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Autore: Spensieratezza    29/10/2021    2 recensioni
Questa storia fa parte della serie fiaba oscura
Entrare in un negozio di giocattoli e sentire di tornare un pò bambini. Un giocattolaio che ti fa sentire le farfalle allo stomaco come quando eri adolescente. 
Jael e Jared, due gemelli separati che scoppiano di gioia quando si ritrovano, ma il destino ha in servo altre sorprese, altri doppelgangher, altri misteri!
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Jim Beaver, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Dopo che furono congedati dall’ospedale, dopo aver detto che Jared aveva un semplice calo di zuccheri, il biondo insistette per accompagnarlo a casa, dopo avergli fatto mangiare forzatamente della liquerizia. Tanta liquierizia.

“Mangiala un po' con me.” insisteva Jared, passandogliela, staccandola con le dita e Jensen era contento di farsi imboccare.
“Jensen..sto così bene con te..”

“Anch’io, J..” disse il biondo, guardandolo con sguardo innamorato.
“Di solito io non..”
“Sì?”
“Cosa??”
“N-niente.”

“No, no, no, l’hai detto anche una volta in negozio e ho fatto finta di niente..adesso non posso proprio, non dopo quello che è successo stasera.”

Jared lo guardò carico di sensi di colpa.
“Jared, per favore, dimmelo. “ gli chiese Jensen supplicante.

Jared prese un grosso sospiro e disse dolcemente:

“Tutta la mia vita è come se fosse stata costellata dalla solitudine. Oh, sono stato cresciuto circondato dall’amore, questo sì, ma l’amore che ricevevo, non capivo mai se era perché le persone mi volevano bene davvero per quello che sono o perché…ero in grado di farle star bene solo con la mia presenza..”
Jensen lo guardò corrucciato.

“Che cosa intendi dire, Jared?”
Lui sospirò.

“Io ho un dono, Jensen…quello di far star bene le persone. Le persone attorno a me, sentono una sensazione di calma, la sensazione che ogni problema, anche il più complicato e brutto, scomparirà dall’alba al tramonto, hai mai provato una sensazione del genere?”

“Mmm..sì..quand’ero bambino, credo. E pensavo che l’unica tragedia che potesse capitarmi nella mia vita era quella di saltare il mio cartone animato preferito..”
“Esatto. Poi cresci e le cose cambiano, giusto?”

“Sì, si diventa grandi..non ti senti più come ti sentivi quando eri bambino e le cose ti sembravano così facili..”

Jared si alzò dal divano a disagio e cominciò a grattarsi la testa.
“Io posso far sentire la gente ancora così.” Disse Jared.

Il biondo lo fissò. “Mi stai raccontando una cosa stupenda, vuol dire che sei un ragazzo davvero speciale, ma non capisco perché me la stai dicendo come una cosa brutta e cosa c’entra questo con..”

“Nonono…tu non capisci..quante volte al giorno d’oggi, in questa epoca, ci lamentiamo che con i nostri simili abbiamo problemi di comunicazione, problemi ad ascoltare, problemi a FARCI ascoltare? E perché i bambini invece lo fanno con grande facilità? Perché loro hanno una marcia in più, loro hanno una sensibilità che da adulti noi perdiamo e IO ho questo dono, Jensen, quando le persone sono accanto a me, ritrovano un modo di comunicare e di ascoltare che è tipicamente fanciullesco e si sentono BENE, e io non riesco a essere felice di questo, perché non è grazie a me che si sentono così..”

“Credevo stessi dicendo proprio il contrario..” disse Jensen sempre più confuso,

“ È così FACILE voler bene a qualcuno e pensare che sia SPECIALE, perché riaccende emozioni in te che credevi sepolte e perdute per sempre, io sono solo un imbroglione..”

Jensen non poteva sopportare oltre la tristezza che vedeva nei suoi occhi.

“Senti, io capisco solo che tu stai straparlando, ma va bene..stasera hai avuto uno shock fortissimo e sono convinto che non mi hai nemmeno detto tutto e che è colpa di quel figlio di puttana che ti ha aggredito, ma voglio dirti una cosa. Se tu hai questo POTERE, di far sentire la gente in questo modo, vuol dire che sei dieci volte più meraviglioso di quanto pensavo, quindi smettila di..”
“Tu non mi credi, vero?”
“No, io..”

