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Autore: Teo5Astor    13/10/2021    7 recensioni
Quanto può essere labile il confine che separa sogno e realtà, sanità mentale e pazzia, amore e odio?
Quanto può far male il non riuscire a trovare il proprio posto nel mondo? Quanto può renderci fragili e allo stesso tempo forti il rincorrere un amore che sembra impossibile?
E quanto può essere forte il bisogno di evadere? La necessità di sentirsi davvero liberi, per una volta? Di fregarsene di tutto?
Quante domande ci poniamo? Quanti dubbi ci bloccano?
Lazuli Eighteen cercherà le sue risposte, ritrovandosi catapultata in un mondo incantato dove ogni cosa sembra essere possibile e dove tutto appare assurdo e allo stesso tempo perfetto.
Un viaggio nel Paese delle Meraviglie, in mezzo a personaggi straordinari, ma, soprattutto, un viaggio dentro sé stessa.
Alla ricerca di sé stessa.
Un viaggio nell'amore e nell'amicizia, nelle gioie e nei dolori che la vita ci mette davanti.
Una sfida ai sentimenti e alle paure.
Con un ragazzo un po' matto con un cappello calcato sulla testa pronto ad aiutarla, a indicarle la via e a regalarle quel sorriso di cui tutti, in fondo, avremmo bisogno nei momenti difficili.
Benvenuti a "Lazuli in Wonderland", rivisitazione libera di "Alice in Wonderland"
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Bulma, Goku, Radish, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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14 - Il risveglio del Ghiro
 
 
"È perché sono sempre le cinque del pomeriggio che ci sono tutti questi servizi da tè qui in tavola?" domandò Lazuli, guardandosi intorno un po' disgustata e indugiando sulla catastrofica situazione in cui versavano stoviglie e tovaglia.
"Sì, è per questo..." sospirò Radish. "È sempre l'ora del tè e non abbiamo mai tempo di lavare le cose tra un tè e l'altro".
"Quindi continuate a girare intorno al tavolo cambiando posto di volta in volta?"
"Proprio così, a mano a mano che le cose vengono utilizzate".
"E come fate quando finite il giro e tornate di nuovo dall'inizio?!" si avventurò a chiedere la ragazza, decisamente perplessa.
"Ma perché non ti fai un po' gli affari tuoi, eh?! Mi hai stufato, tsk!" intervenne Vegeta.
"Nessuno ti ha interpellato" lo fulminò con lo sguardo la bionda, per nulla intimorita dal modo di fare della Lepre.
"Se sei preoccupata per l'igiene della tua tazzina, sappi che avevo un servizio da tè che avevo messo apposta da parte per il tuo arrivo" intervenne Radish, rassicurante, allungando una mano e sfiorandole la guancia con un dito. "Ti stavo aspettando qui a tavola da tanto tempo. È da tutta la vita che volevo prendere un tè con te".
La ragazza avvampò a quelle parole e si sentì di nuovo vulnerabile, ma in senso positivo. Percepì un piacevole calore nel petto, e si portò istintivamente una mano verso il cuore.
Fu in quel momento che si rese conto che qualcosa in lei era cambiato: sgranò gli occhi e si fissò il seno, che era tornato alle sue abituali dimensioni. Anche i tatuaggi erano spariti.
"Ma..." provò a dire, guardando Radish sbigottita.
Era stata opera sua? In effetti, poco prima, quando aveva bevuto il primo sorso di tè seduta ai piedi della quercia, si era resa conto che qualcosa in lei era cambiato.
"Sì, forse è un peccato non poterti ammirare ancora così com'eri prima e con quei tatuaggi eccitanti" sollevò ritmicamente le sopracciglia il Cappellaio, avvicinando il viso al suo e facendole battere il cuore all'impazzata. "Ma la verità è che ti preferisco così come sei, Là. Non dimenticarti mai quanto vali. E quanto sei bella".
Lazuli rimase a fissarlo dritto negli occhi per alcuni istanti che le parvero interminabili e allo stesso tempo indimenticabili. Quegli occhi contornati di follia, ma colmi di sincerità e, ci avrebbe giurato in quel momento, di amore. Quegli occhi che la facevano stare bene. Che la facevano sentire a casa anche se si era persa in un luogo assurdo. Proprio lei, che si era persa da tempo in un labirinto di emozioni e pensieri che le impedivano di trovare la via d'uscita.
