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Autore: Spensieratezza    29/10/2021    2 recensioni
Questa storia fa parte della serie fiaba oscura
Entrare in un negozio di giocattoli e sentire di tornare un pò bambini. Un giocattolaio che ti fa sentire le farfalle allo stomaco come quando eri adolescente. 
Jael e Jared, due gemelli separati che scoppiano di gioia quando si ritrovano, ma il destino ha in servo altre sorprese, altri doppelgangher, altri misteri!
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles, Jim Beaver, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fiaba oscura/ serie dei gemelli '
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Jensen adesso sapeva tutta la storia di Jared. Del suo dolce, adorabile folletto alieno.
“Tutta questa storia..sembra la trama di Superman. È tutto così pazzesco.”disse Jensen abbracciandolo fortemente, poi non riuscì a trattenersi e lo baciò con passione facendo scontrare le loro lingue.
Bobby distolse lo sguardo imbarazzato. Era pur sempre il suo figlioccio.

“Scusami Bobby, ma è che io..non posso fare a meno di..”
Bobby con tono burbero disse che non gli importava, era felicissimo di vedere Jared finalmente felice insieme a qualcuno, non era stato molto fortunato in amore.
“Hai detto a qualcun altro..il tuo..segreto?” chiese Jensen.

“No. Di nessuno mi sono mai fidato così tanto, come con te, Jensen.” gli disse Jared dolcemente. “Vuoi sapere dei miei fratelli, vero?”
“Mi piacerebbe, sì.” Disse Jensen che aveva aspettato a lungo quel momento.

Jared annuì, tenendogli le mani. “Prima di parlare di loro però, volevo mostrarti una città.”
“Una..città?”

“Una città segreta. Una città che ho scoperto, nascosta dietro un muro di mattoni.”
Jensen era sconvolto. “Non capisco..”
Jared si volse verso Jensen e gli sorrise.

“Io posso mostrartela.” Disse. “Sono molto orgoglioso di questa città.”
 
 
 
*

Jensen aveva accettato. Ormai Jared gli era entrato talmente dentro che voleva scoprire tutto di lui, e non perché era affascinato dall’idea che non fosse di quel pianeta, ma perché era irrimediabilmente innamorato di lui.

Arrivarono davanti a un negozio dall’aria antica, Jared prese le chiavi e entrarono.
Jensen vide quel negozio citare la scritta “Safarà.”
Andarono sul retro e Jensen si ritrovò davanti un muro di mattoni.
Jared toccò il muro con la mano e i mattoni si spostarono magicamente, lasciando scoperta una città.

Oltrepassarono quel punto e i mattoni si richiusero davanti a loro lasciando dietro una porta.
Jensen la guardò incuriosito.
Jared ridacchiò.
“Ci sono i mattoni dietro, ma meglio non toccarli ancora, per adesso.” Disse Jared.
 
Jensen lasciò che la sua vista si abituasse a quel nuovo mondo.
Una lunga strada acciottolata come uno di quei paesini medievali, ma a differenza di qualsiasi altra cosa che Jensen avesse mai visto, la gente sembrava..FELICE.
 
“Lo so, Jens, amore mio, ti stai chiedendo come facciamo io e Bobby, ad avere così tanta fiducia in te, da mostrarti tutto questo.” disse il moro.

“È esattamente quello che mi stavo chiedendo ma non solo da questo momento.” disse Jensen. “Che cosa mi rende così degno della vostra fiducia?”
“Un giorno Jared è stato da una chiromante. Ella disse che un giorno un uomo, avrebbe scoperto tutto della sua natura e grazie a lui avrebbe scoperto l’altra metà della sua anima.” Disse Bobby sorridendo.
Jensen fissò il moro sbalordito.

“Lo sappiamo cosa stai pensando. Poteva essere una ciarlatana, è vero, ma in quell’istante, Jared, sembrò entrare come in comunicazione con la mente della chiromante e vide davvero una sagoma, con il viso mascherato dal sole, non poteva vederlo in faccia, ma sapeva che era lo straniero, si baciavano in questa visione. Poi Jared si trovava davanti uno specchio e i suoi riflessi all’improvviso uscivano dallo specchio per riunirsi e fondersi con lui.”
“I gemelli di Jared.” disse Jensen con stupore.
Jared annuì.

