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Autore: ItsClaire_    16/10/2021    0 recensioni
Miyuki Kaminaze sa di voler essere un Hero ma sa anche che diventarlo, per lei, non sarà così semplice.
Figlia di uno dei villain più crudeli di Tokyo, decide di mettere un punto agli abusi del padre che, da quando il suo quirk ha iniziato a manifestarsi l'ha spinta a combattere clandestinamente per riuscire a padroneggiarlo sin da subito - anche a costo della vita, e di fuggire il più lontano possibile per poter diventare tutto l'opposto di ciò che lui aveva pianificato: un hero.
I fatti narrati nella storia sono puramente inventati anche se alcuni sono stati presi come spunto dall'anime!
Genere: Azione, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lemon, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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PAPA'
 
 

Da quando dopo le parole di Endeavor i monitor accanto ai letti dei tre ragazzi avevano iniziato a dare segni di ripresa, l'attenzione di tutti gli adulti presenti in quella stanza si era immediatamente spostata su di loro e non aveva lasciato la sua posizione fino a quando, almeno tre ore dopo, i due che erano riusciti a svegliarsi del tutto non avessero finito di mettere insieme i pezzi di ciò che avevano visto permettendo agli altri di capire un po' di più l'inferno che Miyuki stava attraversando ormai da mesi.

Seduti, chi sulle sedie presenti nella stanza, chi sui tavoli, i quattro uomini che avevano passato quegli ultimi giorni tra casa e ospedale, rimasero immobili e in silenzio per almeno quindici minuti dopo che Bakugou ebbe finito di raccontare ciò che lui aveva sentito.
Nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare quanto effettivamente dovesse essere difficile per lei rivivere quei ricordi e il fatto di aver preso la cosa sotto gamba, soprattutto perché Miyuki faceva sembrare il tutto meno difficile di quanto davvero non fosse, non faceva altro che far continuare a cadere su di loro il peso del senso di colpa che, anche questo per mesi, era stato in un certo senso ignorato.

"Perché?" la voce bassa di Kuro interruppe il silenzio portando l'attenzione di tutti di sui lui "Perché continuare ad assecondarci se ogni ricordo diventa sempre più difficile da sostenere?"
"Non è ovvio?" rispose Hawks "E' così disperatamente alla ricerca di risposte che sarebbe disposta a morire durante uno degli allenamenti pur di riuscire a capire qualcosa."
Bakugou digrignò i denti mentre le sensazioni che aveva provato in quella dimensione tornavano a farsi sentire appena sotto l'epidermide, come rievocate man mano che lui raccontava ciò che aveva vissuto.

"Sarà – Kuro strinse le spalle – ma più ripenso a tutto ciò che ci ha raccontato lei e a ciò che ci avete appena detto voi – guardò i due ragazzi – più la mia testa si riempie di dubbi e domande."
"Penso che chiunque in questa stanza si senta così al momento" rispose Aizawa facendo scrocchiare le dita di entrambe le mani.

"Mi domando cosa ne pensi tu" continuò poi girandosi verso Endeavor che, con lo sguardo fisso contro la parete di fronte a lui, non aveva proferito parola per tutto il tempo.
Enji, come bloccato nel tempo, continuò a pensare e ripensare a ciò che aveva appena sentito dire ai due ragazzi e più lo faceva, più l'immagine della bambina che tanti anni prima aveva abbandonato in quella casa, tornava a tormentarlo appesantendogli il petto di qualche chilo.

"Già – aggiunse Bakugou – anche io mi domando cosa ne pensi dato che se l'avessi aiutata anni fa, adesso non ci troveremmo in questa situazione." l'uomo fece schizzare le sue pupille verso il ragazzino.
Hawks alzò un sopracciglio e li guardò entrambi "Devi averla battuta forte la testa, ragazzino" commentò poi ma quando si accorse dell'espressione colpevole di Endeavor corrugò la fronte "...oppure no."

Shoto guardò il padre con la stessa espressione confusa "Di cosa sta parlando?" e com'era successo poco prima nei confronti di Kuro, tutti spostarono la loro attenzione sull'Hero che, in quel momento, si era fatto molto più piccolo di quanto fosse.

Con le fiamme spente e lo sguardo indagatorio di tutti, tranne quello accusatorio di Bakugou, Enji si sentì messo all'angolo mentre tutto il valore da Hero che lo aveva sempre contraddistinto, svaniva piano piano.

"Come fai a saperlo?" gli chiese a bassa voce mentre lo sguardo infuocato di Bakugou continuava a perforarlo.
Kuro si girò verso Hawks "Non sta negando?" fece poi a bassa voce ma l'altro continuava a spostare il suo sguardo tra i due ignorandolo completamente.

"Miyuki mi ha detto ogni cosa."
"Enji, di cosa sta parlando?" fece Aizawa alzandosi dalla sedia; l'altro guardò il collega per una frazione di secondo per poi tornare sul ragazzo facendo ben attenzione ad evitare lo sguardo di Shoto che, per la prima volta dopo settimane, tornava ad essere severo nei suoi confronti.

Con le spalle al muro e conscio del fatto che nessuno di loro gli avrebbe concesso di lasciare quella stanza senza prima aver fornito una risposta convincente, Endeavor fece un respiro profondo e distogliendo lo sguardo da Bakugou iniziò a raccontar loro ciò che aveva raccontato a Miyuki molto tempo prima, durante il loro primo incontro partendo proprio dal giorno in cui aveva appreso della morte del suo vecchio migliore amico.

Quando anche lui ebbe finito di parlare, nella stanza cadde lo stesso silenzio che si era creato quando erano stati gli altri due a concludere il loro racconto solo che, questa volta, oltre al mutismo Endeavor riusciva a percepire anche uno strano gelo sulla pelle.

"Non avevo idea che quella ragazzina fosse in pericolo-"
"Ah no?" fece Kuro con una non tanto lieve punta di sarcasmo "Quel folle voleva farla combattere contro di te e tu non hai pensato potesse essere in pericolo?"
Endeavor lo guardò "L'ho pensato – Kuro distolse lo sguardo e succhiò un po' di frullato alla fragola con la cannuccia – ma non avendo prove non potevo di certo prenderla e portarla via. Sarebbe stato rapimento."

