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Autore: Spensieratezza    29/10/2021    2 recensioni
Questa storia fa parte della serie fiaba oscura
Entrare in un negozio di giocattoli e sentire di tornare un pò bambini. Un giocattolaio che ti fa sentire le farfalle allo stomaco come quando eri adolescente. 
Jael e Jared, due gemelli separati che scoppiano di gioia quando si ritrovano, ma il destino ha in servo altre sorprese, altri doppelgangher, altri misteri!
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Jim Beaver, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Jared si era accordato con Jensen, chiedendogli a che ora sarebbe stato il loro appuntamento.

Lui sarebbe venuto a prenderlo alle 20:00. Si premurò tutto di chiedergli se fosse troppo tardi, se preferiva un altro orario, più vicino, ma Jared lo tranquillizzò subito. Per l’ansia che aveva, tra tornare a casa, doccia e tutto quanto, le 20:00 era un orario anche mostruosamente vicino, se proprio doveva dirlo.
 
Jared tornò a casa e si fece subito una doccia, passandosi il bagnoschiuma alla vaniglia e pensando all’uomo per cui aveva avuto un colpo di fulmine fin dal primo momento che l’aveva visto.

All’uomo cui si sentiva già innamorato.

Ormai era sicuro. Niente di quello che avrebbe potuto fare Jensen, avrebbe mai cambiato opinione su di lui. Neanche se un giorno lo avrebbe inevitabilmente deluso, come succede sempre con le persone.

Una persona che neanche ti conosce e ti regala un enorme orso di peluche bianco, solo perché tu gli dici che era il tuo sogno da bambino, era o un incredibile pazzo o un adorabile incosciente.

Magari un adorabile pazzo incosciente.

Cavolo, si sentiva già innamorato di lui!
 
 
 
 
Quando Jensen lo venne a prendere e vide Jared, restò a bocca aperta per la sua bellezza. Aveva un cappotto bianco che lo copriva quasi interamente, ma da esso sbucavano dei jeans blu celeste.

“Ciao..come andiamo?” gli chiese con gli occhi che gli brillavano.

Jared lo guardò e senza replicare, gli diede un bacio pieno di passione, appena si sedette sul sedile, Jensen si lasciò andare a sua volta, a quel bacio carico di passione, cedendo con dolce arrendevolezza..

Chi sei tu, ragazzo misterioso, per farmi crollare così?
 
“Ah – ehm!! Io..”

“Allora, dove mi porti?” gli chiese Jared.

Jensen lo guardò, volendo fare una battuta spinta, ma guardando il volto angelico di Jared, non osò rischiare, perché i suoi pensieri avrebbero potuto tradirlo e rivelare che in realtà lui non desiderava altro che coccolarlo tutta la notte in uno stupendo letto solo per loro.

Coccolarlo, solo, non c’era bisogno neanche di fare sesso.

Ma dicendo questo, avrebbe finito per uccidere l’eros, relegandolo al ruolo del migliore amico.
Sia mai!
 
“Io ho pensato di portarti in un posticino carino. Si chiama Le Serre Blu. Ci sei mai stato?”

Jared fece cenno di no con la testa, sempre sorridente.

“Bene! C’è sempre una prima volta! Non mi chiedi che posto è?”

“No. Mi fido di te.”

E questo era insieme, spaventoso e bellissimo.
 
 
 
 
 
*

Le Serre blu, era un bellissimo ristorante, pieno di fiori e piante.

Al piano terra poi, c’era una specie di acquario, dove c’erano molte vasche di piccoli pesciolini e dei tavolini in mezzo a quella che sembrava una serra, ma non c’erano piante.

Il posto era solo pieno di fiori rampicanti di tipo blu e a coronare il tutto, c’era una fontanella bellissima con una cascata dove nuotavano anche i pesciolini.
 
“Oddio…Jensen..” disse Jared, senza parole. Aveva gli occhi lucidi.

“Ti piace?” gli chiese Jensen, mentre Jared si bagnava la faccia con l’acqua.

“Nessuno aveva mai fatto questo per me.” disse lui con gli occhi che brillavano.

