che stai combinando tu... e spero siano notizie che mi aggradano... altrimenti il prossimo gufo sarà armato di paletto, mannaia e tanica di benzina!!!
Con meno affetto del solito (per via dell'insonnia...)
D.M."


Immaginava avrebbe preso male la storia dell'insonnia... ed ora era contento di non averglielo detto... giusto per il fatto che anche lui aveva tralasciato di dirgli una cosetta non tanto trascurabile di Hermione...
Che a proposito, da umana quale era, stava iniziando a dare segni di evidente stanchezza. Segno che nessuno perseguitava il suo sonno...
- Vedo che non ti sei ancora cambiata...
Infatti, Hermione aveva ancora i suoi pantaloni e il suo maglioncino.
- Te lo puoi scordare.
Si era avvicinato alla camicia da notte che giaceva sul letto. Di tessuto pesante, ma comunque abbastanza sexy.
- Dove stiamo per andare non fa caldo come qui.
Aveva risvegliato la sua attenzione. Ecco che tornava quello sguardo guardingo.
- Ed io, come ben avrai intuito, non posso esserti di molto conforto... anzi, stando tra le mie braccia, la sensazione di freddo sarà anche maggiore.
Lo sguardo da guardingo era tornato furioso!
- Cosa diavolo stai dicendo? Che io e te dovremo stare abbracciati? E che io dovrei indossare quella cosa?!
- Arguta come sempre... comunque sì, stiamo per andare a letto... lo senti?
Puntuale un gallo stava cantando - la registrazione, mandata al momento giusto, era ovviamente opera di Jasper.
- I vampiri non dormono... se non nelle leggende e nei film.
Se pensava di fregare proprio lei... la prima della classe nella materia "creature magiche" ad Hogwarts! Sapeva praticamente a memoria il volume "Usi e costumi dei vampiri" del Prof. Vitious.
- Lettura interessante... credo che me ne procurerò una copia... sono curioso di sapere cosa vi insegnano su di noi...
Merda! Ancora non riusciva a fare i conti con questa sua dannatissima capacità.
- Mione... questa notte ho deciso di essere buono con te... ma dalla prossima... la violazione della regola numero due non passerà impunita...
- Rimane il fatto che tu non devi dormire... e che io non indosserò quella!
La stava guardando con quell'espressione strafottente che la mandava assolutamente in bestia... e che la faceva pensare a qualcun'altro! Però, per una che odiava Draco, ci pensava abbastanza spesso.
- Poi magari ti chiederò chi è questo qualcun'altro che continua ad affacciarsi nei tuoi pensieri...
Era arrossita mica poco!
- Ma ora, ti rivelerò un segreto... sono un vampiro ricco e potente... e come tutti i ricchi e potenti ho sviluppato la mia buona dose di eccentricità... così...
La stava tirando in lunga volutamente... un pò di suspance avrebbe reso la rivelazione ancora più terribile di quello che già le sarebbe apparsa...
- Ho sviluppato l'abitudine di trascorrere il giorno in una cripta sotterranea... dove regna il buio ed il silenzio più totale...
Caspita se l'aveva presa male! Il suo desiderio di avere un paletto tra le mani, da piantargli nel cuore, era quasi palpabile...
- Eh sì, lo "stronzo"... che poi sarei io, giusto?... ha scoperto che in questa condizione riesce a calarsi in uno stato che non è proprio un sonno... però ci va abbastanza vicino. E si rilassa come non riesce a fare in nessun'altro posto del pianeta...
Ora avevo preso in mano la camicia da notte e le si era avvicinato.
- Quindi, ora, tu indossi questa di tua spontanea volontà oppure ti do una mano io. Poi mi segui giudiziosa, entri nella cripta con me, ti stendi al mio fianco - ho fatto mettere delle coperte calde per te - ti lasci abbracciare, se no è tassativo che ti dilegui in due secondi netti... e ti abbandoni ad un bel sonno ristoratore.
Decisamente non sembrava d'accordo... forse non proprio sul primo punto, all'idea che fosse lui a provvedere al suo cambio d'abiti... ma dal secondo in poi, sicuramente non lo era.
- Così io mi godo il mio relax... no Mione, decisamente questi pensieri sul mio relax, sono più idonei nella testa di uno scaricatore di porto, non nella tua.
- E allora fammi tornare a casa.
- Decisamente impossibile.
O meglio non ancora, ma certo non poteva rivelarglielo. Avrebbe dovuto patire ancora un pò... e non solo lei... aveva giusto un'idea su come rispondere alla lettera appena arrivata di Draco.
- Allora?
E nel dirlo, stava facendo penzolare la camicia davanti a lei.
Vaffanculo! Brutto stronzo! Bastardo!
Certo che se fosse stato tutto vero, secondo la regola numero due lei l'avrebbe pagata proprio cara... cazzo se era tosta questa ragazza!
Tosta però fino ad un certo punto, perchè tra altri mille improperi mentali, gli aveva appena strappato dalle mani l'oggetto della loro sfida.
E lo stava invitando, sempre mentalmente, ad avere almeno il buongusto di voltarsi.
Cosa che Edward stava facendo, non senza una punta di rimpianto.
In fondo, questa umana non solo era deliziosa fisicamente, ma aveva anche un delizioso profumo.
Mai quanto quello della sua Bella... ma abbastanza delizioso da non farlo proprio impazzire all'idea di dover trascorrere le prossime dieci ore chiuso in una cripta con lei.