"Ma come ha fatto a sopravvivere a quell'esplosione?" chiese Hawks; Aizawa strinse le spalle "Da quanto ne so esplose solo il laboratorio perciò non dev'essere stata così devastante, sarà riuscito a mettersi in salvo-"
"No – Endeavor lo interruppe – anche io ero sicuro fosse esploso il laboratorio, anche perché è ciò che avevano riportato i giornali ma – spostò lo sguardo sulla ragazzina – a quanto pare saltò in aria l'intero padiglione" gli altri sgranarono gli occhi.
"L'intero padiglione?" ripeté Hawks; Endeavor annuì "Quando ne parlai con Miyuki le dissi che da ciò che riportavano i giornali, le vittime quel giorno furono cinque ma lei mi confermò, a quanto pare dopo l'ennesima visione di quell'evento, che era impossibile perché l'onda d'urto scatenata aveva raso al suolo l'intero padiglione, scaraventando contro le pareti anche uno degli assistenti e un uomo di cui non si sa l'identità."

"Da ciò che mi ha raccontato Miyuki, in quel laboratorio dovevano essere sei le persone presenti: tre assistenti, Obscurium e Ryuki e un'altra persona. - continuò – Tuttavia però, una volta dissoltasi la nebbia, oltre a suo padre e alla sua compagna, c'erano solo altri due individui."

"Beh – Hawks strinse le spalle – saranno rimasti polverizzati no?" Kuro sentì i brividi corrergli lungo la spina dorsale.
Endeavor fece di no con la testa "Impossibile, perché Miyuki ha visto i resti di quei due, in più suo padre e Ryuki erano ancora intatti, almeno in parte – ripensò al fatto che a lei mancasse un braccio – se fossero stati polverizzati quei due, sarebbe dovuto succedere anche a tutti gli altri."

Aizawa incrociò le braccia al petto "Quindi stai dicendo che, molto probabilmente, quei due abbiano trovato il modo di andarsene?"
Endeavor fece un respiro profondo "E' l'unica cosa possibile, il punto è, come?"

"Io penso che il punto sia, perché?" asserì Kuro poggiando il bicchiere ormai
vuoto sul tavolo "Qual è il motivo dietro questa follia?"
Di nuovo l'uomo fece un respiro profondo "Obscu... Ryosei ha sempre desiderato superare All Might. Non riusciva a capire come fosse possibile che una persona che da sempre non aveva mai mostrato di avere un quirk, dal giorno alla notte fosse diventato così forte." Shoto guardò Bakugou con la coda dell'occhio.

"Ricordo che quando andavamo alla Yuei insieme, superare All Might era il suo scopo e più volte mi trovai ad aiutarlo poiché aveva difficoltà nel padroneggiare il suo quirk di fuoco però, una volta finito il liceo, ricordo che aveva in un certo senso messo da parte questa sua ossessione soprattutto perché aveva trovato qualcosa in cui era davvero bravo e, aveva quasi accantonato l'idea di diventare un Hero per dedicarsi completamente alla scienza. - si appoggiò contro il tavolo dietro di lui – In più, quando ci incontrammo anni dopo, mi confermò di aver smesso di cercare di superarlo e che da quando aveva conosciuto Ryuki, il suo unico interesse era la ricerca scientifica."

"A questo punto c'è da chiedersi che tipo di ricerca scientifica lo interessasse" asseri Hawks.

"Da quanto ne so – continuò Endeavor – sempre grazie alle visioni di Miyuki – Bakugou strinse la mascella – ciò a cui stavano lavorando insieme doveva essere qualcosa che permettesse di ampliare i propri quirk in modo tale da poter essere più forti."
"Perciò dato che non poteva sconfiggere All Might con le sue proprie forze ha deciso di puntare su una macchina assassina spacciandola per ricerca scientifica?" chiese Kuro.
Endeavor scuoté la testa "No, io non credo che quella fosse una sua idea. Lo conoscevo bene ed era sincero quando diceva di aver abbandonato l'idea-"
"Sì ma non puoi negare che sia abbastanza strano il fatto che improvvisamente abbia deciso di abbandonare la sua ossessione e di buttarsi completamente nella scienza per poi, morire – virgolettò il verbo – a causa di una strana esplosione in un laboratorio appena inaugurato dalla sua fidanzata nel quale non si sa cosa si stesse facendo."

"Questa volta sono d'accordo con Kuro." asserì Hawks "In più, se davvero è esploso un intero padiglione, perché nei giornali si parla solo di un laboratorio? Voglio dire, nessuno si è accorto che da un giorno all'altro sia sparita un'intera ala dell'università?"

"Il punto è – riprese Endeavor – che a quanto pare Ryosei non volesse prendere parte alla cosa. Da ciò che ha detto Miyuki quasi tutti in quella stanza erano titubanti, tranne Ryuki e il primo assistente di laboratorio. Pare che lui ormai confidava nel fatto che un loro possibile figlio avrebbe ereditato i loro quirk e che sarebbe stato lui nel caso ad essere uno dei più forti ma – guardò di nuovo Miyuki – Ryuki gli disse di non poter avere figli, cosa non vera e, nonostante lui fosse ancora incerto sulla cosa, alla fine ha acconsentito per lei."

"Se tutto ciò che stai dicendo è vero-"
"Lo è."
"- beh allora mi domando perché sia nato Obscurium." fece Aizawa "Voglio dire, aveva abbandonato l'idea di sconfiggere All Might, si è fatto convincere da Ryuki nel fare da cavia e tutto è andato storto. Nonostante ciò, sono riusciti a sopravvivere-"
"E' riuscito – lo interruppe di nuovo Endeavor – solo Ryosei è riuscito a sopravvivere. L'esplosione ha strappato il braccio destro di Ryuki che a quanto pare non ce l'ha fatta."
"Ryuki non è la madre di Miyuki?" chiese Kuro scuotendo la testa.
"No idiota – rispose Bakugou – l'ha detto almeno un'ora fa che nell'esplosione è morta quella stronza e che quando è andato a casa di Obscurium, senza sapere fosse lui, non aveva idea di chi fosse quell'altra donna."

"Ma non ha senso!" ribatté il ragazzo "Ryuki e Miyuki suonano tremendamente simili e poi, se era lei la mente criminale che voleva a tutti i costi uccidere All Might, una volta morta, proprio per il fatto che questa macchina rafforza quirk fosse una stronzata, Ryosei avrebbe dovuto abbandonare del tutto l'idea, esattamente come diceva di aver fatto, invece di costringere sua figlia a lottare e uccidere gente a caso per diventare una macchina da guerra!" gli altri lo guardarono in silenzio mentre la sua gola e la e metà della sua faccia diventavano bordeaux.