“Tu pensi che io usi delle metafore, quando parlo di – potere – beh lascia che ti dimostri con i fatti, che parlo seriamente.” Disse Jared avvicinandosi a lui.
“Jared, che vuoi…”
 
 

Jared gli mise le mani sul viso, Jensen cercò di divincolarsi, di mettere le mani sulle sue braccia ma avvertì una sensazione di pace che lo spinse a chiudere gli occhi.
E poi quelle sensazioni..
Un misto di sensazioni e ricordi…

Jensen rivisse la sensazione di gioia immensa che aveva provato quando da bambino assaggiava il budino alla vaniglia.

Oh, che dolce diletto, a quei tempi il sapore dolce della vaniglia lo aveva fatto sentire in estasi e per ore continuava a sentire quell’aroma e quel dolce sapore tra la bocca, pensando che fosse il miglior sapore del mondo.

Un altro flash e rivide sé stesso a cinque anni, arrampicarsi su un albero come una scimmietta. Dolce e frizzante il profumo della resina, il brivido dell’avventura, il respiro dell’aria fredda, la sensazione di star vivendo una fantastica avventura soltanto in quel gesto infantile. Si sentiva come Robin Hood.
 
Un altro flash. Jensen aveva dieci anni e camminava con lo zaino in spalla, diretto alla fermata del pullman che lo avrebbe portato a scuola. Il sapore acre del cemento sulla strada, la vernice fresca..l’aria gelida della mattina..sensazioni così intense…
 
I flash svanirono e riaprì gli occhi come se avesse preso una botta in testa.
“Cosa..cosa diavolo era?”
“Il mio potere, Jensen.”
“Stai scherzando??”

“Te l’avevo detto che non avevi capito.”
“No, no, tu avevi parlato di SENSAZIONI, non di…”

“Non è per tutti uguale e non sempre avviene allo stesso modo, non sempre dipende da una mia volontà e non sempre lo controllo..”
“Ma..”
“Capisci, adesso, Jensen?? “ disse Jared staziato. “Capisci cosa ti stavo dicendo? Tutto quello che io ATTIRO è un amore illusorio! Questa è la mia capacità, ma è così FACILE farsi amare in questo modo. Le persone intorno a me, mi amerebbero lo stesso se io non avessi QUESTO?”

“Sei un ragazzo meraviglioso, Jared, non dire così..”
“Hai paura di me, adesso, vero?”
“Cosa?? NO!!”

“Ti sei avvicinato a me solo per quello che ho in testa!”
“Non essere così arrogante da dirmi quello che sto pensando!”

“Hai corso un grave rischio stasera per causa mia!!”
Jensen lo guardò sbalordito.
 
“Il tizio che ti ha aggredito..lo conosci, non è vero? Lo sapevo. Perché ce l’ha con te?”

“Lui..non ce l’ha con me, fa solo il suo lavoro. Cercava di rapirmi a causa di ciò che io sono.”
Jensen rimase esterrefatto.

“Ma questa è una cosa gravissima!! Perché non sei andato alla polizia??”
Jared ridacchiò amaramente. “Hanno mio fratello.”
Jensen sembrò sul punto di strozzarsi.

“Jared..tu devi raccontare tutto alla polizia..devi lasciare che ti proteggano..devi..”

“La mia storia è talmente assurda che non mi crederebbe nessuno e stasera tu hai rischiato grosso per colpa mia. Non avrei mai dovuto coinvolgerti. Lo sapevo fin dall’inizio che un ragazzo eccezionale come te non poteva stare con me, ma sono stato lo stesso così arrogante da…”

“Jared, mi stai facendo incazzare di brutto, adesso, cosa stai facendo? Non ti azzardare a buttarmi fuori, JARED!”
 
Ma Jared lo stava già accompagnando alla porta e aveva gli occhi pieni di lacrime.

“Quando ti ho visto precipitarti così a soccorrermi, al locale, è sparito mio fratello, quell’uomo, perfino io..pensavo solo a cosa sarebbe successo se ti avesse fatto del male..se scoprissero che provo dei sentimenti per te, cercherebbero di colpirti e non posso permetterlo, perché adesso lo so, IO TI AMO.

Jensen rimase sconvolto da sentirsi fare una dichiarazione del genere in un momento così tragico.
Un attimo dopo Jared gli sbattè la porta in faccia.
 
Jensen rimase a fissare la porta, sconvolto, con la bocca aperta e gli occhi lucidi e come in trance, tornò a casa, con la sensazione di stare galleggiando nell’universo.

Non chiuse occhio per tutta la notte.
 