“Io non sapevo come interpretare questa profezia, all’inizio credetti fosse una metafora, che dovevo ritrovare me stesso, poi pensai addirittura che si parlasse della mia anima gemella, ma non capivo ancora. Quest’uomo era la mia anima gemella, oppure lui mi avrebbe aiutato a trovarla? Poi incontrai Jael e tutto mi fu chiaro. Ma questo te lo racconterò tra un po'.”
 
Infatti, tutta la gente aveva visto l’arrivo di Jared e si era radunata li attorno.

“Per questo appena Jared ha cominciato  a raccontarmi di te, io ho sperato fin da subito, che fossi l’uomo di cui la profezia stava parlando.”
A Jensen girava la testa.
Cloni, mondi paralleli, gemelli spersi in altri mondi, profezie assurde e temeva che il peggio doveva ancora venire, ma non si era mai sentito così esaltato e VIVO. E così innamorato.
 
“Jared, chi è tutta questa gente?” chiese Jensen.
“Tutti quelli che ho salvato!” disse lui.
“Che significa??”

“Il Popolo della Luce, Jensen, coloro che credono in me.”

A Jensen sembrava di trovarsi in un altro mondo, un mondo fuori dal tempo.

Guardava con meraviglia la strada acciottolata, il sole che illuminava ogni cosa, i bambini con il sole negli occhi e una gioia che non vedeva più da tanto tempo, la gente in strada con la cesta della biancheria sulle spalle, le carrozze con i cavalli, i palazzi in stile barocco e le mura in vetro colorato e le torri di cristallo.

“È reale..tutto questo?” chiese Jensen.

“Certo che è reale.” Disse Jared sorridendo al ricordo che Jael aveva visto una reazione molto simile quando gliel’aveva presentata.

Mentre cominciarono a camminare, Jensen inciampò e poi capì che era stato uno strano flash a farlo inciampare.
Quasi come un ricordo.
Un volto. Jared.
No, non Jared, Jael.

Jael ad Agorà.
Inciampò e dovette sostenersi ad un muro.
Ma era inutile, oramai sembrava di aver indossato degli altri occhiali, occhiali magici.

Un’altra realtà mischiata tra passato e presente si sovrapponevano in lui.

Vedeva Jael camminare abbracciato a Jared, stupirsi dei semafori colorati, dei bambini che guidavano con le automobiline, dei cuccioli che camminavano con loro.. delle costruzioni colorati e delle varie specie di alberi e fiori.
Vedeva la gente inchinarsi e fare un coro di “Ohhh.” A vedere il gemello del loro leader.

“Jensen, stai bene???”chiese Jared prendendolo sottobraccio.
“Io..sì..Jared..ho avuto..credo.sì..delle visioni..”
“Cosa?? Che stai dicendo? Che visioni?”

“Sì…sono sicuro di aver visto Jael qui..con te.”
“Questo..non è possibile..”

“Ti dico di sì, invece!! Ecco..avete camminato in questo punto..poi tu gli hai..” si fermò un momento. “Gli hai chiesto se gli andava di prendere un gelato e lui ha detto sì..”
“Jens..”

“Poi…” chiuse gli occhi. “Siete andati a vedere gli animali..com’erano belli.”
“Sto avendo paura, Jens..smettila.”
“NO!!” disse quasi spaventandolo.
Jensen si morse le labbra e gli prese le mani.

“Amore mio, non devi avere paura, perché io non ce l’ho. Ora che so che faccio parte di questa fantastica connessione tra voi..non mi spaventa più, anzi mi inorgoglisce.”
Jared lo guardò commosso.
“Allora..se è così..permettimi di mostrarti questa città. A lui è piaciuta tanto..”

“Sì, fammi da guida.” Disse Jensen.
 