"Di nuovo – Hawks indicò Kuro – non ha tutti i torti."

"Beh, data la morte della persona che amava, forse in un momento di follia ha pensato che anche questo fosse colpa di All Might e perciò ha deciso di continuare ciò che lei non avrebbe potuto portare a termine" aggiunse Shoto.
"Ma è da folli" rispose Kuro.
"Penso che il fatto che quello stronzo non sia sano di mente sia ormai palese" asserì Bakugou un po' infastidito dal trovarsi in accordo con il compagno.

"E se invece fosse ancora viva?" domandò Hawks; Endeavor e Aizawa lo guardarono "Voglio dire, è pur sempre una possibilità. Dopotutto, nell'articolo in cui si citavano le vittime c'era scritto che anche Ryosei fosse morto e invece è vivo e vegeto."
"Ma Miyuki l'ha vista." Hawks la guardò "Per quanto le sue visioni possano essere veritiere, lei non si è accertata che Ryuki fosse morta no? Deve solamente averla vista priva di sensi, il che potrebbe avere senso."

"Perciò secondo voi quella matta è ancora viva?" Bakugou li guardò corrugando la fronte.
"A questo punto potrebbe essere una possibilità e se davvero Ryosei quel giorno non volesse prendere parte all'esperimento, è possibile che lo stia ancora manipolando in qualche modo" continuò Hawks.
"Ma non ha senso – aggiunse Bakugou – quello stronzo si è sposato e ha avuto Miyuki con un'altra donna. Se Ryuki fosse stata ancora viva avrebbe potuto benissimo averla con lei- si bloccò – però lei aveva mentito sul non poter avere figli."

Tutti e sei rimasero in silenzio "Se fosse davvero così, se non fosse Ryosei il cattivo della storia ma fosse questa donna, tutto ciò che ha sempre creduto Miyuki andrebbe in frantumi e, diciamo che le certezze che ha sono davvero molto poche." fece Aizawa con tono serio.

Di nuovo nella stanza calò il silenzio e non ci volle molto prima che l'unico suono che riempiva le loro orecchie fosse dato dal "bip" proveniente dal display accanto al letto di Miyuki.

"Dovremmo dirglielo secondo voi?" domandò Kuro guardando gli altri.
"No." Shoto si girò di scatto verso il compagno "Non finché non ne siamo sicuri al cento per cento. - Bakugou guardò Miyuki – Dirle una cosa del genere senza esserne certi potrebbe essere devastante per lei nel momento in cui dovesse rivelarsi falsa."
"E allora che si fa?" chiese ancora Kuro; Aizawa fece un respiro profondo "Bakugou ha ragione, finché non ne sapremo di più non possiamo dirle niente. - la guardò – Dobbiamo fare come se questa conversazione e la conclusione alla quale siamo arrivati non siano mai esistite. E' qualcosa di troppo grande per essere sottovalutato e, nelle condizioni in cui è Miyuki, fare un errore di questo tipo potrebbe essere la fine."

"Quindi non facciamo nulla?" Aizawa strinse le spalle "Per quanto ne saprà lei no. Per quanto ne sappiamo noi invece, - guardò Endeavor, Kuro ed Hawks – vedremo di indagare partendo su chi fosse davvero Ryuki."

"E noi? - esclamò Bakugou – Non che fare squadra con lui mi renda felice ma non potete lasciarci fuori!" Aizawa portò il suo sguardo sui suoi studenti "Voi due avrete il compito più difficile – guardò di nuovo Miyuki – dovrete tenerla d'occhio."

"Guardatela, da quando ha preso la licenza provvisoria non fa altro che girarsela e rigirarsela tra le dita." commentò Kirishima divertito ad alta voce "E' così assorta che nemmeno mi sta sentendo" rise.
"Purtroppo ti sento eccome" rispose lei posando la licenza sul banco e girandosi verso l'amico.
"Oh guardate che carina! - esclamò Kaminari abbracciandola da dietro e prendendo a dondolare a destra e sinistra – Adesso può prendere a calci nel sedere la gente senza finire in galera!"
Miyuki rise "In realtà lo facevo anche prima" asserì poi.

"Buon giorno ragazzi, spero che abbiate passato un buon fine settimana e che vi siate riposati abbastanza perché da oggi si riprende a pieno ritmo." la voce di Aizawa interruppe il chiacchiericcio e le risate spingendo tutti a tornare al proprio posto.
"Per cominciare, - posò la sua cartella sulla cattedra e tirò fuori il registro – dobbiamo ancora concludere le esercitazioni che abbiamo interrotto settimane fa." Miyuki sentì come una fitta al fianco sinistro e contemporaneamente, nella sua testa passarono velocemente le immagini dell'ultima esercitazione in cui aveva quasi perso la vita.

Seduta su una delle panchine presenti nello spogliatoio femminile, Miyuki rimase immersa nel silenzio per un po' mentre con la mano sinistra giocava nervosamente con il foulard di stoffa che i suoi avversari avrebbero dovuto toglierle per poter vincere l'esercitazione.
Si sentiva meno tranquilla del solito all'idea di dover rimettere piede in quell'arena, soprattutto perché, nonostante non volesse ammetterlo nemmeno a sé stessa, il femore le faceva ancora male e l'idea di poter finire nuovamente come la volta precedente le faceva sentire come se la ferita sul fianco non si fosse rimarginata del tutto.
Tuttavia però non poteva di certo tirarsi indietro e anche se l'idea di dover combattere di nuovo contro Bakugou per vincere l'esercitazione non le faceva fare i salti dalla gioia, dentro di lei era sicura, almeno un po', che questa volta non sarebbe finita male.
O almeno così sperava.