Jared non aveva chiuso occhio tutta la notte, perché l’aveva passata a piangere. Non temeva che jensen avrebbe potuto svelare il suo segreto, no, si fidava di lui, temeva solo di averlo perso per sempre, sia per come l’aveva trattato, sia per il modo in cui l’aveva spaventato.

Verso le nove di mattina, si alzò svogliatamente dal letto e cercò perlomeno di lavarsi un po' per sentire un po' di sollievo, era appena uscito dal bagno, vestito già di tutto punto, quando udì suonare il campanello.

Temeva o forse sperava troppo ardentemente di conoscere l’identità del disturbatore.

Aprì la porta e si trovò davanti Jensen.
Lo guardò turbato.

Jensen aveva la faccia completamente rossa, delle occhiaie tremende attorno agli occhi, segno che anche lui non aveva dormito e uno sguardo folle dipinto sul viso.

“B-buongiorno Jensen..” balbettò Jared.

“Buongiorno un cazzo.” Disse il biondo.

Jared arretrò.Non l’aveva mai visto così. Di solito Jensen era sempre molto gentile ed educato.
“Jensen, ascolta, per ieri, io..mi disp..”
Ma Jensen alzò una mano per interromperlo.

“Hai di che scusarti, puoi starne certo, ma prima, potresti lasciare che finisca almeno di parlare?”
“S-sì, certo..”

“Bene.” disse Jensen entrando nella casa.
 
Prese un grosso respiro e poi cominciò.

“Con te, è stata una pioggia di prime volte.

Jared lo fissò perplesso. Non si aspettava questa uscita.
“Cosa..”

“Non mi era mai capitato di dover aspettare così tanto per fare sesso, nella mia vita.”

Jared lo fissò strabiliato, non riusciva a credere che dopo ieri, Jensen se ne uscisse fuori con queste frasi e poi..il sesso? Lui pensava che Jensen fosse d’accordo nell’aspettare, nel fare le cose con calma.

“Non mi era MAI capitato di dare più importanza al lato romantico, che a scopare qualcuno!” continuò il biondo.

Jared stava cominciando a capire, deglutì, ma il biondo non voleva lasciarlo finire.

“Non mi era MAI capitato che, mi scaricassero ancor prima di fare SESSO!”
“Jensen, ascoltami, io..”

Jensen si era fatto vicinissimo ora.  Jared indietreggiò fino al muro.

“Non mi era mai capitato che, mi scaricassero subito dopo avermi detto TI AMO.”

Jared si sentiva in trappola. Il biondo lo stava pressando con il suo corpo, avrebbe dovuto sentirsi impaurito o in soggezione, ma inaspettatamente, si sentiva eccitato. Sorprendendo anche sé stesso, si avventò sulle labbra del biondo, cominciando a baciarlo, ancora e ancora e ancora.

Si baciarono per due lunghissimi minuti, fu il bacio più passionale che si scambiarono fino a quel momento.
 


Quando si staccarono, Jensen sembrava aver perso un po' la rabbia.

“Dimmi che non hai mai usato i tuoi poteri su di me..”

“Non l’ho fatto..”
“BENE!” disse e riprese a baciarlo.

“Jensen..aspetta..io..non ne sono sicuro!
Jensen lo fissò.

“Io..non è una cosa che posso controllare..e se l’avessi invece fatto?”
“Non mi importerebbe!”
“Cosa??”

Odiavo essere un bambino. Tutto quel senso di impotenza, goffaggine, solitudine e rabbia, oltre a centouno modi perfetti per rendersi ridicoli, avrei potuto scrivere un manuale..”

“Beh, peccato, perché io potrei far sentire così, quindi se non vuoi questo, non possiamo stare insieme.”

Jensen lo fissò e il moro vide un lampo di rabbia, balenare negli occhi del biondo e decise di farla finita. Gli spuntò un sorrisetto.

“Ehi, mi stavo solo divertendo un po'.” E riprese a baciarlo appassionatamente.

Jensen ricambiò con la stessa passione , pressandolo così tanto contro il muro, che riuscì perfino a sollevarlo da terra, mentre gli baciava il collo, facendolo gemere.

“Jensen…voglio fare l’amore con te!”
Jensen lo guardò a occhi sbarrati.
Adesso?”

“Che c’è? Non mi desideri?” gli chiese Jared suadente.

“Ti desidero dal primo momento che ti ho visto..m-ma…io volevo aspettare..il momento giusto..”