Jared mostrò a Jensen la sua città e gli raccontò quello che aveva già raccontato al fratello.
Agorà  era una città che viveva da tanti anni prima che anche Jared nascesse.

Era talmente antica che non si era in grado di stabilirne veramente la nascita.

Dopo che Jared riuscì a spadroneggiare le sue emozioni e il suo potere, diventò più ricettivo in un certo senso, nei confronti del mondo e nei confronti stesso della Terra.
La stessa terra da cui lui si sentiva minacciato, sembrava amarlo improvvisamente..

Jared ragazzino, cammina in una strada desolato e sente un calore illuminarsi dai suoi piedi. Un calore che sembrava provenire dalla terra stessa.
I fiori uscivano dal terreno al suo passaggio.

Era tutto così accogliente e misterioso ma stranamente ovvio che il ragazzino lo percepì come un messaggio per lui.
Forse un richiamo dalla sua famiglia naturale?
 

Ma non era un richiamo dalla sua famiglia naturale, ma segnali che arrivavano comunque a lui in qualche modo.
All’inizio non riusciva a riconoscerli, sentiva un canto misterioso, orme lascate indietro che sparivano come se qualcuno cercasse di portarlo su una strada, un sentiero invisibile.
Fino a che un giorno…
Si scontrò con un muro invisibile.

Jared odiava i muri invisibili e odiò anche quello.
“Apriti!! Perché non ti apri?”
Nei giorni successivi però, accadde qualcosa.
Jared si rivolse al muro in maniera più dolce, cercò di entrare in contatto con la barriera e di parlargli come avrebbe fatto con un cucciolo, coccolandolo e parlandogli dolcemente.

Un giorno mentre si era quasi addormentato, cadde dall’altra parte e si accorse di essere in un altro mondo.
Immerso nell’erba e avvolto da una luce insolita e radiosa.
Un nuovo mondo.

La gente di quel luogo lo accolse premurosamente come se fossero tutti una famiglia e Jared ne fu stupito e molto grato.
 
“Agorà è una specie di leggenda. Ne parlano nei libri di storia. Un posto speciale. Si sa solo che 100 anni fa, quando esistevano ancora gli stregoni, anche se inseguiti e perseguitati, un giorno, un grandissimo stregone progettò la cartina per una città, un rifugio per tutti loro, ma la volle rendere indisegnabile, per evitare che venisse distrutta da quello che lui presagiva come follia umana. Assieme ad altri stregoni, prese l’energia dal sole e l’acqua dai fiumi e dai mari e la incanalò, moltiplicandola, , presero pezzi di terra e li incanalarono nella magia, forzarono la barriera del suono e dello spazio e crearono delle crepe in esse, fecero un incantesimo affinchè occhi umani non potessero vederle e avevano creato il loro nuovo mondo personale.

Tutto quello che portarono nel nuovo mondo era circonfuso di magia e quindi in un certo senso lavato da essa, come di nuovo PURO. Vennero eletti dei Guardiani che avevano il compito di vigilare affinchè l’oscurità non arrivasse anche in quell’oasi felice. Portarono lì con loro le loro famiglie e chiusero l’Agorà. Così mentre un mondo andava a pezzi lentamente ma inesorabilmente distrutto dalle guerre e dalle pestilenze, un altro mondo nasceva, l’Agorà.

Nell’Agorà si vive una vita semplice, praticano la magia ma solo per fare del bene al prossimo, per aiutare.. e si studiano i valori primi, come l’amore e l’amicizia, si curano le piante e gli animali e si prega per quel mondo che, solo pochi passi più davanti, è preda dell’Oscurità. Si studiano le stelle e si interrogano e gli oracoli leggono il futuro. L’obiettivo di questa gente è, di trasformare prima o poi tutto il mondo in un’Agorà.” Disse Jared.

“Perché non vi mostrate al mondo? Perché non fare conoscere a tutto il mondo questa meraviglia?” insistette Jensen.