Con le mani ancora strette attorno al pezzo di stoffa e un po' di quella ormai solita ansia che le rendeva deglutire la saliva un po' più difficile, finalmente, dopo una decina di minuti, Miyuki trovò il coraggio di alzarsi ignorando un lieve tremore alle gambe e cercando di mascherare come sempre il suo stato d'animo, aprì la porta dello spogliatoio e si diresse verso la solita strada che l'avrebbe condotta a Ground Beta.
Arrivata lì, le ci volle poco prima di distinguere i colori accesi dei costumi dei suoi compagni è con le scarpe che sembravano ad ogni passo sempre più pesanti, piano piano vi si avvicinò abbastanza per potersi mettere in riga accanto a Shoto.
"Ehi" fece poi notando il suo stesso foulard agganciato al fianco sinistro di lui "perché ne abbiamo due?"
"Perché non sarete in squadra insieme" rispose Aizawa prima che Shoto potesse dire qualcosa e con aria un po' confusa, Miyuki guardò oltre la spalla destra dell'amico per poi rendersi conto che né Bakugou né Kirishima avevano il foulard.

"Non saremo in squadra insieme?" chiese Shoto ricatturando l'attenzione di lei.
"Già. – asserì Aizawa – Visto com'è andata l'ultima volta ho deciso di cambiare le vostre squadre mettendo te Todoroki in squadra con Kirishima e di conseguenza, - guardò Miyuki – te in squadra con Bakugou."

Al suono di quelle parole Miyuki sentì come un fremito lungo la spina dorsale. Non era la prima volta che si trovava a dover affrontare un'esercitazione dentro ground beta ma, era la prima volta che si trovava a farlo in coppia con Bakugou.

Se le prime due volte non era per niente andata bene, iniziava a domandarsi come sarebbe potuta andare adesso che si trovavano a dover collaborare. Sarebbero riusciti ad agire insieme come una vera squadra ed esattamente come avevano fatto durante la sfida di Tetsu Tetsu o si sarebbero trovati a prevaricare l'uno sull'altro per chissà quale motivo?

Dopotutto, quando si trattava di loro due, non si poteva mai sapere davvero come sarebbe andata a finire.

Non appena le porte di Ground Beta furono aperte per permettere ai quattro partecipanti di avviarsi verso le loro postazioni, diverse da quelle che gli erano state assegnate l'ultima volta, il fremito che Miyuki aveva sentito qualche minuto prima tornò a farsi sentire, questa volta però partendo dalla punta dei piedi fino a farle vibrare ogni capello che aveva in testa.

"Sei nervosa." asserì Bakugou mentre, con sguardo perso chissà dove, le camminava accanto con entrambe le mani nelle tasche del suo costume.
Miyuki girò lievemente la testa verso di lui e notando il suo sguardo si domandò da quanto avesse quell'espressione dipinta in volto.

"Potrei dire lo stesso di te" asserì tornando a guardare avanti a sé aspettandosi una delle sue solite risposte spavalde in cui si vantava di non essere mai stato più tranquillo di così o altro ma, al contrario, Bakugou rimase in silenzio e continuò a camminare verso l'edificio che era stato assegnato loro.
Pensando che il suo silenzio fosse peggiore di qualsiasi risposta acida o spavalda, Miyuki lo guardò di nuovo ma prima che potesse dire qualcos'altro, notò un altro cambiamento nel volto di lui.

"Starà scherzando spero." sibilò tra i denti e quando anche lei si girò a guardare l'edificio, come un fulmine, tutte e quattro le sue cicatrici presero a farle male costringendola a piegarsi leggermente su sé stessa.

Immediatamente, Bakugou che da quando aveva avuto quella conversazione in ospedale con il professor Aizawa e gli altri, aveva evitato di guardare Miyuki negli occhi per paura di non riuscire a trattenersi dal dirle la conclusione a cui tutti loro erano arrivati, si girò verso di lei pronto a prestarle soccorso.

"Va tutto bene" fece lei facendo un respiro profondo e rimettendosi in piedi sotto lo sguardo palesemente incazzato di Bakugou.
"Doveva essere proprio questo il nostro punto di partenza?!" sbraitò poi contro una delle telecamere fregandosene della possibilità che gli altri due potessero capire dove fossero.
Sorpresa da quella reazione, Miyuki si domandò come fosse possibile che anche lui ricordasse che quello era l'edificio dove, durante la sua prima esercitazione, Shoici l'aveva fatta saltare in aria insieme a tutto il resto.

Notando l'evidente ira e un pizzico di frustrazione continuare a crescere nel volto di lui, Miyuki che con tutta sé stessa voleva poter partecipare ad un'esercitazione senza nessun problema, si rimise completamente in piedi e poggiandogli una mano sulla spalla, scuoté la testa in segno di lasciar perdere.

"Scommetto che è solo un caso – accennò un sorriso nella speranza che lui si rilassasse almeno un po' - andiamo." ma nonostante lui avesse smesso di urlare, Miyuki capì che quell'esercitazione sarebbe stata, molto probabilmente, la più difficile che avrebbe affrontato.

Una volta dentro, quando Bakugou si fu chiuso la porta alle spalle, vennero entrambi avvolti dall'oscurità nonostante fuori fosse appena pomeriggio.

Cercando di mantenere i nervi saldi e di non far trasparire nessun fremito di paura per non rendere Bakugou ancora più nervoso e guardingo di quanto non fosse da quando erano entrati in Ground Beta, Miyuki poggiò una mano sulla parete alla sua destra per muoversi senza rischiare di cadere dato che, nonostante non volesse darlo a vedere, le sue gambe non avevano smesso di tremare da quella mattina.

Più il tempo passava lì dentro, al buio e in silenzio, più i ricordi di quella prima esercitazione venivano fuori.
Rivedeva le scarpe di Shoici che si avvicinavano nell'ombra mentre lei era a carponi sul pavimento. Rivedeva Shoto fuori dalla finestra che la stava cercando e sentiva ancora il bruciore delle sue cicatrici.

Era come se fosse rientrata in quel ricordo come quando veniva risucchiata all'interno della sua testa solo che, questa volta, non sapeva quando si sarebbe svegliata e ne sarebbe stata risucchiata via.

Sentendo le gambe sempre più deboli, Miyuki rallentò il passo e poggiatasi con la schiena contro la parete, cercò di fare dei respiri profondi per far sì che il terrore che la stava divorando se ne andasse via prima di riuscire a prendere il sopravvento sulla sua ormai stanca mente.

"Miyuki" la voce di Bakugou accompagnata dal tocco della sua mano sulla sua spalla le fece alzare di scatto la testa tirandola fuori dal principio di attacco di panico che stava per avvolgerla.

"Scusa – continuò – non volevo spaventarti" Miyuki fece un altro respiro profondo e scuotendo la testa ancora una volta gli fece cenno di non preoccuparsi "Non sei stato tu a spaventarmi – guardò fuori dalla finestra dove ormai non c'era più la figura di Shoto – è questo posto."

