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Autore: Allen Glassred    01/11/2021    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA.
Kevin Knight ritorna da una missione, ferito gravemente dalla spada di un Hikari. E la sorella Juliette troverà un modo per salvargli la vita ma che, allo stesso tempo, farà capire al maggiore dei fratelli Knight il motivo del proprio odio verso Haruka Perry e Kaname Hikari.
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Johan Knight e la moglie Brighitte si precipitano in salone dove, da qualche istante ha fatto il suo ingrasso loro figlio maggiore. D’altro lato, Kevin Knight è seduto sul divano: non ce l’ha fatta a raggiungere la propria stanza. Il suo fianco sanguina in modo abbastanza importante e si sente bruciare ovunque, in ogni parte del corpo sembra quasi vi sia del fuoco che scorre, non il suo sangue. “ Kevin! “. Lo chiama preoccupata la madre, avvicinandosi a lui e mentre, di lì a poco anche una bella giovane dalla chioma argentea fa la sua comparsa nella sala. “ Figliolo, che ti è successo? “. Chiede allarmata la matriarca della famiglia Knight, mentre il marito scuote il capo.

“ Non dirmi che sei andato a caccia da solo? “. Chiede, mentre il figlio lo guarda qualche istante: non parla, ma quello sguardo vale più di mille parole. “ Buon Dio, Kevin! “. Lo ammonisce severamente l’uomo, mentre Brighitte si volge verso di lui e scuote il capo.

“ Johan, ti prego: non è il momento “. Sussurra, mentre il marito cerca di darsi una calmata prima di infuriarsi ulteriormente: ha raccomandato mille volte al figlio di non andare a caccia da solo, che sarebbe stato pericoloso e che gli Hikari si stanno muovendo, pronti ad attaccare chiunque non appartenga al loro clan e a farne, nel migliore dei casi, un Dhamphyr o, in casi peggiori ad ucciderlo tra mille sofferenze.

“ Hai ragione: ora bisogna scoprire cos’ha provocato questa febbre a nostro figlio “. Sussurra l’uomo, inginocchiandosi e posando una mano sulla fronte del suo erede che, forse in imbarazzo distoglie lo sguardo da quello di lui. “ Promettimi che non farai mai più una sciocchezza simile. Promettimelo, Kevin: non voglio perdere te e tua sorella, per nessuna ragione al mondo “. Sentenzia risoluto il corvino, mentre il figlio non annuisce, ma prende parola di lì a poco.

“ Sapete che non posso farlo. Io non lavoro in squadra, sono un lupo solitario. Non andrò a far comunella con i Delacour o i Veghner, o gli Heinemann “. Non menziona l’ultima famiglia, la famiglia della quale è Brighitte a fare il nome.

“ E che mi dici invece, dei Perry? “. Chiede, mentre a quel nome lo sguardo di Kevin sembra incendiarsi. “ Il loro erede è molto forte, in oltre.. “. Ma il figlio scuote il capo.

“ Il loro erede è uno smidollato, madre: fosse per lui, non si dovrebbe uccidere nessun vampiro. Pensate, ha la malsana idea di poterci parlare e ragionarci “. Sussurra mentre, in quel momento una terza persona entra nella stanza.

“ Io credo che il veleno stia offuscando la capacità di giudizio di mio fratello. Padre, madre… “. Sussurra solamente la ragazza dalla lunga chioma argentea, che ricorda in tutto e per tutto la madre da giovane.

“ Juliette, figliola “. La chiama semplicemente Johan, mentre la figlia si avvicina lentamente a loro.

“ Kevin è stato avvelenato dalla spada di un Hikari, non ho dubbi: non chiedetemi come, am lo so “. Sentenzia, sorprendendo persino i genitori stessi. “ Lasciate che me ne occupi io, mentre voi andrete a cercare l’antidoto “. Sentenzia, mentre a quelle parole il maggiore scuote il capo.

“ Vattene via, io sto bene! “. Fa innervosito, mentre lei si siede al suo fianco e lo guarda severamente.

“ Stai zitto “. Sentenzia solamente mentre, per un momento guarda i genitori facendo un cenno affermativo con il capo. Notando che ora il figlio è in buone mani, Brighitte e Johan lasciano la stanza e lasciano i due fratelli da soli. “ Allora? “. Chiede ad un certo punto la ragazza, afferrando la pezza bagnata per poter pulire la ferita del fratello.

“ Io sto bene, ho detto! Lasciami in pace! Tornatene pure da dove sei venuta “. Fa acido il maggiore, mentre lei si spazientisce, tuttavia nota anche un’altra cosa. Posa la mano sulla fronte del fratello e sussulta immediatamente.

“ Oh cielo, ma tu stai bruciando! Il veleno si sta espandendo in fretta… “. Mormora, mentre dalla tasca estrae una filetta: è sangue. “ .. forse, questo ti curerà più di mille antidoti “. Fa, ma a quella vista Kevin fa per alzarsi dal divano.

“ Come osi portare quel sangue impuro in casa nostra?! A tal punto hai deciso di cadere in basso, svergognata?! “. Grida, ma lei lo mantiene fermo trattenendolo per un polso. In seguito lo strattona lievemente e, debole com’è Kevin finisce per cadere sdraiato sul divano.

“ Se non lo avessi portato, forse tu moriresti! Cretino! “. Grida a sua volta alterata lei, ma a quella frase lui apre alterarsi maggiormente.