“La stessa cosa che mi disse mio fratello..” sorrise Jared. “Vedi, Jens, loro non possono..una barriera troppo forte divide questi due mondi, non si può passare..e chi oserebbe farlo, difficilmente potrebbe tornare indietro..qualcuno ci ha provato ed è andato perso..sono stati recuperati solo da stregoni molto potenti e solo dopo poco tempo passati di là..li hanno trovati in condizioni disastrose..curarli è stato..”
“No..il nostro mondo..non può essere così brutto come dici.”

“Dipende dai punti di vista..abbiamo gli assassini, le follie umane, la depressione..le malattie..questa gente è tutta gente ILLUMINATA, non è onnipotente ma può vivere una vita serena, felice..la devastazione che c’è dalla nostra parte..è fonte di sofferenza per loro e tuttavia, si adoperano per sollevare in parte a volte questa sofferenza.”
“In che modo?”

“Pregano. Pregano per il bene, fanno incantesimi e a volte qualcosa di questo bene ci arriva. “
Jared lo guardò felice.

“Mi piace pensare che parte di questo bene si è tramutato con il tuo arrivo e quello del mio gemello.”
“A proposito, com’è che qui ti venerano tutti? Sono un po' geloso.” Disse Jensen.
Jared sorrise.

“Quando mi hanno visto, quel giorno del mio arrivo, erano sorpresi..non era mai capitata una cosa simile e hanno tutti pensato fossi una specie di messia o che so altro..forse pensavano che fossi Dio..ho subito precisato che non lo ero.” Jared tremò, Jensen rise.

“Poi si avvicinarono quelli che capii subito essere oracoli, mi hanno detto che il mio arrivo era previsto da tanto tempo, assieme a quello di altri individui, che avrebbero trasformato il mondo in un posto migliore, non più spaccato tra l’Agorà e il nostro..un unico mondo, senza confini o differenze, un mondo..dissero che gli antichi veggenti avevano visto questo, ma non ci diedi troppo peso, tuttavia loro ancora mi vedono come il loro eroe.” Disse Jared amaramente.

“Forse hanno solo bisogno di un Maestro che li guidi attraverso la luce..io sono convinto che potresti essere TU.” disse Jensen.
Jared rise.
“Non sono un leader, non sono un eroe, posso solo..far riaffiorare il bambino che è dentro di noi, non mi sembra una cosa tanto eroica.”

“E dici poco? Se ognuno di noi potesse rivivere il bambino che è dentro di sé, io credo che non esisterebbe la malvagità, Jared.”
“Sembra un’utopia..sai, io mi sento cattivo solo a visitare questo posto, mi chiedo perché a me è concesso un tale privilegio, che agli altri non è concesso..”
“E poi arriva il viaggiatore dei mondi e lui lo fai entrare subito.” rise Jensen.

“E dai, è mio fratello. Ha vissuto un sacco di altri mondi, sapevo che poteva!”
“E io allora?”

“Beh..era..una prova?”
“Sembra stato incredibilmente facile..”
“Jensen, che cosa vuoi dirmi?”
“Se è stato facile per me e per Jael..e addiruttura per Bobby..”

“Jael e io apparteniamo ad un altro mondo e dopo quello che mi ha raccontato mio fratello, forse anche tu..”
“Ok, ma Bobby..”
Jared ci pensò su un po’.

“Ascolta, magari è stato per via della prolungata convivenza con lui..insomma, capisco che è strano, ma ti assicuro che è un’eccez..”
“Se Bobby è un’eccezione, allora magari altre persone possono passare..”

“Jensen, ti dico di no..fosse così facile..”
“Ma hai già provato anche con gli altri?” insistette.
Jared sbuffò.
“Non ti fidi eh?”

“Che dici? No, è che..è bastato picchiare su un muro..”
“Il passaggio l’ho creato io, prima non esisteva..è stato un modo per non rischiare più di passare per imbecille a farmi scoprire mentre guardavo qualcosa di invisibile.”
“Beh..piuttosto geniale, bravo.”