Bakugou fece per inveire nuovamente contro Aizawa "Non è colpa sua – lo precedette lei; lui serrò la mascella – sono sicura che non si ricordava nemmeno fosse questo l'edificio in cui sono stata attaccata. In più, se dovesse scegliere dove farci andare in base a dove non ci è mai successo nulla, beh, mi sarei giocata almeno tre quarti di ground beta, di cui due quarti, solo a causa tua." lo guardò dritto nelle iridi che, rosse com'erano, si vedevano perfettamente anche al buio.
Rimasero a fissarsi in silenzio per qualche istante, e più passavano i secondi, più quella stanza le sembrava meno buia.
Era come se il rossore dei suoi occhi si irradiasse oltre, iniziando a riempire quelle quattro mura e permettendole così di riuscire a vedere oltre l'oscurità che, da quando era entrata, se l'era divorata in un attimo.

Con il tempo che sembrava scorrere molto più lentamente, Miyuki iniziò a sentire il suo battito cardiaco rimbombarle nelle orecchie e sfondarle il petto mentre, con le gambe che avevano smesso di tremare, azzerava quella poca distanza che li separava e che, nel buio, le era parsa lunga chilometri.

Colpite le punte degli stivali di Bakugou, Miyuki si rese conto di essere finalmente arrivata ad un punto tale da poterlo cercare con le mani e quando riuscì ad entrare in contatto con il suo costume, inaspettatamente, sentì la presa di lui che, avvolgendola completamente da dietro, la tirava a sé e la stringeva quel tanto che bastava per far sì che, quella stanza, s'illuminasse completamente.

Rimasero immobili per una quantità di tempo sufficiente sia per far sì che entrambi si calmassero sia per permettere ad Aizawa di dare il via all'esercitazione.

"Eh?!" esclamò lei allontanandosi dall'abbraccio e guardando fuori "Cosa vuol dire tre, due, uno?!" si tappò immediatamente la bocca sperando di non aver urlato troppo forte.
Bakugou rise, forse per la prima volta in tre giorni "Che ridi? Dovevamo pensare ad una strategia!" si appiattì nuovamente contro la parete per cercare di rimanere nascosta.
Lui ghignò e la guardò mentre si sistemava le granate sulle braccia "Credi davvero che abbiamo bisogno di una strategia contro quei due?" Miyuki ricambiò lo sguardo e adesso, nei suoi occhi vedeva un rossore completamente diverso.
"Abbiamo già vinto." asserì avvicinandosi verso la finestra per poi caricare la sua mano destra e sparare un'esplosione verso Kirishima che, da dietro un vicolo, si stava avvicinando.

Come se quell'abbraccio avesse riportato alla normalità il livello delle loro paure, bilanciando di nuovo tutte le loro emozioni e riportandoli sulla loro lunghezza d'onda, sia Bakugou che Miyuki ritrovarono immediatamente la solita voglia di combattere e di mettersi in gioco, lasciandosi alla spalle qualsiasi altra emozione al di fuori dell'eccitazione per il combattimento.

Diradatasi la nube di fumo data dall'esplosione, Miyuki che, improvvisamente sapeva esattamente come muoversi, come se la sua mente fosse connessa a quella di lui, si lanciò fuori dalla finestra creando una rampa di ghiaccio che le permise di allontanarsi dal combattimento per arrivare all'ultimo piano del palazzo per riuscire ad intercettare Todoroki.

"Cosa fai, scappi?!" esclamò Kirishima mentre, con entrambe le braccia indurite, parava l'ennesima esplosione di Bakugou, il quale, notando l'assenza del foulard nell'amico, si limitò soltanto a scaraventarlo una decina di metri più indietro.

Atterrata sul tetto dell'edificio, poco dopo Miyuki fu raggiunta in volo da Bakugou che, con il guanti ancora fumanti, prendeva a controllare il perimetro insieme a lei.
"Forse non escogitare un piano non è stata una grande idea, non vedo Shoto da nessuna parte." asserì lei cercando di spingersi il più in là possibile con la vista.
"Pensi siamo i soli non aver pensato a nulla?" Miyuki lo guardò "Sottovaluti un po' il tuo amico se pensi sia una sua idea quella di far uscire Kirishima allo scoperto a nemmeno due secondi dall'inizio."
Miyuki guardò verso la strada dove Kirishima, quasi del tutto indurito, li esortava a scendere e a fare i veri uomini.
"Beh ma allora, - Miyuki iniziò a far sì che l'elettricità le si sviluppasse attorno creando la solita barriera – che mischia sia." e guardando Bakugou con la coda dell'occhio, caricò il fuoco nella sua scarpa sinistra e si lanciò in caduta libera contro Kirishima che, fremente, l'aspettava otto piani più giù.

Con il vento che le scompigliava i capelli e l'elettricità che l'avvolgeva, Miyuki percepì ogni singola porzione d'aria fredda che l'accompagnava verso il suolo e quando, arrivata al quarto piano, chiuse gli occhi, come un flashback apparve nella sua testa la visione delle macchine parcheggiate sotto il grattacielo dal quale l'aveva lanciata suo padre e, esattamente come si era sentita quando aveva visto l'edificio, le sue cicatrici le fecero male contemporaneamente, portandola inevitabilmente a perdere la concentrazione e a non riuscire più a controllare il fuoco che fuoriusciva dalla sua scarpa.
Nel giro di pochissimi secondi, Miyuki si sentì di nuovo come se stesse indossando le manette che le impedivano di usare il quirk, e mentre dallo shock le si chiudeva la gola impedendole di respirare, a causa degli oggetti pesanti del suo costume, la sua caduta fu immediatamente resa ancora più veloce.

Non riuscendo a riprendere il controllo su sé stessa, mentre anche Kirishima sotto di lei si era reso conto che qualcosa non stesse andando bene, Miyuki sentì un odore familiare di caramello e, poco dopo, sentì la presa salda di Bakugou che, afferratala con la mano sinistra, lanciava un esplosione a Kirishima con la destra e si allontanava insieme a lei girando dietro un vicolo.

Una volta messi i piedi a terra, Miyuki sentiva la gola bruciarle a causa della frustrazione nel non riuscire ad avere il controllo né del suo corpo, né della sua mente, né tanto meno del suo quirk.

