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Autore: Nenottina    08/10/2021    2 recensioni
Se si toccano i tasti giusti, perfino il cuore più nobile può diventare corrotto. Peccato che senza Ladybug salvare Parigi risulti piuttosto complicato...
Uno spoiler? Non si tratta di Princess Justice.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Miraculous di Queen Bee fu il primo a trillare, annunciando l’imminente ritrasformazione di Chloè in una semplice adolescente. I tre ragazzi erano ancora bloccati, e Carapace in particolare non riusciva minimamente a muoversi o ad aprire bocca, al contrario della bionda che non accennò ad abbassare il tono di voce e si mise a picchiare i piedi a terra con forza – per quanto le fosse possibile, legata in quel modo.
« È tutta colpa vostra, se non vi foste messi in mezzo adesso non ci troveremmo in questa situazione! »
Rena Rouge alzò gli occhi al cielo, sospirando con non poca frustrazione, ma decisa a non replicare per evitare di portare avanti quella discussione inutile. Non potevano rimproverarsi per ciò che era accaduto, tanto valeva spendere le energie rimanenti per tentare di liberarsi piuttosto che per alimentare un litigio che non avrebbe portato a nulla.
In quel momento, però, anche la collana che la castana portava al collo suonò per avvertire la portatrice del Miraculous che aveva ancora poco tempo, spingendo quest’ultima a stringere istintivamente le labbra « Queen Bee, stiamo per ritrasformarci… Dobbiamo assolutamente liberarci prima che accada. Non possiamo svelare le nostre identità »
« Parla per te! » replicò l’altra, con una nota di stizza nella voce « Quando tornerò me stessa la mia trottola sparirà, no? È così che funziona. Così saremo di nuovo liberi »
Il ragionamento di Queen Bee non era sbagliato, ed anche la sua interlocutrice dovette convenire con lei che si trattava di un buon piano. Inoltre, Carapace a quel punto sarebbe stato in grado di muoversi di nuovo. Il problema più grave era che Rena Rouge avrebbe potuto non avere abbastanza tempo per allontanarsi prima che anche la sua trasformazione si annullasse, ma a questo di certo la bionda non aveva pensato. Tutti sapevano che Queen Bee era niente meno che la figlia del sindaco, per Chloé Bourgeois mantenere il segreto non era mai stata una priorità.
« Vi siete messi a giocare con il filo della trottola? Dovrebbe essere più una cosa da gatti, questa » la voce allegra di Chat Noir mise fine alla conversazione, e nel momento in cui le ragazze voltarono lo sguardo scoprirono che il gatto nero era appena tornato con altri due eroi. Come promesso, aveva reclutato Viperion, ma ciò che le lasciò stupite fu vedere niente meno che Ladybug.
Il tempo di realizzare che l’eroina a pois era effettivamente dalla loro parte, e Chat Noir si era già messo a slegare i compagni, decidendo di rimandare le spiegazioni ad un secondo momento.
Non appena furono liberi, Rena Rouge si voltò immediatamente per sorreggere il ragazzo paralizzato, che naturalmente rimaneva immobile come una statua, ma chiese subito al compagno dai capelli biondi se poteva prendere il suo posto con un cenno del capo.
« Carapace? Il gatto ti ha mangiato la lingua? » domandò il biondo una volta chinatosi per aiutare l’eroe dai capelli corvini, ironizzando senza rendersi conto di ciò che gli era accaduto fino a quando non vide la puntura della compagna su un fianco « O forse dovrei dire l’ape… »
« Meglio che vada, sto per ritrasformarmi… » informò la castana una volta in piedi, indietreggiando per allontanarsi « Mi dispiace, dovrete fare a meno di me per un po’! »
Con quell’ultimo saluto, Rena Rouge si voltò ed iniziò a correre verso gli edifici per trovare in fretta un riparo, lasciando il resto del gruppo a discutere le prossime mosse.
 
Mentre l’eroina spariva in lontananza, Queen Bee raggiunse la nuova arrivata dai capelli corvini « Sapevo che Ladybug non poteva essere lei! Mi sembra ovvio che se è qui con noi non può essere la panettiera, dico bene? » commentò con un largo sorriso sul volto, fiera di aver scoperto la bugia, ma le bastò osservare Ladybug più da vicino per rendersi conto che i tratti di quella ragazza non erano gli stessi che ricordava.