Ma stava davvero cercando la strada di casa? O stava cercando disperatamente di trovare sé stessa?
Quello di cui era certa era che le piaceva stare lì, e che le piaceva come Radish le sembrasse più diretto nel dirle certe cose.
E se invece lui fosse sempre stato diretto e lei non avesse mai colto i suoi segnali?
Lazuli chiuse gli occhi per un istante e respirò profondamente. Come sempre stava affogando in un groviglio di dubbi e pensieri, incapace di concentrarsi su quello che contava davvero e che era a pochi centimetri da lei. Dalla sua bocca.
"Come... come hai fatto? È stato il tuo tè?" chiese con un filo di voce, con lo sguardo fisso sulle labbra di Radish.
Si era fatta più vicina a lui senza quasi rendermene conto.
"Certo, è stato il tè che ho preparato apposta per te. Con un ingrediente segreto che serve a scacciare il veleno e tutte le cose brutte" rispose lui, suadente.
"Mi puoi dire qual è questo ingrediente? O è davvero un segreto, Rad?"
"Non ho segreti con te, Là. Non potrei mai averne" accennò un sorriso il Cappellaio, e il suo respiro le accarezzò le labbra. "L'ingrediente segreto è qualcosa di semplice e allo stesso complicato. È qualcosa di magico, che però a volte sa far male. Ma ciò non toglie che sia pazzesco, sempre. È l'amore l'ingrediente segreto".
Il cuore di Lazuli perse un battito e un brivido le accarezzò la schiena. Le stava dicendo che la amava?! Aveva capito bene?! O la stava prendendo in giro?!
"Avete finito con queste smancerie da smidollati?!" intervenne Vegeta, rovinando l'idillio che si era creato e interrompendo Radish e Lazuli, ormai prossimi a baciarsi. "Ce ne hai messo di tempo per accorgerti di essere tornata normale, tsk!"
"Io me n'ero accorto subito, ma ero troppo impegnato a mangiare per dirtelo!" esclamò Goku, grattandosi la nuca.
Lazuli si riscosse in quel momento e abbassò la testa, accennando un sorriso imbarazzato e arretrando col busto.
Si stava allontanando da Radish quando ormai era a meno di un passo da lui.
Come sempre. Era la storia della sua vita. A volte la felicità le sembrava a portata di mano, talmente vicina da poterla afferrare e stringere a sé. Ma le sfuggiva, ogni dannata volta.
Si voltò di scatto verso la Lepre e gli piantò addosso i suoi occhi di ghiaccio, ardenti come nelle migliori occasioni.
"Dovrei zittirti come quella volta in cui ti ho spaccato il braccio!" tuonò, stringendo i pugni.
Vegeta sobbalzò a quelle parole e strinse i pugni a sua volta così forte da farsi male.
"Eravamo d'accordo che sarebbe rimasto per sempre un segreto tra noi tre!" gridò la Lepre, indicando lei e Radish.
"Eh?! Te l'aveva rotto lei il braccio ai tempi del liceo?" domandò Goku, perplesso, massaggiandosi le meningi. "Urcaaa! Sei forte, Lazuli!"
"Ecco, adesso lo sa anche l'idiota, complimenti!" polemizzò Vegeta.
"Il braccio... rotto... no, papà..." sospirò nel sonno il ragazzo ghiro, scatenando di nuovo la rabbia di Vegeta.
"Ecco, anche lui! Sei contenta, eh?! Sei contenta?!" berciò furibondo, battendo i pugni sul tavolo.
Lazuli osservò il ragazzo dai capelli lilla che continuava a dormire, e notava nei suoi tratti somatici qualcosa di familiare, ma che non riusciva a comprendere del tutto. Prima aveva accennato ai suoi nonni, ora a suo papà... che cosa significava?!
"Dai, Prince! Non rompere i coglioni, è acqua passata! E poi non succede niente se lo sanno anche loro due, siamo in famiglia dopotutto e saranno passati più di dieci anni!"