Con i pugni serrati e i denti stretti, Miyuki cercò di concentrarsi al massimo per rimuovere quel blocco che, da quando si era svegliata in ospedale, sembrava non volerla lasciare libera, se non di essere in balia delle sue emozioni.
Con Bakugou in piedi accanto a lei che teneva sott'occhio la situazione, Miyuki continuò a sforzarsi di riuscire a far uscire almeno uno dei quattro elementi del suo quirk e quando vide che il suo tentativo non stava avendo effetto, sentì la gola chiudersi ancora di più e bruciare come se stesse andando a fuoco mentre, pian piano, i suoi occhi iniziavano a riempirsi di lacrime.

Accortosi delle lacrime che silenziose iniziavano a rigarle il viso, Bakugou che capiva esattamente cosa volesse dire non riuscire a controllare il suo corpo o il suo quirk, dato che lo aveva sperimentato l'anno prima quando quel villain melmoso lo aveva catturato, la guardò di nuovo negli occhi "Ci stai pensando troppo – si guardò intorno per vedere se stesse arrivando qualcuno, tuttavia però, sapeva che molto probabilmente Kirishima era rimasto fermo ad aspettare che tornassero per permettergli di aiutarla - se continui a pensare al perché si blocca invece di pensare al come sbloccarlo non concluderai niente."

Miyuki abbassò lo sguardo e si guardò le mani che, per quanto erano state serrate a pugno, avevano i segni delle unghie sui palmi.
"Prenditi il tempo che ti serve – continuò lui – Kirishima non ti attaccherà mai finché non ti sarai ripresa al cento per cento, non sarebbe una cosa da veri uomini."

"Kirishima no, ma io devo rifarmi di qualche calcio di troppo" e come se il tempo fosse stato rallentato di nuovo, i due si girarono verso chi aveva parlato mentre da quella direzione iniziava a propagarsi un enorme ammasso di ghiaccio che minaccioso li stava per raggiungere.
Notando in una frazione di secondi che il ghiaccio di Shoto stava puntando più in direzione di Bakugou che sua, Miyuki sentì una scossa sotto la pianta del piede sinistro e come se il blocco fosse stato spazzato via, schizzò in avanti per afferrarlo e lanciarlo in aria aiutandosi con un'enorme fuoriuscita d'aria da entrambe le sue mani.
Una volta sollevato oltre il ghiaccio, Bakugou puntò con la testa verso Shoto e dopo aver caricato le esplosioni, le rilasciò con una potenza tale da creare una gigantesca nube di vapore che permise ad entrambi di risalire sul tetto di uno dei due edifici e riprendere fiato.

Messi i piedi a terra, Miyuki diede un veloce sguardo al vicolo dove ormai non rimaneva altro che una pozzanghera mentre, all'altezza delle sue mani, sentiva il quirk che pian piano veniva risucchiato via di nuovo dal blocco.
Prima che potesse sparire del tutto, come un razzo, alle sue spalle Miyuki sentì il rumore tipico dell'indurimento di Kirishima che, spinto da Shoto, scivolava a gran velocità verso di loro.
"Non ti lasceremo nemmeno il tempo di respirare, figurati di far sparire il tuo quirk!"

A quelle parole, Miyuki capì il motivo di quell'attacco di Shoto tanto improvviso quanto strano per essere stato fatto da lui.
Bakugou aveva ragione, se continuava a pensare al perché si bloccasse invece di continuare a cercare di farlo andare avanti, non sarebbe riuscita a far niente e molto probabilmente, sia Shoto che Kirishima dovevano aver sentito quelle parole oltre ad aver notato quella sua difficoltà e perciò, avevano deciso di non lasciarle il tempo per star lì a rimuginare così da costringerla ad lottare con le unghie e con i denti, facendo sì che il suo quirk venisse fuori.
Dopotutto, era proprio il quel tipo di combattimento che lei dava il meglio di sé.

Nella stessa frazione di secondo in cui Miyuki era arrivata a quella conclusione, guardò con la coda dell'occhio Bakugou che, dietro di lei, ghignava e preparava le esplosioni nelle sue mani.
Successivamente portò lo sguardo su Shoto, dietro Kirishima, che la guardava con una finta aria seria e, in seguito, di nuovo in avanti su Eijirou che, completamente indurito, le sorrideva dietro le sue braccia unite pugno a pugno mentre si avvicinava sempre di più a lei.

Lì, sul tetto di uno degli edifici di Ground Beta, in mezzo alle tre persone più importanti per lei, Miyuki si sentì completa per la prima volta dopo tantissimo tempo.
Non era la stessa sensazione di completezza che aveva provato quando aveva baciato per la prima volta Bakugou, era la stessa sensazione che aveva sentito quando era arrivata al dormitorio della Yuei, la stessa che aveva provato quando aveva indossato per la prima volta il suo costume da Hero, la stessa di quando aveva aiutato Kirishima a studiare, di quando stava seduta sul divano all'alba con Shoto o di quando si battibeccava con Bakugou.
La stessa che aveva provato quando aveva trascorso la serata con le ragazze, di quando vedeva i film inutili di Kirishima, cucinava con Sato o rideva insieme a tutti gli altri.
Era la sensazione di essere nel posto giusto, con quelli che per davvero poteva definire suoi amici.

Con il cuore che tornava a battere senza alcun impedimento dato dall'ansia e i polmoni che tornavano a riempirsi completamente d'aria, Miyuki fece un vero e proprio respiro profondo e dopo aver caricato per l'ennesima volta il piede sinistro di fuoco, si diede la spinta verso l'alto mentre Bakugou si preparava a fare lo stesso.

I due continuarono a salire in silenzio, accompagnati solo dal rumore delle fuoriuscite di fuoco e quando furono esattamente al centro della colonna di ghiaccio creata da Shoto, si buttarono di testa guardandosi a mezz'aria mentre cambiavano posizione.
Spingendosi con ancora più forza, a causa dell'attrito dell'aria, i due iniziarono a creare una spirale finché, raggiunta l'altezza esatta, Miyuki si aggrappò alla schiena di Bakugou e insieme rilasciarono un'esplosione che in un solo colpo, sciolse il ghiaccio di Shoto, giusto in tempo per far sì che Kirishima atterrasse sul tetto.