XXXXXXXXXXXX


Il suono insistente di un bip,bip,bip,bip gli stava penetrando il cervello.
Un corpo caldo stretto al suo.
Nella momentanea confusione del risveglio, lo stava anche stringendo di più a se quel corpo caldo e morbido.
Bip, bip, bip...
Cazzo! Quella era Bella, territorio del suo migliore amico!
Completamente sveglio, mezzo nudo (aveva messo i pantaloni per rispetto ad Edward...  che disagio per lui, che adorava dormire solo con i boxer!!) stava cercando quel maledetto coso che gli aveva lasciato Edward.
Fortunamente Bella dormiva ancora... ma che cavolo di ore erano?!
Le sei e mezza!! Avevano dormito tutto il giorno... meno male... si sentiva riposato e in grado di affrontare quell'agnellino - ora che dormiva ancora nel suo letto - ... perchè una volta aperti gli occhi era sicuro sarebbe tornata una tigre del Bengala!
Bip, bip, bip...
Eccolo finalmente! Era finito sul fondo dell'armadio.
Computer... che razza di stronzate si andavano ad inventare i babbani... anche Edward, lasciarsi contagiare da questa mania!
Comunque, istruzioni alla mano - perchè non voleva neanche sprecare un pò del suo tempo dietro a quelle stronzate - finalmente era riuscito a trovare il messaggio del vampiro.

"Carissimo Draco,
nello stesso registro, sotto il mio, ora fa bella mostra anche il tuo di nome.
Se ti stai chiedendo il perchè, prova a ripensare cosa hai scritto TU alla voce "temperamento" negli appunti che mi hai lasciato su Hermione.
Ricordi? No?! Allora ti rinfresco la memoria e cito testuale: "essendo una persona molto razionale, puoi raggiungere lo scopo semplicemente ragionando con lei. Non l'ho mai vista scaldarsi o perdere la testa davanti ad una verità razionalmente ineccepibile. Solo se offesa con discorsi (citati nel punto "discorsi da evitare") reagisce fisicamente... e al massimo con un ceffone".
Ti informo, Draco, che da quando la tua Hermione è qui le ho razionalmente spiegato come si sarebbe dovuta comportare con me. E altrettanto razionalmente le ho spiegato che un'umana contro un vampiro non aveva speranza. E che razionalmente doveva accettare la situazione.
Bè... si è convinta devo dire. Infatti, sono vivo solo grazie al fatto che sono immortale!
Altrimenti, nell'ordine, sarei già morto per: svariati ceffoni, pugni, calci e colpi di karate (perchè tra i tuoi appunti non hai citato che è cintura nera?! Forse ora il tavolino a cui Esme tiene più della sua vita sarebbe ancora intatto... e, Draco, sarai TU a dire ad Esme perchè il suo amato tavolino è diviso in due parti...); amputazione di gambe e braccia: è riuscita ad afferrare l'unica spada che avevo trascurato di staccare nel salone e ha tentato di affettarmi come un salame (mi ha salvato l'arrivo di Jasper che l'ha praticamente sedata con le sue capacità... a proposito, Emmet e Jasper come maggiordomi sono fantastici... anche se Jasper non riesce a tenere a bada la sua empatia per via della furia che si sprigiona dalla tua amata... sappi che è incazzato con te!).
Perciò, caro Dracuccio, se la mia Bella si è rivelata una tigre del Bengala... la tua Hermione è come un orso grizzly impazzito che mena fendenti alla cieca!
Un orso che, ovviamente, ha l'uso di un linguaggio verbale e mentale (perchè IO a differenza tua, la sento sempre!! Anche quando non parla!) che farebbe impallidire anche il peggior scaricatore di porto, lì a Londra.
Che poi... strano questo suo linguaggio, perchè sempre alla voce "temperamento" , tu scrivevi: "da buona secchiona inglese, ha una perfetta proprietà di linguaggio, che senza bisogno di ricorrere a parole scurrili, può farti sentire la persona peggiore del mondo".
Quindi, nell'ordine, mi ha fatto sentire: uno stronzo, un figlio di p... (pace all'anima della mia vera madre), un bastardo, un pezzo di m..., un porco (maiale forse le sembrava troppo scurrile...!), un succhiasangue (e ha aggiunto qualcosa circa Purosangue, ma devo ancora verificare...). Insomma una proprietà di linguaggio che un americano come me si può scordare.
Comunque, con la sua proprietà di linguaggio, alla fine è riuscita a farmi sentire una persona peggiore.
Se resisto e vado avanti, sappi che lo faccio per te, Draco! Perchè ti sono amico...
A parte questo piccolo sfogo, sappi che la tua Hermione sta bene... ed ha anche riposato. Nella sua camicia da notte di flanella (no, mio caro... non sembrava affatto mia nonna... sarà stata di flanella, ma su di lei era decisamente intrigante lo stesso... e non rompere!! Guarda che ho ancora in mente cosa hai detto di Bella e della sua camicia da notte!!)
La cripta, ovviamente, non era molto di suo gusto... però alla fine ha ceduto... e dopo una buonanotte al gentile suono delle parole "spero che arrivi qualcuno a piantarti un paletto nel cuore mentre ti godi il tuo relax!" si è addormentata.
Ora, se tu patisci un pò di insonnia per colpa mia, cosa dovrei dire IO che sono rimasto chiuso in una cripta, completamente sveglio, per dieci ore?
Sai quante cose avrei potuto fare in dieci ore? Invece oltre ad aspirare un delizioso profumo (che mi ha fatto venire una fame bestia!), a spiare i sogni della tua amata (certo che anche nei sogni è sempre super presa tra lavoro, amici, casa, Serpeverdi stronzi e misogini... eh!eh!eh!) e a contare i granelli di polvere (perchè devo avere una super vista anche nel buio più completo?!) non ho potuto fare altro.
Così, adesso ti lascio. Ho bisogno di sgranchirmi le gambe dopo dieci ore di cripta... a proposito pensi che il Polo Nord possa interessare ad Hermione?
Pensavo di portarla lì, stanotte.
Dai, non fare così.. stavo scherzando!! Ma no, faremo una passeggiata nel parco... almeno fino a mezzanotte... già, poi ci sarà lo spettacolino con Rosalie (a proposito, non ha voluto sentire ragioni. Non gliene frega niente se tu soffri le pene dell'inferno per amore... ha detto che lei lo fa solo per soldi! Quindi preparati a sganciargli non meno di cinquecentomila dollari per quello che farà tra poche ore... anzi, ha detto che sono altri duecentomila se vuoi che prima si faccia baciare da me, senza che mi rompa l'osso del collo e mandi a puttane tutto il tuo piano...).
Perciò rispondi subito a questo mio messaggio...
Ti consiglio con una mail, non con un gufo... l'ultimo purtroppo ha fatto la solita fine (d'altronde anche tu... ti ostini a mandare pennuti a casa di vampiri vegetariani!!!).
Visto che è tutto...ti saluto anch'io con meno affetto del solito (per via della cripta...).
E.C."
 