Lazuli smise di badare al Ghiro e tornò a osservare Radish, che rideva e dava pacche sulle spalle a un furente Vegeta cercando di mediare tra loro. Già, proprio come oltre dieci anni prima, quando un giorno, al liceo, Vegeta aveva alzato troppo la cresta per l'ennesima volta mancandole di rispetto e così lei l'aveva colpito all'improvviso con un calcio all'altezza dell'avambraccio, cogliendolo di sorpresa e procurandogli una frattura. Niente di troppo grave per fortuna, anche per la sua nascente carriera da pugile, ma un affronto enorme da digerire per una persona dall'ego smisurato come Vegeta. Alla fine, grazie alla mediazione di Radish, che era stato l'unico ad assistere alla scena, i tre avevano deciso di mantenere il segreto sulla vicenda e di non parlarne più. La versione ufficiale, infatti, era che Vegeta si era infortunato durante uno dei suoi allenamenti.
"In che senso siamo tutti in famiglia? Chi è quel ragazzo?" domandò Lazuli, indicando il Ghiro.
"È T-...".
"Taci Kakaroth!" tuonò Vegeta, interrompendo Goku. "Ti ho già detto di farti gli affari tuoi, tsk!" aggiunse, guardando di sbieco Lazuli.
"Rad ha detto che io posso farti tornare ad essere il Principe che eri una volta, dovresti trattarmi con un po' più di gentilezza" lo canzonò lei, accennando un sorriso, imitata da Radish, e facendogli ribollire il sangue nelle vene. "Razza di maleducato".
"Se non fosse successo nulla quel maledetto 4 marzo..." ringhiò la Lepre, stringendo i pugni con rabbia e frustrazione per poi fissare un punto indefinito del cielo.
"Mi volete dire cos'è successo quel giorno? E perché tu hai litigato col Tempo?!" domandò Lazuli, rivolta a Radish.
"Era la sera del gran concerto in onore della Regina di Cuori, sua madre..." rispose il Cappellaio, mesto, indicando col capo Vegeta che, dal canto suo, digrignava i denti con sempre maggiore forza. "Io stavo cantando, la gente era felice, tutto andava bene... poi...".
Radish si interruppe e deglutì il nulla, abbassando la testa.
Lazuli si ricordò che il precedente marzo, una sera, pochi giorni dopo il suo compleanno, Radish aveva tenuto un concerto nel locale in cui lavorava come cameriere. Aveva l'hobby della musica, una delle sue tante passioni, e se la cavava bene col punk rock grazie alla sua voce roca, calda e graffiante. Le aveva anche dedicato una canzone davanti a tutti quella volta. L'aveva fatta imbarazzare come mai prima, ma le aveva anche fatto battere il cuore come raramente le era capitato in vita sua. Le aveva dedicato "Want you bad" degli Offspring, e da allora non era passato un solo giorno senza che l'avesse sentita almeno una volta.
Anche in quel mondo, allora, aveva tenuto un concerto il 4 marzo?
"E poi?" lo incalzò, curiosa.
Persino Goku appariva affranto, mentre il Ghiro, nel sonno, aveva aggrottato le sopracciglia.
"E poi è arrivato Cell, dal nulla, dicendo di aver viaggiato nel tempo... ci ha colti di sorpresa... era... era troppo forte e..." spiegò Radish con la voce rotta dal pianto, prima di interrompersi e guardare Vegeta, che annuì lentamente. "E ha ucciso sua madre, la Regina di Cuori, e suo padre, il Re. Abbiamo provato a combattere, ma ci ha ridotti in fin di vita, ha schiavizzato l'esercito, ha preso il comando di tutto insieme a Gero...".
Lazuli strinse i pugni a sua volta. Il suo odio per Cell e anche per Gero riusciva ad essere superiore in questo mondo persino rispetto a quello dal quale proveniva. Come avevano potuto arrivare a tanto? Dovevano pagarla cara.
"Io... mi dispiace..." disse con un filo di voce.
"Tsk..." commentò Vegeta, ghignando tristemente.
Come se non gli importasse più di tanto. Come se volesse dimostrarsi forte.
Radish gli diede una pacca sulla spalla e lui non si ribellò. Aveva un carattere di merda, ma era un bravo ragazzo, sotto sotto, anche se odiava mostrarsi fragile.
"Non so come, ma ti prometto che farò quello che devo fare con Cell" disse Lazuli, e Vegeta tornò a guardarla negli occhi.
"Dovrai ucciderlo. Dovremo ucciderlo" le disse, senza tradire emozioni. "Pensi di esserne capace?".