Con Shoto che indietreggiava con il ghiaccio mentre il fuoco continuava a divampare, Miyuki e Bakugou continuarono la loro discesa finché, qualche minuto dopo, non arrivarono a toccare terra.

A causa dell'intingente quantità di fuoco e ghiaccio che era stato creato in un lasso di tempo così piccolo, i due atterrarono al centro di un enorme nube nera che nel giro di qualche secondo li avvolse completamente impedendo ad entrambi di rimanere vicini nonostante avessero cercato di afferrarsi con le mani.

Di nuovo, Miyuki si sentì avvolgere completamente dall'oscurità che però non le faceva paura come quella che l'aveva inghiottita all'inizio dell'esercitazione.
Sapeva di non essere sola lì in mezzo e che anzi, molto probabilmente Bakugou era solo a qualche passo di distanza da lei.
Tuttavia però, la quantità di fumo, vapore e fiamme che continuavano a divampare attorno a lei le impediva sia di vedere che di respirare bene.

Cercando di mantenere i nervi saldi e di non pensare alla possibilità che il suo quirk potesse bloccarsi, Miyuki strinse i pugni e iniziò a camminare con le braccia avanti a sé nella speranza di riuscire ad andare a sbattere contro Bakugou o contro Todoroki.
Attorno a lei però la cortina non sembrava accennare a diminuire e furono vani anche i tentativi di raffreddamento dell'aria attorno a sé.
Lei e Bakugou dovevano aver fatto un casino.
Continuò a camminare mentre gli occhi continuavano a lacrimarle a causa della temperatura troppo alta e quando la vista le si offuscò al punto da non riuscire a tenere gli occhi aperti, iniziò a sentire il fumo inondarle il naso e bruciarle l'interno della gola.

Si sentiva in trappola e per la prima volta stava avendo paura delle fiamme che continuavano ad accerchiarla.
Portò una mano alla gola e una agli occhi e cercò di far fuoriuscire dell'aria fresca ma era come se non riuscisse a far uscire proprio niente e, all'ennesimo tentativo fallito, sentì di nuovo il tremore alle gambe e la gola che le si chiudeva.

Strizzò gli occhi e cercò di fare respiri profondi ma tutto ciò che tirava dentro era solo fumo, fumo che per sua fortuna, non riusciva a scendere oltre la gola ormai chiusa.
Provò ad avanzare verso quella che sembrava la vetrina di un negozio ma ad ogni passo le sue gambe diventavano sempre più instabili e, dopo qualche secondo, anche le sue orecchie iniziarono a far sì che qualsiasi suono la circondasse, diventasse ovattato.

Stremata da quella sua condizione di impotenza, Miyuki si strinse entrambe le mani al collo mentre entrambe le sue gambe cedevano e la facevano cadere a terra in ginocchio.
Caduta in avanti a causa del peso del suo busto, sbatté con la fronte contro l'asfalto e, poco dopo, iniziò a sentire qualcosa scivolarle verso l'attaccatura dei capelli.

Immobile, quasi paralizzata, con la gola chiusa e gli occhi che sembravano starsi squagliando per il troppo calore, Miyuki pensò che per lei era arrivata la fine.
Che strano scherzo la vita. Un attimo prima si era sentita la persona più felice del mondo e adesso invece, stava per morire.
Nel giro di qualche secondo, Miyuki sentì il dolore proveniente dai suoi polmoni che non riuscivano più a stare in apnea e mentre anche la pressione sanguigna iniziava a salire dal collo lungo tutto il suo viso, percepì che la presa sulla sua gola stava diminuendo e come un corpo che si abbandona completamente alla gravità, sentì il suo busto spingere in avanti facendole continuare a strisciare la fronte contro l'asfalto.

Mentre inesorabilmente si abbandonava al suolo, riuscì ad aprire gli occhi quel tanto che bastava per vedere il fumo e le fiamme attorno a se mentre, sempre ovattate, sentiva come delle esplosioni.

Poi, mentre i suoi occhi facevano per chiudersi definitivamente e iniziava a non sentire più niente dal collo in giù, Miyuki vide un'ombra avvicinarsi.
Non avendo la più pallida idea di chi fosse, sperò che questo potesse arrivare il prima possibile perché se avesse tardato anche solo di un secondo, era sicura che non sarebbe riuscita a sopravvivere.

Passo dopo passo, la figura continuò ad avvicinarsi velocemente verso di lei, così velocemente che le parve stesse correndo.
Più si avvicinava però, più quella figura non sembrava per niente quella dei suoi tre amici anzi, non lo era per niente.
Era una figura molto più alta di loro, con delle spalle tanto larghe quanto quelle di Endeavor o di All Might ma, la probabilità che fosse uno dei due, era purtroppo, pari a zero.

Quando la figura fu abbastanza vicina da riuscire a metterla a fuoco nonostante gli occhi completamente andati, Miyuki, che ancora non aveva visto in volto chi le stava andando in contro, sentì dentro di sé una strana e familiare sensazione di calore.
Era come se la persona che le si stava chinando davanti fosse una persona che lei conosceva, qualcuno per cui nutriva o aveva nutrito un sentimento profondo.
Sempre immobile, Miyuki cercò di provare a ricollegare quelle sensazioni ad una persona ma fu solo quando la mano di questi le si poggiò sulla gola, iniziando ad emanare aria fredda, che le fu immediatamente chiaro.

Mentre la gola iniziava a riaprirsi e l'aria iniziava a tornarle nei polmoni, seppur colma di polveri date dall'esplosione, Miyuki iniziò a sentire di nuovo tutte le estremità del suo corpo.
Dopo averle liberato la gola poi, l'uomo portò la mano all'altezza dei suoi occhi e, proprio come aveva fatto prima, iniziò a raffreddarle anche quelli.

Come un rubinetto aperto al massimo, Miyuki sentì di nuovo la gola farle male, questa volta non per il fuoco o per il fumo, e ogni parte del suo corpo iniziare a tremare mentre, dagli occhi che l'uomo le stava raffreddando, iniziarono a scendere ancora e ancora lacrime.

"Non preoccuparti Miyuki, ora ti sentirai subito meglio." la voce di Ryosei, se pur ovattata, risuonò nelle orecchie con la stessa calma e dolcezza di quando, molti anni prima, lei stava per soffocare a causa del suo quirk di fuoco e lui, l'aveva aiutata rinfrescandole la gola.