“Pensi che non abbia provato a trascinare altra gente qui? Credevo fosse una cosa così ovvia..anche quando mi dissero che non era possibile..non volevo crederci…così decisi di fare una prova, feci finta che era un gioco, dissi ad alcuni miei amici di fingere di entrare in una città invisibile..giocavamo, sai..non accadde nulla..e non fu il primo tentativo. Alla fine per evitare che qualcuno mi scoprisse e mi diede del pazzo, non lo feci più…e quando questa gente qui scoprii cosa volevo fare..non fu un bel momento.”

“Se la presero con te?!

“I sacerdoti sì, più che altro erano delusi..avevano paura di cosa poteva succedere..li capii e chiesi scusa..loro mi hanno perdonato..io non ci riuscii subito invece, a perdonare me stesso..assaporai con mano il perché è importante che questi mondi stiano separati..anche io avevo ceduto..all’egoismo..alla follia..ho messo a rischio questo popolo..solo per dare un senso alla mia esistenza..volevo essere visto come il salvatore del mondo..un salvatore che trasformasse la Terra in un grande eden, riunendo due mondi invisibili, e ho messo  a rischio questa gente..cosa sarebbe successo se avessi portato qui davvero degli invasori che non sono abituati al clima pacifico di questa gente? Per portare Bobby, mio fratello e te..ho chiesto il permesso, ma quelle volte no. Avrei potuto fare grossi danni..ma loro mi hanno perdonato..dicono che sono il loro eroe..io invece ho paura di essere solo un uomo.”

“Sì, invece..lo sei..un eoe.” Disse Jensen baciandolo. “E non ti sarò mai abbastanza grato per avermi mostrato tutto questo, sai, Jared..vorrei davvero essere l’uomo che la tua chiromante ti ha descritto..lo voglio davvero tanto.”

“Allora..sii quell’uomo, Jensen.”













Note dell'autrice: ciao ragazzi!! Se siete sconcertati di vedere questa ff tornare dopo UN ANNO, questo è niente rispetto al mio stupore xd vi dico già adesso che stavolta sono tornata per restare e portare a termine la storia, anche perché mancherebbero solo pochi capitoli alla fine LOL 
vorri prodigarmi con le scuse un milione di volte per averla lasciata incompiuta, ma non servirebbe a nulla..ormai quel che  fatto, è fatto..
però una cosa ve la devo dire..ho dovuto rileggermi la storia del Giocattolaio e questa (almeno i capitoli su Jael) perchè non mi raccapezzavo più, questo mi ha fatto rendere conto che ho sbagliato alla grande a fare due storie divise..quindi riunirò il tutto in una storia unica..credetemi che non ho per niente voglia di fare sto cinema, ma come non ci capivo nulla io, mi sa che anche gli altri lettori poveri non riescono  a raccapezzarsi, anche perchè questa storia e quella del Giocattolaio si fondono, vorrei evitare che per capire tutto, la gente sia costretta a fare da spola a una storia all'altra.

Ora vi metto anche le note vecchie:
Non so se farò una storia su Agorà, la mia idea era che Jared, regnasse in un certo senso, in questa specie di città segreta, ma non fosse proprio un principe.

Ho idee confuse su questo, ma questa parentesi..ero assolutamente certa di metterla già da moooolto tempo, ancora pima di scrivere questa storia.

La spiegazione sulla profezia spero non vi sembri troppo campata in aria, dovevo dare una spiegazione sul perchè Bobby e Jared sembravano aver rivelato segreti così importanti della loro vita, al...pimo venuto diciamo xd sapete quanto ci tengo al realismo
Naturalmente Jared si avvicina a lui non perchè pensa sia il famoso prescelto, ma perchè davvero è innamorato e si innamora di lui, è Bobby che comincia a pensare che possa trattarsi dell'uomo misterioso 
ps il negozio Safarà è ispirato a un fumetto di Dyan Dog, invece il muro di mattoni è ispirato a Diagon Alley , la città magica di Harry Potter xd 
la città Agorà invece, ispirata da un libro intitolato "Il patto di mezzanotte."
vi chiedo soprattutto scusa perchè il capitolo nuovo cioè questo, sembra un copia e incolla del precedente çç ma avevo bisogno di tornare in sintonia con la storia..già dal prossimo ci saranno novità importanti!
   
 
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