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Autore: MusicAddicted    11/10/2021    1 recensioni
Missing Moment/anticipazione da 'Incontri TenTENNANTi'
Un parallelismo di 'true Colors'
In questo frangente è Barty che vuol fare qualcosa di davvero carino per il suo Dottore.
BarTen a più non posso e fluff stra sdolcinato, sicuri di volervi avventurare a leggere? ;P
Questa one shot partecipa al Fluttober 2021. Prompt 11: Love Notes
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Doctor - 10
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Fluff's never enough'
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Prima di inizare a leggere:
Se non avete già familiarizzato con questa storia delirante
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3906327&i=1  che sto scrivendo con la mia socia Loki https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=115214 , vi invito a cliccare sulla X per uscire dalla pagina, perchè di questa shottina stra mega iper fluffosa ci capireste davvero poco o nulla ^^'
Per chi invece è in pari con la nostra fic, praticamente è un missing moment molto vicino al punto dove siamo arrivate ;)
Come accennavo nelle note, è una esatto parallelismo di 'True Colors' in certi aspetti ve lo ricorderà, ma messo a specchio.
Non so dirvi se sia un sequel o un prequel, funziona in entrambi i modi, scegliete voi ;)
Come dire? Un'altra ondata di super fluff BarTen stra stra smielato, ma allo stesso tempo anche un po' più piccantino ;P


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I love you, my Doctor

 



Barty si è ritenuto già fortunato quando il Dottore lo ha informato che le loro stanze avrebbero avuto il bagno in comune.

Ma dormire nello stesso letto del suo Secondo Signore Oscuro è un privilegio che difficilmente si sarebbe sognato di avere.
E ormai va avanti da parecchie notti.
Una volta Ten ha provato ad andare lui nel letto di Barty, ma poi la regola è diventata ospitare sempre il Mangiamorte nella sua stanza.
Barty ormai ha imparato a memorizzare ogni gradazione delle pareti.
Perchè le pareti della stanza del Decimo Dottore non rimangono mai dello stesso colore, come una lampada olografica.

Sono di un blu acceso che si intensifica sempre più, assumendo tonalità che ricordano le profondità dell’oceano per poi arrivare a quelle dello spazio, quasi nere.
Poi il colore tende a schiarirsi gradualmente fino a un pallido grigio polvere che via via diventa sempre più azzurro, per poi tornare cobalto e ricominciare di nuovo, senza sosta.

A Barty non piace solo osservare la stanza, ovviamente, ma anche chi la abita.

 

Barty spesso rimane sveglio la notte.
Non perché non riesca a dormire o lì non si trovi bene.
Per lui non esiste giaciglio più comodo del petto del suo Secondo Signore Oscuro, o delle sue braccia che lo avvolgono tanto amorevolmente.

No, Barty per lo più si impone di svegliarsi, almeno per dieci minuti.

Quella è un’altra di quelle notti.

È bravissimo a scivolare via dall’abbraccio possessivo del Signore del Tempo, senza svegliarlo.
Si mette a sedere sul letto, cerca nel buio, a tentoni, la bacchetta che ha appoggiato sul comodino e bisbiglia un lieve ‘Lumos’ per illuminare la stanza quanto basta.

Ora Barty lo può vedere meglio il suo Secondo Signore Oscuro, sdraiato a pancia in su, gli occhi serrati, la bocca che emette un piccolo lamento e l’espressione che si rasserena solo quando lui riesce a ristabilire un qualsiasi contatto con il Mangiamorte, gli basta anche solo una mano che appoggia mollemente sulla sua coscia interna.

La Regola del Nudo è fantastica ma ha dei Pro e del Contro e che quella mano sia così peccaminosamente vicina a una certa area molto sensibile di Barty in quel  momento è decisamente un Contro: lui deve rimanere concentrato.

 

Il Mago Oscuro afferra con delicatezza quella mano e la sposta più verso il suo fianco, una zona meno a rischio.

Ten, sempre nel sonno, mugola contento, a lui basta sentire la sua pelle contro la sua.

- È così dolce il mio Secondo Signore Oscuro.- pondera Barty, continuando a osservarlo intenerito. -Vorrei fare qualcosa di carino per lui, qualcosa che lo possa compiacere. Col mio Primo Signore Oscuro sarebbe bastato uccidere qualche inutile Babbano, portargli un traditore perché lo torturasse a suo piacimento, fare il doppio gioco e infiltrarmi nelle schiere nemiche per carpire informazioni … ma con lui questo non funzionerebbe. Dovrei fare qualcos’altro… ma cosa? Vorrei svegliarlo e parlargli, elencargli uno a uno i motivi per cui gli sono così grato, per cui lo amo così tanto…-


E mentre riflette su questa possibilità il regalo perfetto gli si palesa nella mente.


-Perchè svegliarlo, se posso scrivergli? Non intendo tramite quegli strani aggeggi rettangolari che usano i Babbani, nemmeno scrivergli una lettera, sarebbe così banale. Io posso fare molto meglio di così.-

 

Stringe la bacchetta e la punta verso il soffitto, quel soffitto così pieno di colori, eppure ancora privo di qualcosa.
E quel qualcosa comincia a prendere vita, ad ogni sapiente movimento di quella bacchetta.


Quando finisce, contempla soddisfatto il risultato, prima di posare la bacchetta e distendersi sul letto, riaddormentandosi.


Sono dei baci a farlo svegliare.

Dei baci delicati che qualcuno gli sta posando sul petto, sulle clavicole, sulle spalle.

 

Barty sa benissimo di chi siano quei baci, ancora prima di aprire gli occhi e averne la conferma.

