Questa raccolta partecipa al #writober
James e Regulus nella Foresta proibita| Flash
Incapsulare la rabbia
#mela
Nell’animo di Regulus risiede una rabbia latente, che nessuno gli ha mai insegnato a buttare fuori. Si annida come un tarlo che lo mangia da dentro, lo divora, lo annichilisce. Fuori non lo dà a vedere, ché deve mantenersi il Black non scappato di casa. Si liscia i vestiti, si pettina i capelli ricci, e incapsula quell’emozione dirompente, temendone le conseguenze.
Poi la sera prende la scopa e vola il più lontano possibile, sperando di non essere visto.
Solo che quella sera non basta, e mentre rientra furtivo nel castello si sente insoddisfatto.
«Black?».
Si gira, con il cuore a mille, non riconoscendo la voce. Si stupisce nel trovarsi davanti il viso occhialuto di James Potter.
«Cosa vuoi?».
Il ragazzo sbuffa, alzando gli occhi al cielo. Lo stranisce, dato che non sono abbastanza interessati l’uno all’altro per comportarsi in tal modo.
«Come sei antipatico, stavo rientrando e ti ho visto volare, e volevo mostrarti una cosa».
C’è qualcosa nel modo in cui lo guarda che gli fa credere che sappia perché vola in piena notte, furtivo. Solo il fatto che non gli abbia chiesto perché, gli dice già molto. Tentenna, fa per rifiutare, quando un impulso lo spinge ad accettare. Forse perché sin da bambino ha sempre voluto tutti i giocattoli di Sirius, e rubare anche solo per un secondo il suo migliore amico gli dà un brivido di eccitazione.
Allora, infreddolito, ma con la testa alta, segue il più grande verso la Foresta Proibita.
«Cosa ci facciamo qui?».
James lo fa posizionare davanti a un tronco tagliato, in una zona apparentemente tranquilla della boscaglia. Gli fa tremendamente paura quel luogo, ma come la rabbia la ricaccia dentro.
Sembra che James ci sia già stato, perché tira fuori da un mucchietto di rovi una mazza da Battitore.
«Te la cavi un po’? So che sei un cercatore, ma magari avete fatto qualche cambio in allenamento…». Annuisce, anche se è un po’ una bugia, perché deve essere successo mezza volta e non gli era piaciuto per niente. Ma resta stoico.
«Accio, mela».
«Non capisco».
«Che sia chiaro, Black. Sono devoto a Sirius, e sarò sempre dalla sua parte. Mi fa schifo la tua combriccola, sono il primo a credere che possiate unirvi a Tu-Sai-Chi da un momento all’altro, ma mi sembri incazzato» prende un respiro, per scegliere le parole giuste «e c’è una cosa che facciamo sempre io e Sirius quando siamo incazzati. E a dirla tutta, quando voli e non usi la tua maschera da ricco benestante gli assomigli pure».
Prende la mela e gli fa un cenno, e Regulus capisce. Vuole che colpisca la mela con la mazza da Battitore, per sfogare la sua rabbia.
«Siete pazzi» sibila. Ma alla fine ci prova. Impugna, si mette in posizione, e colpisce. Con tutta la forza che ha in quelle braccia magre. E poi lo fa ancora, e ancora. Ed emette versi strozzati che neanche si rende conto di star facendo fuoriuscire.
Nell’animo di Regulus Black risiede una rabbia latente, ma un ragazzo che non è un amico gli ha insegnato a buttarla fuori.
Nda:
Questa scena è deliberatamente ispirata a Sex Education, ma spogliata dall'intento romantica della ship della serie tv.