Merda! Qualcuno nel letto dava segni di risveglio. La tigre si stava stiracchiando...
Okay, clicca su rispondi.
Fatto.
Risposta "Vada per i settecentomila dollari... però voglio poterlo vedere questo bacio memorabile tra te e Rosalie... e possibilmente voglio vedere anche la faccia di Emmet!!"
Clicca su Invio.
Fatto.
Messaggio inviato.
Chiudo e rimango in attesa.
- Merda! Ma allora non era un sogno.
Mi inquadra... seduto sulla poltrona ai piedi del letto.
Inquadra che indosso solo i pantaloni del pigiama e la cosa non la lascia indifferente. Fissa il mio torace e arrossisce.
Un'espressione vagamente imbarazzata e ammirata passa nei suoi occhi.
- Buongiorno, Isabella. O forse dovrei dire buonasera... abbiamo dormito tutto il giorno.
Il rossore di imbarazzo lascia spazio ad un altro rossore. La tigre è tornata.
- Che cazzo mi hai messo in quel bicchiere stamattina? Io non dormo mai così tanto!
- Forse perchè non riposi accanto alla persona giusta...
La miniatura di Salazar Serpeverde, quella che da sempre sta sul mio comodino, si infrange sul muro alle mie spalle.
Meno male che non mi mancano i riflessi pronti.
Però sono stufo. Forse è il caso che inizi a farle davvero un pò di paura. Magari si darà una calmata!
Così mi alzo e sfodero il mio sguardo più minaccioso (quello che una volta, a Hogwarts, udite, udite è riuscito anche a far tacere Hermione... il che è tutto dire!).
- Isabella così proprio non va...
Forse stavolta ho fatto centro. Si è fatta più piccola, portandosi al centro del letto...
Certo che quegli occhi nocciola diventano davvero occhi da cerbiatta... però niente a che vedere con due occhi ambrati.
Se fossero loro ad avere ora quell'espressione, non ho alcun dubbio che sarei già balzato sul letto accanto a lei.
Per dimostrarle che non avrebbe nulla da temere, ma solo da desiderare.




Spazietto autrice:

Sabrina1993: guarda ho un sacco di idee divertenti, spero siano davvero divertenti!!!
Fede72: guarda che quei due l'hanno studiata bene... mi sa che stavolta le mettono nel sacco... e poi in amore e in guerra tutto è lecito e si perdona!!! O almeno avviene così nelle favole... eh!eh!
Giuliabaron: guarda se riesco a farti fare la metà delle risate che mi faccio io a scrivere, sono già molto contenta!!
  
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