“Jared, è bene che tu sappia che io..non faccio tutto questo perché voglio..ecco..ottenere una cosa da te.” Disse a disagio.

Jared ridacchiò, anch’esso imbarazzato.

“Anche perché non ne hai bisogno! Mi sarei concesso a te, fin dal primo momento che ti ho visto.”

Jensen lo guardò stranito.

“Sono forse troppo spudorato?”

“Io..NO…è che non so cosa..dire..mi spiazzi. Un momento sei timidissimo e il momento dopo…”

“Sono un diavolo?” gli chiese Jared ridacchiando. “Sai, avrei VOLUTO, ma allo stesso tempo, no..perchè so che con te..c’è di più..di te potrei..innamorarmi, credo.”

“Io provo lo stesso. E non mi è mai capitato prima.” disse Jensen. “Sai, credo che..abbiamo passato già troppo tempo senza toccarci..” disse, agguantandolo e riprendendo ad accarezzarlo e baciarlo.

Jared rise a vicenda, nel bacio.

“Credo che..dovremmo andare a cenare, prima che diventiamo troppo smielati!”

Jensen sbuffò, facendolo ridere. “Te lo concedo.” Disse poi sorridendo.
 
 
Quello che non poteva sapere, era che qualcuno, li stava seguendo!

Entrambi non avrebbero mai immaginato, la piega che avrebbe preso quella serata.




Jared e Jensen stavano cenando e la cena era alquanto strana, ma stuzzicante.

“Non è che poi potrei..germogliare e fiorire?” chiese Jared, senza sapere se scoppiare a ridere o fuggire terrorizzato.

“Non so..al massimo ci faranno una lavanda gastrica.” Disse Jensen, sforzandosi di non ridere a sua volta.

Jared guardò più da vicino il suo piatto.

Sembrava un mix tra un pasticcio e un infuso e sopra di esso galleggiavano strani fiori viola e blu.



“Mio caro, come primo appuntamento. Hai fatto fiasco.” Disse Jared, scoppiando a ridere e facendo ridere anche Jensen.

“Credevo fossi un tipo che amasse la flora locale.”

“Quando mi dicesti in macchina che volevi fare laguna blu, credo di aver frainteso il concetto.” Disse Jared.

“Andiamo..assaggiamo..dicono che sia gustoso.”
 
Jared aspettò che Jensen assaggiasse quella strana zuppa, con ansia.

“Wow..è molto buono.”

Jared assaggiò a sua volta e uno strano sapore di gelsomino e violette, lo pervadero.

“Jensen, tu riesci sempre a trasportarmi in un altro mondo.” Disse Jared.

“Vedrai con le ostriche, poi..” disse Jensen.

In quel momento però, la loro conversazione venne interrotta da una telefonata improvvisa.



"Ammiratori segreti?" chiese Jensen.

“Eccetto te, no.” disse Jared sensuale. “Sono tentato di non rispondere.”

“E io sono lusingato..ma non voglio sentirmi in colpa,se è una cosa importante.” Disse Jensen, vedendo che il telefono continuava a squillare in maniera molto insistente.

Jared sbuffò e decise di rispondere.

“Sì? Jared Padalecki, chi parla?”

“Signor Padalecki, può salire su al terzo piano per cortesia? Il padrone del locale vorrebbe parlarle.”

“Sì-sì, ma c’è qualche problema? Sono qui con il mio fidanzato.”

Ci vorranno solo cinque minuti, è abbastanza importante.”

“Va bene, arrivo subito.” disse Jared, chiudendo la chiamata.

Strano.. pensò.

“Jared, tutto bene?”

“Io..devo andare un attimo al terzo piano. Il padrone vuole parlarmi.”

“E per quale motivo?”
“Non lo so.”

“Non è che è un fan di Harry Potter e vuole farti sbranare da un grosso cane a tre teste?”

Jared ridacchiò. “Credo che saprei ammansirlo, se fosse. Aspettami qui, faccio subito.” disse Jared, dandogli un bacio sulle labbra e lasciando la sala.
   
 
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