Lazuli guardò per un attimo Radish, in cerca di conferme, o anche solo della consapevolezza che avrebbe saputo trovare davvero dentro di sé quella forza che nemmeno lei sapeva di avere. E i suoi occhi neri la rassicurarono. Non avevano bisogno di parlare tra loro, certe volte.
"Ne sarò capace" ribatté, determinata, strappando un sorriso di approvazione a Vegeta.
"Cos'è successo invece col Tempo?" aggiunse, rivolta a Radish.
"Niente di che, l'ho maledetto e lui se l'è presa... è piuttosto permaloso, sai? E mi ha bandito dalla Stanza dello Spirito e del Tempo... ma la cosa bella è che a me nemmeno importa di andarci, tanto ci vanno loro tre!" rispose, scoppiando in una fragorosa risata e indicando i suoi tre commensali. "Col cazzo chi invecchio lì dentro!"
"Perché l'hai maledetto?" chiese la ragazza, perplessa.
"Perché Cell ci ha detto di aver viaggiato fino alla nostra epoca usando una Macchina del Tempo... per questo ho incolpato il Tempo di tutto. Anche se non era colpa sua, in realtà...".
"È stata colpa nostra, perché non eravamo abbastanza forti!" esclamò Goku, furente.
Era raro vederlo così.
"È stata solo colpa mia... sono io il Principe, era compito mio proteggere i miei genitori, il mio regno..." ringhiò Vegeta.
"Io sono solo un Cappellaio... canto, ballo, preparo tè, faccio casino, organizzo feste... ma, alla fine, non sono riuscito a combinare nulla di buono, a proteggere nessuno... mi sento responsabile quanto e più di te, Prince" scosse la testa Radish. "Cell ha occupato il trono della Regina di Cuori e ha tentato di tagliarmi la testa, per fortuna sono riuscito a fuggire. Poi sono diventato matto come un cappellaio, e anche loro sono diventati matti. Lo siamo diventati tutti. È solo per questo che siamo ancora vivi".
"Siete vivi perché siete matti?" domandò Lazuli.
"Diventare matti è stata l'idea più intelligente che abbia mai avuto in vita mia. Cell non ci teme più, ci ha lasciato fare quello che volevamo e non sospetta che siamo diventati più forti" sorrise Radish. "E anche tu sei diventata matta, altrimenti non saresti corsa in mio aiuto. Mi dispiace di averti fatta venire qui, ma giuro che ti proteggerò".
"Io... io sentivo che dovevo seguire Bulma... e che c'eri tu dietro tutto questo, Rad. Ma come potrei salvarti, io? È come potrei salvare questo regno?"
"Tu mi hai salvato tante volte, solo che non lo sai" sorrise di nuovo il Cappellaio, perdendosi nei suoi occhi di ghiaccio. "Sei l'unica che ha in sé la forza spirituale per sconfiggere quel mostro, per dargli il colpo di grazia che Gohan non sarà in grado di dargli. E per arrivare dove non potrà giungere la nostra forza fisica. Quando sarà il momento, ti prometto che sarai pronta".
"Perché ha organizzato questa roba, il Cell Game?"
"Per divertirsi, immagino, oltre che per ammazzare qualcuno di noi... e perché ha deciso di completare la sua trasformazione" spiegò Radish, serio. "So che vuole diventare l'Essere Piuccheperfetto, è la sua ossessione. Quando è arrivato qui lo scorso marzo non poteva realizzare il suo piano".
"E perché non poteva?" indagò Lazuli.
"Perché non c'eri tu, ma solo i tuoi fratelli" rispose il Cappellaio. "Per questo ha viaggiato ancora nel tempo, prima di tornare qui. Ed è dovuto tornare allo stato embrionale per riuscire a entrare nella Macchina del Tempo".
"Ha bisogno di me e Lapis?! E perché è tornato in questa linea temporale, allora?!"
"Per qualche motivo nell'epoca in cui è andato non vi ha trovati, e non era abbastanza forte per potervi assorbire. Credo che voglia assorbirvi tutti e tre per diventare un essere imbattibile. Gero ha scoperto che il vostro codice genetico, se combinato al suo, lo rende capace di mutare forma e ingigantire la sua potenza".
Lazuli rimase in silenzio, esterrefatta per quelle rivelazioni.
"Sarebbe stato meglio se non fossi venuta qui. Rischiamo di consegnarti a lui su un piatto d'argento..." sibilò Vegeta. "Ma Rad ha insistito tanto, dice che tu sei la nostra unica possibilità. Lui crede in te".