Nel sentire quel commento, l’altra puntò gli occhi su Chat Noir con aria interrogativa prima di rivolgere la parola direttamente alla sua interlocutrice « Non so chi sia lei, ma io non sono la Ladybug che conoscete »
Il Miraculous di Chloé suonò di nuovo, e dato che il tempo era ormai scaduto la trasformazione si annullò davanti a tutti, facendo comparire una piccola Pollen stanca e bisognosa di recuperare energie che si posò tra le mani della sua Regina.
Anche l’effetto del suo potere su Carapace svanì, consentendo al corvino di riprendere il controllo del suo corpo e di rialzarsi in piedi con l’aiuto di Chat Noir, il quale prese la parola subito dopo « Bene, direi che è il momento delle presentazioni e… Di qualche spiegazione »
 
Diversi minuti più tardi, tutti e sei gli eroi di Parigi si erano appostati l’uno accanto all’altro sul terrazzo di un edificio nei pressi della Torre Eiffel, intenti ad osservare la loro nemica senza farsi scoprire. Rena Rouge e Queen Bee erano tornate alle loro rispettive identità da eroine dopo che i due kwami ebbero consumato un rapido pasto, perciò nessuno aveva più limiti di tempo, almeno fino a quando qualcuno non avesse utilizzato il proprio potere speciale.
Una volta riuniti, tutte le informazioni in loro possesso erano state condivise, affinché ognuno sapesse con chi e con che cosa avrebbe avuto a che fare da quel momento in avanti. In parte, si poteva intuire anche dalla loro posizione, dato che bastava alzare lo sguardo per comprendere la situazione.
Madame Mode si trovava al primo piano della torre, posizionata con fierezza sulla piattaforma con in mano il blocco da disegno e la matita che conteneva l’akuma. Ai piedi della costruzione, invece, si potevano osservare dozzine e dozzine di capi di abbigliamento diversi ed altrettante calzature, tutti animati e suddivisi in ranghi come soldati, come se si fosse improvvisamente formato un piccolo esercito guidato dalla ragazza akumizzata. Senza ombra di dubbio, era stata lei a materializzarli tutti uno dopo l’altro, nell’attesa che gli eroi tornassero ad affrontarla.
« Questa volta non mi sfuggirai, Chat Noir… »
 
Dopo un lungo momento di silenzio riflessivo da parte di tutto il gruppo di ragazzi, la prima a prendere la parola fu la nuova Ladybug « Tre vanno a destra, e tre a sinistra? »
Rena Rouge e Carapace si lanciarono subito un’occhiata l‘un l’altro, comprendendo di aver avuto la medesima idea nel medesimo istante « … Ci copriamo le spalle a vicenda! » esclamarono, battendosi il pugno con un sorriso sul volto.
Quella conclusione fece alzare gli occhi al cielo alla bionda lì accanto, che tuttavia alla fine optò per concentrarsi sugli eroi, a suo dire, più affidabili.
« È meglio che Viperion rimanga fuori dalla mischia a controllare, nel caso servisse il suo intervento » suggerì Chat Noir, incontrando l’approvazione dell’interessato. Memori dello scontro con Desperada, quella sembrava la scelta migliore.
« Spero che vi basteranno cinque minuti » aggiunse l’eroe dai capelli verdi, intimamente dispiaciuto di non poter dare più tempo ai compagni. Se avesse potuto, avrebbe certamente dato un contributo maggiore, ma se lo scontro si fosse prolungato oltre il tempo previsto l’eroe dai capelli verdi si sarebbe dovuto ritirare momentaneamente e far recuperare le energie a Sass prima di unirsi alla battaglia.
« Ce li faremo bastare » concluse Ladybug.
Qualche secondo dopo, tutti e sei erano saltati giù dal terrazzo e si erano avvicinati alla Torre Eiffel con una corsetta, attenti a non farsi scoprire. Chat Noir, Ladybug e Queen Bee si erano spostati verso il lato destro e si erano nascosti dietro ad uno dei grossi pilastri che sorreggeva la torre, mentre Rena Rouge, Carapace e Viperion avevano optato per muoversi furtivamente verso il lato sinistro, finendo per accucciarsi dietro ad un’auto incustodita.
