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Autore: Allen Glassred    17/10/2021    0 recensioni
ECCO QUI UNA RACCOLTA DI STORIE INERENTI A VARI FANDOM ED ALLE MIE FANFICTION, USANDO PAROLE IN VARIE LINGUE COME PROMPT. OGNI STORIA E' A SE' STANTE, PER TANTO POTETE ANDARE A RECENSIRE QUELLA CHE PREFERITE SENZA TENER CONTO DELLE PRECEDENTI.
Spero che questa raccolta sarà di vostro gradimento! Buona lettura a tutti e buon Writober!
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
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ASCIAN ( persona senza ombra )

 
Storia: La leggenda del Re dei Vampiri
Personaggi: Strauss e Tea

 
La giovane dalla chioma bruna non può ancora crederci: mai nella vita avrebbe potuto immaginare che, un giorno si sarebbe trovata in una tale situazione. Lei, una semplice popolana come tante che si trova in un palazzo, in una sala da ballo tanto maestosa che solo nei suoi sogni più proibiti ha potuto vederne una simile e non solo: sta ballando con un giovane nobile. Le sembra ancora molto strano, in verità: sono entrambi umani, come mai gli è stato permesso di presenziare al ballo della famiglia Rosa Rossa? Da quel che ne sa in oltre, si trovano al di là del confine e nel palazzo della famiglia reale. Non sarà quindi troppo rischioso? Mentre continua a ballare la ragazza dalla chioma bruna scuote il capo, uscendo dai suoi pensieri. “ Senti, Strauss… “. Inizia, riflettendo anche su questo: il re non si è ancora fatto vivo, ma quel giovane ha lo stesso nome del figlio di Dracula. Una coincidenza davvero bizzarra, se ci pensa un momento. Nel sentirsi chiamare lui scosta lo sguardo verso di lei, quello sguardo che per un momento aveva in precedenza portato alla luna argento fuori dalla grande vetrata. “ … non ti sembra molto strano, tutto questo? “. Chiede, mentre lui la guarda lievemente stranito da questa domanda.

“ A cosa ti riferisci? “. Chiede, mentre la ragazza riflette un momento: non vorrebbe risultare maleducata, tuttavia sa di dover chiarire quel dubbio e di doverlo fare quanto prima.

“ A tutto ciò: insomma, due umani in un palazzo pieno di vampiri. Abbiamo passato il confine e nessuno ci ha detto nulla, siamo entrati e tutti sembravano quasi… non so come dire… “. Si ferma un momento, ripensando alla netta sensazione che ha avuto appena entrata a palazzo: era come se tutti quanti fossero ipnotizzati, a dire il vero. “ … come ipnotizzati “. Conclude il discorso lei, mentre lui rimane in silenzio un istante. Solo in seguito fa un lieve quanto impercettibile sorriso che, per fortuna o per coincidenza lei non nota.

“ A me è sembrato tutto normale, dopo tutto sono un invitato “. Sentenzia, per poi puntare il suo sguardo in quello di lei. “ Tea, ti dovresti rilassare un pò: nessuno ti farà del male, finché sei con me “. Di nuovo: la netta sensazione che qualcosa non vada continua a pervadere la giovane, che riflette: tutte le volte che hanno passeggiato alla luce del sole o al chiarore lunare, lei non ha mai visto l’ombra di Strauss. Mai, nemmeno una volta e questo, lo sa bene, non è normale.

“ Strauss, tu… ecco, la tua ombra, non… “. Non finisce la frase: no, pensa. Meglio che non chieda nulla, meglio che non estranei i propri dubbi: cosa penserebbe il giovane di lei? La prenderebbe magari per una pazza o una paranoica.

“ Si? “. Chiede solamente lui, mantenendo quel lieve sorriso che sembra quasi prendere la forma di un ghigno, come avesse percepito dallo scorrere del sangue di lei tutti i suoi pensieri. “ Cos’ha che non va, la mia ombra? “. Chiede, mentre per caso o forse no, entrambi vengono illuminati da un raggio argento dato dalla luna piena fuori dalla vetrata.

“ Non c’è… “. Borbotta solamente la bruna, rimanendo un pò sorpresa: la sua sensazione è cambiata. Ora che il primo ballo è finito, sembra quasi che le persone si siano svegliate da un anomalo torpore che le imprigionava. Tutti si guardano attorno qualche istante, per poi riprendere a ballare con l’inizio della seconda canzone. “ Ma cosa succede? “. Chiede solamente la fanciulla dalla chioma mogano, mentre lui la osserva e, per un istante lei può giurare di vedere un riflesso argento passare nei suoi occhi azzurri, seppur di una tonalità diversa rispetto ai suoi capelli.

“ Stai bene? Sembri strana “. Commenta solamente lui, mentre la ragazza scuote il capo: dunque pensa, non ha sentito la sua ultima affermazione. Forse è meglio così: forse pensa, è stato tutto frutto della sua fantasia e si sta facendo un sacco di paranoie per nulla.

“ Come? Oh si: sto bene “. Risponde semplicemente lei, mentre lui sorride lievemente ma, come sempre, non è un vero e proprio sorriso. Piuttosto, è solo un accenno. “ Guarda: stasera c’è la Luna Argento “. Sussurra semplicemente lei, ammirata: dall’altra parte del confine infatti, la Luna Argento è molto meno visibile ma da qui si vede chiaramente e, deve ammettere che la affascina. Lui la lascia avvicinare alla grande vetrata, rimanendo qualche passo più indietro rispetto a lei.

“ Se vuoi, possiamo anche vederla meglio “. Fa dopo un pò, porgendole la mano come farebbe un cavaliere con una dama. “ Fuori, nel giardino delle rose rosse. Dicono che sia il luogo migliore per ammirare la Luna Argento “. Sentenzia, mentre lei arrossisce lievemente.

“ Ma… se ci vedesse il Re? O qualche suo servitore o parente? Quel luogo non è accessibile al pubblico… “. Ma lui scuote il capo, prendendo la sua mano e guardandola intensamente.

“ Oh credimi: il Re non ci dirà nulla, men che meno i suoi domestici “. Sentenzia, mentre lei ha di nuovo quella sensazione strana. “ Allora? “. Chiede poi lui, riscuotendola dai suoi pensieri. “ Andiamo? “. Conclude, mentre in fine, la bruna decide di seguirlo: non sa nemmeno lei spiegarsi come mai, ma sa che è la cosa giusta da fare.

Poco distante, un giovane dalla chioma arancione incrocia le braccia al petto per poi guardare un’altra giovane dalla chioma bionda. “ Non dire niente… “. Sussurra solamente la ragazza, mentre lui scuote il capo.

“ Principessa, vostro fratello si metterà nei guai se si esporrà in questo modo ai raggi della Luna Argento “. Sussurra semplicemente l’uomo in abiti da maggiordomo, sospirando pesantemente. “ Non intendete fare nulla? “. Chiede poi, mentre colei che si è rivelata essere la Principessa Bridget Rosa Rossa scuote il capo.

“ E cosa potrei mai fare, Garsendiss? “. Chiede, per poi concludere la frase. “ Lui è il re, dopo tutto “. Fa, riflettendo sul fatto che, pur di portare quella ragazza a palazzo senza destare sospetti, suo fratello è arrivato ad usare una melodia antica, appartenente al loro clan, ed ha ipnotizzato per buona parte del tempo tutti gli invitati per impedire che rivelassero che lui è il re. Ma ora che l’incanto è finito? Forse, per avere la risposta la giovane non dovrà attendere troppo tempo.
   
 
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