"Sì, Rad ha sempre creduto in te!" sorrise Goku.
"Ho giurato su me stesso che quel mostro non ti avrebbe fatto nulla, non devi preoccuparti. Io so che ci libererai tutti quanti... e, a quel punto, sarà bellissimo essere matti tutti quanti senza problemi! E senza pensieri! Hai presente, Hakuna Matata!" rise Radish.
"Che cazzo è Hakuna Matata?!" intervenne Vegeta.
"Vuol dire 'senza pensieri'!" spiegò Goku.
"Hakuna... Matata..." canticchiò nel sonno il Ghiro.
"Comunque, cazzate a parte... ti piacerebbe diventare matta con me, Là?" chiese all'improvviso Radish, inginocchiandosi davanti a lei e prendendole una mano.
Lazuli sgranò gli occhi, stupita da quella proposta. E emozionata, perché le sembrava di leggere tra le righe ben altro significato... le stava chiedendo di mettersi con lui?! O la stava prendendo in giro? Oppure magari era semplicemente pazzo per davvero?
"Vorresti che fossimo matti insieme, io e te, per sempre?" rincarò la dose il Cappellaio, mentre Goku annuiva sognante e Vegeta scuoteva la testa con una mano appoggiata alla fronte.
Il cuore di Lazuli batteva forte, i suoi occhi di ghiaccio cercavano di scavare dentro quelli scuri e stralunati del ragazzo che sentiva di amare da una vita. E ci scorse solo tanta rassicurante sincerità. Oltre a un'abbondante dose di amore folle.
E, se doveva essere un amore folle il loro, le andava benissimo. Si era resa conto infatti che quello che li legava altro non era che un folle amore, e sentiva che in quel mondo tutto era possibile. Che lì era più forte.
"Sì... sì!" rispose, emozionata, facendo esplodere Goku in un urlo di gioia.
"Bisogna festeggiare!" gridò Radish, abbracciando forte Lazuli e poi voltandosi con occhi sgranati e fare frenetico.
Si diede il cinque col fratello, sollevò di peso un contrariato Vegeta dalla sedia e afferrò un enorme teiera fumante, versandola poi tutta in testa al Ghiro.
"Svegliati, Trunks! È ora di festeggiare!" sbraitò, prima di scuotere con forza per le spalle il ragazzo dai capelli lilla, che, finalmente, aprì gli occhi per la prima volta.
Lazuli si accorse che erano azzurri, uguali a quelli di una persona che conosceva benissimo. E si rese conto che quegli occhi azzurri adesso la stavano fissando, sempre meno intorpiditi dal sonno e più consapevoli di quello che stava accadendo.
Quegli occhi si riempirono di odio, rabbia, paura... così tanto da farla sussultare, perché non era in grado di capire cosa stesse facendo mutare l'espressione dipinta su quel volto in apparenza gentile.
"Tu! Tu sei qui!" gridò il ragazzo, senza toglierle gli occhi di dosso.
Trunks, come l'aveva chiamato Radish.
Sollevò di scatto il busto e afferrò la spada appoggiata al suo fianco, prima di alzarsi da tavola fulmineo e scagliarsi verso Lazuli con la lama sguainata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note: un finale al cardiopalmo per questo capitolo, sia per la domanda che Radish pone a Lazuli, sia per il risveglio di Trunks. Dite che ce l'ha sul serio con Lazuli? E quale sarà il motivo?
Abbiamo scoperto qualcosa in più su Cell e su come sia arrivato in quel mondo, in generale su quello che è successo. E abbiamo visto un Rad che spero vi sia piaciuto col suo modo di fare con Là.
 
Un grazie speciale va a tutti voi che continuate a seguirmi e a farmi sentire il vostro supporto, sento di averne particolarmente bisogno e per questo vi ringrazio. E poi, come anticipato settimana scorsa, posto Vegeta e sua mamma, la Regina di Cuori, realizzate da Taanipu, che ringrazio nuovamente.
 
Settimana prossima scopriremo cosa ha in ballo Trunks e come ha in mente di festeggiare Radish, il finale del prossimo capitolo penso che sarà molto bello. Il titolo è molto iconico, ho deciso di sfruttare una scena del cartone Disney. Vi aspetto con "Il buon non compleanno".
 
Teo
 
 

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