“ E allora lasciami crepare, perché io non… “. Ma si blocca: la minore ha afferrato la pezza bagnata, mettendogliela sulla fronte e guardandolo: non capisce. Non capisce cosa quello guardo gli voglia dire, ma per la prima volta si sente in colpa.

“ Non mi interessa come ti sei procurato questa ferita, anche se forse ho un’idea: è stato il proprietario di questo sangue a fartela, no? Colui al quale tu stesso hai tentato di vendermi “. Sentenzia seria la ragazza dalla chioma argento, mentre lui stringe forte i pugni.

“ Era solo per siglare il trattato di pace, ma una volta fatto questo credimi, ti avrei liberata da quel matrimonio il prima possibile. Non ti avrei mai lasciata nelle mani di quell’assassino, di quel mostro “. Sibila, per poi proseguire la sua sfuriata in tono più alto. “ Ma no! Tu hai dovuto rovinare tutto, no?! Hai scelto Haruka Perry, hai scelto un rammollito che non sarà mai in grado di difenderti, né te né i vostri futuri figli! Uno che non vuole uccidere ma preferisce perdere il suo tempo parlando con chi non vuole ascoltare! Oh, che brava! “. Si altera maggiormente Kevin, ma un forte dolore al fianco lo costringe a portarsi una mano ad esso. Seppur ferita dalle sue parole, Juliette lo guarda qualche momento per poi decidersi a prendere parola.

“ Non me ne frega niente di ciò che pensi: stai bruciando, hai la febbre altissima e, di questo passo il veleno andrà totalmente in circolo e ti ucciderà, ancor prima che mamma e papà tornino con l’antidoto. E nonostante il tuo comportamento, io non voglio perderti: nel bene e nel male, sei sempre mio fratello! “. Sbrocca la minore, mentre dopo aver aperto quella boccetta osserva ancora un istante il maggiore e, senza indugiare sembrerebbe bere il contenuto della fiala. Senza dar tempo a Kevin di dire o fare nulla, la sorella agisce d’istinto: non c’è tempo da perdere e sa bene che è il solo modo possibile per “ costringere “ il maggiore a bere quel sangue: posa le labbra sulle sue, passandogli così il sangue bocca a bocca ed aspettando, accertandosi che lo beve davvero tutto. Da parte sua Kevin rimane shoccato: mai si sarebbe aspettato una mossa simile da parte di Juliette, mai si sarebbe aspettato una tale audacia, mai si sarebbe immaginato che tenesse ancora a lui dopo che, a causa del suo fidanzamento e delle imminenti nozze con Haruka Perry, l’ha rinnegata, mai si sarebbe aspettato di sentire quelle labbra sulle sue. Certo, lo ha fatto per un motivo del tutto differente da quello che forse, nel suo inconscio avrebbe voluto lui, fatto sta che lo ha fatto. Agendo istintivamente, l’erede di Brighitte e Johan cinge la sorella per i fianchi: quasi sta per rendere quel bacio ben più di uno scambio di sangue quasi, come una crudele ironia della sorte, sta per comportarsi come coloro ai quali da la caccia. Ma in quel momento Juliette interrompe il contatto, non accorgendosi per fortuna di nulla e men che meno della delusione di lui. I fratelli Knight si guardano qualche momento, poi è lei ad agire per smorzare la tensione. Posa una mano sulla fronte di lui, seppur di fatto la situazione si sia fatta imbarazzante: afferrandola in quel modo infatti, Kevin ha finito per far sdraiare anche lei, di fatto sopra di lui. Ma Juliette non parrebbe esserne disturbata, solo lievemente imbarazzata dato che ora non sono più bambini, tuttavia non è la prima volta che si trova in quella posizione con il maggiore e non vi da molto peso. Diversa è la situazione per lui, ma questo la giovane erede di Johan non lo può sapere.

“ Era il sangue di Kaname Hikari, vero? Come hai fatto ad averlo? “. Chiede semplicemente lui, accorgendosi che i loro visi sono ancora parecchio vicini. Da parte sua a lei tutto ciò pare normale, non nota alcuna stranezza e nessuna cosa al di fuori dell’ordinario.

“ Scusami, ma era l’unico modo per fartelo bere: stai ancora bruciando, ma per lo meno il veleno bloccherà i propri effetti “. Sussurra di rimando lei, accarezzando la fronte del maggiore. “ Non importa come l’ho avuto: anche se tu mi odi, sedi sempre mio fratello maggiore. Non ti avrei mai lasciato morire, mai “. Sentenzia semplicemente la giovane dalla chioma argento, mentre finalmente, lui inizia a capire il reale motivo del proprio odio verso Kaname Hikari e, ancor più verso Haruka Perry. Ci è voluta la febbre a farglielo capire o forse, semplicemente, a fargli ammettere una cosa che già sapeva da tempo. E si, ora sta bruciando proprio come ha detto Juliette: ma non sta bruciando solo per la febbre, ma di ben altro: un sentimento che a lungo ha cercato di sopprimere, ma non sa ancora per quanto riuscirà.


Kevin Knight ritorna da una missione, ferito gravemente dalla spada di un Hikari. E la sorella Juliette troverà un modo per salvargli la vita ma che, allo stesso tempo, farà capire al maggiore dei fratelli Knight il motivo del proprio odio verso Haruka Perry e Kaname Hikari.
   
 
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