Libri > Forgotten Realms
Segui la storia  |       
Autore: NPC_Stories    07/10/2021    1 recensioni
Inktober 2021 con la lista ufficiale, come sempre troverete storie dei miei personaggi originali nel mondo di Forgotten Realms.
Dovrebbero essere storie brevi (altrimenti come faccio a pubblicarne una al giorno?), ma chissà se ci riuscirò...
Genere: Avventura, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Genere: slice of life
Note: questa storia racconta un breve evento dell'infanzia di Amaryll, personaggio principale in Non era amore, ma almeno era Amyl; qui si spiega anche come sia venuta a suo cugino l'idea di fare lo stilista


7. Fan


1216 DR, città elfica di Myth Dyraalis

"È mio!" Esclamò il bambino, buttandosi di peso addosso alla cugina e cercando di arrampicarsi su di lei. La giovane elfa fu lesta ad alzare il braccio per allontanare il suo prezioso ventaglio dalle manacce sporche del pargolo.
"Ma neanche per idea, Vialaer! Giù le zampe!"
"Non ho le zampe, Amyl! Io ho le mani e tu sei cattiva!" Il giovane elfo dai capelli rossi gonfiò le guance, che in quel momento erano altrettanto rosse per lo sforzo, e rivolse alla cugina un'occhiata offesissima.
"Ho visto scimmie con le mani più pulite" la giovane Amyl storse il naso, causando una strana danza di lentiggini che parevano spostarsi per seguire le sue smorfie. "Quindi le tue sono zampe."
"Non è vero, sei brutta e quello è mio!" Insistette, saltando per cercare di afferrare il ventaglio.
Ci riuscì, ma solo per un momento. Amyl lo stava ancora tirando verso di sé. Per un momento Vialaer rimase quasi appeso al ventaglio e sembrò che il tempo si fosse congelato, poi il prezioso oggettino di legno e stoffa si spezzò.
Entrambi i ragazzi rimasero a guardare l'oggetto irrimediabilmente rotto, diviso in due metà quasi esatte e tenuto insieme solo dalla stoffa. Vialaer lo lasciò andare di scatto e la metà che aveva tenuto in mano rimase a penzolare come un braccio rotto.
"Ti odio!" Scattò Amyl, facendolo sobbalzare. "Sei un egoista! Non posso mai avere niente di bello per colpa tua, ogni volta che ho una cosa carina la vuoi per te o la rompi. Rovini sempre tutto! Ti odio!"

Vialaer aveva solo sette anni, nessuno gli aveva mai parlato in quel modo. È vero, gli piacevano le cose belle. È vero, pensava che fosse un suo diritto averle. Ma fino a quel momento non aveva mai pensato che fosse un problema. Non aveva realizzato che, pretendendo una cosa per se, l'avrebbe tolta a qualcun altro.
Ci rimase davvero malissimo. Nessuno gli aveva mai detto qualcosa di terribile come ti odio. Scoppiò a piangere e corse verso casa, lasciandosi dietro una Amyl furibonda e per niente pentita.

La ragazzina elfa non aveva mai rimproverato così duramente uno dei suoi cugini più piccoli, anche se tante volte avrebbe voluto farlo. I suoi zii stavano viziando i gemelli, senza troppo preoccuparsi delle conseguenze. Amyl invece, che era solo una nipote ed era più vecchia dei cuginetti di cinque anni abbondanti, doveva sorbirsi i loro capricci e non aveva il diritto di cercare di educarli. Era una situazione insostenibile e ancora una volta maledisse i suoi genitori per averla costretta ad andare a vivere in città con gli zii e i malefici cugini.
Aveva anche lei le lacrime agli occhi, ma per la frustrazione. Le piaceva così tanto quel ventaglio, glielo aveva regalato una gnoma simpatica e gentile, e lei aveva sperato di usarlo per darsi arie da signorina. Si sentiva così graziosa con quel ventaglio. Di sicuro anche Raedeth avrebbe notato com'era graziosa, e lui era l'elfo più bello fra tutti i ragazzi di Myth Dyraalis, anche se aveva già diciotto anni e quindi le bambine come lei di solito non le guardava neppure.
"Dannazione a te, Vialaer" sussurrò, sforzandosi di trattenere le lacrime. Gettò a terra l'oggetto rotto e si diresse verso il suo albero preferito. Arrampicarsi lì sopra riusciva sempre a calmarla un po'.

Alcuni giorni dopo, Vialaer si avvicinò timidamente ad Amyl e le porse un regalo: era una specie di ventaglio, fatto con rametti e stoffa incollata con la resina dei pini.
La ragazzina guardò l'oggetto per un lungo momento, pensando a una specie di scherzo, poi rivolse a Vialaer un'occhiata fredda.
"No. Hai rotto una cosa che mi piaceva molto e pensi di potermi dare questo pastrocchio e poi sarà tutto a posto? Non è a posto per niente! Non posso usare questo ventaglio come quell'altro, non si chiude nemmeno, è brutto e non lo voglio! Forse tua mamma ti ha insegnato che con l'impegno e l'affetto si risolve tutto, ma nel mondo reale non è così! Nel mondo reale non ho più il mio ventaglio e in cambio ho un bambino tra i piedi che si aspetta che io lo perdoni perché ha fatto uno sforzo per me, così se lo perdono potrà ricominciare a starmi tra i piedi e pretendere le mie cose! Be', sai che c'è di nuovo, te lo puoi scordare. Non farti più vedere da me, finché non avrai imparato che cos'è il rispetto!"
L'espressione speranzosa di Vialaer si trasformò in una smorfia triste, perché non aveva capito proprio tutto - e non aveva agito in malafede, anche se le conseguenze sarebbero state comunque quelle che Amyl aveva predetto - ma una cosa l'aveva capita: il ventaglio che aveva fatto non era abbastanza bello.
"Lo so che non è bello come il tuo, Amyl" ammise mugugnando. "Ma ne farò uno più bello. Ti farò tante cose belle così non potrai dire che rovino tutto, e che mi odi."
La dodicenne sospirò pesantemente. "Non ti odio, scimmietta. Voglio solo che mi stai lontano."
Vialaer però aveva dei progetti, e arrendersi non era fra questi.
"Vedrai! Ti farò un ventaglio bellissimo e anche vestiti e cappelli e altre cose."
"Non darti il disturbo…" tentò, ma ormai il piccolo non l'ascoltava più. Era corso via, diretto verso casa, per chiedere a sua madre di insegnargli a costruire ventagli e a cucire. L'idea gli piaceva, non solo per ripagare Amyl, ma anche perché Vialaer amava le cose belle. Fino a quel momento non aveva considerato di poterle creare lui stesso.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Forgotten Realms / Vai alla pagina dell'autore: NPC_Stories