Con il cuore ormai a pezzi, Miyuki prese le poche forze che le erano tornate in corpo e allungando il braccio destro verso quello che stava poggiato con il palmo della mano sui suoi occhi e lo strinse.
"Papà..."disse poi singhiozzando.
L'uomo rimase in silenzio e dopo qualche secondo, quando fu certo che gli occhi di Miyuki fossero tornati ad una temperatura normale, posò la mano sinistra su quella che lei gli aveva appoggiato sul braccio, e dandovi dei buffetti sopra fece per alzarsi.
"Andrà tutto bene Miyuki." asserì poi e dopo essersi messo completamente in piedi, sparì nella nebbia con la stessa velocità con cui si era palesato davanti a lei.

Sconvolta, confusa e ancora in preda al pianto isterico, Miyuki cercò di rimettersi in piedi e di rincorrerlo.
Perché era venuto? Perché l'aveva aiutata? Stava morendo, avrebbe potuto ucciderla e nessuno se ne sarebbe accorto.
Perché.
"Fermati..." provò a dire ma la voce le si ruppe in gola, il fumo stava tornando ad ostruirle le vie respiratorie.
Doveva uscire di lì, e doveva farlo anche in fretta. Non sarebbe arrivato nessun altro a salvarla se fosse caduta di nuovo a terra.
Provò di nuovo a rinfrescare l'aria attorno a sé ma, esattamente come prima non ci riuscì solo che, il motivo per cui non ce l'aveva fatta non c'entrava niente con il suo strano blocco, era solo colpa delle temperature troppo alte che la stavano circondando.

Decisa a tirarsi fuori da quel casino, perché non aveva idea di dove fossero Bakugou e Shoto e, soprattutto, se stessero bene o meno e se, suo padre fosse passato anche da loro, abbandonò l'idea di corrergli dietro nonostante fosse già sparito nel nulla, e prendendo a scivolare con il suo quirk di ghiaccio, iniziò a correre all'interno di quell'enorme nube che non dava segno di volersi dissipare.

Quando le sembrò di essersi infilata nuovamente nella parte più fitta della nube, alla sua destra sentì il rimbombo di alcune esplosioni e sicura che non potessero essere altro che di Bakugou, corse in quella direzione.
Avvicinatasi quanto bastava per riuscire a scorgere i suoi capelli biondi in mezzo al fumo grigio, Miyuki si sentì parecchio sollevata nel constatare che stesse bene e che non avesse avuto a che fare con suo padre.
"Katsuki!" urlò per poi pentirsene a causa del fumo inalato che la fece tossire un paio di volte; Bakugou si girò di scatto "Miyuki!" esclamò poi togliendosi le granate dalle braccia e correndo verso di lei.
"Dove cazzo ti sei cacciata?! - la afferrò per le spalle – Che hai combinato in fronte?" le domandò poi notando l'enorme ferita scavata dall'asfalto.
"Il fumo mi ha fatto perdere i sensi e sono finita a faccia a terra" rispose "per fortuna però non mi sono fatta nient'altro" continuò mentendo per non farlo preoccupare più di quanto non avesse fatto tutto il pomeriggio.
"Per fortuna non è nulla, Recovery Girl ti metterà a posto in pochissimo tempo." asserì lui diminuendo la presa sulle sue spalle.
"Quanto tempo è passato da quando siamo finiti qui dentro?" chiese poi lei guardandosi intorno.
"Meno di due minuti" Miyuki sgranò gli occhi, eppure a lei erano sembrate ore.
"E per la fine della sfida quanto manca?" Bakugou la guardò negli occhi "Meno di due minuti." ripeté "E non ho visto quello stronzo a metà da nessuna parte."

Decisa a portare a termine quell'esercitazione senza ulteriori problemi, almeno in quegli ultimi due minuti, Miyuki strinse i pugni e si guardò attorno frettolosamente.
"Hai visto del ghiaccio?"
Bakugou corrugò la fronte "Per niente."
"Allora vuol dire che è rimasto bloccato qui dentro esattamente come noi. - incrociò le braccia al petto – Se ci giochiamo bene questi ultimi minuti possiamo portarci a casa la vittoria."

Senza dire nient'altro, esattamente come le due volte precedenti, Bakugou e Miyuki si mossero come se i loro cervelli fossero collegati e non ci fu bisogno di dire ad alta voce la strategia perché entrambi avevano esattamente capito cosa fare.

Allontanatasi quel tanto che bastava per non colpirlo in pieno, Miyuki concentrò tutto il suo quirk d'aria all'altezza dei piedi e delle mani e, quando si sentì pronta, iniziò a rilasciarlo girando su sé stessa, spingendo contemporaneamente verso l'alto per creare un'enorme spirale d'aria che potesse dissipare la nube che avevano creato loro tre.

Nel giro di qualche secondo, attorno a loro si spensero le fiamme e il fumo sembrò sparire piano piano.
Quando finalmente la visibilità fu conquistata di nuovo, Bakugou si alzò in volo come Miyuki e non appena riuscì a scorgere la testa metà bianca, metà rossa di Shoto, ancora immerso nella nebbia, lo puntò con l'indice e insieme gli si scagliarono addosso.
Accortosi dello spostamento d'aria, Shoto fece per proteggersi con il ghiaccio ma Bakugou lo precedette con un'altra esplosione.
Subito dopo, Miyuki atterrò e senza impedimenti, creò un muro di ghiaccio che bloccò Todoroki lasciando scoperto solo il fianco in cui aveva attaccato il foulard che, come strappato via dal vento, venne recuperato da Bakugou ponendo fine alla loro sfida.

 

 

 

 

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IO VI GIURO CHE STO PIANGENDO RAGA

OIEF9USDFHU AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH SONO TORNATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Okay lo avevo detto anche mesi fa ma ORA sono tornata davvero. Non prometto di pubblicare ogni settimana ma SPERO di riuscire a farlo più di frequente.
Mi sono mancati un sacco i miei bimbi e non vedevo l'ora di riscrivere su di loro e di traumatizzare Miyuki.

MI SIENTE MANCAT* FDOUSFHOUHSD 

GRAZIE A CHIUNQUE ABBIA INIZIATO A LEGGERLA DA POCO E SOPRATTUTTO A CHI NON MI HA ABBANDONATO NONOSTANTE LA PAUSA, VI VOGLIO BENE T_T

Alla prossima e, spero rimarrai con me fino alla fine.
Ems.

 

   
 
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