“Mm… mio Dottore,” geme contento il Mago Oscuro, ancora di più quando Ten comincia a baciargli il collo, insistentemente.

 

“Da quanto sei sveglio?” trova la lucidità necessaria di porgli quella domanda.

“Da abbastanza tempo per capire che non eravamo vicini a sufficienza,” mormora l’altro, pressandosi più contro il Mangiamorte, cominciando ad avvertire una piacevole rigidità, pari alla sua.

 

“Mm..”innalza il bacino Barty, perché le loro erezioni si sfiorino, ma non può ancora cedere. “E in tutto questo tempo non hai provato a guardare il soffitto?”

Il Dottore si acciglia e per un attimo la luce del suo cacciavite sonico che gli serve per illuminare la stanza vacilla.

“E perché mai dovrei? Lo sto già guardando quanto di più bello c’è in questa stanza.” gli sorride, avvicinandosi per baciarlo.

 

Barty gli prende il viso fra le mani, ma solo per far sì che volga lo sguardo verso l’alto.
 

Approfitta dello sconcerto di Ten anche per togliergli gentilmente di mano il cacciavite sonico, ripristinando così il buio completo

 

E finalmente Ten si accorge del cambiamento.


I colori del soffitto, così come quelli di tutte le pareti, sono rimasti gli stessi, costantemente mutevoli, ma adesso sono attraversati da stelle, che si muovono in modo tridimensionale, dando la sensazione di venire verso la coppia di innamorati.

Quando ciascuna di queste stelle lo fa, esplode, e i suoi frammenti vanno a comporre una scritta, ogni volta diversa.

 

Ti amo, mio Dottore, perché mi hai salvato.

Ti amo, mio Dottore, perché mi hai restituito la mia bacchetta.

Ti amo, mio Dottore, perché credi in me

 

Ti amo, mio Dottore, perchè colmi i miei occhi di meraviglie.

Ti amo, mio Dottore, perché vuoi condividere con me, almeno in parte, i segreti dell’Universo.

 

Ti amo, mio Dottore, per i luoghi, le epoche e le persone che mi hai fatto conoscere.

Ti amo, mio Dottore, perchè ora ho nuovi amici.

Ti amo, mio Dottore, perché sei potente.


Ti amo, mio Dottore, perché sei temibile.

Ti amo, mio Dottore, perché sei il mio Secondo Signore Oscuro.


Ti amo, mio Dottore, perchè con te mi sento al sicuro.

 

Ti amo, mio Dottore, per i tuoi insegnamenti.
 

Ti amo, mio Dottore, perché hai visto la piccola luce dentro me, pur accettando tutta la mia oscurità.
 

Ti amo, mio Dottore, perchè, in mezzo a tutta la tua splendida luce, in te avverto un po’ di oscurità.

Ti amo, mio Dottore, per mille e altri più motivi.


Ti amo, mio Dottore, perché mi permetti di amarti.

 

Il Dottore non parla più da alcuni minuti, tutto intento a leggere quelle meravigliosi frasi che gli esplodono davanti agli occhi, in un turbinio di luci e colori continuo.

 

Tira a sé Barty, con foga, in un bacio esigente dove il mago può assaggiare il sapore salato della sue lacrime.
 

“Mio Signore, ma Voi state piangendo!”
 

Lo shock è tale da far dimenticare al Mago Oscuro la confidenza che ormai ha da tempo con il Dottore.

 

“Shhh, non preoccuparti, sono lacrime belle. Sono lacrime felici. Queste frasi mi sono arrivate dritte ai cuori. Entrambi i miei cuori. Voglio leggerle sempre.” mormora Ten, baciandolo ancora e ancora.

 

“Mio Signore, posso incantare il soffitto, perché tu possa vederle quando desideri: un tuo battito di mani per farle apparire, due per farle scomparire.” gli promette il Mago Oscuro, traboccante di gioia.

 

“Mi fa piacere saperlo,” sorride Ten, ed è davvero così.
 

Sa che quel soffitto lo guarderà sempre, anche nei momenti più malinconici, anche quando saranno altri occhi, in un altro corpo, a cercare quelle frasi, a rivivere quei ricordi cristallizzati nel tempo e nella sua mente.


Tuttavia, Ten ora non ha voglia di pensare a cose tristi come la sua prossima Rigenerazione, vuole vivere il presente e nel suo presente c’è un meraviglioso mago, sotto di lui, che gli sta rivolgendo il più innamorato degli sguardi.

“Però non intendevo solo che voglio leggerle sul soffitto. Io quelle frasi le voglio leggere nei tuoi occhi,” chiarisce il Signore del Tempo, accarezzandogli il viso, con delicatezza.


“Le leggerai sempre, mio Dottore. Io ti amo così tanto” dichiara il Mangiamorte, avendo un disperato bisogno di sentirlo dentro di sé.
 

“Ti amo anche io, Barty, non sai quanto. Magari non troverai scritte sul tuo soffitto, ma vediamo di dimostratelo in qualche altro modo…” aggiunge, malizioso, con una luce lussuriosa negli occhi, cospargendo di baci il sentiero che porta alla sua meta.

 

- Potrei passare un giorno intero a dimostrarti quanto ti amo, mio dolce Mangiamorte, e se è vero che le Leggi del Tempo si piegano al mio volere non è detto che io non lo faccia!-

 

--

FINE



Se non siete annegati nel mare di fluff di cui vi ho sommerso... liberi di lasciare un commentino.

Per chi segue gli Inevitabili, loro tornano domani ... stavolta dritti dritti da 'Balance' ;P

 
   
 
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