“Chi può dire quale sarà il momento giusto? Sono stato tutta la notte a pensare a te, credevo di averti perso per sempre..e ho capito che non esiste il momento giusto..se stiamo sempre ad aspettarlo..domani potremmo essere morti, senza aver realizzato i nostri sogni..” disse Jared, accarezzandogli i folti capelli.
“IO sarei il tuo sogno?”

“Sì..ma forse io non sono il tuo..lo capirei se non..”

Jensen non lo lasciò finire, che lo baciò di nuovo appassionatamente, poi lo sollevò, mentre lo portava in camera, in braccio.
 
 
A dispetto dell’irruenza di prima, poggiò Jared con dolcezza sul letto, poi si sdraiò sul suo corpo, riprendendo a baciarlo.

Il moro aveva allacciato le sue dita al collo del biondo, impedendogli di andar via, cosa che stava facendo andare Jensen, via di testa.

“Perdonami..perdonami..” sussurrava Jared.
“Stai zitto..” disse Jensen, come un ordine.

Jared, un angelo dal cielo, che non solo aveva graziato Jensen del lusso di poterlo incontrare, ma che ADDIRITTURA LO AMAVA, come poteva chiedere scusa?

“Non so se sono degno di…fare l’amore con te..” gli confessò Jensen, sul suo collo, vergognandosi un po'.

“Non fare il ragazzino, adesso..” disse Jared, coccolandolo.

“Colpa tua..” disse Jensen.

“Non nasconderti dietro i miei poteri.” Rise Jared. “Ora, dimostrami QUANTO SEI UOMO.” Lo provocò Jared con un sorriso malizioso.

“Mmm..non posso tirarmi indietro davanti a una sfida!”

E dicendo così, gli sollevò la maglia, cominciando a succhiare i suoi capezzoli, facendogli reclinare indietro la testa, poi inserendo anche la lingua sul suo ombelico.

Poi passarono ai genitali, fu l’esperienza più bella che i due avessero mai provato.
Entrambi , a turno, si diedero piacere.

Era una cosa erotica, passionale e intensa insieme, ma nessuno dei due voleva raggiungere l’orgasmo in questo modo.

“Ti vogllio..ti voglio…ti desidero..” disse Jared al suo orecchio.
 
Fecero l’amore in maniera lenta, romantica, ma anche lussuriosa.

Jared non si era mai sentito così, era la prima volta che faceva l’amore in questo modo, sentendo il piacere dilatarsi all’infinito, Jensen ci sapeva davvero fare, o forse erano loro che ci sapevano fare insieme.

Jensen era anche sorpreso. Era la prima volta che provava un piacere così, a essere lento, ma allo stesso tempo si sentiva lussurioso, anche senza bisogno di essere animalesco, era come un nuovo modo di fare l’amore.

Elegante, ma passionale.

Jared era capace di eccitarlo, anche solo guardandolo negli occhi.

“Ohh..” ansimò Jared, dopo una spinta particolarmente forte.
“Colpa tua..ogni volta che mi guardi così…io..” disse Jensen provocatorio.

“Non posso farne a meno..” disse, guardandolo ancora.

“Allora dillo che lo fai apposta.” Disse Jensen, spingendo ancora più forte, poi non potè farne a meno e si chinò a baciarlo, dolcemente e languidamente.
 
 
 
*

Erano abbracciati e stavano guardando entrambi la finestra davanti a loro.

I raggi del sole illuminavano i due amanti come fari nel buio.
 
Il giorno dopo, Jared ebbe una sorpresa inaspettata






















Note dell'autrice: 

salve xd devo dire che sono sorpresa io per prima, avevo tutto in mente un altro capitolo e invece la storia ha preso proprio una svolta inaspettata xd
però ci voleva perchè devo cominciare a preparare il terreno sul fatto che anche questo Jared, ha dei poteri, per quello che ho scritto in questa storia, questo POTERE era l'unica cosa che riusciva a venirmi in mente! Poi magari si scopriranno altri dettagli!
Spero sia chiaro che tipo di potere ha Jared, riesce a risvegliare ricordi ed emozioni e un modo di sentire che si aveva solo da bambini e ovviamente è triste sia per il fatto che pensa che l'affetto che gli altri possano provare per lui sia per merito del suo potere e non del suo vero se stesso e sia perchè si sente in colpa perchè pensa di aver messo Jensen in pericolo!

Per fortuna i due piccioncini innamorati hanno fatto pace! Ps chi sarà appena arrivato? xd
   
 
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