« Seconda occasione » Viperion attivò il potere del Miraculous, ruotando la testa del serpente posta sul bracciale, dopo di che fece un cenno ai compagni e tutti e tre uscirono allo scoperto, seguiti a ruota dagli altri tre ragazzi.
Tutti erano pronti a combattere ed a fare la propria parte, ma al contrario di quanto si aspettavano, i capi di abbigliamento non si mossero dalle loro posizioni, bensì fu proprio Madame Mode ad esordire con tono deciso e sicuro per rivolgersi ai nemici.
« Ce ne avete messo di tempo! » il suo sguardo si posò su ciascuno degli eroi, soppesandoli, fino a quando non incontrò la figura dell’eroina a pois « Ma bene, vedo che avete anche trovato una sostituta per Ladybug… Mi dispiace informarvi che non servirà in ogni caso »
Dato che ormai tutti sapevano che la vittima di Papillon era proprio la loro Ladybug in abiti civili, nessuno si stupì di quell’affermazione, ma di certo l’attenzione degli eroi si spostò rapidamente verso la ragazza dai capelli corvini caduta sotto l’influsso dell’akuma. Ad uno sguardo più attento, anche chi non sapeva ancora che la ragazza akumizzata era Marinette la riconobbe quasi immediatamente.
La situazione sicuramente non invogliava ad una piacevole chiacchierata, perciò fu Madame Mode a proseguire il suo discorso, sollevando le braccia e regalando un ghigno divertito agli eroi presenti « L’intera Parigi diventerà la mia passerella personale! Quando avrò finito con voi, tutti quanti scopriranno finalmente il talento che si cela dietro alle mie creazioni… Soprattutto chi ha osato mettere in discussione le mie doti. Dico bene, Chloé? »
Vedere tutti quei manichini invisibili pronti ad attaccare al primo segnale avrebbe fatto rabbrividire chiunque, ma i sei ragazzi si posizionarono davanti alla Torre Eiffel in una fila ordinata, l’uno accanto all’altro, senza indietreggiare nonostante fossero circondati sia dal piccolo esercito alle loro spalle sia dalla loro nemica che si trovava davanti a loro.
« Spero per te che non sia stoffa scadente, Milady » esclamò Chat Noir con un mezzo sorriso, facendo roteare il proprio bastone nella mano prima di posarne l’estremità a terra.
« Faremo a pezzi questi abiti assolutamente ridicoli prima che tu te ne accorga! » aggiunse Queen Bee, prendendo in mano la trottola, pronta ad affrontare l’esercito alle sue spalle proprio come il compagno.
« Avrai anche creato un esercito tutto tuo, Madame Mode… » iniziò Carapace subito dopo, brandendo lo scudo.
« … Ma, come sai, noi siamo una squadra molto unita! » concluse Rena Rouge, portando fieramente le mani ai fianchi, con il flauto già pronto per essere utilizzato.
« Riusciremo a liberarti, Marinette… » mormorò invece Viperion, prendendosi un altro istante per lanciarle un’occhiata preoccupata prima di concentrarsi sulle prossime mosse. La riuscita del piano dipendeva per la maggior parte da lui, ed il ragazzo di certo non era intenzionato a fallire.
« Ti assicuro che non mi risparmierò, anche se il tuo Miraculous è mio solo in via temporanea! » Ladybug fu l’ultima a parlare, iniziando a far roteare il proprio yo-yo prima ancora di affrontare gli avversari.
Tutte quelle parole urlate al vento fecero sorridere Madame Mode, che nel frattempo aveva ascoltato con attenzione facendo ruotare lentamente la matita tra le dita. A detta sua, stavano solamente ritardando la sconfitta, ed era unicamente per quello che aveva deciso di attendere fino alla fine, quasi rispettando la volontà di esprimere le loro ultime parole.
« Sapete, mi avete appena fatto cambiare idea… Avete molto coraggio ad esprimervi così nonostante lo svantaggio evidente » disse loro, dopo qualche istante di riflessione. A quel punto, la corvina si fece decisamente più seria e determinata prima di rivolgersi direttamente alle sue creazioni « Prendete i loro Miraculous! Li voglio tutti! »
   
 
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